19.
Lyseris 's pov, tre mesi dopo
Lyseris 's pov, tre mesi dopo
LA RAGAZZA SI FERMÒ DAVANTI alla camera della sorella, indecisa se entrare.
Da giorni, ormai, Viserya aveva perso appetito.
La sua mancata voglia di mangiare la si notava nel viso sempre più scarno, nelle sue armature e vesti che ogni giorno erano sempre un po' più larghe, nelle colazioni che giacevano, fredde, fuori dalla porta della sua stanza.
Si vedeva uscire sempre più di rado dalle sue stanze e, quando non era imprigionata tra quelle porte e mura, danzava con la sua spada in ampie distese verdi, il più lontano possibile da qualsiasi persona che cercava di avvicinarla, persino da sua sorella.
Non ne capiva il perché, ma sapeva che ogni volta che incrociavano il loro sguardo, Viserya soffriva. Lyseris ne vedeva il tormento in quegli occhi che tanto amava e di cui si fidava ancora di più.
Scorgeva la paura dipingere di pianto i suoi occhi grigio scuro, ma che nonostante la grande voglia che avevano di lasciare andare le loro lacrime, non aprirono le loro porte ad esse. Non davanti a sua sorella minore, non davanti alla misteriosa figura di Vexen, che la sorella minore cercava di non infastidire troppo con le sue domande e la sua presenza ma di cui Viserya sembrava gradire la compagnia.
Non mostrava debolezza neanche davanti a Braela, che le sorelle chiamavano "madre" con più naturalezza di quanta usassero per definire "padre" Vehearys.
Da quando il loro fratello maggiore non era più con loro, Viserya da stella in una notte fredda e buia, era diventata il centro del suo universo.
Se non c'era lei, Liserys non esisteva
Ed ora lei aveva paura di perderla, di rimanere sola in quel mondo infame fatto di guerre e tradimenti, governato da persone mosse solamente dalla loro avidità di potere.
Un mondo dove qualsiasi tipo di amore veniva tagliato fuori, scartato come se fosse un oggetto inutile di cui sbarazzarsi al più presto e dove il diverso era visto con disgusto.
In quel mondo pieno di disprezzo, Lyseris aveva fatto di sua sorella il suo punto fermo. Era lei la donna, se così si poteva definire a causa della sua giovane età, che le aveva insegnato a vivere e a combattere per ciò in cui credeva.
Ora sua sorella stava male.
E Lyseris, davanti a tutto ciò, era impotente, una cosa che lei odiava essere.
Adesso era lì, davanti a quelle porte chiuse finemente adornate con draghi danzanti, raffiguranti la distanza che si era creata tra lei e la sorella maggiore e più le osservava, più Lyseris aveva un solo pensiero in mente.
Ti prego, fammi entrare e stare al tuo fianco...
Passarono i giorni.
Viserya era diventata un'ombra.
Il volto scavato, più pallido della neve, il suo sguardo contornato da occhiaie nere, il più delle volte perso nel vuoto, quando credeva di non essere vista.
C'era chiaramente qualcosa che la turbava.
Qualcosa che la stava spezzando dall'interno.
Lyseris, la guardava da lontano, non voleva turbare ancora di più l'animo tormentato della sorella maggiore.
Nonostante la sua lontananza fisica però, il suo pensiero era sempre rivolto a lei.
Cosa le stava succedendo?
Come poteva aiutarla?
Quanto peso avrebbe potuto toglierle, da quelle spalle ormai quasi pelle ed ossa?
Fu un giorno in cui prese coraggio, che vide veramente da vicino sua sorella.
Le poggiò una mano sulla spalla, guancia contro guancia.
Fu Lyseris a parlare per prima.
-Sorellona...-disse, una semplice parola che, sperava, potesse dare conforto a Viserya.
Quest'ultima prese la sua mano, freddo contro caldo.
Lyseris chiuse gli occhi, cullata da quel contatto fisico.
Un contatto di cui non poteva fare e ne voleva farne a meno.
Poi un sussurro, leggero, quasi impercepibile.
Dobbiamo scappare via da qui, Lyse... non sei al sicuro
SPAZIO AUTRICE
Era da qualche capitolo che non facevo un piccolo "spazio autrice" quindi... come state?
Mi sto accorgendo che man mano che proseguo con la storia di Viserya, le idee si allontanano molto dal percorso che avevo immaginato all'inizio.
Non che la cosa mi dia dispiacere, anzi, ma ogni tanto vorrei entrare nelle vostre teste e vedere come pensate che tutto questo proseguirà.
Staremo a vedere, ormai penso che abbiamo raggiunto la metà della strada o quasi, per questa piccolina, e non vedo l'ora di darle il finale che merita.
Come sempre, ormai mi conoscete, scrivete liberamente le vostre opinioni e lasciate una stellina se il capitolo è meritevole.
Ci vediamo al prossimo capitolo,state pronti per un po' di fuoco e sangue
-WS
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