39
Lorenzo Gherbini mi aveva baciata per davvero.
Tenevo il corpo nel sacco a pelo e gli occhi pieni di stelle, quando mi arrivò un messaggio.
Frugai silenziosamente nello zaino.
Ferrari?
Riconobbi il numero quindi lo salvai sotto al nome "Gherbini."
Non dormi mai?
Gli chiesi io.
Lui rispose in fretta.
Neanche tu a quanto pare. Senti ma......volevo chiederti una cosa...
Fissai lo scherma incuriosita.
Cosa voleva chiedermi?
Sentiamo!
E poi arrivò il suo messaggio.
Che ne dici se la teniamo per noi?
Lo rilessi qualche volta, come per ingannarmi,come per fingere che si stesse riferendo ad altro, ma in realtà avevo capito perfettamente. Solo che volevo leggerlo con i miei occhi.
Sapevo che me l'avrebbe chiesto.
Mi aspettavo un "facciamo finta di niente", dato il tipo di ragazzo che era Lorenzo Gherbini.
Finsi di non capire e glielo domandai.
Cosa dovremmo tenere per noi?
Passò qualche secondo in più e quando finalmente mi vibrò il telefono nelle mani, cominciò a fremermi il petto.
La voglia che ho di baciarti ancora
E il mio cuore prese a battere creando un eco inconfondibile che si protrasse nella gola e risalì fino alle mie orecchie.
"Stronzo. Questo è un colpo basso." pensai.
Sapevo che mi avrebbe detto qualcosa del genere, e io l'avrei mandato anche a quel paese, ma detta così...cosa potevo rispondergli?
Guardai Alice che dormiva accanto a me.
Che cosa avrebbe detto la mia amica?
Che cosa avrebbe pensato di me?
Lorenzo non era esattamente il tipo di ragazzo che io sognavo, non era il prototipo di eroe perfetto dei romanzi, non era nulla di tutto ciò.
Quindi probabilmente non era una cattiva idea tenere "questa cosa" solo per noi.
Cos'hai in mente Gherbini?
Sospirai a lungo, sperando che mettesse a un po' di ordine nella confusione mentale che aleggiava nella mia testa.
Confusione nata non appena le nostre lingue si erano sfiorate.
Domani sera dovresti dare buca ad uno dei tuoi amici immaginari dei libri... tieniti libera per me
La prima parte del messaggio mi fece innervosire, la seconda mi addolcì incredibilmente.
Era sorprendente come un messaggio riassumesse alla perfezione il mio rapporto di odio e amore per Lorenzo.
Da un lato non lo sopportavo, dall'altro però, c'erano alcuni suoi lati nascosti che non vedevo l'ora di scoprire ed apprezzare sempre di più.
Fu innegabile che quella notte mi addormentai sorridendo.
🐸
Mi svegliai col sole in faccia e un gran caldo, ma mi ci volle un po' per riprendermi del tutto.
Quando riuscii a tirarmi su dal sacco a pelo, presi una bottiglietta d'acqua e il mio kit di spazzolino da viaggio, poi mi lavai i denti.
Alcuni ragazzi erano già in piedi a smontare le tende, e quando lanciai un'occhiata verso il sacco a pelo di Lorenzo mi accorsi che stava ancora dormendo.
Mi passai velocemente una salvietta profumata sul viso e non appena fummo praticamente tutti pronti, ci incamminammo verso il paese.
Durante tragitto mi accorsi che mi ero completamente dimenticata di fare pipì.
-Devo fare la pipì- dissi ad Alice che però mi ignoro' completamente per rispondere ai messaggi di whatsapp di Jack.
- Ma chi è che le ha risucchiato l'anima?- sbadiglio' svogliatamente Mattia che camminava a fianco a noi.
- Un certo americano. Arrivo subito.- replicai allontanandomi dal gruppetto che si era fermato per decidere quale fosse la miglior strada da percorrere.
Quando raggiunsi degli alberi abbastanza lontani, mi arrivò uno spintone che mi fece quasi perdere l'equilibrio.
-Ma sei pazzo?- gridai voltandomi.
-Ma vuoi starti zitta?-
Lorenzo mi abbagliò con i suoi specchi verdi, e prima che potessi replicare, mi spinse dolcemente contro il tronco di un pino marittimo.
Sentii la menta ed il suo profumo inondarmi i sensi mentre le sue labbra cercavano le mie.
Gli concessi un timido contatto quando schiusi la bocca incastrandola con la sua.
Mi stupii di nuovo, quando con bramosia accolsi la lingua di Lorenzo contro la mia.
Mi stupii come la prima volta che mi aveva baciata, perché non riuscivo bene a capire cosa accadesse al mio cervello nel momento in cui cominciavamo a giocare con la carne e la saliva.
Mi chiesi dove fosse finito il mio raziocinio, dato che mi stavo facendo baciare ancora da Lorenzo Gherbini, e stavolta pure contro ad un albero.
Non c'era nulla di logico in tutto ciò, eppure mi piaceva.
C'era qualcosa nel suo profumo, nei suoi occhi e nella sua voce, che annullava il mio buonsenso e mi spingeva a trovare piacevoli cose che mai avevo creduto così belle.
Erano solo le nostre labbra premute e le nostre lingue vorticanti.
Scientificamente non era niente di più.
Eppure perché mi sentivo così bene?
-Ti accompagno a fare pipì .-
ansimò Lorenzo, riprendendo fiato per via della breve apnea alla quale ci aveva costretto un bacio troppo passionale.
-Non ci pensare neanche!!- sorrisi asciugandomi il lato della bocca.
-E ci vai da sola? E se ti perdi!?-
Corrucciò le sopracciglia ma io sentivo solo il suo sapore delizioso sul palato.
-Ma -per-cortesia!- scandii lentamente dirigendomi dietro ad un albero.
Quando mi resi conto che Lorenzo però rimase appoggiato al tronco sul quale era avvenuto il nostro piccolo scontro di bocche, decisi di minacciarlo.
-Prova a girarti e ti ritrovi senza testicoli!-
-Uh aggressive,oggi eh..che gran novità...- fece lui voltandosi in modo da darmi completamente la schiena.
Mi chinai non appena vidi che si era voltato, poi sentii lo scintillio del accendino.
-Fumi di prima mattina?- chiesi di getto.
-Pure mentre pisci rompi le palle?-
-Shhh! Se no non mi concentro!-
Dopo aver fatto, mi avvicinai a Lorenzo mentre il forte odore di fumo di sigaretta riempì anche i miei polmoni.
- Ti da fastidio.. ?- domandò indicandomi la sigaretta che teneva tra l'indice ed il medio.
Alzai le spalle, rivolgendogli una risposta di indifferenza quando Lorenzo si sporse nuovamente verso il basso, come per baciarmi di nuovo.
Stavolta però lo fermai.
- Non volevi tenerla per noi?- chiesi osservandolo attentamente, dopo aver posato una mano sul suo petto duro, come per allontanarlo.
- Infatti non ci vede nessuno se facciamo questo...-
Lorenzo non si curò del mio gesto e premette il suo corpo contro di me, mentre fermava la mano sull'albero alle mie spalle e mi imprigionava con un bacio mozzafiato.
-Ma..-
-Se stai zitta è pure meglio ..- mi prese in giro.
Chiusi gli occhi, quindi affondai una mano nei morbidi capelli di Lorenzo quando ci perdemmo a giocare.
Era un gioco che non avevo mai fatto e mi ero sempre chiesta che gusto ci fosse a stare minuti e minuti con le labbra appiccicate.
Ora lo sapevo.
Lorenzo, con la lingua, entrava ed usciva dalla mia bocca, lasciandomi il tempo di raggiungere i suoi movimenti con il vorticare della mia lingua.
Sentivo il gusto della sigaretta, ma non ci feci neanche caso, per quanto ero concentrata a baciarlo.
-Ma che fate?-
Alberto ci arrivò alle spalle facendomi spaventare notevolmente.
Era molto distante, ma avevo il terrore che ci avesse visto.
E a giudicare dalle guance arrossate di Lorenzo, anche lui era piuttosto sconvolto.
-Niente, Ferrari si era persa l'ho recuperata!-
Lorenzo si mise immediatamente accanto a me, e lo guardai male quando mi afferrò dal braccio, fingendo di trascinarmi.
Alberto ci fisso' confuso, quindi dedussi che non si era accorto di nulla.
- E lasciami!- urlai verso Lorenzo.
- Porca merda che cazzo urli? Mi vuoi sfondare il timpano?-
- Oh sì con piacere!-
esclamai camminandogli a fianco, prima di pestargli un piede con una forte pedata.
- Parla ancora e te lo sfondo io il timpano.- fece lui, con un ghigno malizioso.
Restai attonita a guardarlo, lui alzò le spalle e mi rivolse sottovoce un - Scusa ma che c'è?-
Così capii che si comportava così perché con noi c'era anche Alberto.
O forse no?
- Ma che hai fatto?- domandò Alberto, notando che Lorenzo era parecchio accaldato.
- Niente. Ho bisogno di buttarmi in acqua. E ho dormito di merda.-
Lorenzo partì con le sue lamentele da principino viziato, mentre il suo amico scosse il capo.
- Ma poi voi due sempre a litigare state??-
- Eh sì, per forza. Ferrari la rompi palle mi fa ammosciare pure i peli della barba!!-
Lorenzo si passò una mano sul mento liscio.
- Non ce l'hai la barba, deficiente!-
- Fossi meno talpa noteresti che mi sta crescendo!-
Stavolta lo guardai malissimo.
- Ma fossi tu meno stronzo!- borbottai inacidita.
- E fossi meno figa di legno, te!-
Gli lanciai uno spintone, il più forte che potei, ma lui ridacchiò poi si avvicinò al mio orecchio.
-Ci vediamo stasera.-
sussurrò con un sorrisetto compiaciuto.
🐸
Non so cosa mi stesse accadendo, ma mi prese una gran voglia di stare a fissare il mio riflesso allo specchio, quella sera. Lo fissai a lungo e mi chiesi cosa potesse piacere di me ad uno come Lorenzo.
Okay, lui non era perfetto, anzi.
Era presuntuoso ed arrogante..ma sul suo aspetto fisico non avevo niente da dire: era probabilmente il ragazzo più bello che avessi conosciuto.
Pensai stupidamente ad Harry Styles.
Non c'entrava nulla, ma mi accorsi che non mi faceva più né caldo né freddo nel pensare a lui.
Era come uno di quei personaggi di fantasia. Era come Heathcliff.
Mentre Lorenzo era reale.
Eppure, da quando mi aveva mostrato il suo lato più sensibile, non riuscivo a farmi un'idea precisa di lui.
Era il ragazzo strafottente che mi prendeva in giro o quello profondo, con dei sentimenti?
Me lo chiesi mentre stavo indaffarata tra matita nera e mascara, poi indossai un paio di pantaloncini corti ed una maglietta a maniche corte che lasciava leggermente scoperta
la pancia.
Mi avventurai per la pineta ed andai verso il bungalow di Lorenzo.
Mi sentii sempre più insicura man mano che mi avvicinavo alla destinazione.
Certo Lorenzo mi aveva dato appuntamento per messaggio, ma poi non mi aveva più detto nulla.
Non ero sicura che se lo ricordasse e fino all'ultimo rimasi indecisa sul da farsi.
"Posso sempre svoltare verso il bar" mi dissi.
Alla fine optai per andare al suo bungalow e se Lorenzo non se lo fosse ricordato, avrei sempre avuto la scusa del materasso.
Lo vidi in lontananza, mentre stava seduto sui gradini con un quaderno ed una matita in mano a disegnare.
Mi avvicinai di soppiatto e prima che dicessi qualcosa, senza neanche alzare la testa dal foglio lo sentii parlare.
- Buonasera Ferrari.-
Sorrisi.
-Il materasso non me l'hai ancora portato?-
Chiuse il quadernino di scatto, prima di prendermi per mano e trascinarmi dentro.
- Non sapevo se venire o meno..-
Lorenzo pose fine ai miei dubbi spiattellando le sue labbra carnose sulle mie.
La sensazione dei suoi capelli tra le dita era stata così bella che decisi di rifarlo.
Ci baciammo contro la porta del bungalow per qualche minuto, ma ad un certo punto, anche se controvoglia, dovetti staccarmi dalla sua bocca invitante, perché sentivo che mi mancava il respiro e avevo tutte le labbra umide e gonfie.
-Il materasso eh, Ferrari?- mi prese in giro con il suo ghigno malizioso.
- He...si. Ne ho bisogno.-
Abbassai gli occhi e avvampai quando mi accorsi di come i nostri corpi stavano aderenti.
-Non ne ho più di materassi liberi, lascia il tuo letto a quello spilungone...- sussurrò famelico, prima di giocherellare con la pelle del mio collo.
Vi lasciò dei baci timidi, ma me lo ricordavo come mi aveva baciata proprio lì, durante quel gioco.
-E io dove vado, secondo te!??- domandai.
-Rimani qui ....- fece Lorenzo, poi serrò le labbra e smise di parlare.
Io espirai pesante, proprio perché le serrò sul mio collo risucchiando la mia pelle con foga.
Tolse stranamente le mani dalle tasca e le abbandono' sui miei fianchi, spingendomi contro il suo bacino.
- Meglio di no..- balbettai.
Non so come, ma Lorenzo percepì il mio lieve disagio nel sentire quanto intimo fosse diventato quel contatto, quindi si staccò dolcemente da me.
- Hai anche un libro, no?- chiese lui, indicandomi la borsa.
-Ovvio.- annuii.
-Allora rimani qui.-
-Ma Lorenzo, non ho niente e..-
"..e anche se abbiamo già dormito insieme, prima non ci davamo questi baci" avrei dovuto continuare, ma lui mi parlò sopra.
-Ho degli spazzolini nuovi e per dormire ti posso dare qualcosa io..-
Lo scrutai dubbiosa.
Così lui né approfitto per stuzzicarmi maliziosamente.
-O magari dormi nuda..-
-Mappercortesia Gherbini!- scoppiai a ridere.
Rise anche lui, con due fossette marcate ai lati delle guance, poi si fece serio.
-Allora Sofia? Ci rimani o no?-
Sospirai.
-Meglio di no... L'hai detto anche tu ieri..-
Alludevo proprio a quello.
Al fatto che eravamo potenzialmente pericolosi in un letto, insieme.
E Lorenzo sembrò capire perfettamente.
- Ah beh si ..ehm.. Ma possiamo comunque dormire insieme senza fare niente. Non è un problema.-
Apprezzai tantissimo le sue parole, ma non potevo cedere.
- Mi accompagni al bungalow?- domandai.
Lui non si arrabbiò, né si intristì, ma sorrise.
- Sì signorina.-
Camminammo in silenzio per un po', mentre mi godevo il leggero scalpitio di rami e foglie sotto alle nostre infradito.
Lorenzo tirò fuori il pacchetto di sigarette, e prima che cominciassimo a dire qualcosa, arrivammo davanti al mio bungalow.
Si sedette sui miei gradini e mi fece un cenno.
-Vieni, fammi compagnia mentre mi fumo l'ultima.-
Non stetti a sindacare quanto facesse male fumare, ma tirai fuori Orgoglio e Pregiudizio e mi sedetti sugli scalini accanto a lui.
- Mmmh era un figo questo Darcy- fece lui.
-Ma sta zitto.- soffiai sulle sue labbra, incurante del fatto che fossimo visibili da chiunque passasse.
La cosa che più mi stupì fu il fatto che mi dimenticai che ci trovavamo proprio davanti al mio bungalow.
Lo sentii mordicchiare il mio labbro inferiore, mentre lottavamo lingua contro lingua.
- Lorenzo......-
Mi scollai dall'angolino della sua bocca giusto in tempo per sospirare il suo nome.
Lo vidi guardarsi intorno con un'occhiata fugace, poi tornò con quegli occhi luminosi addosso a me.
-Verrai qui ogni sera?- chiesi quasi imbarazzata per la domanda alquanto ridicola.
-Certo, Ferrari. Se mi baci così ci vengo anche domani mattina.-
Lo disse ridendo, e ma il suo sguardo sembrava incredibilmente limpido.
"E se volessi fidarmi di lui?" mi domandai.
Ma poi lo guardai più attentamente e fui rapita dalla curva magnetica delle sue labbra piene. "Chissà quante ragazze ha baciato con quelle labbra morbide" mi chiesi.
-Ma smettila, cretino.....-
Ci spintonammo un po', stando seri a fatica, finché Lorenzo non taglio' l'aria con la sua voce frammentata e rauca.
-Hai un racconto più semplice di questo?-
Mi indicò Orgoglio e Pregiudizio e per la prima volta mi accorsi che le pagine che componevano il libro erano davvero tante.
Forse troppe.
-Cioè ?- gli chiesi.
-Tipo per bambini...- fece lui guardando il terreno di ghiaia e terra.
-Sempre Il Piccolo Principe.-
-Domani sera ci troviamo in camera mia e me lo leggi, Ferrari..Che dici?-
Lo disse così, senza darci troppo conto, ma la sua richiesta mi colpì immensamente.
Mi strinsi a lui e mentre le nostre braccia si intrecciavano piano, trovai il coraggio di fargli una domanda.
-In camera tua?-
-Qua su sti scalini si sta scomodi.- ridacchiò lui.
- Sei incontentabile- lo presi in giro, poi sentii la sua mano stingermi il fianco con una presa sicura.
Si avventò sul mio orecchio e vi soffio dentro.
- Tu dimmi di sì, e io ti bacio tutte le sere.-
Il suo tono di voce così basso e rauco stava quasi per farmi cedere, ma mi ricomposi subito.
- È una minaccia Gherbini?- ridacchiai per la sua insolenza.
- No! È una promessa, cara Ferrari!-
- Sei solo un presuntuoso. Chi ti dice che ti voglio baciare ogni sera...-
Si passò la lingua tra le labbra socchiuse e gonfie, poi s'avvicino a me così tanto da farmi chiudere gli occhi. Mi aspettavo il bacio, invece lui si alzò in piedi.
- A domani sera, Ferrari. E porta il pigiamone, non vorrai trovarti nuda nel mio letto!-
esclamò allontanandosi con un sorriso furbetto.
Dapprima mi irrigidii, poi scoppiai a ridere.
- Non ci dormo nel tuo letto, scemo!-
- Ma chi ha parlato di dormire, Ferrari?-
Mi lanciò uno sguardo provocatore, prima di accelerare il passo e sparire nella pineta.
Non stetti lì a chiedermi cosa voleva da me Lorenzo Gherbini, non ci pensai su, né riflettei sul fatto che potesse essere un ragazzo inaffidabile.
Decisi che per una volta avrei dato retta all'istinto.
Da quando l'avevo fatto, da quando ci eravamo baciati, non smettevo di avere quello strano sorriso sulle labbra.
🐸🐸🐸
Ciao ragazze.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Cosa ne pensate?
Vado a rilento perché non ho tempo in questo periodo, vi chiedo scusa e spero possiate comprendermi! Ora scappo.
Buon sabato a tutte✌🏻️👯
😘
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