capitolo 5

Mi sento morire dentro, pensavo finalmente di aver trovato un nuovo amico, un amico in classe invece come sempre mi hanno presa in giro. Mi sento vuota, non sento più nulla, non ho nessuna forza.

Continuo a correre tra le vie di Roma finché non ho più fiato. Vorrei urlare ma non riesco, sto ancora camminando, non mi sono fermata, sono arrivata fino al centro. Mi fermo nel primo bar che trovo solo per una bottiglietta d'acqua.

Appena trovo le forze ricomincio a correre verso casa, non voglio ancora rimanere in giro, voglio andare in camera e rilassarmi con la musica a palla dentro la doccia. Per tornarci però devo passare davanti allo skate park, mi sto maledicendo per essere passata per di qua. Non ho nessun'altra strada se non quella dove mi porta nel luogo preferito di Giorgio.

Puntualmente sta lì, lo guardo da lontano. Lo vedo con i muscoli tirati, sta gesticolando arrabbiato contro non so chi. Sicuramente lo avrà raccontato a questa persona e si starà arrabbiando con lui oppure non lo so, sono cavoli suoi. Non ci dovevo manco provare a diventarci amica. Dovevo immaginarmelo.

Noto qualcuno puntare il dito verso di me, ero convinta di essere abbastanza lontano, ma essendo tra i miei pensieri non mi ero accorta di essermi avvicinata.

"Sam!" Sento chiamarmi, è sicuramente Giorgio, cerco di allontanarmi. Manca così poco a casa, non voglio parlare con nessuno, tanto meno con lui. "Sam aspettami!" Dice con un po' di fiatone ma lo sento abbastanza vicino. Mi fermo, penso tra me e me che è inutile continuare, mi raggiungerebbe comunque.

"Cosa vuoi?!" Gli rispondo arrabbiata.

"Ti giuro su quello che vuoi che non sono stato io, non lo farei mai. Sai quanto volevo sapere come stavi." Prova a dirmi dopo che mi ha raggiunto.

"Come faccio a fidarmi di te? Non ti conosco manco!" Urlo, questi ultimi giorni mi trovo a farlo troppe volte, mi finirò la voce.

"Si esatto manco ci conosciamo, se ho rischiato la vita anche io perché avrei dovuto dire in giro solo di te?" Mi risponde con ancora il fiatone per la corsa.

"Non lo so" dico sincera. Non so perché lo avrebbe dovuto dire, ma non lo sapeva nessun'altro, come lo fa a sapere tutta scuola casualmente il giorno dopo che l'avevo raccontato solo a lui. "Non so il motivo ma lo sapevi solo tu! Manco Giulia lo sa! L'ho detto solo a uno sconosciuto che ho qua davanti a me!" Mi scoppia la testa, non ce la faccio più, voglio tornare a casa.

"Posso andare a casa ora?" Dico seccata.

"No finché non mi crederai." Usa un tono deciso.

"No non hai capito, non è credere o meno, il fatto è che lo sa tutta scuola e tutti mi compatiscono! Cosa che non volevo! Se non lo volevo dire manco a te ci sarà stato un motivo! Non avevi il permesso di dirlo manco al tuo cuscino!"

"Sam ti prego..." sussurra, mi guarda in modo dolce ma non ci casco.

"Sam ti prego un cazzo! Non ci siamo parlati per tre anni e non ci parleremo per altri due! Dimenticati di tutto, dimenticati di quella notte, dimenticati di ieri sera, dimenticati i miei complimenti e le poche conversazioni. Anche se siamo nella stessa classe io per te non esistono più. Tanto ci parliamo da qualche giorno, che ti cambia eh?!" Dico in tono deciso, mi sto pentendo di ciò, ma è meglio così. Succederebbe qualcos'altro. In più piace a Giulia, non voglio qualche litigio in più o altri fraintendimenti.

"Sam ascoltami, cambia invece..." non so il motivo ma non parla più ad alta voce.

"No! Non cambia un cazzo! Volevi un'altra puttana da farti eh? Ferrario non sta con nessuna ragazza se non per scoparsela" cito le parole della ragazza di questa mattina. "Ti cambia perché sarebbe il tuo primo rifiuto eh? A Giorgio tutte le ragazze gli cadono ai piedi, nessuna sa dirgli di no ma lui non è un tipo fisso, si stanca prima o poi! Sai Gio, non ci siamo parlati per così tanto che altro tempo non mi cambia un cazzo! Con la prossima ragazza, se non vuoi altri fini comportati più da essere umano invece che da Mostro." Sibilo l'ultima frase. È la seconda volta oggi che glielo dico, mi dispiace ma è meglio così. Detto ciò vado via e lo sento imprecare da lontano.

"Sono a casa!" Urlo mentre mi tolgo le scarpe all'ingresso di casa.

"Finalmente!" Sento dire da Francesca mentre mi viene in contro. "Sta sera viene per la prima volta Edoardo a cena! Farai la brava vero?" Mi guarda facendo il labbruccio.

"Si tranquilla" le rispondo senza forze. Prendo le scarpe e le porto in camera, già so che mi chiederà di mettere a posto perciò corro in camera. Voglio farmi la doccia. Mi chiudo dentro il bagno e mi faccio una bella calda doccia. Mentre esco mi ritrovo a canticchiare "un attimo", mi sono fissata con questa canzone. Appena torno sulla terra mi ritrovo Francesca davanti e mi spavento.

"Cristo!" Urlo "Cosa ci fai Fra? Tranquilla sistemo tutto, avevo solo bisogno di una doccia" dico mentre mi avvicino all'armadio per prendere intimo e una tuta, mi vestirò per bene dopo.

"In realtà ti devo parlare" dice seria.

"Lo hai sentito anche tu vero?"

"Non ho sentito nulla tranne la tua voce in doccia che rappavi qualcosa che non avevo mai sentito.

"Che brava ragazza che sei, manco il mixtape del fratello del tuo ragazzo ti ascolti" la rimprovero ridendo cercando di cambiare discorso.

"Okay migliorerò" mi fa l'occhiolino. "Cosa è successo oggi?" Dice con tono preoccupato.

'Tutta scuola sa che sono stata stuprata e pensano che abbia scopato Giorgio, in più ho litigato anche con lui perché ha messo in giro la voce, ma niente di che, cose di tutti i giorni'. Questo è quello che penso e quello che vorrei dire.

"Non è successo nulla di strano"

"Non mi convinci, di solito quando ti parlo di Edo sei un sacco felice manco fosse tuo fratello, mentre oggi mi hai detto solo okay e sei corsa in camera" sostiene preoccupata.

"È stata una giornata pesante a scuola, sono solo stanca." Dico mentre vado in bagno dove mi vesto e mi faccio una maschera.

"Solo questo vero?" Mi chiede e capisco che non ci crede. Quindi prendo un respiro e le dico che ho litigato con Giorgio, mi chiede come mai e mi faccio prendere dal panico e sbianco, fortunatamente non mi vede perché sono chiusa in bagno.

"Ha detto delle cose che non doveva" rispondo semplicemente.

"Non sapevo foste così amici da dirvi anche i segreti, al bar non gli hai rivolto manco parola". Lo sapevo che lo avrebbe detto.

"È successa una cosa più grande di noi e gliel'ho dovuto dire, ma non ha saputo tenere la bocca chiusa" dico con un filo di rabbia.

"Sai che a me puoi dire tutto" apre la porta del bagno.

"No questo no"

"Si anche questo."

"Lo sai vero?" Dico fulminandola con gli occhi.

"Forse ma voglio sentirlo da te." Mi viene incontro ma io faccio un passo indietro.

"Si è successo." Dico non riuscendo a sopportare il suo sguardo.

"Ti sei scopata il fratello di Edo e sei rimasta incinta?" Grazie al cielo non ha urlato così forte da farsi sentire da tutti.

"COSA?! NO!"

"Stavo scherzando, dai parla..." chiude la porta dietro di lei.

"Mi ero persa, ho sentito delle risate dietro di me, li ho visti, sono scappata ma mi hanno raggiunto." Faccio una piccola pausa per respirare, non riesco a guardarla in faccia. "Mi hanno bloccato al muro, un tizio capelluto mi ha puntato contro un coltello, il secondo uomo ha iniziato a toccarmi, urlavo ma il primo mi ferì." Mi scende una lacrima. "Il secondo arrivò in fondo, piangevo, provavo ad urlare ma il primo mi stava ferendo sempre più affondo." Mi scese una seconda lacrima, respirai a fondo per non scoppiare a piangere o a vomitare. "Arrivò Giorgio, il secondo gli andò contro, ha provato a bloccarlo, ma non ci è riuscito, ci hanno ferito entrambi, pensavo che sarei morta." Sto piangendo come una bambina e non riesco a controllarmi. Faccio un respiro, ma sto tremando tutta. Non riesco a stare in piedi, mi accascio a terra e continuo a parlare fissando un punto vuoto davanti a me. "Stavo perdendo tanto sangue, pensavo di morire li a poco, ma poi abbiamo sentito le sirene, loro sono scappati ma io non avevo nessun'altra forza, ero a terra senza riuscire ad alzarmi. Giorgio non mi aveva riconosciuta, ha provato ad aiutarmi ma non mi aveva collegata. Io non parlavo, non riuscivo, dopo poco vomitai come ho fatto fino a ieri." Mi strofino le mani vicino alle guance per togliere le lacrime. "Due giorni dopo, quando mi è tornata la voce, sono andata a fare i complimenti a Giorgio per il mixtape ma mi ha visto questo taglio." Dico alzandomi la manica. "Mi ha presa per il polso, aveva capito che fossi io ma l'ho negato, fino a quando ieri dopo scuola ne siamo andati a parlare. Mi ha detto che voleva sapere chi fosse, come stesse, voleva scusarsi di non essere arrivato in tempo. Non potevo nasconderglielo ancora e gliel'ho detto." Finisco finalmente di raccontare e la guardo. È rimasta a bocca aperta, pietrificata, non penso si aspettasse una storia del genere, le voci a scuola lo fanno sembrare come se fosse una cosa di tutti i giorni.

"Tesoro..." dice con le lacrime che le scorrono sulla guancia e si butta per abbracciarmi.

"Il problema che questa mattina lo sapevano tutti, chi potrebbe essere se non lui?!" continuo a piangere.

"Devi parlarne con qualcuno" sussurra mentre mi abbraccia.

"No. Non ce la faccio. Non ancora"

"È impossibile che sia Giorgio, l'ho conosciuto non mi sembra un Mostro così." Scoppiai a ridere, ma usci una risata nervosa e Francesca mi guarda interrogativa.

"Mostro è il suo nome d'arte" le dico spiegandole il motivo della mia risata. "Oggi gli ho detto due volte che è un Mostro."

"Scommetto quello che vuoi che non è stato Gio" è sicura di sé.

"Io non mi fiderei così tanto." Dico delusa. "Mo alzati che devo sistema tutto pe er piskello tuo". Mi alzo di scatto ed esco dal bagno e inizio a sistemare le ultime cose che ieri avevo ancora lasciato in disordine. Dopo un'oretta ho sistemato la mia camera, il salone e la sala da pranzo, mentre Francesca è concentrata a cucinare e Alessandra sta sistemando la sua camera, il bagno e la stanza degli ospiti. Insieme aiutiamo Francesca a sistemare la sua.

Adesso vado in camera e inizio a truccarmi dopo aver deciso di mettermi dei jeans strappati e una maglia bianca con un piccolo cuore al centro. Mentre mi sto mettendo quest'ultima Alessandra entra e vede i tagli.

"C-cosa sono quelli?" Chiede impaurita indicandoli. Io mi copro subito e nego l'evidenza e le urlo di uscire.

"Ti volevo dire se mettevamo in ordine camera di Fra" propone da dietro la porta, dopo essermi messa la felpa di prima andiamo a sistemare.

"Sei autolesionista?" Dice preoccupata.

"Vorrei" Non la sto guardando. Fortunatamente finiamo subito e torno in camera chiudendo la porta dietro di me.

"Cosa è successo allora?" Continua ad insistere.

"Non ne voglio parlare, per favore Ale..." la supplico.

"Lo scoprirò" dice mentre la sento allontanarsi.

"EDOARDO STARÀ QUA TRA 15 MINUTI E NON HO ANCORA NULLA DA METTERMI" sta urlando Francesca da sotto.

"Corri a farti la doccia, io scelgo cosa ti metti e Ale ti trucca." Ordino mentre esco dalla camera dopo che mi sono cambiata.

"Ha suonato, ha suonato, HA SUONATO!" sta parlando a vanvera per quanto è agitata, le servirebbe un calmante.

"Ao Sorè calmati!" le dice Alessandra mentre va da lei per calmarla.

"Apro io" essendo la più vicina alle scale scendo al piano di sotto e accolgo il nostro ospite.

"Ciao Edo!" Saluto Edoardo appena apro la porta e lo abbraccio. Non so perché ma mi è venuto spontaneo. È così uguale a Giorgio, stessi occhi neri e stessi capelli neri, solo che lui non ha la cresta anzi ha dei capelli un sacco voluminosi.

"Ciao Sam!" Dice ricambiando l'abbraccio.

"Oi sono gelosa!" Sento dire da mia sorella maggiore, mi stacco subito dall'abbraccio e mi sposto.

"Ciao piccola" la saluta Edoardo prima di lasciarle un bacio sui capelli. "Ciao anche a te pestifera" poco dopo compie il grande errore di scompigliare i capelli ad Alessandra, è la cosa che odia più in assoluto, infatti mia sorella minore alza gli occhi al soffitto.

"Ti stanno aspettando nella sala da pranzo, vieni" dice Francesca e inizia a fargli strada.

Dopo le varie conoscenze e varie domande su di lui e la loro storia Francesca chiede come stanno i suoi fratelli e a me va di traverso l'acqua appena sento il nome di Giorgio.

"Samantha tutto okay?" Mi chiede Edoardo e io annuisco con la testa mentre cerco di smettere di tossire.

"Vittorio va avanti con gli studi, Tommaso ha la testa un po' persa per una ragazza ma niente di che, i primi amori sono fantastici no?" Dice guardando Alessandra e arrossisce sotto il suo sguardo, la guardo come per dirle che dopo dobbiamo parlare.

"E per Giorgio non so che ha fatto, so solo che a casa quasi non rompeva tutto per la rabbia. Non so bene cosa è successo. So solo che è arrabbiato perché una ragazza non gli crede e pensa che sia un mostro, ma ho cercato di calmarlo il più possibile non facendogli rovinare tutta casa." Continua, per poco non mi va di traverso anche la carne che stavo mangiando.

"Mi ricorda un sacco Sam!" Scoppia a ridere mia madre.

"E come mai?" Chiede interrogativo.

"Giusto ieri per un litigio con una sua amica ha rotto tutto in camera" dice con un velo di malinconia.

"MAMMA" la rimprovero.

"Ah si me ne parlava Francesca." Risponde educatamente Edoardo, sicuramente ricordando la mitica serata di ieri sera.

Finita la cena ci andiamo a sedere tutti sul divano per chiacchierare un altro po'. Vedo il telefono sul tavolino e lo prendo, mi ero dimenticata di averlo lasciato lì.

Trovo un messaggio, non leggo il mittente e lo apro curiosa del contenuto.
"Dobbiamo parlare" solo questo era il contenuto del messaggio ma il contatto non lo ho salvato.

"Chi sei?" Rispondo semplicemente.

"Sono Giulia"

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Buongiorno!

Come state?

Io sono sommersa dai compiti visto che rimando sempre tutto...

Voi come avete passato queste settimane di vacanza?

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento, se volete darmi consigli ne sono felice.

Ilary2307 ha iniziato a scrivere "L'allieva 3" , ve la consiglio (anche se non avete visto la serie)

Baci✨

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