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Sofia POV

Lorenzo in un attimo afferrò i miei capelli sciolti, li arrotolò nella mano e stringendoli mi spinse verso di lui.
Il mio cervello intossicato non mi permetteva di capire a fondo quella situazione, ma di sicuro sentivo quanto fosse piacevole il contatto delle sue labbra grandi e morbide contro le mie.

-Andiamo via di qua.- sussurrò deciso.

Mi fece strada fino alla porta del bagno del locale e quando questa si aprì, una musica infernale mi rimbombò nelle orecchie, facendo schizzare il mio cuore ancora più di quanto già facesse.
La mia mano stava sicura in quella di Lorenzo e sembrava che a lui non importasse più nulla degli sguardi degli altri. I miei occhi erano quasi accecati dalle luci della discoteca, ma mi accorsi di come ci guardò Alice quando ci vide percorrere il locale.

-Dove vai?-

La mia amica mi fermò.
"Boh!" Mi dissi tra me e me.
Ma non potevo dirlo ad Alice, si sarebbe accorta di quanto ero ubriaca. "Maledetto Salvetti e il suo "bevici su, sta sicura che passa!"

Mi aveva detto così qualche minuto fa, quando mi aveva beccata in pieno a guardare Lorenzo provarci con una bellissima ragazza mora.

- Sofi sono seria! Che stai facendo con lui?-

Alice mi trattenne e così facendo mia mano scivolò via da quella di Lorenzo.

-Niente. Sto solo...sto andando via con Lorenzo, non vedi!?-

La voce che portai fuori dalle corde vocali, fu troppo stridula persino per le mie orecchie, così Alice mi lanciò un'occhiataccia delusa.

-Ma che ti sta succedendo!? Questa non sei tu Sofia!-

- Io..-

Mi guardai intorno e tra le numerose teste che sbucavano tra la folla, notai quella scompigliata di Lorenzo. Lo vidi leggermente preoccupato, sembrava mi stesse cercando, così abbandonai la mia amica.

- Sofia!! Ma perché non mi dai retta!?!-

Mi feci spazio tra alcuni ragazzi che ballavano appicciati, quando finalmente raggiunsi Lorenzo.

-Ma dove andiamo?- domandai ridendo.

- Ti porto al mare, Ferrari.-

🐸

Con un dito liberai una ciocca di capelli che mi era rimasta  incastrata tra le labbra, mentre stavo a guardare Lorenzo che si sbottonava la camicia bianca.
La sabbia umida sotto ai miei piedi barcollanti ed il rumore del mare facevano da sfondo ad una notte buia e profumata.
Lo trovai bellissimo mentre, ubriaco, armeggiava con quella camicia, così bello che feci una corsetta verso di lui e mi scontrai sul suo petto.

- Ma...-

Gli rivolsi un sorriso, quando le mie dita sfiorarono le sue mani intente a manovrare quei bottoni.

-Che c'è ?- fece lui, abbagliandomi con uno sguardo intenso.

-Tremi, Lorenzo.-

- No..io..-

I suoi grandi occhi verdi si persero nei miei.

-Faccio io.- aggiunsi subito.

Mi misi a scorrere le dita sui bottoni con l'intento di liberarli dalle asole, mentre con l'altra mano accarezzavo il suo petto liscio.
Lorenzo mi guardò tra le lunghe ciglia, quasi ammaliato per il mio gesto.

- Le senti Sofia....-

Le mani di Lorenzo si posarono sulla mia schiena nuda, lasciata scoperta dal vestito.
Rimase con la camicia sbottonata, ma con la pressione delle mani contro la mia pelle, mi spinse verso di lui.

-Quando ce le ho su di te non tremano più.- sussurrò febbrilmente nel mio orecchio.

La sua voce mi diede un ennesimo brivido caldo, provai a reprimere l'istinto di stringermi contro il suo petto e fingere che tutto fosse perfetto come in quell'attimo..ma non ci riuscii a scacciare quel desiderio. Così mi abbandonai contro di lui e lasciai che il mio naso sfregasse contro la sua pelle morbida e profumata.

-Cazzo..- lo sentii imprecare.

-Che c'è?- chiesi sottovoce, intenta ad ascoltare ogni piccolo respiro.

-Sta cosa mi sta facendo uscire fuori di testa. Tu...-

Mi prese il viso tra le mani e se lo portò contro il suo per poi sfiorare le mie labbra con la sua bocca invitante.
Sentii un forte spasmo di calore dentro allo stomaco, misto ad un guizzo di felicità insolita ed inaspettata. L'emozione andò veloce, così veloce che sentii l'aria farsi più elettrizzata. Mi sentivo strana quando stavo con Lorenzo.
Forse era l'alcool, forse il suo profumo buono, ma mi venne voglia di fare una pazzia.

-Ora girati!- esclamai ridendo.

-Cosa??- fece lui, confuso.

-Girati,ho detto!!- urlai.

Lorenzo si voltò ridacchiando, così io mi sfilai il vestito, il reggiseno e le mutande. Appallottolai tutto in un angolo e aiutata dal buio della notte, mi incamminai verso la riva.

- Non provare a girarti, Gherbini!!- strepitai scoppiando a ridere.

Mi lanciai rapidamente in acqua, ero troppo ubriaca per capire che fosse freddissima.

- Porca merda, Ferrari! Quando posso girarmi!?!?- chiese lui.

- Ora!- urlai quando ormai ero avvolta dalle calme onde del mare.

Lo vidi voltarsi e guardarsi in giro con occhi persi, poi lo sguardo di Lorenzo finì dritto sui miei vestiti buttati sulla sabbia.

-Ma cosa..-

Quando lanciò un'occhiata in acqua rimase sorpreso di vedermi a mollo.

-Aspetta che ti prendo, Ferrari!- urlò prima di levarsi ogni indumento.
Lo guardai finché rimase con i boxer, poi mi coprii gli occhi con le mani. Non riuscivo a smettere di ridere e quando Lorenzo si lanciò di peso in acqua, inondandomi completamente, risi ancora di più.

- Vuoi fare attenzione?- esclamai.

Non feci in tempo a calcolare le distanze tra i nostri corpi che lui mi prese dai fianchi.

- Vieni qui.-

Gli occhi di Lorenzo, assottigliati e belli come quelli di un felino pronto a sbranare la preda, mi arrivarono addosso, come se cercassero nel buio qualcosa di più.

-Sei bella, dio santo.-

Buttai la testa all'indietro, ridendo più forte.

-Non sei capace a non provarci vero?-

Lo vidi corrucciare le sopracciglia che stagliavano sotto alla fronte umida di acqua di mare.

-Non è provarci questo. Mi piace il tuo viso Sofia. E le tue...-

Mi premette le mani contro il petto, poi prese a stringermi lievemente il seno tra le dita, facendomi irrigidire un po'.
Lorenzo si accorse immediatamente della mia reazione, così fece scivolare le mani sulla mia schiena.

-Che pensi..?- Chiese  abbracciandomi.

Così risposi con la prima cosa che mi venne in testa.

-Che l'unico ragazzo che ho visto nudo e che mi ha visto nuda.. È il più stronzo che conosco. Buffa la vita, no?-

Lui dapprima rise, poi si fece serio.

-La vita ti mette alla prova. Se questi sono i presupposti..Magari il destino vuole che tu agisca per una volta, che tu faccia qualcosa per questo ragazzo nudo e stronzo...-

Ridacchiò contro il lobo del mio orecchio sinistro, facendomi venire brividi così forti che esplosero nella mia pancia, poi le sue spalle tese e robuste intrappolarono il mio sguardo.
Erano l'unica cosa che vedevo, l'unica parte del suo corpo che usciva dall'acqua, ma sembrava che i miei occhi non avessero bisogno d'altro.
Sentii il suo stomaco premere contro il mio, quindi allacciai le gambe intono al suo bacino.
Lorenzo mi accarezzò la schiena, ma le sue mani sembrava che non ci volessero stare più di tanto lassù, così scesero a sfiorarmi il sedere per poi modellarmi le cosce.

-Quindi ti piace il mio viso...-

Feci strisciare la mia voce contro la sua mandibola.

-Da morire. Quando ti metti gli occhiali sei così..Non mi ci fare pensare ora però.-

Mi fece ridere di gusto la sua espressione da cucciolo imbronciato, così decisi di stuzzicarlo ancora.

- E ti piacciono le mie tette..-

La vodka mi rendeva un po' troppo audace.

-E cazzo sì. Però sei tutta bella.-fece serio. -Tutta tutta.-

Lo disse come se in quel "tutta", oltre al mio aspetto fisico, ci fosse dell'altro.
La mia testa girava veloce così non fui abbastanza concentrata per rifletterci su che lui mi pizzicò il fianco.

-Sì però la parità dei sessi, Ferrari!-

-Cioè!?- domandai divertita.

- Io ho detto cosa mi piace di Sofia Ferrari. Ora dimmi che ti piace di me.-

-Ammesso che mi piaccia qualcosa.- scherzai.

-Ah!Ah! Bella questa!-

-Che presuntuoso.- gli feci una smorfia, prima di rispondere sincera.

-Mi piacciono i tuoi occhi....- mormorai imbarazzata.

-Okay.- sorrise lui.

"E il tuo sorriso, dannazione!"

-E la tua bocca. Mi piace la forma.- ammisi senza guardarlo negli occhi.

Così Lorenzo si morsicò il labbro lucido e umido di salsedine, provocandomi una scossa di piacere.

-Ah sì?-

-Sì.-

-Per questo ti piace tanto baciarmi, Ferrari...- mi stuzzicò alternando le parole a qualche bacio sul mio collo salato.

-Mai detta una cosa del genere..-

Lo presi in giro prima di abbandonarmi contro le sue labbra perfette.

-Non avrei mai pensato che una "prima della classe" come te baciasse così bene..- sussurrò prima di mordicchiarmi le labbra ed infilarci la punta della lingua in mezzo.

Ma i troppi baci portarono presto i problemi, infatti non seppi cosa fare quando avvertii l'eccitazione di Lorenzo farsi più grande contro la pelle del mio inguine.
Mi afferrò dalla vita e lentamente mi allontano' da lui.
Senza neanche volerlo scoppiai a ridere.

- Ma che fai, Gherbini?-

Mi piaceva come ci stavamo baciando, non volevo smettesse.
Così gli appoggiai le mani sul torace e Lorenzo si avvicinò di nuovo, ma stavolta mi guardò con occhi preoccupati.

-Sofia, sei ubriaca.-

- E quindi?-

-E io pure sono ubriaco. Succede un casino, te l'ho detto.-

-Ma quale casino?-

Non riuscivo a stare seria, così presi a segnargli il petto con baci timidi per respirare a fondo il suo profumo intenso.

-Il casino che finiamo per scopare.- sputo' deciso.

-Ewwwwww!-

Io mi lasciai ad andare ad un verso schifato e allo stesso tempo divertito.
Lorenzo mi fissò accigliato.

-Sì, certo..Fa pure la schifata..Non ti piace l'idea?-

-Mmmmm..-

-È meglio se ci andiamo piano con tutti sti baci..-

- Come vuoi...- feci io, inconsapevole di ciò che stesse dicendo.

Per me era tutto aleatorio e fittizio.
Il sesso, le conseguenze, il rimorso.
Non avevo mai vissuto nulla di tutto ciò. Erano cose da film, non cose che capitavano a una come Sofia Ferrari. Tantomeno con uno come Lorenzo Gherbini.

-So che non mi credi capace di approfittare di te. E non lo farei mai Sofia..ma..-

I miei baci si fecero più caldi sul suo torace, così lui afferrò il mio polso con decisione.

-Sofia, non torturarmi per favore.- supplico' Lorenzo mentre la sua mano portò la mia a sfiorare la sua erezione.
Lo sentii emettere un mugolio rauco quando le mie dita strinsero più forte intorno a lui, così, spaventata, allontanai immediatamente la mano.

-Senti, lo sai che non ci vengo a letto con te.- sbottai con le guance rosse.

-Beh, che cazzo c'entra. Non ci vieni ora. Ma magari un giorno...-

-No!-

Lo dissi ridendo, per me era un gioco. Io e Lorenzo insieme? Per me era una cosa impensabile.
Se mai avessi fatto un passo falso, la mattina seguente uno come lui non mi avrebbe neanche rivolto la parola.

-Come no?-

Lorenzo mi guardò con gli occhi di un cucciolo sperduto.

-Non ci verrò mai a letto con te, sei inaffidabile e stronzo.- continuai ridendo.

Lui dapprima corrucciò le sopracciglia, poi insinuò il naso tra i miei capelli bagnati.

-Va beh.. ma ti piaccio. E tanto.-

-Sì ma possiamo solo essere amici.- sentenziai convinta.

Forse era il troppo alcool che aveva in corpo, ma la sua reazione esagerata mi fece capire che la cosa non gli piacque affatto.

-Stai scherzando vero!!!?-

-No. Non ci vengo a letto con te- ripetei come una cantilena.

-Non ti sto chiedendo di venire a letto con me lo capisci?!!-

Il suo tono di voce mi destabilizzò, perchè stavamo litigando? Maledetto alcool!

-E allora che fai??- chiesi indispettita, indicando la sua eccitazione. L'acqua del mare nascondeva il suo corpo, ma io sapevo che c'era.

-Non faccio sesso da più di una settimana! Hai presente cosa significa per me?!-

Ormai non stavamo più ridendo.

-Ed è colpa mia!?-

-Certo! Perché non lo capisci?-

Lorenzo si tirò via dall'acqua arrabbiato.

-Perché sei arrabbiato ora!?- domandai allargando le braccia.

-Perché mi prendi in giro! Non capisci che è importante per me!-

-Cosa?-

Lorenzo raccolse la camicia dal bagnasciuga e se la portò davanti al bacino per coprirsi.

-Questa cosa! Tu!- disse rabbiosamente.

-E allora?-

Alzai un braccio fuori dall'acqua così Lorenzo mi lanciò le mutande.
Non appena lui si voltò per afferrare i boxer e metterseli, io uscii dall'acqua e tremante come non mai, mi rimisi l'intimo addosso.

-Te l'ho fatto capire sin dall'inizio che non ci sarebbe stato nient'altro, Gherbini!-

Mi infilai il vestito velocemente, poi lui, con la camicia ancora sbottonata mi venne davanti.

-Allora smettila di provocarmi!-

-Non ti sto provocando! E poi perché vuoi stare con me solo la sera? Solo quando ti fa comodo?- chiesi piena di livore.

-Ma che cazzo dici! Ti sto..Io ti sto dicendo una cosa importante,Sofia.-

-Le tue cose riguardano sempre il sesso però, Lorenzo. Non fai che rinfacciarmi che non lo fai da settimane! E lo dici come se fosse un vanto!?-

-Lo è! Perché quando sono stato con Alba, mi sono sentito così in colpa...-

"E io che pensavo che stesse dicendo sul serio qualcosa di importante!"

- Senti a me non frega un cazzo delle tue scopate: io non ci vengo a letto con te.- affermai decisa, prima di andarmene via arrabbiata.

🍀🍀🍀🍀🍀🍀🍀

So che tutte odierete Sofia in questo momento...ma mettetevi nei panni di questa povera ragazza! 🍁

Buonanotte 😙

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