Occhi in cielo
"Questa è la poesia scritta per Anna" domandò mia figlia entrando in cucina. Annuisco. Restammo in silenzio abbracciate per un po'.
"Era la mia migliore amica. La mia spalla forte!" dissi singhizziozzando e aggiunsi: "Non la vedrò più. Oh se potessi vederla un'ultima volta!
La coscienza mi ribolle, mi sento sull'orlo di un precipizio, il più grande". "Perché dici questo, mamma?" " Non aver fatto tutto ciò che dovevo: essere accanto a lei. Mi brucia nel petto ancor di più perché la schiavitù della mia malattia mi ha reso prigioniera di una vita amara. E il rimpianto di non essere lì rimane una ferita aperta". "Sei stata fortunata ad avere un'amica speciale. Ha avuto cura di te fino alla fine. Ti ha inviato l'SMS mentre si stava spegnendo come un lume, facendosi credere che le cose non erano peggiorate. Leggiamolo come un ricordo caro indimenticabile. Lo so, per te è un dolore che brucia senza fine". "Leggilo, io ascolto. Ho un nodo in gola". "Ciao, Cate. Ieri non ti ho risposto
perché mi trovo in ospedale. Le continue chemio mi hanno intossicato e mi hanno messo il drenaggio per stabilizzare la bile. Sono contenta che sei
uscita dal tigurio. FINALMENTE CI VOLEVA LORENZO A FARTI SENTIRE VIVA. Vivi felicemente questi momenti. Auguri anche a te. Una buo...
(Non ha completato la frase, non ce l'ha fatta). "Le figlie mi hanno riferito che Anna aveva la coscienza di essere vicina alla morte e ha dato
disposizione sul suo funerale e dettato un elenco di persone da scrivere su un foglio: amici, parenti a cui salutare. In cima alla lista c'era il mio nome". "Mamma, non devi tormentati così. Proverai a resistere, vero? Lo farai per tutti noi?" "La perdita di Anna mi ha gettato nella disperazione e in preda al panico. Sento di non poter vivere senza di lei". "Bisogna reagire". "Ma come? Mi sento impotente. Ho ascoltato
persone che hanno vissuto la perdita di persone care, mi è stato detto: ti devi affidare a Dio, con la consapevolezza che Egli non ci abbandona
mai. Se si dice"Sì" a Dio, si torna alla vita e all'amore. La morte di Anna ha richiamato la mia e ha messo in discussione la mia fede che
credevo inespugnabile e oggi mi pongo delle domande: Cos'è per me la vita? Cos'è per me la morte? E la sofferenza prima di morire ha un
senso?" "Mamma, fuggi dal pensiero della morte e rifugiati nuovamente nella fede che è la speranza della vita". "Spero di svegliarmi un giorno
dove il buio non è così buio. Udire la sinfonia del vento, sentire il ca!ore del sole sulla pelle e allora buttero' forse i pensieri nel rogo, perché il cuore ascolterà la melodia della vita". Sentiamo dei passi. Dalla cameretta correva Lorenzo, il mio nipotino. "Mamma, mi dai la merendina?" Ci guardò. Ci ha viste tristi. Si è avvicinato a me. Salendo sulle ginocchia, poggiò la sua fronte contro la mia, mi scostò i capelli dal viso e mi disse: "Sei speciale, nonna".Trascorse del tempo... Mi sono aggrappata con tutte le mie forze all'opportunità di guarire, perché avevo capito una cosa: se ne può uscire. Ogni giorno imparo ad essere mamma e nonna perché loro mi hanno insegnato ad apprezzare la vita nuovamente. Certamente Anna è sempre presente nei miei pensieri. È una persona che sento molto vicina, chiudo g!i occhi e vedo una bella ragazza dai capelli lunghi e dagli occhi azzurri che brillano come diamanti alla luce del sole, seduta nella nostra Spiaggetta ad ammirare il mare e il disco d'oro che "coccola il mondo".
NB
Il racconto è finito.
L'ho dedico alla mia amica del cuore
ANNA.
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