Howlite - Aesthetic contest #2

Secondo aesthetic realizzato per il contest di sailor-viv


Per questa seconda sfida bisognava ispirarsi alla copertina di un libro e nello specifico la mia era questa:

Mettetevi comodi, perché oggi ho proprio voglia di ciarlare su quest'aesthetic fin nei minimi dettagli 😂
Perché? Beh, perché crearlo è stata un'esperienza che si è sovrapposta al tema del 'viaggio' in maniera bizzarra.

Ora, l'aesthetic era incentrato sulla copertina e non sul libro — ma io non faccio mai niente, niente, senza prima fare ricerche approfondite. Infatti i miei programmi di viaggio sono pieni zeppi di informazioni e dettagliati finanche all'orario dei mezzi di trasporto urbani... E ovviamente corredati da una lista di ristoranti tipici in cui andare a mangiare 😋 Mi diverto più a programmare che a viaggiare? Oh, sì. E poi mi chiedo perché i miei amici siano restii ad accompagnarmi a fare il percorso dell'antico ver sacrum 😂🤔😳

Ergo, sono andata a spulciare trama e storia editoriale e ho scoperto cosucce interessanti — tipo che l'autrice era una strettissima amica di Tolkien e che questo libro viene paragonato un po' a Lo Hobbit.

Ecco spiegato il motivo di questa citazione da La compagnia dell'anello. È un po' scontata per un aesthetic di questo tipo (è stata riprodotta in non so quanti font diversi su diecimila poster motivazionali) ma oh, a me piace tantissimo, è stata il mantra della mia adolescenza e l'amicizia tra Tolkien e la Mitchinson era un pezzo di trivia troppo carino per non omaggiarlo.

Il passo dalla copertina all'immaginario nordico/celtico è stato breve. Anche perché la Norvegia è una delle mie mete da sogno e sono anni che voglio farmi una gita in montagna come si deve — e invece quest'estate non mi è toccata neanche una passeggiatina sul monte Vettore.
Le quattro immagini agli angoli rimandano quindi tutte all'idea di un percorso nella natura selvaggia.

Ma veniamo al pezzo forte, i triskele: non è un caso che siano orientati in direzioni opposte 🌚
Ora, questo simbolo ha molte interpretazioni, tutte triplici (alba/mezzogiorno/tramonto, infanzia/maturità/vecchiaia, ecc...).
Tuttavia, se le spirali girano da destra verso sinistra rappresentano la vita terrena e il mondo visibile; se girano da sinistra verso destra rappresentano invece i mondi ultraterreni.
E mentre cercavo delle immagini adatte mi è sovvenuto che un viaggio (soprattutto uno che mette alla prova i nostri limiti, come può essere una scampagnata nella natura) non è mai un'esperienza solo fisica. C'è anche una dimensione spirituale che incontra quella terrena e io personalmente ne avverto il peso soprattutto sulla cima di una montagna o fissando l'abisso di un lago.
Il viaggio è sì scoperta di nuovi luoghi, ma anche uno specchio su ciò che siamo e su ciò che diventeremo: ecco perché le due immagini della foresta, in alto e in basso, sono l'una speculare all'altra.
Non si torna mai uguali a come si è partiti.

Da ultimo, la composizione: questa si rifà interamente alla copertina, perché mi piaceva un botto 😝
I colori sono gli stessi, molto semplici, mentre ho cambiato il frame che però incornicia comunque tutti e quattro gli angoli.
Poi ci sono tre elementi sia nella parte superiore che inferiore (quello al centro leggermente più in risalto) e "qualcosa" a spezzarli nel mezzo (nel caso della copertina è il titolo e nel caso del mio aesthetic sono i triskele e quel "wander" che è poi l'elemento più importante di tutti).

Beh, per viaggiare ho viaggiato molto (con la fantasia) per questa sfida 😂 mi sento un po' matta ad aver stabilito collegamenti filosofici tra nove immagini e rune antiche, però mi sono divertita tantissimo 😍

Enjoy ❤️

   Crilu

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