Capitolo 10
Appena arrivo al parco vedo una cerchia di persone che urlano, altre che incitano tutti in cerchio. Sento il nome di Giorgio, di Vittorio, si possono udire anche le delicate e raffinate urla di Francesca, sta cacciando troppe bestemmie per i miei gusti. Mi preoccupo, non è da Francesca quindi corro più veloce che posso e cerco di farmi spazio tra le persone e ricevo anche qualche insulto, ma si uno in più uno in meno non mi cambia.
Trovo Giulia a terra e Alessandra sopra di lei che le sta tirando i capelli. Poco dopo vedo Giorgio cercare di portarla via vedo le labbra di mia sorella muoversi ma non capisco cosa gli stia dicendo. Subito dopo la lascia andare, nel mentre Giulia si è alzata e l'ha presa per il collo e l'ha buttata a terra. Vittorio essendo più vicino alla mia ex migliore amica la prende per le spalle e la sposta. Mia sorella prova a ributtarsi su di lei, ma fortunatamente arriva Tommaso che l'abbraccia e cerca di calmarla accarezzandole i capelli. Mi sembra che le stia dicendo qualcosa all'orecchio, ma purtroppo non conosco il labiale, ma so di certo che è qualcosa di carino visto il sorriso che le si è formato in viso. Appena vedo Francesca tenuta da Edoardo vado subito da lei chiedendo spiegazioni.
"Stavamo ridendo e scherzando poi è spuntata Giulia e ha detto che eravamo tutte tre gatte morte che ci provavamo con i Ferrario. Come tu già sai nostra sorella è facilmente irascibile ed è partita, in realtà volevo picchiarla anche io ma lui mi ha fermato subito" dice mentre guarda il suo ragazzo.
"Oh anche la terza gatta morta si è aggiunta al gruppo" mi girai di scatto e la presi al collo. Avevo agito d'istinto sentendo la sua voce, non ero riuscita bene a metabolizzare l'evento che sentire quella frase mi ha fatto scattare.
"Tu a me puoi dire il cazzo che ti pare ma non provare a toccare le mie sorelle che non c'entrano nulla!" Le ringhio contro buttandola a terra. Dopo due secondi la ritrovo sopra di me e mi sta tirando i capelli.
"Ops l'ho fatto! Ora?" Le prendo una ciocca di capelli e gliela strattono con una mano con l'altra le prendo la spalla e mi ritrovo in maggioranza io.
"Io non ti ho fatto nessun livido troia! Che cazzo metti la storia accusandomi" le dico stringendo una mano al collo e l'altra continua a tirarle i capelli.
"Magia del trucco!" Le tiro uno schiaffo, poi un altro e continuo finché non sento delle braccia muscolose prendermi da dietro e farmi alzare.
"Lasciami andare!" grido mentre mi dimeno, non so chi mi abbia preso ma gli sto tirando dei calci in modo che mi lasci, ma non lo fa. Giro lo sguardo e noto che è Giorgio.
"Lasciami stronzo, dopo quello che hai detto oggi non ti devi permettere nemmeno di toccarmi" gli ringhio a bassa voce contro, vedo il suo sguardo farsi cupo e mi lascia andare, riprendo Giulia per il colletto della camicia.
"Dopo tutto quello che abbiamo passato, tutta la nostra amicizia, tutti i nostri momenti mi tratti così?! Cosa ho fatto di male eh? Dimmelo." Stringo ancora di più i pugni, penso che tra poco mi rimarranno tra le mani dei pezzi di tessuto.
"Non mi è mai fregato nulla di te, tanto meno della nostra amicizia" a quelle parole la lascio cadere, le sto per tirare un pugno ma vengo presa e portata via. Urlo di lasciarmi andare, ma appena alzo lo sguardo e vedo Vittorio provo un mix di emozioni, sono sia felice che mi abbia preso lui, ma triste perché speravo che Giorgio ci riprovasse.
"Calma calma" dice lasciandomi e abbracciandomi "hai fatto troppe risse per oggi" mi sta accarezzando i capelli. Sento il suo profumo e il suo cuore battere, inizio a calmarmi finché non scoppio a piangere davanti a lui. Non parla, continua dondolare dolcemente e accarezzarmi i miei capelli.
"Scusami" dico appena riesco a prendere fiato e calmarmi.
"Tranquilla" sento il suo respiro sul mio collo e il cuore inizia a battere sempre più veloce.
"Giuro non sono così manesca, se non mi sfidano" cerco di nascondere il mio viso e lo vedo sorridere, si passa una mano tra i suoi voluminosi capelli mentre mi osserva, poi torna ad abbracciarmi completamente.
"Come stai?" Sento le sue mani distaccarsi dal mio corpo e mi sono sentita subito trista, ma poi mi prese il viso e mi obbliga di guardarlo negli occhi. Mi mettevano sia ansia che tranquillità allo stesso tempo. Mi sentivo sia coccolata e compresa che angosciata e ansiosa. Un miscuglio di emozioni contrastanti che non riesco a comprendere. Continuo a non rispondere alla sua domanda, non sapevo cosa dire.
La mia migliore amica mi ha detto che non le è mai importato di me, mi stavo legando con Giorgio e anche lui mi dà della troia, non lo so. Mi sento come se fossi vuota, come se avessi avuto tutto tra le mani e con una folata di vento è volato via tutto lasciandomi sola ad osservare la polverina che si è innalzata al cielo e costringermi a guardarla allontanarsi da me e non poter far nulla per riprenderla.
"Non lo so. Ogni maledetto giorno dell'ultime settimane ho sentito il cuore rompersi più volte. Ho trovato l'odio nell'amicizia. Vorrei sapere chi sta con me se nessun altro c'è per tutti i drammi che c'ho. Vorrei sapere chi rimane qua e chi si accollerà tutti i drammi che c'ho."
"Hai ascoltato per bene il mixtape eh?" Sorride e io divento rossa per l'imbarazzo. Non avevo realizzato di aver fatto una citazione, mi è uscita spontanea.
"Ci sono io, di me ti puoi fidare Sam" ha acquisito un tono dolce e con la mano destra sta ripassando tutto il contorno del mio viso, dalla guancia al mento e io mi sento mancare di un battito. Si abbassa un pochino, come se volesse baciarmi, non riesco a fare nulla, mi sento come se fossi una statua e non riesco a muovere nemmeno un muscolo sotto il suo tocco. Dopo avermi osservata un pochino mi dà un bacio sulla guancia.
"La folla se ne dovrebbe essere andata, anche Giulia spero. Ti va di tornare dagli altri?" Acconsento con un movimento della testa, non avevo il fiato. Dovevo parlarne con le mie sorelle, avevo paura, non so perché, sentivo il cuore ancora battere veloce e avevo un leggero fiatone come se avessi corso fino ad ora.
Appena torniamo Matteo ci richiama urlando: "Certo che le sorelle Prete sono donne con le palle" e scoppiamo tutti a ridere, finalmente ero tornata a sentirmi leggera, come se nulla fosse successo, stavo come questa mattina a ricreazione e ne ero felice. Vedo Massimo e Giorgio che stanno parlottando e noto che quest'ultimo mi lancia occhiatine.
Poco prima di andare abbraccio Vittorio e lo ringrazio."E di cosa piccola" sorride. A quel soprannome il mio cuore fa un giro su ste stesso, era così tenero mentre me lo diceva.
"Ho una domanda" mi tornano in mente le parole di Giorgio di questa mattina. "Giorgio ti ha raccontato?" Spero che capisca cosa intendo, non voglio dirlo e non penso che ci riuscirei a usare quella parola.
"Ci aveva già detto dell'avvenimento perché non si dava pace perché non trovava la ragazza, quindi ho intuito da solo." lo abbraccio " in più avevo sentito qualche voce ma non l'ho calcolate visto che qualsiasi ragazza aveva il nome di mio fratello sulla bocca" sorride e io faccio lo stesso, un po' anche per l'imbarazzo. Lo saluto un'ultima volta prima di andare a casa.
La mattina dopo fu strano non parlare e non salutare Giorgio, ma cercavo di concentrarmi sulle spiegazioni visto che ero rimasta indietro.
Appena suonò la campanella della ricreazione alzo lo sguardo e realizzo che non so dove andare. Perciò mi metto comoda, per quel che si può, sulla sedia e inizio a ripassare latino. Dopo qualche minuto sento una voce chiamarmi e sorpresa notai Vittorio sulla soglia ad aspettarmi.
"Visto che hai litigato con mio fratello credi di non poter essere nostra amica?" Dice sorridendo, mi alzo di scatto e vado verso di lui.
"Magari non sono ben accetta, soltanto ieri ho passato la ricreazione con voi, solo perché mi aveva invitato Gio. Non mi sembrava il caso imbucarmi." Guardo verso le mie converse imbarazzata.
"Ma siamo amici no?"
"Mh, si?" è più una domanda verso di lui che una risposta.
"Allora da oggi in poi trascorrerai la ricreazione con noi comunque" dopo di ciò mi lasciò un bacio sui capelli e già ho sentito gli sguardi fissi su di noi due.
"Questa mossa non la dovevi fare" parlo a bassa voce in modo che solo lui mi senta.
"Falli parlare, diamogli qualche gossip in più" detto ciò mi prende per mano e inizia a sorridere, poco dopo lo faccio anche io. Mi sto divertendo a guardare le facce scioccate, allibite e desiderose delle persone a cui passiamo a fianco.
"Sei pazzo" scoppio a ridere.
"Lo hai capito solo ora piccola?" Appena sento il soprannome sento il mio cuore battere sempre più veloce e le gambe tremare.
Appena arriviamo dagli altri ho visto che Giorgio si è fissato sulle nostre mani intrecciate, la tolgo subito e la metto in tasca, era come se mi avesse fulminato con lo sguardo e io mi sentivo in colpa, anche se non dovevo e non sapevo manco di cosa.
"A casa parliamo" dice in un sussurro Francesca mentre mi passa accanto, ma per quando me ne sono accorta era lontana.
"Sabato festa a casa di Massimo, ci state?" Se ne esce Matteo poco prima del suono della campanella.
"Ovvio bro" dice Giorgio dandogli una pacca.
"Ci sta. Venite anche voi?" Mi chiede Vittorio.
"Mh non lo so. Se Tommaso ci sarà anche Ale verrà. Francesca non si perde nessuna festa quindi parteciperà anche lei."
"Te?" Interviene all'improvviso Giorgio, sussulto sentendo la sua voce rivolgersi a me ma lo ignoro.
"Vado in classe, non posso fare altri ritardi." Me ne vado il prima possibile, non so se ci sarei andata perciò non volevo dare risposta tanto meno a Giorgio. Per una volta devo ringraziare la campanella per avere una scusa per scappare da quella fossa che mi stavo scavando da sola.
"Comunque piccoletta si saluta" vedo Vittorio superarmi e farmi l'occhiolino, pensavo di cadere a terra in quel momento ma fortunatamente le mie gambe continuano a reggere.
"Piccola eh? Devo sapere qualcosa?" Compare alle mie spalle Giorgio spaventandomi.
"I cazzi tuoi?" Lui è l'ultima persona con cui vorrei parlare in questo momento, ultima no perché precede Giulia, ma comunque stiamo lì.
"Dai Sam scusami, non lo pensavo veramente" mi prende per la spalla.
"Ma vaffanculo" gli tolgo la mano ed entro in classe, fortunatamente il professore non era ancora entrato.
"Dai Sam parlami" si presenta davanti a me Giorgio finite le lezioni.
"Scusami ma sono in ritardo per il bus" Alza gli occhi al cielo e si sistema la cresta, ne approfitto per fuggire dalla classe.
"Dai Sam, ti supplico" mi prende per il polso appena fuori scuola.
"Lasciami andare" gli sibilo contro.
"Parliamo cristo!" Ha alzato un po' il tono, sta per perdere la pazienza, l'ho capito. Lo conosco da pochi giorni ma non ci vuole un libro per capire il linguaggio di Giorgio Ferrario.
"Lo hai fatto pure troppo." lo strattono e mi libero per l'ennesima volta.
"Non volevo, ero dettato dalla rabbia!"
"E perché mai?" Incrocio le braccia al petto aspettando una sua risposta.
"Ero preoccupato per te cristo! Difficile da capire che a te ci tengo?! Non sapevo che fine avessi fatto poi ti trovo abbracciata e a ridere con mio fratello!" Era nervoso: si toccava troppo spesso i capelli.
"Dovresti essere sollevato che stavo al sicuro!"
"Sì ma! AH" cacciò un urlo e si prese i capelli tra le dita e se li tirò. "Non capisci!"
"Spiegami allora" dopo ho detto questo si avvicina a me e mi circonda con un braccio dietro la schiena. Ero così vicina a lui che sentivo il suo fiato sul mio collo, eravamo lontani un palmo, il mio cuore iniziava ad accelerare, pensavo mi esplodesse da un momento all'altro.
"Dopo quella notte, ci siamo legati di più. Non voglio che ti succeda niente, mi ero fatto diversi complessi. Come se Giulia ti avesse raggiunto in bagno e ti avrebbe ucciso lì" l'ultima frase la disse ridendo e sorridendo, mi ritrovai a fissare il suo sorriso. Non riuscivo a parlare, so solo che sorrisi alla sua battuta. "Per favore Sam, capiscimi e perdonami" mi diede un bacio casto sulla guancia per poi lasciarmi andare.
"Mh" non riuscivo a dire altro e lo vidi allontanarsi da me.
"Io e te dobbiamo fare un discorsetto" dice qualcuno alle mie spalle e mi fece sussultare "adesso vado a pranzo con Edo, ma quando torno parliamo sia di te che di nostra sorella" concluse Francesca prima di correre via verso la macchina di Edoardo, mi saluta e io ricambio.
"Sono a casa!" Urlo nella speranza che ci sia qualcuno.
"Siamo sole, mamma e babbo sono rimasti in un ufficio perciò cucinerai tu per entrambe. Ah comunque questo pomeriggio viene Tommaso che dobbiamo fare un lavoro di storia." Mentre stava parlando si stava avvicinando a me saltellando.
"Mi sembri troppo euforica per un semplice lavoro di storia" intanto vado verso la cucina per vedere come arrangiarci.
"Tu sembri aver visto il principe azzurro" mi canzonò e mi irrigidì.
"Cazzo" sussurrai.
"Che hai detto?"
"Lascia stare" cerco qualcosa di commestibile negli sportelli ma non trovo nulla.
"Ordiniamo una pizza?" Mia sorella accettò subito dopo, anche perché non c'erano altre alternative. Nel mentre ci siamo messe sul divano a guardare la tv finché il fattorino non suonò, lo pagai e iniziammo a commentare le scene stupide dei film che passavano alla tv.
"Cosa succede tra te e Tommaso?" Dico ad un tratto. La vedo sussultare, non si aspettava che parlassi e tanto meno tirassi fuori questo argomento.
"Siamo solo migliori amici" sta parlando a bocca piena.
"Non convinci così facilmente tua sorella."
"Okay mi piace!" Urla tutta rossa in faccia.
"Guarda che piaci anche a lui, glielo si legge negli occhi" alzo le spalle e torno a guardare la televisione.
"Non è vero, lui mi considera solo la sua migliore amica" dice triste.
"Se lo dici tu, ma secondo me state solo perdendo tempo"
"Mi sembra che però tu abbia due pretendenti eh" ci girammo entrambe allo stesso momento per fissarci.
"Gli altri due fratelli ferrario ti vengono dietro manco fossero due cagnolini." Stava ridendo, molto probabilmente se li immaginava veri e propri cani come ho appena fatto io.
"Non mi vengono dietro, siamo solo ottimi amici, Gio mi ha salvato da una probabile morte mentre Vittorio è due volte che mi allontana da una rissa. Il primo ci tiene un sacco a me, almeno è ciò che dice, mentre il secondo oggi ha messo patti chiari che eravamo solo amici" alzo le spalle e torno a guardare la tv, ricordandomi di quel piccolo invito a ricreazione, più chiaro di così non lo poteva dire.
"Sisi ci credo, invece a te piace uno dei due?" Mi bloccai all'improvviso
"No! Certo che no!" Scoppio a ridere, che domande faceva. Era ovvio che non mi interessasse nessuno dei due, non potrei mai stare né con l'uno né con l'altro e tanto meno loro avrebbero occhi per me. Non so manco come faccio ad esserci amica, figurati fidanzata!
"Non ci prendi in giro tesoro, vediamo come guardi Gio" all'improvviso arriva anche Francesca e ci raggiunge sul divano.
"Siamo soltanto un sacco amici, basta" mi sto mettendo sulla difensiva, mi sentivo offesa, guardo Gio come si guarda un amico a cui si tiene, niente di più.
"Ma hai visto come la guarda Vittorio? Sembra un cucciolo" sclera Francesca con Alessandra come se io non fossi lì. Non sto credendo a quello che sto ascoltando, siamo solo amici ma non lo vogliono capire, perché ho dovuto avere delle sorelle così testarde dio mio! Sbuffo mentre alzo gli occhi al cielo mentre le ascolto ancora blaterare.
"Gliel'ho detto ma non mi crede!" Sento dire da Alessandra, mi sono stancata.
"Sentite io sono ancora qua. Nessuno mi viene dietro, mi avete vista?"
"Eccome piccola se ti vengono dietro" mi fa l'occhiolino mia sorella maggiore.
"CHI TI HA CHIAMATO PICCOLA?" La minore sta urlando così tanto che credo di essermi rotta i timpani, la situazione non migliorò quando Francesca le dice di Vittorio e come si comporta.
"Quello te sta sotto proprio sore" annuncia Ale forzando l'accento romano come se volesse sottolinearlo. Fortunatamente veniamo interrotte dal campanello e mia sorella minore si alza e va ad aprire.
"Chi va dietro a chi?" Chiede Tommaso sulla soglia della porta.
"Tommi!" Alessandra lo abbraccia subito.
"Vittò va dietro a Sam!" Dice entusiasta, seguita a ruota dall'altra sorella "ma proprio esplicitamente, solo lei non lo ammette" mi indica.
"Siamo. Solo. Amici." Scandisco bene le parole per farle capire a tutti, ma Tommaso sembra irrigidito sin dalla prima frase di Ale.
"Bello sapere che si parli di me" riconosco la sua voce, vorrei sprofondare nella vergogna e allo stesso tempo uccidere le mie sorelle.
***
Ciao!
Come avete passato questo sabato? Io sto sperando di tornare prima possibile alla normalità.
La mia amica Ilary2307 l'altro giorno ha pubblicato un nuovo capitolo della sua storia "L'allieva 3", io vi consiglio vivamente di andarla a leggere, è fantastica.
Come sempre fatemi sapere cosa pensate del capitolo tramite una stellina e/o un commento.
Vi voglio bene,
Bblonde♡
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