La confusione del cuore
Pov's Ginny
Camminando lentamente senza parlare, giungiamo al centro del giardino dove spira una tiepida brezza.
Io sospiro a lungo poi dico: " Bene ora ci divideremo e guadagneremo le nostre postazioni: tu Harry ti posizionerai vicino alla foresta proibita a pochi passi dalla capanna di Hagrid, tu Zabini raggiungerai il tuo posto vicino allo stadio di quiddicth mentre io mi avvicinerò alle sponde del Lago Nero.
Non appena saremo giunti al nostro posto invieremo il nostro Patronus per avvisare gli altri e quando saremo tutti pronti lanceremo l'Homenum revelio alla massima potenza in modo da coprire tutta l'area del giardino.
Il primo che vedrà qualcosa lancerà in aria delle scintille rosse, va bene?".
I due ragazzi di fronte a me mi fissano e mentre Harry mi sorride, Zabini mi guarda in un modo strano che mi fa scendere un brivido lungo la schiena e sento le mie guance diventare incandescenti.
Per evitare di fare una pessima figura distolgo lo sguardo da lui e gli giro le spalle avviandomi verso il lago.
Mi sento strana e non capisco il perchè abbia avuto questa reazione davanti a quella serpe; ok non sono stupida o cieca e mi rendo perfettamente conto che quel ragazzo è un vero schianto ma non potrei mai considerarlo niente più di questo.
So già che se lui dovesse interessarmi a livello sentimentale, non verrebbe mai accettato dalla mia famiglia e in particolar modo da mio fratello Ronald che prova un odio recondito verso le serpi.
Francamente non capisco che diavolo stia succedendo a mio fratello; ultimamente è astioso e insopportabile e le parole terribili che ha detto oggi a Hermione mi hanno gelato il sangue nelle vene.
Avrei voluto saltargli al collo e dargliele di santa ragione ma per fortuna ci ha pensato Harry.
Quanto a quest'ultimo, lo ritengo il mio più caro amico; fa ridere se penso che sono stata innamorata di lui da quando avevo nove anni e quando finalmente poco prima della guerra ci siamo scambiati un bacio mi sono sentita al settimo cielo.
Purtroppo però, poco dopo lui, mio fratello e Hermione sono partiti alla ricerca degli Horcrux e io sono rimasta a scuola a frequentare il sesto anno sotto le " amorevoli " cure dei fratelli Carrow che ci infliggevano giornalmente delle punizioni corporali se osavamo disobbedire ai loro ordini.
Quando dopo tanti mesi i tre sono tornati, rivederlo è stato di sicuro emozionante ma dopo che Voldemort ha tirato le cuoia ho sentito che tra di noi le cose non funzionavano più.
Lui era sempre gentile e attento con me ma io non sentivo più quei brividi quando mi sfiorava o mi baciava.
All'inizio lo imputavo allo stress della battaglia ma poi quando siamo arrivati ad un passo dal fare l'amore ci siamo bloccati entrambi.
Dopo esserci guardati negli occhi siamo scoppiati a ridere e all'unisono abbiamo detto: " Non va! E' meglio rimanere amici!" ed è questo che siamo tutt'ora.
Probabilmente la sensazione che ho provato davanti a Zabini è dovuta solo al fatto che da troppo tempo non ho un ragazzo e il non sentirmi amata mi pesa tanto.
Finalmente arrivo alla riva del lago e tirando fuori la bacchetta mi giro dando le spalle all'acqua e dopo un lieve movimento del polso, urlo: " EXPECTO PATRONUM!".
Una scia luminosa esce dalla punta della mia bacchetta e il raggio si trasforma in una piccola lepre che si sdoppia allontanandosi verso gli altri due.
Poco dopo vedo il patronus di Harry, sotto la forma di un cervo, avvisarmi del fatto che anche lui è in postazione.
Ora manca solo quello di Zabini e spero di non dover attendere troppo; poco dopo un meraviglioso puma luminoso arriva di fronte a me e io lo osservo incantata e sobbalzo quando sento la voce di Zabini che mi dice: " Io sono pronto!".
Io sorrido e tramite il patronus avviso: " Tenetevi pronti e al mio tre lanciamo l'incanto!" quindi stringendo la mia bacchetta dico: " Uno, due, tre, HOMENUM REVELIO MALFOY!".
Una luce abbagliante esce dalla mia bacchetta e si ricongiunge con le altre due che arrivano da due diversi luoghi.
Quando le tre luci si uniscono la potenza dell'incanto diventa forte da reggere e devo fare una fatica enorme per non cadere a terra.
Sento le scarpe scivolarmi lentamente sul terreno e punto le piante dei piedi per bloccarmi con forza.
Quando finalmente la potenza dell'incanto si stabilizza riesco a gestirla molto di più e sento scendermi una goccia di sudore lungo la guancia.
Comincio a guardarmi intorno per vedere se l'Homenum revelio abbia avuto o no qualche risultato e rimango senza parole quando vedo che dalla cima dell'incrocio tra i tre incanti scende un raggio luminoso diretto in una parte del prato.
Il cuore comincia a battermi forte nel petto ma prima che possa sparare le scintille per avvertire gli altri, vedo il raggio spostarsi velocemente.
Rimango basita e con la bocca spalancata; no dico, non può essere vero quello che vedo!
Se Hermione ci ha detto la verità ( cosa di cui non dubito!), Malfoy è ridotto alle dimensione di un avvincino e quindi non più alto di venti centimetri.
Quindi come diavolo può fare un microbo di quelle misure, a spostarsi a quella velocità.
Sono senza parole e a fatica riesco a sparare le scintille ma per farlo sono costretta ad interrompere l'Homenum revelio perdendo di vista il raggio.
Dannazione, questo non ci voleva! L'ultima cosa che sono riuscita a vedere è che il raggio era rivolto in direzione del castello quindi spero che il furetto sia diretto al suo interno.
Se così fosse Hermione riuscirà a vederlo nella mappa.
Pochi istanti dopo vedo arrivare da due diverse direzioni Harry e Zabini che piombano su di me ansanti e agitati.
Zabini è il primo a parlare: " Weasley hai visto qualcosa?" e io mi perdo ad osservarlo.
La sua pelle mulatta, tanto strana qui da noi dove il pallore regna sovrano, fa da splendida cornice ai suoi capelli neri, agli occhi di un blu sfolgorante e ai suoi denti bianchissimi.
Questo ragazzo è un attentato alle coronarie!! Ginevra ma che cavolo dici! Cerca di riprenderti per Morgana.
Mi sa che l'agitazione della situazione deve avermi scombussolata parecchio.
Inspirando profondamente cerco di concentrarmi e a fatica riesco a dire: " Si l'Homenum revelio ha funzionato anche se devo dire che ha avuto dei risvolti strani!".
" Strani? In che senso strani?" mi chiede Harry e io distogliendo lo sguardo dalla serpe mi giro verso il mio amico e gli rispondo: " Strani perchè non sono riuscita a vedere Malfoy direttamente ma il raggio scaturito dai nostri incanti ha segnalato un punto del prato ma prima che potessi avvertirvi ha cominciato a muoversi ad una velocità elevata e non credo che il biondo sia così veloce se è ridotto a quelle dimensioni.
L'ultima cosa che ho visto prima di riuscire ad avvisarvi è stato il raggio dirigersi verso il castello
Quindi l'unica cosa che possiamo sperare è che sia andato lì in modo che così risulterà sulla mappa".
Zabini si gira verso la direzione che ho indicato cominciando a guardare e d'istinto tende il collo irrigidendo le spalle.
In questo modo la camicia della sua divisa gli aderisce al petto e mette in mostra i suoi magnifici pettorali.
Inoltre una dispettosa folata di vento gioca con i suoi lunghi capelli neri portando verso di me il profumo della sua colonia.
Sento la testa che mi gira e le gambe diventare di gelatina e di botto mi accascio a terra.
Harry si fionda su di me e con la voce preoccupata mi dice: " Ginny, piccola che hai?".
Zabini alle sue parole si gira di scatto e comincia a fissarmi; sento le guance andarmi a fuoco e a fatica rispondo ad Harry: " Sta tranquillo non ho niente e solo che devo essermi stancata troppo nell'evocare l'incanto.
Harry sembra credere alle mie parole mentre sono più che certa che il moro non lo ha fatto.
Infatti inarca un sopraciglio sfoggiando un espressione scettica e io decido di non fissarlo più perchè so che la situazione non migliorerebbe affatto.
Harry mi aiuta a rialzarmi e quando sono in piedi, mi passo una mano sulla gonna della divisa per togliere la terra che l'ha sporcata poi inspiro profondamente e dico: " Ora è meglio avviarci verso il castello, in modo da vedere se Hermione ha avvistato il furetto sulla mappa!" e seguita dai due ragazzi, in silenzio m'incammino verso l'antica costruzione.
Quando siamo dentro ci dirigiamo verso la torre, ma poco prima di arrivare davanti al quadro della signora Grassa, mi sento afferrare la mano e tirare verso un angolo scuro.
Mi ritrovo ad un palmo dal naso di Zabini e il cuore mi fa un balzo nel petto; non riesco a distogliere i miei occhi dai suoi e sento che per lui è lo stesso.
Mentre cerco di capire dove sia Harry e perchè mi trovo in quella posizione, vedo il volto del moro fare un gesto indicativo in una direzione.
A fatica sposto lo sguardo e facendolo capisco il perchè sia successa questa cosa: davanti al quadro ci sono mio fratello e la Brown che si stanno lavando la faccia a vicenda.
Morgana che schifo! Quell'immagine fa senso persino a me che non mi sono mai fatta impressionare da niente.
Vedo che mio fratello non ha perso tempo a convincere quella poco di buono della sua ragazza e questo mi fa imbestialire, ma la cosa che mi fa perdere il senno sono le parole che lui dice quando finalmente si staccano.
" Cucciola non devi credere mai più alle parole di quella stupida! E' chiaro che le ha dette perchè è gelosa di te! Quando stavamo insieme non è stata in grado di soddisfarmi neppure un pò; è frigida ed è come tenere tra le braccia un blocco di ghiaccio" le dice con un sorriso cattivo ed io serro i pugni furibonda.
Lui imperterrito, continua: " Non hai idea di che schifo mi faceva baciarla e accarezzarla! E' come se tenevo tra le mani un Ungaro spinato.
Non parliamo poi della sua tanto decantata verginità! Credo che la persona che ci proverà dovrà avere una grande dose di coraggio e di questo passo neppure con una Bombarda si potrà fare largo tra le sue cosce!".
Lavanda da oca qual'è, scoppia a ridere fragorosamente e io sento le lacrime scendermi sulle guance.
Sento l'innata voglia di uscire da quel nascondiglio e cruciarli tutti e due, fino a fargli scoppiare il cuore; mi sento male e la consapevolezza che questo mio stato d'animo è del tutto nuovo in me, non mi aiuta.
Con la coda dell'occhio vedo Harry stringere i pugni furioso e io comincio a tremare sconvolta: chi diavolo è quel mostro? Non può essere mio fratello! Non può essere lo stesso fratello che mi aiutava, tenendomi per mano mentre muovevo i primi passi, incoraggiandomi a non arrendermi quando cadevo.
Non può essere lo stesso che mi ha preso in braccio quando mi sono sbucciata il ginocchio cadendo dall'albero e che pazientemente mi ha disinfettato la ferita, stringendo i pugni e imprecando sottovoce ad ogni mio urlo di dolore.
Quella sottospecie di essere non è mio fratello, mi rifiuto di crederlo perchè se lo fosse vuol dire che ci ha ingannati tutti prendendoci bellamente in giro e questa sarebbe per me, una sconfitta enorme.
Ricomincio a tremare affranta e d'istinto la serpe mora mi abbraccia e per la prima volta io mi sento protetta.
Ho bisogno del suo contatto, ho la necessità di sentirlo vicino e guardo verso Harry che mi fissa stranamente con un sorriso.
So che deve essere strano vedermi in questa situazione ma per quanto assurdo può sembrare sento che è la situazione più giusta che ci possa essere.
Zabini non accenna a sciogliere quell'abbraccio ed io mi accoccolo ancora di più nella sua stretta.
Lui deve aver percepito questa mia resa perchè dopo un pò sento le sue labbra sfiorarmi i capelli e la sua voce sussurrarmi: " Sta tranquilla!".
Io alzo gli occhi colmi di lacrime verso i suoi e vedo che mi sta guardando con un sorriso dolce ed mi sento scaldarmi il cuore.
Non avrei mai immaginato di poter sentire quelle sensazioni abbracciata ad una serpe e capisco di non aver mai capito niente delle persone.
Mi sono sempre ritenuta un ottima ascoltatrice e invece ora devo fare i conti con il fatto che della vita non ho compreso un beneamato cavolo.
Mi ero sempre immaginata fidanzata e poi sposata con Harry, magari poi madre dei suoi figli ma quel progetto ha fatto acqua da tutte le parti.
Ero convinta di conoscere mio fratello ma si è rivelato una vera e propria delusione e avevo giudicato Zabini solo dalla sua casa di appartenenza quasi come se essere un Serpeverde fosse come il marchio nero: tetro, doloroso e ineluttabile.
Invece questo ragazzo è la dolcezza fatta persona ed è stato l'unico che mi ha capito ed è riuscito a consolarmi.
Sento il suo profumo entrarmi prepotente sotto la pelle e la paura di non poterne più fare a meno si fa preda di me.
Ho il terrore che dopo questo momento lui si stacchi da me e ritorni ad ignorarmi e tremo solo al pensiero.
Il moro deve aver compreso i miei pensieri perchè, infatti due secondi dopo mi sussurra: " Dopo io e te parliamo Ginevra!".
Io annuisco sorridendo e giro lo sguardo verso l'ingresso della torre e mi accorgo che quella bestia di mio fratello e la sua degna fidanzata non ci sono più.
E quando cavolo se ne sono andati? E' possibile che io non mi sia accorta di niente?
Mi sciolgo dall'abbraccio di Zabini e sento un gelo inspiegabile entrarmi nelle ossa; m'incammino tremante verso il quadro ma lui arresta la mia marcia afferrandomi una mano e stringendola forte.
Io fisso quell'intreccio di dita e sorrido istintivamente e quando alzo gli occhi vedo che lui sta facendo altrettanto.
Stringo anche io le mie dita facendogli capire che questa cosa mi sta bene e lo vedo annuire sereno.
Mano nella mano ci avviamo, seguiti da Harry verso il quadro e dopo aver detto la parola d'ordine entriamo nella sala comune che in quel momento è deserta.
Lentamente ci avviamo verso la stanza di Hermione e dopo aver bussato entriamo al suo interno.
Troviamo la mia amica intenta a guardare la mappa nella speranza di avvistare il furetto e quando lei ci vede ci chiede: " Allora avete risolto qualcosa?".
Io le racconto tutto quello che è successo, tralasciando il fatto di mio fratello e lei sospira affranta poi però si accorge della mia mano intrecciata a quella di Zabini e mi rivolge uno sguardo interrogativo al quale rispondo con un sussurrato: " Dopo!".
Lei annuisce facendomi un sorriso dolce e in silenzio torna a scrutare la pergamena davanti a lei, aiutata questa volta da Harry.
Per qualche minuto nessuno apre la bocca fino a quando Hermione, esasperata si passa le mani sugli occhi come se volesse cancellare tutta la stanchezza accumulata e in quel momento Harry urla, indicandogli un punto della mappa : " Herm guarda, guarda qui!".
Hermione si getta sulla mappa e la sua espressione si schiarisce all'istante e dopo pochi secondi corre fuori dalla stanza.
Io rivolgendomi ad Harry gli chiedo: " Harry, per l'amor di Morgana, si può sapere che diavolo avete visto e dove cavolo è andata Hermione!".
Harry sogghigna prima di indicarci nuovamente un punto della mappa e io e Zabini ci avviciniamo curiosi a guardare.
Non appena vediamo il nome del furetto spostarsi veloce nei corridoi del castello, unito ad un altro nome, comprendiamo all'improvviso tutto e il sorriso torna ad aleggiare sul volto mio e della serpe mora.
Il furetto platinato è salvo e al sicuro e scortato da qualcuno d'insospettabile, sta tornando qui alla torre!
~My space~
Ciao a tutteeee!!!
Ora sotto minaccia soni tornata 💜
Credo che aggiornerò questa storia il giovedì, e l'altra il martedì. Per la nuova storia devo mettere a punto un po di cose perché in quella nulla è scritto a caso.
Parlando del capitolo vediamo un Ronald Bilius( che nome è?) Weasley che si comporta sempre peggio, una ragazza confusa, probabilmente innamorata di una serpe e Harry che non da scenate di gelosia ma si comporta come un fratello nei confronti di Ginny. Per quanto riguarda la Dramione, la vedremo meglio nei prossimi capitoli
Un bacio
Herm❤
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