20

- Posso vedere come ti sta il costume?-

Quando udii la voce della commessa oltre alla tenda del camerino, sgranai gli occhi spaventata, guardando Lorenzo che invece sghignazzava.
Poi vidi che lui aprì la bocca, come per dire qualcosa.
"Sicuramente dirà una cavolata, e sicuramente è meglio che lo fermo subito."
Mi lanciai con le mani a tappare la boccaccia di Lorenzo, ma nello slancio per poco non persi l'equilibrio e mentre gli scaraventavo le mani sulla faccia, lui indietreggiò di proposito, facendomi protendere in avanti per finire addosso a lui.
Lorenzo fu frenato dalla parete del camerino. - Attenta Ferrari..- biascicò rauco sotto al palmo della mia mano premuto contro la sua bocca.
Sentii le labbra di Lorenzo solleticarmi sulle dita, mentre sorrideva contro la mia pelle.
Lì per lì non me n'ero neanche accorta, ma poco dopo sentii una presa calda attorno ai miei fianchi, e capii che che erano le mani di Lorenzo che mi tenevano stretta.
La voce della commessa interruppe lo stato confusionario in cui mi ritrovai.

- Tutto bene lì dentro?-

Fissai con sguardo serrato gli occhi verdi di Lorenzo, facendogli segno di stare in silenzio.

- Ehm.. Sì tutto bene. -

- Alla fine lo prendi il costume?-chiese lei.

- No, non mi piace come mi sta. Grazie.- mormorai tentando di sembrare convincente.

Lorenzo non mollò i miei fianchi, ma strinse più deciso, portandomi verso di lui.

- Ma sei pazzo??- esclamai contro la guancia di Lorenzo ormai troppo vicina alle mie labbra.

- Cos'è, non ti piace?- sussurrò lui, poco prima di invertire le nostre posizioni, pigio' più forte con le dita nella mia pelle rendendo la presa più salda poi mi fece scontrare contro il muro, imprigionandomi tra la parete e il suo corpo caldo.

"Non mi piace? Bella domanda."
In quel momento non sapevo cosa pensare, in teoria quella situazione era decisamente negativa,ma in pratica..non lo sapevo neanche io.

- Ma che cosa..-

Mormorai un lamento, quando le sue mani tiepide fecero una lieve pressione contro la mia schiena per fare aderire perfettamente il mio stomaco contro il suo.

- Ma che fai!!-

Lo sguardo di Lorenzo si fece più vicino e più intenso.

- Beh..sei mezza nuda..cosa dovrei fare?-

Lo sentii respirare contro la mia mandibola, quando qualcosa iniziò a spingere, duro contro la mia pancia, all'altezza della mia milza.

- Okay! Se hai bisogno non esitare a chiedere!- sentii la commessa che si allontanò.

Lorenzo fece scorrere le dita lungo la mia schiena, ogni lembo di pelle diventava più caldo sotto alle sue mani decise, rimasi immobile finché i suoi polpastrelli non sfiorarono il gancetto del costume.

- Esci! Subito!- sbraitai con le guance infuocate, tirandogli due pugni contro il petto.

Mi stavo davvero lasciando toccare da Gherbini? Ma cosa mi stava saltando in mente?
Lorenzo mi fissò serio, corrucciando le sguardo, a metà tra l'imbronciato e il confuso, poi mi diede un'ultima occhiata furtiva prima di spostare la tenda.

- Come vuoi.-

Mise un passo fuori, prima di iniziare ad imprecare.

- Oh porca di quella merda!!-

- Cosa c'è ora!??- chiesi infastidita quando Lorenzo rimbalzò di nuovo nel camerino.

- Cazzo!!C'è Lisa, con le inglesi.-

Alzai immediatamente gli occhi al cielo.

- Gherbini giuro che se non esci....-

- Shh..ti prego Sofia.. -

Stavolta fu lui a zittirmi, ma fu molto più delicato di come avevo fatto io un attimo prima.
Posò un dito sulle mie labbra con dolcezza, prima di guardarmi con sguardo supplichevole.

- Non posso farmi vedere.. Insomma ieri..cioè loro.. Se dicono qualcosa a Lisa..-

- Senti non mi interessa in che guai ti sei cacciato Gherbini, fai l'uomo e affrontale! Ma soprattutto..esci da questo cazzo di camerinoooooooo!!!-

- Che cazzo urli..- bisbigliò lui a bassa voce, poi spostò la tenda per sbirciare ancora.

- Appena se ne vanno giuro che esco.-

- E io che faccio!? Rimango qui dentro?!-

- No..beh..tu..cambiati pure.-

- Ahahah bella questa, davvero bella.- dissi divertita, incrociando le braccia.

- Dico sul serio.- replicò Lorenzo voltandosi subito con la faccia rivolta al muro. Mi stupii della sua reazione, e non gli credetti neanche un po', ma testardo com'era non sarei riuscita a cacciarlo da quel camerino, quindi mi convinsi a cambiarmi il prima possibile.
Gli puntai il dito contro la schiena con fare ammonitore.

- Prova girarti anche solo per un secondo e giuro che urlo così forte che mi sentiranno anche dall'Australia!-

- Ma chi lo vuole guardare il tuo culo rinsecchito!? Avanti, spogliati...- ridacchiò come un bambino.

- Cosa hai detto!?? - gli diedi un pungnetto contro la spalla provocando un lamento di Lorenzo.

- Dai sto scherzando..- biascicò massaggiandosi con la mano il bicipite, girando appena il capo.

- Non ti girare!- lo accusai subito.

Quando lui tornò verso il muro decisi di fare in fretta, mi sfilai gli slip velocemente e ancor più rapidamente infilai le mi mutande e i pantaloncini, senza scollare gli occhi dalle sue spalle.
Volevo assicurarmi che non si girasse neanche per un secondo.
Tirai un sospiro di sollievo quando mi allacciai il bottone dei shorts, una parte era fatta. Ora dovevo solo togliermi la parte superiore e rivestirmi.

- Ferrari ma sei sempre così lenta?? Vuoi che ti aiuti??- ghignò lui, bisbigliando.

Mi voltai per dargli le spalle ed evitai di rispondere, perché avrei creato solo discussioni inutili, ma quando mi sfilai il pezzo di sopra del bikini mi sentii osservata. Fu istintivo, mi coprii con le mani poi girai leggermente la testa e notai che Gherbini mosse il capo, come se fosse tornato appena con la testa nella posizione.

- Sei uno stronzo.-

Indossai il reggiseno, poi la canottiera e quando fui a posto, raccolsi il bikini e lo portai alla commessa.

- Ne vuoi provare un altro?-

Riconobbi la testa bionda Lisa e i colori sgargianti dei cappelli delle due ragazze inglesi, che davano un'occhiata al reparto dei vestitini da mare.

- Mhm.no..- balbettai qualcosa, poi mi resi conto che delle ragazze stavano in fila proprio davanti al mio camerino.

- Va beh, provo ancora questo!-

Afferrai a costume a caso e mi fiondai nel camerino.

- Cazzo, per poco non mi beccavano in pieno!- esclamò Gherbini quando mi vide.

- Ti starebbe solo bene.-

- Ferrari.. Non ti facevo così sfrontata..- mormorò lui indicando il costume che avevo tra le mani, ma quando abbassai lo sguardo mi resi conto che non era affatto un costume, bensì un completino intimo.

- Se c'è qualcuno di sfrontato qui sei tu. E comunque ..non mi ero accorta che era biancheria intima.-

- Di pizzo poi? Ma lo fai apposta, cazzo?- si lamentò lui, come se gli avessi fatto un affronto.

- L'ho preso per sbaglio! Non fare storie non ho nessuna intenzione di provarlo!-

- Ah.. E perché no?-

- Scordatelo. Lo spettacolo è finito.-

Dissi fingendo di non essere imbarazzata, ricordandomi del suo corpo contro il mio.

- Capirai! Quanto fai la preziosa, oh! Guarda che sarebbe come vederti col costume, Ferrari.-

Gli sventolai il completino davanti al naso.

-Costume? Ma non lo vedi che è totalmente trasparente?-

Lo vidi deglutire rumorosamente.

- Ma la pianti?- esclamò innervosito.

- Di fare che?-

- Ti diverte provare a farmi fare cattivi pensieri?-

Lorenzo apparve realmente infastidito e la cosa mi disorientò per un attimo.

- Guarda che tu sei un pervertito di tuo! Non sono io che ti faccio fare cattivi pensieri!!-

- Ho detto che provi, ma non che alla fine io li faccio. Mica ci casco ai tuoi tentativi.-

Poi tornò in lui, ridacchiò alzando le spalle larghe, e io mi spazientii per via dei suoi tentativi di punzecchiarmi sempre.

- Gherbini senti..io non posso passare tutto il giorno in un camerino con te. Quindi ora esco. Te la vedi da solo con le tue ragazze.-

- Sofia.....-

Lorenzo mi fermo', mentre io rimasi a fissare nervosamente la sua presa calda intorno al mio polso

-..dimmi una cosa.-

Lo guardai in attesa e il suo sguardo stranamente tornò di nuovo serio.

-Tu e Gianluca..ieri sera...-

Lorenzo si passò una mano tra i capelli, mi parve quasi imbarazzato, se non fosse che il pensiero di me e Gianluca mi diede tremendamente sui nervi.
Così tanto che non ci pensai due volte: uscii dal camerino e riposi il completino nel primo scaffale che trovai.
Feci per uscire dal negozio quando una voce mi fermò sulla soglia.

- Oh.........c'è Sofia Ferrari!-

Non la vidi perché ero rivolta verso la porta, ma potei giurare che Lisa avesse pronunciato il mio nome con una smorfia di disgusto.
La salutai in maniera distaccata, mentre le altre due mi rivolsero dei sorrisi finti.

- Anche tu qui?-

- Si ma veramente me ne stavo andando.-

Non so perché, ma da come mi guardava, sembrava che Lisa avesse cambiato atteggiamento nei miei confronti: se i giorni prima era forzatamente gentile ed insopportabile, ora sembrava addirittura finta.

-Hai trovato qualcosa di carino? C'è tanta scelta qui,eh?-

Fece un sorrisetto malvagio, seguita a ruota dalle due inglesi che mi guardarono dall'alto delle loro zeppe vertiginose.
Non erano gambe lunghe o affusolate le loro, ma i pantaloncini che portavano erano così corti che coprivano a malapena le loro mutande, sempre che le avessero.

- Beh, sì..ma non ho trovato niente.-

- Io ho trovato questo.-

Prima che potessi uscire dal negozio Lisa mi mostrò un completino intimo rosso di pizzo.
Feci una smorfia strana perché lei mi trucidò con uno sguardo meschino, per poi dire:

- Io e Gianluca domani festeggiamo tre anni insieme.-

Non provai invidia, ma solo una strana sensazione di disagio.
E la provai per lei.

- Auguri.- dissi a denti stretti.

- Senti Sofia ma..siccome alle due ragazze piace qualsiasi cosa che indosso...ho bisogno di un parere esterno.. Secondo te a Gianluca può piacere?-

Chiese lei facendomi un'occhiatina odiosa. Mi sventolò davanti agli occhi un tanga e un reggiseno che a me parvero volgari ed indecenti.

- Mi sembrano proprio adatti a te.-

- Beh sai.. io so come riconquistare il mio ragazzo.-

Intesi subito che non era una semplice chiacchierata di circostanza, Lisa stava tentando di farmi capire che lei e Gianluca stavano ancora insieme, ma ciò che non capii era perché lui si era comportato in quel modo con me, ieri.
Sbuffai forte, stufa di guardar la sua faccia da gatta morta e girai i tacchi.

- Quindi..Sofia..pensaci due volte prima di baciare il ragazzo altrui.- mi freddò lei, sulla soglia del negozio.

Io mi voltai di scatto, le due ragazze inglesi indietreggiarono appena.

- Ti ci vorrà molto di più di un completino da spogliarellista per conquistarlo, se pensi che Gianluca ti ami davvero, sei solo un'illusa.-

Le inglesi si guardarono intorno imbarazzate ma Lisa rispose con un sorrisetto finto.

- Uhhhhhh.. ragazza, hai creduto per davvero che il bacetto che vi siete dati ieri significasse qualcosa??Non sono neanche gelosa lo sai?- sbraitò lei quando uscii infuriata dal negozio.

- Non gli è neanche piaciuto baciarti! E indovina un po'!? Dopo è venuto da me!!- urlò lei a gran voce.

Camminai più veloce che potei, maledicendo me stessa per aver ceduto alle lusinghe di Gianluca e nello stesso tempo maledii Gherbini che alla fine mi aveva lasciata a piedi.
Non avevo comprato niente, in più mi trovavo sotto al sole cocente di luglio a camminare sull'asfalto talmente caldo da sembrare bagnato.
"Che stronzo Gianluca" mi dissi.
Certo non avevo grandi pretese, né mi ero illusa che fosse innamorato di me, ma comunque credevo di piacergli sul serio, dato che aveva provato a farmelo capire in tutti i modi.

Strizzai gli occhi poi mi coprii dal sole con la mano, le lenti a contatto cominciarono a bruciarmi un po' sotto alle palpebre, mentre sentii la gola tremendamente arsa.
Non c'erano alberi a farmi ombra lungo il percorso, solo distese di girasoli e campi desolati. E una gran sete.
Ormai mi ero messa a camminare da circa dieci minuti, se avessi voluto bere un po' d'acqua sarei dovuta tornare indietro verso il paese, e non mi parve una buona idea dato che ero ormai a metà del tragitto.
Perseguii per qualche metro, stanca ed accaldata quando il suono di un clacson mi sorprese alle spalle.

- Hai bisogno di un passaggio?-
chiese una voce maschile, rallentando con la macchina vicino a me.

Continuai a camminare incurante della richiesta, mai mi sarei fermata a parlare con qualche possibile maniaco.

- Hei ragazzina ! Dico a te!-

Mi voltai infastidita notando un uomo brizzolato sulla quarantina nella macchina.

- No grazie.- bofonchiai incrociando le braccia, senza fermarmi.

- Avanti, ti do uno strappo!-

- No.-

Lui però non si allontanava, ma riprese a parlare.

- Preferisci camminare sotto al sole?-

"Oh, dio." Mi guardai intorno, non c'era nessuno, non un anima sola.

- Ti ho fatto una domanda..- sorrise lui.

-Ma lasciami stare!- strepitai.

- Perché urli?- chiese lui con sorrisetto inquietante, sporgendosi il gomito fuori dal finestrino.

Fui assalita da una strana paura, "ora devo cominciare a correre", mi dissi mentre il mio cuore prese ad accelerare.
Con la coda dell'occhio vidi che la macchina mi seguiva, fui sul punto di urlare, quando avvertii un rombo in lontananza.

- Ferrari!-

Mi voltai di scatto, non ero mai stata così felice di vedere gli occhi verdi di Lorenzo.
Lui si avvicinò a me con lo scooter, fino a fermarsi.

- Ma vattene un po' a fanculo, vecchio stronzo!-

Lorenzo fece un gestaccio verso l'uomo della macchina, che accelerò e se ne andò.
Fissai il suo viso, mentre lui strizzava gli occhi infastidito dal sole.

- Non posso lasciarti sola un attimo che sei peggio di una calamita per pervertiti, eh!- 

Suonò come una battuta, ma Lorenzo lo disse guardandomi serio.

Mi appoggiai con entrambe le mani sulle sue spalle rigide, per aiutarmi a tenere l'equilibrio quando mi sedetti sul sellino dietro di lui.

- Eh, guarda caso poi sei arrivato tu ..-
mormorai sottovoce.

Lui stranamente non accolse la mia provocazione, ma fece un breve sorriso, poi mise in moto.

- Tieniti forte, Ferrari.-

I miei capelli volteggiarono veloci nell'aria, quando mi strinsi contro la schiena di Lorenzo, chiudendo gli occhi.
Lo spavento di poco prima era già passato ed il respiro mi tornò subito regolare.
Mi ero sentita davvero al sicuro con lui.
Pensavo che anche il cuore avrebbe preso a battere normalmente, ma questo non accadde, martellò forte per tutto il tempo in cui rimasi abbracciata a Lorenzo.

WINTER IS HERE!

Okay, inizio a shipparli pure io che sto scrivendo la storia. 😂

Buona giornata e buone vacanze a chi è già al mare! 💕

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