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- No! Matti! Non stava registrando!?-

Mattia s'immerse nell'acqua per recuperare la go-pro rimasta sul fondale della piscina.

- Non c'era la lucina rossa, mi sa che abbiamo fatto gli stupidi a vuoto! Proviamo con le foto!-

Io e Mattia ci immergemmo in contemporanea e cominciammo a fare facce buffe sott'acqua finché il fiato ce lo permise, poi riaffiorammo in superficie.
Scoppiai a ridere bevendo acqua al gusto di cloro, quando Mattia fece un verso strano sott'acqua.

- Che scemo!-

Risi senza fiato a lungo, ma subito i miei occhi si incastrarono in due iridi verdi che mi guardavano dal bordo della piscina.
Non capii bene che tipo di occhiata fosse, ma il cuore prese a battermi nervosamente.
Mi voltai di scatto verso Mattia, ma quando aprii bocca per proporre al mio amico di fare altre foto, sentii una bomba d'acqua esplodermi vicino.
Lorenzo mi si era letteralmente tuffato addosso.

-Idiota di un Gherbini!- urlai.

-Oh scusa Ferrari, non ti avevo vista!-

-Mi hai vista benissimo!!-

ringhiai acida, quando vidi Lorenzo fissare Mattia alle mie spalle.
I suoi occhi diventarono due piccole fessure dalla quale usciva una luce smeraldo.

- Va beh..io vado a prendermi qualcosa da mangiare.- fece Mattia, come al suo solito.

- Ti raggiungo tra poco, mi asciugo un po' prima.- risposi mentre mi appesi al bordo della piscina appoggiandovi sopra la go pro.

Provai a non guardare Lorenzo, ma ero troppo curiosa di capire cosa volesse, quindi mi girai a lanciargli un'occhiataccia e vidi che lui era tutto intento a fissare con sguardo torvo Mattia che si allontanava.

- Che cazzo ti guardi?- fece lui rivolgendosi a me.

Il mio labbro tremò dal freddo, ma anche dal nervoso che mi buttò addosso la sua maleducazione.
Poi mi accorsi che Lorenzo prese a guardare alle mie spalle e quando sentii la voce di Alberto capii a chi erano rivolte le occhiatacce.

Uscii dall'acqua all'istante.

- Ciao Sofia! Come va?-

- Bene, grazie.- tagliai corto prima di stendermi sull'asciugamano.
Alberto mi sorrise gentilmente, poi si poziono' proprio sulla sdraio accanto alla mia.
Roteai gli occhi.
Non sopportavo Gherbini come non sopportavo i suoi amici, ma rimasi a prendere il sole per una decina di minuti, poi decisi di tirare fuori un libro dalla borsa.
Le pagine coprivano il mio viso, ma dopo un po' non resistetti e feci saettare gli occhi verso la piscina in cui Lorenzo nuotava.
La sua schiena abbronzata era ricoperta da mille goccioline che la rendevano brillante sotto al sole. Fendeva l'acqua in maniera armonica e decisa, mentre nuotava davanti ai miei occhi.
Decisi di non stare a perdermi a guardarlo, così tornai alla mia lettura.

- La tua amica non si fa più vedere in giro?- mi chiese Alberto, alludendo ad Alice.

- Oggi ha preferito starsene in bungalow.-

Tornai a leggere ma ad un certo punto il mio libro schizzo' via dalle mani e finì in una pozza d'acqua.
Lorenzo mi fissava con un ghigno mentre il suo costume gocciolante macchiava il mio "Orgoglio e Pregiudizio" mandandomi su tutte le furie.
Mi lanciai a raccoglierlo, poi gli diedi una gomitata appuntita sul petto.

- Stupido coglione.-

La sua mano mi strinse subdolamente quando mi avvicinai a lui e mi sentii fremere i polmoni da quanto buono era il suo profumo mescolato con il cloro.

- Attenta a dove vai Ferrari.- sussurrò rauco nel mio orecchio, quando mi fece inciampare contro il suo petto.

- E tu vacci a fanculo, Gherbini!-

Lo spintonai, e dopo aver preso il mio libro ormai inzuppato, corsi via.

-Ma perché la prendi di mira in quel modo?-

Sentii in lontananza la voce di Alberto.

-Perché è una sfigata ammoscia cazzi.- replicò Lorenzo.

Era crudele.
E la cosa peggiore non era che avevo realizzato che saremmo stati in classe insieme.
E non era neanche il fatto che ci eravamo baciati, il peggio era che morivo dalla voglia di rifarlo.
Lo odiavo, ma non riuscivo a levarmelo dalla testa.
A scuola sarebbe stato anche peggio, una tortura in ogni caso: da un lato avrei dovuto subire le sue vessazioni dall'altro lato il suo animo tentatore mi avrebbe perseguitato. Perché per quanto potessi mal sopportare la sua presenza, Lorenzo avrebbe sempre avuto sempre quelle labbra e quegli occhi.

Andai a prendermi un gelato avvolta nell'asciugamano ma presto mi accorsi di avere freddo con il costume che era ancora bagnato.
"Maledetto Gherbini, ho dimenticato i vestiti in piscina!"
Tornai alle sdraio sperando che quell'imbecille se ne fosse andato, ma quando arrivai lo vidi parlare con una ragazza mora, questa gli teneva le mani sul petto, mentre lui succhiava un ghiacciolo al limone.

Sbuffai forte perché stavano proprio davanti alla mia sdraio.

-Che c'è? Il tuo amichetto ti ha lasciato sola?- mi prese in giro Lorenzo, quando mi senti' sbuffare.

-E il tuo di amichetto, Gherbini? Hai sempre quello al sposto del cervello?-

Mi resi più indisponente, ma tentai di non darlo troppo a vedere. Non volevo che Lorenzo pensasse che fossi gelosa di lui e della sua nuova amica.

-Che palla che sei Ferrari - fece lui quando agguantai i miei vestiti e mi diressi al bungalow.

-Vaffanculo! E non mi seguire!-

Lo dissi ad alta voce, perché sapevo che mi avrebbe rincorso.

-E dai ti offendi mica..-

"Eccolo di nuovo con il suo tono di voce dolce e seducente."pensai.

-Senti mi hai rotto.-

-Perché fai Ferrari la bipolare ora??- rise lui.

Mi voltai esasperata.

-Io bipolare?? Quando siamo soli sei in un modo! Ma appena ci sono i tuoi amici fai il deficiente patentato! chi è il bipolare??-

-Vuoi?-

Chiese offrendomi il ghiacciolo che stava mangiando.

-Mi stai ascoltando?!?- strepitai ormai stufa.

Lorenzo rise, ma smise in fretta quando a fianco a noi, nel mezzo della pineta, passò Alba.

-Ciao Lorenzo.-

-Ciao bellissima -

Mi diede la nausea il suo tono di voce. Così come lo sguardo che le rivolse.
Poi si girò a guardarmi, ridendo.

-Se non vuoi, il mio ghiacciolo posso sempre darlo a qualcun'altra..Ferrari.-

Storsi la bocca.

-Fai schifo.-

Lorenzo si avvicinò a me, nonostante avessi ripreso a camminare.

-E dai sto scherzando!-

Mi sfiorò il braccio ma quando udì la voce di Alba, lo ritrasse rapidamente.

-Lorenzo,hai da accendere?- chiese lei con voce pulita.

-Ehm...sì ma ..ho lo zaino di là. Vieni.-

Non riuscii più a nasconderlo a me stessa.
Provai una forte rabbia quando li vidi andare via insieme. E il mio odio per Lorenzo Gherbini non fece che crescere.

Lorenzo POV

Ormai era una settimana che non lo infilavo in un buco.

Maledetta di una Ferrari.

Mi stava facendo diventare un maschio insensibile al fascino femminile.
Tutta colpa sua e dei suoi modi di fare da ragazza perfetta.
Non la sopportavo.
Non faceva che farmi trovare dei difetti nelle altre ragazze.
E pensare che ero in astinenza piena.

- Tieni.-

Passai l'accendino ad Alba che socchiuse le labbra per sussurrarmi un "grazie" con occhi maliziosi.
"Ed è meglio che tengo lei e quelle come lei, lontane dai miei pantaloni." mi dissi prima di chiudere la tasca dello zaino.

- Vieni stasera, alla festa?-

Alba si appoggiò con la spalla al casottino, e una lunga chioma di capelli mossi e corvini le scivolò sul seno formoso.

- Sì, ovvio. Ora vado.-

Distolsi gli occhi dal suo corpo attraente e girai i tacchi.
"Ma che cazzo ti salta in mente? Si sarebbe fatta mettere la lingua in bocca in tempo record, perché te ne vai??"
Lo chiesi a me stesso, ma non trovai risposta.

🐸

Ogni volta che facevano una festa in quella piccola discoteca vicino al camping, era un carnaio.
Troppa gente e troppo poco spazio.

- Che hai Gherbi?-

Alberto mi squadrò quando arrivai ai divanetti dove stavano lui, Federico e delle ragazze con le quali avevo giocato a beach volley.

-Che ho? Camicia stirata, pantaloni su misura e scarpe nuove.- ribattei soddisfatto.

Lui prese una bottiglia di spumante e prese a versarla.

- Si ma c'hai delle occhiaie....- sbottò lui.

- Ma niente. È che....-

Il mio sguardo si perse nella sala e ricadde su Sofia.
Capelli castani lunghi e lisci, jeans e una canotta corta.
Bianca.
E gli occhiali.
Niente tacchi e niente rossetto.
Eppure era sexy.
Mi mossi appena per scrutarla meglio quando mi resi conto che stava ballando con qualcuno.
Mattia.

- È un po' che non ti vedo in giro con qualcuna....- fece Alberto incuriosito, per poi indicarmi il gruppetto di belle ragazze che aveva invitato.

E non aveva tutti i torti.
Sospirai.
Alberto mi porse un bicchiere di spumante poi mi mise una mano sulla schiena.

- Ma che c'è Gherbi?-

"Già. Che c'è?" Mi chiesi, guardando Sofia sorridere sotto alle luci psichedeliche.

- Sai che c'è, Albe? Che devo fottermi qualche ragazzetta stasera.-

-Tipo Alba quella gnocca?- chiese indicandomela in mezzo alla pista.

-Mm.- mugugnai, osservando il suo fondoschiena avvolto in una gonna aderentissima.

-Cioè, se non sapessi che è sorella di Salvetti me la sbatterei.. Ma dato che lo so.. Me la sbatterei ancora più forte- aggiunse Federico quando si unì a noi.

-Perché non ci provi con lei?- gli domandai, dato che io non ne avevo nessuna intenzione.

-E indovina ....-

-Cosa? -

- Ha detto che non è impegnata..ma guarda caso le piace un altro..aperta parentesi, Gherbini,chiusa parentesi-

Federico mi fece ridere per i gesti ridicoli che fece nell'aprire le parentesi con le mani, ma aveva ragione. Avevo l'impressione di piacere ad Alba.

-Ci ho a malapena parlato.
Non puoi dire che è colpa mia se non te la da, Fede..-

-Guarda solo te però!-

-Beh come darle torto... -
mormorai forse un po' troppo pieno di me, ricambiando una delle occhiate maliziose di Alba.

Mi voltai verso Alberto, che però sembrava rapito da qualcuno.

-Tu Albe che ne dici? E la smetti di guardare l'amica di Ferrari?-

-Beh?- fece lui alzando le spalle.

-Beh è la classica che ti prende a schiaffi nelle palle se t'avvicini troppo.- replicò Federico, leggendomi nel pensiero.

- Già....come quell'altra.- aggiunsi io.

-Di chi parli?- domandarono.

-Nessuno.-

Gli occhiali marroni le davano quell'aria da saccente 'so tutto io' che mi faceva incuriosire di brutto, i jeans si avvitavano intorno ai suoi fianchi formosi, mentre la vita stretta le stava racchiusa in un top bianco aderente.
Non glielo avevo mai detto, ma era davvero uno schianto quando si truccava in quel modo e teneva gli occhiali.
Aveva quell'aria da brava ragazza che mi piaceva, per non parlare del suo sguardo attento e sveglio.
Mi faceva sentire importante ogni volta che lo posava su di me.

Appena Federico e Alberto si persero a parlare con delle ragazze, andai diretto da Sofia.
Pensavo che sarebbe bastato presentarmi davanti a lei e farle gli occhi dolci per avere un bacio, ma ovviamente mi sbagliavo.

Appena mi vide si voltò dall'altra parte e fui costretto a fare il giro per tornarle davanti.
Buttai i miei occhi nei suoi e mi accorsi che da vicino era ancora più bella. Perché era bella, volevo credere che non lo fosse, ma cazzo se lo era.
Senza contare che con gli occhiali piaceva parecchio anche al mio amichetto.

-Quindi? Va tutto a farsi fottere?- le chiesi senza giri di parole.

-Tutto cosa? - fece lei, irrigidendosi.

Voleva farmi parlare, classico di Sofia. Si sentiva superiore a me.

- Tutto.-

-Ci siamo solo baciati. Non so cosa intendi per tutto.- sbottò lei con una smorfia.

-A me non sembravano solo baci-

Provai a creare una connessione di sguardi più intensa, perché sapevo che le piaceva guardarmi negli occhi come a me piaceva guardare nei suoi, ma inaspettatamente sollevò le spalle, come disinteressata.

-Lo sentivo, Ferrari.-

Sbuffò sempre più forte, man mano che continuavo.

-Cosa?-

-Che mi desideravi.-

-Mappperffavore!!!-

Fosse stata un'altra l'avrei già mandata a cagare, ma con lei non riuscivo.

-Vuoi dirmi che non hai provato niente, che è stato come con Gianluca?-

Sofia si portò una mano sulla fronte e cominciò a gesticolare.

- Ma non lo vedi che c'ho scritto in faccia: 'Non sono cazzi tuoi'????-

Stavo per farcela finalmente, a conquistare l'unica ragazza che mai mi avrebbe lasciato avvicinare, ma in quel momento si stava tirando indietro.

Decisi di fottermene di Alberto, Federico e tutti quanti.
Le misi le mani sui fianchi, e la costrinsi a ballare con me.
Non era proprio una costrizione, perché lei prese a muoversi lentamente, ma sapevo che se volevo continuare ad averla intorno, dovevo parlarci.

-Perché fai così?È che ti ho preso in giro oggi?-

-Anche. E poi perché fai sempre lo stronzo.-

Su questo non avevo nulla da obiettare.

- Quel 'Faremo finta di niente' forse non avrei dovuto dirlo...- ammisi scendendo con lo sguardo sulla sua timida scollatura.

-Forse?- mi incalzò acidamente.

-Ma che vuoi!! Mi sembrava che lo volessi pure tu!-

Mi difesi invano.

-Pensi che non lo vedo come mi guardi, Ferrari?-

-Sei un presuntuoso! È così che risolvi le situazioni?-

-E tu mentendo a te stessa che le risolvi???-

-Non è affar tuo quello che faccio io.- disse secca.

I nostri occhi si scontrarono e io capii che i miei modi di fare la rendevano nervosa. Ma potevano essere i miei stessi modi di fare ad ammorbidirla.

-Si che sono affari miei, Sofia. Perché ti stai trattenendo in tutti i modi dal baciarmi, quando lo vuoi.
E non capisco perché mi devi sempre rifiutare!-

"Senza contare che oggi mi sarei potuto fare Alba e invece per colpa tua non l'ho fatto!"

Volevo aggiungere, ma poi decisi di trattenermi perché sarebbe stato proprio da stronzi rinfacciarle una cosa del genere.

Sofia non accolse la mia provocazione sul fatto che volesse baciarmi, ruotò il capo leggermente e nonostante ballassimo insieme, finse di essere con gli occhi e con la testa altrove.
Stava chiaramente aspettando delle scuse.
Le accarezzai lentamente la schiena, senza scendere oltre il bordo dei jeans, lei continuava però ad essere fredda.

-Vuoi che ti chieda scusa?-

-Sarebbe un gran passo avanti per uno come te.- mi fulminò col suo sguardo acceso.

Non colsi la provocazione
questa volta, ma fu naturale scusarmi con lei.

-Scusami Ferrari. Amo fare il coglione. E se tu non ami i coglioni..eviterò di farlo in futuro.-

Sofia ovviamente non se lo aspettava.
Mi guardò ammaliata, schiuse appena le labbra ma non disse nulla, così la provocai io.

-E ora ? Che hai da dire?-

-Niente. Puoi tornare dalla tua amica.- ribatte' scansando via le mie mani dai suoi fianchi.

Beccata. Era gelosa.

-Alba non è mia amica.-

-Come ti pare.- disse svogliata, girandosi.

Mi diede il sangue al cervello.

-Dio ma perché fai così, Ferrari??! Oggi avrei potuto farmela e invece ...-

"Oh, no. Ormai l'ho detto"

-E invece cosa? Vuoi una medaglia perché per una volta sei riuscito a trattenere i tuoi istinti da scimmia del pleistocene ?-

-Eh???-

La guardai stranito.

-Dio mio!! Non cambierai mai!!-Mi accusò lei, ormai esausta.

-Per tua informazione, non sto con una ragazza da quasi una settimana!!!Sto già cambiando Sofia, lo vuoi capire?!!!-

Ero grato che la musica rombante annullasse le nostre urla.
Gli occhi di Sofia erano grandi, quando mi guardò.

-Ed è grazie a te, che sto cambiando. - ammisi abbassando lo sguardo.

Lei non disse nulla, e io sentii il forte impulso di accarezzare la sua guancia morbida, così lo feci.
Passai le nocche ed il pollice sul suo zigomo, lei chiuse appena gli occhi.
Così aggiunsi ancora qualcosa, sottovoce.

-Ma se tu ora ti tiri indietro... Io come faccio, Sofia?-

Inaspettatamente mi fece un mezzo ghigno, poi mi spiazzò
-Ti spezzo il cuore eh..?-

Sorrisi.

-Beh...di sicuro mi vanno in frantumi le palle..-replicai ridendo di gusto.

-Idiota- mi freddò.

-Hai riso però!-

-Devo ammettere che in qualcosa sei abile, Gherbini...-

Per un secondo mi dimenticai di essere in una discoteca affollata di gente, così mi impegnai a prenderle le mani, e a farlo nella maniera più dolce possibile.
Sofia alzò lo sguardo e mi sorrise.
Sentii tutto il mio corpo gridare di gioia.
"Sì, cazzo!"

Era stata una fatica immensa, ma ne era valsa la pena.
Quindi mi accostai col viso al suo, le sue labbra mi mancavano già.

-Ho bisogno di questa cosa con te. Che ti piaccia o no, tu mi fai sentire ..diverso.-

Sofia accorciò quella distanza praticamente già inesistente tra noi, e lo fece per baciarmi.

Davanti a tutti.

Volevo baciarla. Da morire.
Ma eravamo davanti a tutti.

La fermai immediatamente.

-Ti faccio sentire diverso?? Beh, tu mi fai sentire di merda!-

Questo fu quello che urlò, prima di scappare tra i corpi ammassati che ballavano attorno a noi.
I suoi occhi furono l'ultima cosa che vidi: erano belli, ma ormai delusi da me.

🐸

Fu rabbia, la mia reazione.
E odio, sì, ma non verso Sofia, verso me stesso.
Sentivo questo bisogno incontrollabile di nascondere quei nostri incontri, quei baci che non erano mai stati così intensi e profondi con nessun'altra. Era per questo che non volevo che gli altri sapessero?
Cos'aveva Sofia Ferrari di diverso?
Forse perchè mi verognavo del fatto che non riuscivo a portarmela a letto?
Che cosa avrei detto ad Alberto? Di sicuro avrei fatto la figura del cretino se avesse saputo che stavo dietro a Ferrari senza che questa manco me la dava.

E poi perchè ci stavo così di merda quando lei ci rimaneva male?

Non aveva un senso. Potevo avere qualsiasi ragazza. E fino a qualche giorno prima, era proprio così. Avevo qualsiasi ragazza, perchè volevo avere qualsiasi ragazza.
Ma poi che è successo?

Quella sera, come tante altre sere, decisi che l'acool sarebbe stato la mia medicina.
Solo che quella medicina spesso mi faceva svegliare in condizioni indicibili, in posti che neanche conoscevo.

E nel bugalow di Salvetti non c'ero mai stato.
Ma quando Alba, più ubriaca di me, mi appoggiò la testa sul petto tentai di rimanere lucido, per quanto fosse possibile.

L'umidità delle labbra sul mio collo mi fece chiudere gli occhi, godendomi il torpore, o forse l'afa estiva che si consumava dentro a quelle mura.
Provò a raggiungermi la bocca, ma io alzai la testa e tra le sue risatine, finì per baciarmi la mandibola. Poggiai entrambe le mani contro la porta alle mie spalle per sorreggermi, quando Alba sfregò la testa sui miei pettorali poi prese a sfiorarmi il cavallo dei pantaloni. Provai ad indietreggiare, ma sentivo che non avevo via d'uscita, e forse neanche volevo averne, perchè stavo per scoppiare. Probabilmente se non l'avesse fatto lei, glielo avrei chiesto.
Ce l'avevo la faccia tosta per farlo. Una volta l'avevo chiesto anche alla mia prof di ginnastica di farmi una sega. Che poi sia stata la bidella a farmela, quella era un'altra storia.

Affondai il mento nella sua spalla, non la baciai neanche quando afferradole il polso, la invitai ad infilare una mano nelle mie mutande.
Non le dovetti neanche dire "più veloce", che venni tra le sue mani e i miei boxer.

-Oh merda non ho fazzoletti...-

Rimasi frastornato per qualche secondo ma la sensazione di piacere era stata così vacua che era già svanita. Mi tolsi la camicia e la utilizzai per pulirmi, poi le la lasciai per asciugarsi le mani.
Sì ero proprio ubriaco.

-Me la ridai domani -mormorai prima di andarmene.

-Ma Lorenzo....- lei rimase confusa sulla porta.

-Ciao.-

Mi sentivo uno schifo.
Avevo usato l'ennesima ragazza e non ci provavo neanche più gusto in questo.

Camminai a fatica per il camping e quando raggiunsi il mio bungalow, non feci neanche in tempo ad entrare, che mi stravaccai sul pianerottolo esterno.
Me ne stavo a petto nudo, ubriaco fradicio e con i pantaloni ancora sbottonati e da cambiare.

Ma c'era solo una cosa a cui pensavo.

Sofia?

Non rispose.

E dai rispoxdi

Niente.

Rispondi o vecngo a bussare e svgeglio la bionda e lo sfsilungone

Ci vedevo doppio, ma ormai li avevo inviati così.

Non scocciare razza di analfabeta, voglio dormire

Sorrisi come un ebete per minuti e minuti, solo perchè leggevo quello che lei mi aveva scritto. Lo rilessi a lungo.
La immaginai a lungo.

Voglio parlarti ora Sofia

Mi impegnai tantissimo a scriverlo.

Sono stufa di stare ai tuoi comodi!

Mi morsi il labbro, sapevo che avrei dovuto aspettare ancora.

I miei comodi1!? Ma se ci vediamo solo quandfo suaj altezza Ferrari lo desidera!

"Merda, di nuovo pieno di errori."

Beh allora non voglio più vederti rispose lei

Sorrisi.

C'era solo una cosa che dovevo fare, a quel punto.
Dovevo conquistarla di nuovo.
E la cosa mi elettrizzava.

🐸🐸🐸🐸

Hola fanciulle!

Si prevedono tempeste in arrivo 😊
Ma io non spoilero!
Che dite che succederà?

Da prossima settimana mi metterò seriamente s'impegno per il sequel di Badlands!

😙

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