Capitolo 16

Il mio cuore è praticamente esploso mentre ascoltavo le sue parole, le farfalle che sembravano essere resuscitate hanno avuto un secondo infarto e dentro di me sento come se stessi facendo il giro della morte.

"Mi piaci anche tu" sussurro a distanza minima dalle sue labbra. Mi prende per i fianchi e mi bacia, nel mentre il sole dietro di noi si è alzato, penso che siano le 7 passate. Appena ci stacchiamo dal bacio entrambi abbiamo il fiatone, ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere. Fisso i suoi occhi color nocciola e ho un sorriso da ebete. Tutto quello che so adesso è che sono felice e non mi importa di nulla, di Giulia, di quella notte, è come se tutto si fosse cancellato automaticamente.

"Direi di tornare a casa, ci daranno per dispersi"

"Magari pensano che siamo andati a scopare in mezzo a un campo e sarò la ragazza che si fa i tipi in mezzo alla campagna" dico ridendo.

"No da oggi sarai la mia ragazza" mi prende per la vita e mi dà un bacio a stampo e, mano nella mano, torniamo verso casa di Massimo per prendere la sua macchina. Appena parcheggia mi fermo ad osservare l'enorme edificio che mi si presenta davanti. La prima volta che sono stata qua ero troppo preoccupata per Giorgio per soffermarmi sui dettagli. L'abitazione ha due piani, sul lato con vista lontana il centro di Roma troviamo un balcone, sotto di esso è presente una vetrata ma dalla quale non si riesce a vedere l'interno. Dopo l'ingresso ci si presenta un grande salotto, a sinistra troviamo la cucina e la sala da pranzo e a destra delle scale che portano al secondo piano. Sotto di quest'ultime è attaccata al muro la televisione e davanti è stato posizionato un divano.

Vittorio mi prende per il polso e mi fa salire per le scale, non mi fa finire di perlustrare il piano terra, prima delle scale c'è una porta ma non so cosa ci sia all'interno. Appena si arriva al secondo piano ci si ritrova in un piccolo corridoio con diversi ingressi, con intuito penso siano le diverse camere dei proprietari della casa e il bagno, non mi ricordo nemmeno quale era la camera di Giorgio, ero uscita correndo. Il mio ragazzo apre la prima porta sulla sinistra e mi accompagna all'interno.

La sua camera è enorme in confronto alla mia, come il resto della casa. Il colore che domina la sua stanza è il grigio chiaro, ma l'arredamento è molto simile alla camera del fratello. La prima cosa che troviamo davanti a noi è un letto matrimoniale con le trapunte azzurre, davanti a esso c'è una scrivania con qualche libro scolastico e quaderno sparso. Accanto c'è una grande libreria, dominata da libri scolastici e dischi, ma su un ripiano superiore riconosco alcuni titoli che ho letto o che volevo comprare, altri invece non li ho mai sentiti, ma tra i generi predomina il thriller e l'horror accompagnati da diversi DVD dello stesso genere. Sopra il letto è presente una mensola con alcune cornici che ritraggono i suoi amici e la sua famiglia, le foto sono di quando erano tutti piccolini. In mezzo alle foto però c'è uno stereo con qualche disco, penso quelli che stava ascoltando l'ultima volta. All'angolo troviamo l'armadio, le sue ante sono grigio chiaro, come i comodini e le mensole. Vicino a quest'ultimo troviamo una finestra con un panorama mozzafiato. Rimango imbambolata per qualche minuto finché il fiato caldo di Vittorio sul mio collo non mi fa trasalire.

"Mentre te stavi esaminando la mia stanza e ti eri incantata ad osservare fuori dalla finestra ti ho preso questi come pigiama" mi sussurra all'orecchio, ma poi si allontana da me e un brivido di freddo mi percorre la schiena. Mi allunga un paio di pantaloncini da basket e una sua maglia, il tutto enorme essendo vestiti suoi. "Puoi dormire tranquillamente qui, se mi cerchi sono di sotto sul divano" mi lascia un bacio sulla guancia prima di uscire dalla camera.

Lo prendo per il polso prima che riesca a richiudere la porta dietro di lui. Si gira guardandomi interrogativo qualche secondo, ma forse poi capisce e quindi riprende parola. "Scusami non ho ancora realizzato che tu sia la mia ragazza" sorrido, poi si avvicina a me e mi lascia un bacio a stampo, le mie guance stanno andando a fuoco "Buonanotte" mi dice a un millimetro dalle mie labbra. Ci metto qualche secondo a realizzare che non è successo ciò che desideravo. Volevo che rimanesse in camera con me, ma lui era già uscito dalla stanza.

Esco di corsa dalla camera e gli corro dietro e lo abbraccio "Dormi con me" dico, lui si gira e mi prende il viso tra le mani.

"Sicura?" acconsento. "Però vado a cambiarmi in bagno piccola" mi lascia un bacio veloce ed entra nell'ultima stanza del corridoio. Io torno nella sua camera e mi distendo sul letto, realizzo tutto ciò che è successo nelle ultime ore e un sorriso mi compare in viso. Tornando dal mondo delle fate, mi cambio e aspetto il ritorno del mio ragazzo. Mi fa strano pensarlo, pensare che fino a ieri lo evitavo perché mi sentivo in imbarazzo da quel giorno in camera. Perché non volevo rovinare il tutto, ma questa sera, dopo che mi è rimasto sempre accanto, senza mai lasciarmi sola mi ha fatto capire quanto io tenga a lui. Poi quando ho visto Giulia sopra di lui non ho più ragionato e la gelosia ha preso il sopravvento, pensando a mente lucida non potevo reagire così se per me fosse solo un semplice amico. C'è qualcosa di più sotto, ora tocca a noi a costudirlo e farlo crescere. Già sento le campane del nostro matrimonio dentro la testa, ma poi mi insulto dicendomi che sto correndo troppo. Fortunatamente rientra Vittorio facendo fermare i miei film mentali.

Si distende sul letto, si avvicina a me e mi abbraccia, poi mi costringe a sdraiarmi. Ci addormentiamo poco dopo avvinghiati, non mi sono mai sentita così felice e il mio cuore batte all'impazzata.

* * *

Qualche ora dopo mi sveglio, mi guardo attorno e all'inizio non riconosco la camera, poi mi giro e noto Vittorio accanto a me con un braccio che mi circonda la vita e i ricordi di ieri mi tornano in mente e non riesco a non sorridere. Guardo l'orologio e segna le 12.03, nonostante io abbia dormito solo qualche ora cerco di alzarmi, senza svegliare il ragazzo accanto a me e scendo le scale.

"Ma buongiorno dormiglioni!" Dice Francesca urlando appena mi vede.

"Buongiorno, ma mi sono alzata solo io" sogghigno mentre vado verso di lei.

"Hai delle occhiaie da paura, a che ora siete andati a dormire?" Chiede mentre mi dà una fetta di pane tostata con dell'acqua. Appena vedo il bicchiere mi accorgo di avere sete, anche molta, il tutto dovuto all'alcol che ho ingerito ieri.

"Saranno state verso le otto di mattina" rispondo bevendo tutto d'un sorso il bicchiere.

"Hai sete eh?" Sta ridendo, sono sicura che stia immaginando quanto abbia bevuto.

"Zitta tu che erano le due ed eri andata del tutto, ti sei persa le parti migliori" le faccio l'occhiolino ma veniamo interrotti dall'arrivo di Edoardo nella sala da pranzo.

"Ho interrotto qualcosa?" Si gratta la nuca mentre anche lui beve un bicchiere d'acqua.

"Nah stavo dicendo a mia sorella che era già fuori troppo presto" sorrido mentre continuo a bere l'acqua, non ne ho mai avuto così tanto bisogno.

"Vittorio?" mi chiede mentre si guarda attorno.

"In camera sua" inizio a mangiare il toast e vedo mia sorella girarsi subito verso di me e vedo il suo ragazzo sogghignare.

"Buongiorno gente!" Ci saluta allegra Alessandra.

"Tu ci devi raccontare" aggiungo subito prima di farla sedere.

"Più evidente de così" abbassa lo sguardo per l'imbarazzo.

"Io voglio sentirlo dalla tua voce"

"Cosa è successo ieri? Cosa mi sono persa?" Si intromette Francesca

"Troppe cose" diciamo all'unisono e scoppiamo a ridere.

"Voglio sapere!" Grida come una bambina e incrocia le braccia davanti al petto.

"Mi sa che io dovrò parlare dopo con i miei fratelli" ride mentre se ne esce dalla stanza per lasciarci sole.

"Chi comincia quindi?" Si sporge verso di noi nostra sorella maggiore.

"Chi comincia cosa?" Proprio in quel momento entra Vittorio e mi abbraccia da dietro, mi lascia un bacio sulla guancia e mi sussurra un "buongiorno piccola" all'orecchio poi saluta le mie sorelle.

"Perché mi fissate?" Sta ridendo, noto solo ora che non gli tolgono gli occhi di dosso e io le fulmino con lo sguardo.

"Okay ho capito siete ancora sotto effetto dell'alcol di ieri, non so chi era peggio tra voi due" indica prima me e poi Francesca. "Fortuna lei che ancora è sana" scompiglia i capelli ad Alessandra e tutte scoppiamo a ridere.

"Non stavo messa male io" dice offesa mia sorella maggiore.

"Non riuscivi a dire mezza parola bene" stiamo ridendo tutti e tre, Vittorio mi abbraccia da dietro e mi lascia un bacio sui capelli

"Buongiorno gente!" Entra entusiasta Tommaso nella stanza seguito da Edoardo, entrambi vanno dalle loro ragazze e gli lasciano un bacio casto sulle labbra "che si fa oggi?" Continua con troppo entusiasmo.

"Noi dobbiamo tornare a casa" dice guardandoci Francesca come fosse una mamma

"Sguastafeste" le risponde il fratello minore dei Ferrario.

"Già ci faranno l'interrogatorio. Se stiamo pure tutto il pomeriggio fuori ci dovrete venire a prendere in caserma" finisce ridendo e la seguiamo a ruota. "Avete qualcosa da prestare a loro in modo che non tornino con le vostre cose? Troppo sgamabile" esamina sia Vittorio che Tommaso.

"Te scusa?" Chiedo con sguardo torvo.

"Io ho già diversi vestiti che avevo lasciato precedentemente" alza le mani come per difendersi e io scuoto la testa in segno di negazione, ma allo stesso tempo sorrido.

"Vado a cercare qualcosa" dice Vittorio prima di lasciarmi un bacio a stampo e uscire dalla stanza.

"Qua mi sembra che si siano create due nuove coppie" Afferma Edoardo sorridendo.

"Che nuove coppie?" Sento dire da Giorgio appena entra nella stanza e mi sento gelare, spero che Edoardo non dica nulla, glielo volevo dire io, non so come lo potrebbe prendere visto che ieri si erano quasi preso a botte per me.

"Buongiorno dormiglione!" Lo salutano in coro i suoi fratelli.

"Non sono il più dormiglione! Manca qualcuno all'appello o sbaglio?" Sta sorridendo convinto di sé ma Tommaso risponde subito dopo dicendogli che sta in camera per cercare qualcosa per me.

"Perché lui?! Perché sta cercando cose per te?" Sposta il suo sguardo su di me, lo vedo cambiare umore, da sereno e solare a rigido e nervoso. Noto le sue mascelle serrate e i pugni tirati, dalla t-shirt si intravedono i suoi muscoli.

"Non possiamo tornare a casa né con i vestiti di ieri tanto meno con abiti che sono sgamabili come questi" indico i pantaloncini e la maglietta che indosso, ricordandomi poco dopo che sono di suo fratello. L'ansia prende il sopravvento e nella mente sto pregando che non fraintenda.

"Hai dormito con Vittorio?" Sibila, sento gli occhi di tutti i presenti nella stanza addosso, maledico colui che da lassù si sta muovendo contro di me. Annuisco piano, ancora timorosa della sua reazione. Vedo stringere di più i pugni e a momenti si può notare la vena della fronte pulsare. Non so cosa dire, lui mi fissa così intensamente che mi mette in soggezione e distolgo lo sguardo.

"Bro che hai?" Alzo di poco il viso e vedo Tommaso appoggia le mani sulla spalle di Giorgio, non so perché era così arrabbiato, ero terrorizzata. Ma non per me, sapevo che non mi avrebbe toccata, ma per Vittorio, con il pensiero speravo che tardasse il più possibile.

"Ho trovato questi che pensi?" Dice sereno mentre entra nella stanza, poi si blocca vedendo la situazione abbastanza tesa. "Che succede?" Appoggia i vestiti sopra il divano e si avvicina.

"Tu! Hai approfittato di lei mentre era ubriaca?" Inizia a urlare, si scrolla di dosso suo fratello minore e và verso di Vittorio mettendogli le mani addosso per la seconda volta in quel giorno.

"Gio!" Urlo con la poca voce che mi esce, stavo tremando, non capivo la situazione, non comprendo la reazione di Gio e tanto meno perché è la seconda volta che rischia di picchiare il fratello. Mi ignora, lo tiene di nuovo per il collo della maglia e lo sbatte al muro, Ale caccia un piccolo urlo e io mi sento cadere a terra. Non sento più le gambe, se non fosse che sono seduta già sarei scivolata sul pavimento.

"Non è successo nulla!" Vittorio cerca di togliersi il fratello di dosso con scarsi risultati.

"Dopo quel che è successo te la vai a scopare! Dai dillo a tutti quando ne hai approfittato. Quando era ubriaca o dopo che ha rischiato di morire?" Continua ad urlare e sbatterlo al muro. Mi giro di scatto verso Francesca, non sapeva l'esistenza dell'ultima parte e mi fulmina con lo sguardo.

"Gio fermati" provo a urlare ma la mia voce esce tremante e sento le lacrime rigarmi il volto.

"Non mi sono approfittato di lei!" Risponde arrabbiato Vittorio, riesce a cambiare la situazione e stacca da se il fratello.

"Tu!" Giorgio si gira di scatto verso di me "mi hai fatto sentire una merda per essermi fatto Giulia! Poi vengo a sapere che ti fai mio fratello!" Mi sta guardando malissimo, sento il cuore spezzarsi per la seconda volta dopo il primo litigio con Giulia. Sento gli occhi pizzicare e non riesco a fermare le lacrime, mi sta odiando, glielo si legge in faccia.

"Gio, non è successo ciò che pensi!" Cerco di dire non facendo uscire i singhiozzi. Dopo che è stato allontanato dal fratello il mio amico viene verso di me e mi abbraccia come se volesse proteggermi. "Perché fai così?" gli chiedo mentre ricambio l'abbraccio. Delle lacrime silenziose ancora percorrono il mio viso, lui si distacca quasi subito, come se fosse avesse preso la scossa.

Mi fulmina con lo sguardo ma non risponde, nel mentre Edoardo ha raggiunto Giorgio e cerca di calmarlo trattenendolo per le spalle. Ma dai suoi occhi scuri noto che è ancora furioso. Toglie le mani del fratello, cercando di non fargli male ed esce di casa sbattendo la porta.

• • •
Ciao bella gente!

Come va? Scusate per l'orario ma ho studiato tutto il giorno per il compito di inglese di domani.

Vi aspettavate questa reazione da Gio?

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un like e fatemi sapere cosa pensate della storia tramite un commento.

Vi voglio bene,

Bblonde

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