"Oh a drummer?"

Oggi è caldo.
Molto caldo. E la giornata si prospetta noiosa. Magari stasera esco, boh cosa dovrei fare?
Strano a Londra questo tempo così soleggiato ma ho solo voglia di un gelato. Oh sì, un buon gelato.
Dalla finestra si vedono le tipe con gli shorts che parono un costume e guardo il mio armadio pescando i primi jeans e la prima canotta a caso.
Arrivo alla mia gelateria preferita "QUEENS" che fa davvero gelati all'altezza della regina.
"Un cono al limone, grazie" porgo le mie sterline e mi siedo fuori con in sottofondo i Beatles.

"Cono cioccolato e pistacchio, grazie!"
Un ragazzo biondissimo prende il suo gelatino e si avvicina a me.
"Posso sedermi qui? Non c'è posto libero..." chiede indicando la sedia.
Annuisco mentre si siede.
Mi mette un po' in imbarazzo è davvero bellissimo.
Ha solo una camicia bianca , dei jeans scuri, dei bellissimi occhiali e il suo sorriso ammagliante.
"Bella la canotta" commenta con interesse.
"L'ho presa da Biba... Comunque grazie" aggiungo." Sorry, ma come ti chiami, cioè allora sì...."
Perfetto... Dire COME TI CHIAMI no eh? No.
"Oh sono Roger, tu?" chiede indicandomi e leccando il suo gelato in maniere... Ecco... Strano.
"Grace... Non ti avevo mai visto prima... Ma comunque Londra è grande... "
"Oh suono tutte le sere al locale dietro l'angolo. Siamo gli Smile" dice stupito.
Ma sono pure famosi mo?
"Cosa suoni, Roger?" chiedo
"Batteria, la mia amata batteria" dice tamburellando sul tavolo.
"Figo! Amo la batteria e ho provato a suonarla ma non ho molta forza nelle braccia. Preferisco il piano" dico indicando il mio esile arto.
"Non è lavoro per tutti e modestamente io lo svolgo egregiamente, tesoro. Che ne dici di venire a sentirci?"
"Oh beh sì potrei fare un giro."
"Ottimo. Abiti lontano?"
"Ecco nel quartiere piú in lá." dico indicando .
"Beh ti accompagno io!"
"Nah... Non ti conosco neanche e se sei un malintenzionato?" dico facendo finta di colpirlo con le chiavi.
"Eddai un passaggio, non ti faccio nulla giuro" dice alzando le mani.
"Va bene dai... "

Vedo un sorriso sulle sue labbra.
Da vero gentiluomo mi apre la porta della macchina rosso fuoco e partiamo.
"La mia piccolina...."
"Come?"
"Eh? No niente la mia piccola macchinina.... Il mio amore la mia vita!" dice accatezzando il volante.
Scuoto la testa divertita.
Gli dico di svoltare a destra e arrivo alla mia casetta.
"Miraccondo stasera ci devi essere eh!
"
Sussurra facendomi l'occhiolino.

"Certo. A stasera"

A stasera....

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