Capitolo 13

L'idea di loro due insieme non mi dà pace e inizio a bere sempre di più fino ad arrivare al punto di non riuscire a reggermi in piedi da sola. Mi ritrovo a terra diverse volte e Vittorio mi rialza ridendo. La sua risata mi contagia, il suo sorriso mi fa tornare felice, come se tutta le brutte cose dei giorni passati non fossero mai esistite. Continuo a girare per casa ballando e urlando cose a caso, il tutto accompagnato da Vittorio che non riesce a non ridere e le sue mani che continuano a tenermi sul busto per non farmi cadere la millesima volta.

Non mi lasciava mai sola, nemmeno per un secondo. Qualsiasi pazzia volessi fare lui mi accompagnava e cercava di starmi il più vicino possibile. Chissà se il motivo fosse per quella famosa notte? Sicuramente è perché gli faccio pena, una povera ragazza totalmente ubriaca. Oppure mia sorella si era raccomandata con lui o lo faceva per Giorgio, ma non credo. Se gli importasse di me mi starebbe accanto e non starebbe scopando con la mia ex migliore amica.

"Perché mi stai sempre accanto?" Gli chiedo dando parola ai miei pensieri.

"Non voglio che ti succeda nulla piccola" dice preparandosi un vodka lemon.

"Ma io so badare a me stessa" incrocio le braccia al petto come fossi una bambina.

"Ma io voglio stare sicuro, poi sei ubriaca quindi meglio avere un paio di occhi in più" mi fa l'occhiolino e sorride, ma mi tornano in mente le immagini dell'altra volta e mi viene da vomitare, mi alzo di corsa ed esco di casa. Appena sento il giardino sotto i miei piedi inizio a buttare fuori tutto ciò che ho bevuto, poco dopo sento delle mani tenermi I capelli e accarezzarmi la schiena. Appena alzo lo sguardo vedo Vittorio che mi porge una gomma, lo ringrazio e inizio a fissare i miei piedi imbarazzata.

"Non ti vergognare, è normale dopo tutto quello che hai bevuto" dice ridendo.

"Non ho vomitato perché ho bevuto, cioè forse, ma non è solo quello il motivo" lo supero per non evitare il discorso ed entro in casa andando verso il piano cercando qualcos'altro da bere. Prendo il Montenegro e me ne verso fin troppo.

"Così stai esagerando piccola" cerca di togliermi la bibita ma io glielo impedisco.

"La notte è giovane!" Urlo alzandomi e torno in mezzo alla pista da ballo. Dopo aver buttato fuori quasi tutto ciò che avevo bevuto mi sentivo molto meglio e più lucida, anche se gli effetti dell'alcol avevano ancora la meglio sulle mie azioni. Vittorio mi raggiunge e lo abbraccio d'istinto. Continuo a ridere, urlare e ballare. Ogni volta che mi muovo più stranamente del solito Vittorio cerca di allontanarmi un po' da lui, ma non troppo. Cerco di avvicinarmi ma me lo permette fino ad un certo punto e io sono troppo brilla per accorgermi di qualcosa o di pormi domande.

Finito il drink che avevo in mano lo butto non so dove e continuo a ballare strusciandomi su di lui liberamente. Non ho più il controllo di me, l'alcol nel mio corpo ha preso il sopravvento.

"We Sam vai piano che se no Vittò non regge eh" dice Massimo mentre ci passa accanto e ride, sicuramente ubriaco. Io di scatto mi avvicino di più al ragazzo davanti a me, mentre rido della battuta del nostro amico.

"Prendimi in braccio" gli sussurro vicino all'orecchio e facendogli il labbruccio e poco dopo gli salto sopra e lui mi sostiene. "Portami al bancone ti pregoooo" lo supplico come fossi una bambina e mi appoggia seduta lì. Prendo la bottiglia di Montenegro, ne è rimasto poco quindi l'afferro dal collo e mi attacco ad essa. Sento delle voci attorno a me che gridano "Giu! Giu! Giu!", Vittorio cerca di togliermi la bottiglia ma non glielo lascio fare. Appena finita la butto nel lavandino accanto e dei ragazzi battono le mani.

"Okay meglio allontanarci da qua" dice poco prima di riprendermi a mo di sposa e usciamo di casa, andiamo vicino alla piscina e mi fa sedere su una sdraio. "Non mi piacevano quei ragazzi, non facevano altro che fissare la tua scollatura" scoppio a ridere, sembra geloso.

"Grazie" dico timida.

"Te lo avevo che ti sarei rimasto accanto" poco dopo gli indico di sedersi accanto a me e allungo le mie gambe sulle sue.

"Prima ho vomitato perché mi sono tornate in mente quelle immagini, è così difficile superarlo" mi sdraio completamente e guardo il cielo stellato sopra di noi.

"Lo so piccola, ma io ti starò sempre accanto per qualsiasi cosa." Mi alzo di scatto, troppo velocemente, infatti il mio stomaco non lo regge e vomito ancora. Vittorio mi porge di nuovo una mentina e la prendo, poco dopo mi metto a sedere sopra di lui e avvicino i nostri visi e sorrido.

"Cosa fai piccola?" Dice ridendo.

"Una cosa che dovresti fare tu" gli prendo il viso e lo inizio a baciare. Lo trovo rigido ma poco dopo si ammorbidisce e mi abbraccia. Approfondiamo quasi subito il bacio. Ho un mix di emozioni che non so decifrare anche per colpa dell'alcol.

Le sue mani passano dal toccarmi sulla schiena sul sedere. Io continuando a baciarlo mi avvicino il più possibile a lui, sento il suo membro alzarsi e scoppio a ridere, lui capisce subito e ride anche lui.

"È colpa tua eh" si giustifica.

"Uno è il tuo, due quanto hai bevuto?"

"Decisamente meno di te"

"Allora per venirti duro con me deve venire con tutte le ragazze che ti danno un bacio."

"Eh no piccola" dice mettendo una mano sulla mia guancia. "Ti stai sbagliando".

Riprende a baciarmi, questa volta con più foga con del desiderio da entrambi e ci distendiamo sulla sdraio.

"Eh ma quetta votta tocca a te a prendele a camea" mi alzo di scatto e trovo Francesca accanto ad Edoardo che non riesce a trattenere le risate, cerco di ricompormi il più possibile.

"Quanto ha bevuto per non riuscire più a parlare?" Dico sorridendo, è messa davvero male ed è ridicola.

"Mh forse ha alzato un po' il gomito" la sorregge da dietro il ragazzo.

"Buon sangue non mente" ride Vittorio mettendosi seduto e lo fulmino con lo sguardo ma mi ritrovo a sorridere, non aveva tutti i torti.

"Su dai fozza andate in camea!" Non riesco a non scoppiare a ridere.

"Non può tornare a casa in queste condizioni" dico ad Edoardo cercando di tornare più o meno seria.

"Lo so, per questo lei dormirà da me, per i vostri genitori non preoccupatevi. Ho scritto un messaggio dal telefono di Francesca dicendo che sareste rimaste da vostra cugina. " sorride trionfoso. "Quindi tutte e tre avete una scusa per dormire fuori, ma sospetto che vi troveremo tutte a casa nostra" appena finisce la frase il suo sguardo ricade dentro la casa, lo seguo e noto Alessandra e Tommaso che si stanno baciando.

"Ale già lo sa" mi anticipa "prego eh" ci fa l'occhiolino.

"Ovviamente verrai da noi, ti lascio camera mia, io dormo sul divano." Poco dopo interviene Vittorio, quando la coppia si è allontanata, io incrocio le braccia perché non volevo che dormisse lontano da me. In quel momento sognavo di dormire tra le sue possenti braccia cullata dal suo profumo e dalle sue parole. Non so se per colpa dell'alcol ma i miei pensieri si immaginarono ciò.

"Eh cosa vorresti piccola" sussurra mentre si avvicina a me e io ho il cuore a mille. Poco dopo mi lascia una scia di baci sul collo e sento il petto esplodere e le farfalle nel mio stomaco fare il giro della morte. Mi risiedo sopra di lui e iniziamo a baciarci di nuovo, appena iniziamo a farci trasportare un po' troppo dalla passione sentiamo delle risate in lontananza e per evitare momenti imbarazzanti ci distacchiamo.

Decidiamo di andare a vedere dove sono gli altri. Li troviamo a giocare a beer pong, mi aggiungo e riesco a vincere nonostante tutto l'alcol nel mio corpo. Abbraccio Vittorio e gli lascio un bacio a stampo, ma poco dopo, realizzando l'azione appena compiuta, mi stacco. Ormai tutti stanno fischiando. Ora credo che anche lui sia poco lucido, infatti mi prende per i fianchi e mi bacia di nuovo davanti a tutti. Le mie guance stanno andando a fuoco e il mio stomaco ha iniziato a dar via alle danze, mentre il cuore mi sarebbe esploso da un momento ad un altro.

Ci stacchiamo dopo un infinito tempo, o così mi sembrava, solo per riprendere fiato. Torniamo a scherzare e a un certo punto gli domando dove sia il bagno e decide di portarmi in camera di Massimiliano. Mi rassicura che non incontreremo nessuno nella stanza visto che per entrarci si ha bisogno della chiave e questa sera la possedeva solo il proprietario e il ragazzo che mi stava accompagnando. Non avevamo manco il dubbio di disturbare il nostro amico visto che era intento a fumarsi una canna e sorseggiando una birra mentre una ragazza non si stacca nemmeno un secondo dal suo corpo.

Appena entriamo mi ritrovo in una camera molto ordinata, sempre sul grigio ma molto moderna. Vittorio chiude la porta dietro di sé sostenendo che è per precauzione e mi indica il bagno. Poco prima di uscire lo blocco e lo guardo negli occhi. "Che fretta abbiamo?" Mi metto tra la porta e lui.

"Nessuna piccola" mi prende per i fianchi e mi dà un piccolo bacio sulla bocca e io allaccio le braccia attorno al suo collo. Poco dopo mi riprende in braccio e lo sento camminare, mi appoggia sul letto, continuiamo a baciarci con sempre più foga. Tolgo la maglia a Vittorio, da come si intravedeva ha diversi addominali e faccio il contorno con il dito. All'improvviso mi prende per il bacino e mi fa salire su di lui. Mi toglie il top nero che portavo e subito dopo i pantaloncini, rimango in intimo, mi benedico per aver messo il bikini di pizzo nero. Inizio a togliergli i jeans, lui mi riprende per il bacino e si impone sopra di me. Inizia a baciarmi con foga, allaccio le mie gambe intorno a lui e con le mani inizio a toccarlo ovunque, sento la sua presenza e le sue mani che esplorano ogni parte di me. All'improvviso mi fa tornare su di lui e poco prima che mi toglie il reggiseno sentiamo qualcuno bussare alla porta e lui si blocca. Forse tornato alla realtà mi fa scendere.

"Scusa" sussurra e si copra il viso con le mani.

"Per cosa?" dico mentre mi sto rivestendo.

"Tu sei ubriaca e io mi stavo facendo prendere dall'eccitazione!" Si rimprovera.

"Ma io sono d'accordo."

"Succederà ma non così" si alza di scatto e inizia a vestirsi anche lui mentre la persona fuori inizia a bussare sempre più insistemente. Quando era sicuro che anche io fossi vestita apre la porta.

"Finalmente fratello! Domani mi racconti chi ti sei fatto eh! Non pensavo che potessi farti qualcuno visto che mi parli sempre di lei!" Poco dopo entra Massimo in camera con una ragazza che continua a baciarlo sul collo, mi vede e mi saluta amichevolmente ma io esco di corsa dalla camera. Sento gli occhi bruciarmi. Di chi parla di continuo? Perché sta accanto a me invece di gironzolare attorno a quella? Sono gelosa, non so se per l'alcol o perché mi sento presa in giro. Gli faccio sicuramente pena, per questo che mi sta vicino, non gli piaccio manco esteticamente se no non si sarebbe fermato. Sicuro. Corro sempre più veloce, quel che riesco nonostante l'alcol. Appena sento l'aria fredda addosso mi fermo e mi avvicino alla piscina, mi siedo sul bordo, mi tolgo le scarpe e infilo le gambe all'interno. L'acqua gelida mi fa trasalire ma allo stesso tempo mi tranquillizza, ho sempre amato l'acqua che sia della piscina o del mare. Mi trasmette tranquillità nonostante abiti a quasi un'ora dal Mediterraneo non riesco a non adorarlo. Poco dopo una persona si siede accanto a me.

"Oi" mi saluta Giorgio, un'altra persona con cui non volevo più parlare, non questa sera almeno.

"Cosa vuoi?"

"Non ci siamo visti per tutta la sera" mi giro e Giorgio è accanto a me, aveva le gambe incrociate, stava seduto leggermente dietro, forse per paura di cadere. Ha la cresta un po' scompigliata, aveva ancora un po' di rossetto in faccia e la sua maglietta era stropicciata.

"Tornati a scopare Giulia!" Sputo acida.

"Ti posso spiegare Sam" mi prende una mano ma la ritraggo subito.

"Non mi devi spiegare nulla" tolgo le gambe dalla piscina e mi rimetto le scarpe.

"Lasciami parlare" mi supplica.

"Finiamo sempre così, che tu mi suppliche di lasciarti parlare. Ci sarà un problema di principio?" Dico ricordandomi del sogno precedente.

"Sam ma io tengo a te..."

"Sei libero di farti chi vuoi, non mi devi nessuna spiegazione, non sono la tua ragazza" vado a sedermi su una sdraio, volevo allontanarmi un pochino da lui.

"Mi dici che hai fatto per tutta la serata?" mi chiede sedendosi davanti a me.

"No"

"La solita ragazza difficile" scoppia a ridere.

"Non voglio parlare" mi alzo e vado dentro e mi prendo un bicchiere di non so cosa e torno fuori, ma vado verso il prato sul retro.

"Scusami per prima" dice Vittorio appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Cosa vi è preso oggi a tutti? Non mi dovete nessuna spiegazione!" Urlo mentre mi alzo ma Vittorio mi riprende per un polso e mi fa sedere.

"Ascoltami per una volta" mi porge un bicchiere di qualcosa ma non lo rifiuto, gli faccio cenno di parlare."Dopo ciò che ho successo" sto per interromperlo ma mi anticipa "fammi finire" acconsento e continuo a bere. "Non sei lucida, non vorrei che domani tu te ne penta, mi sentirei in colpa per troppo tempo." Mi accarezza una guancia ma io non rispondo."Non ti volevo trattare di merda. Solo che ero arrabbiato con me stesso"

"Tranquillo, vado a prendere qualcosa" dico alzandomi e indicando il bicchiere e lui mi segue.

"Vado da sola" lo fermo, proseguo e vedo che si mette seduto dove stavo precedentemente io. Arrivo al bancone e cerco qualcosa di quello che è rimasto, la casa ancora è abbastanza piena nonostante siano quasi le 4.

Mentre mi sto riempendo il bicchiere sento una voce fin troppo familiare chiacchierare con qualcuno.

"Si me lo sono fatto finalmente! Te non puoi capire cosa ha lì sotto! Ci credo che tutte gli vadano dietro!" Rimango sbalordita dalle sue parole.

"Ti giuro è stato bellissimo, lo abbiamo fatto per quasi tutta la serata e molte volte. Lui ha fatto a me e io a lui, forse ha capito finalmente con chi vale passare il tempo" detto ciò sbatte contro la mia spalla.

"Ops non ti avevo vista!" Grida con un voce da oca.

"Peccato che tu per lui sia stata solo una puttana da farsi per una sera" faccio un ghigno e sorseggio il drink che ho provato a fare.

"Almeno lo abbiamo fatto su un letto e non in mezzo a un campo". Le tiro il drink addosso.

"Peccato che io e lui non l'abbiamo mai fatto, mentre a me ci tiene, a te ha voluto solo scoparti. Baci stellari" le mando un bacio e vado verso la cassa in cerca di qualcuno del gruppo, sento gridarmi puttana da dietro e la mando a fanculo.

"Vai a calmare la tua puttana prima che mi rimetta le mani addosso come negli ultimi giorni" dico appena incrocio Giorgio.

"Non è la mia puttana"

"lo abbiamo fatto per quasi tutta la serata e molte volte. Lui ha fatto a me e io a lui, forse ha capito finalmente con chi vale passare il tempo" ripeto le parole di Giulia e lui scoppia a ridere.

"In realtà lei mi ha fatto un pompino, una sega e proprio perché voleva me la sono scopata, ma io a lei manco l'ho toccata" continua a ridere.

"Meglio che metti a tacere le voci che inizieranno a girare allora" dopo che l'ho avvisato lo supero e vado alla ricerca di Alessandra.

"Matté hai visto Ale?" Trovo Matteo vicino al tavolo da biliardo.

"L'ultima volta era con Tommaso qua vicino"

"Che cazzo di fine ha fatto!" esclamo esausta tra me e me.

"Al massimo staranno scopando in camera o sono andati a casa"

"Grazie!" gli rispondo ironica e gli faccio la linguaccia.

"Sam!" Sento subito la voce di Ale appena esco dalla stanzetta dove si trova il biliardino, mi sta venendo in contro.

"Ho sentito Giulia riempirti di insulti perché le hai rovesciato il drink addosso"

"Ho imparato dalla migliore" dico ridendo.

"Però ha detto anche che adesso vuole cercare Vittorio ed è sicura che riesce a farselo davanti a te come ha fatto con Gio" ha un viso preoccupato e io continuo a ridere.

"Più ridicola di così non può essere." scoppio in una piccola risata mentre alzo lo sguardo quasi disgustata dai suoi piani ridicoli.

"Vittò? L'ho sempre visto accanto a te per tutta la sera"

"È rimasto fuori, gliel'ho chiesto io. Domani vi spiego tutto. Soprattutto con Tommaso?"

"Domani!" Grida ridendo allontanandosi.

Esco di casa cercando Vittorio, lo volevo avvertire che Giulia ci avrebbe provato in tutti i modi, ma appena torno dove lo avevo lasciato capisco che sono arrivata troppo tardi.

Giulia era sopra di Vittorio e gli stava baciando il collo, lui le teneva le mani sulla schiena proprio come aveva fatto poco prima con me.

* * *
Ciao!

Come sempre fatemi sapere se la storia vi sta piacendo, lasciatemi se vi va un commento e una stellina.

P.s. la mia amica Ilary2307 ha aggiornato la sua storia (L'Allieva 3), vi consiglio di leggerla.

Vi voglio bene,

Bblonde♡

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