Ossa
Locali interni del 𝘽𝙇𝙀𝙀𝘿&𝙇𝘼𝙐𝙂𝙃
Tempo: Dopo la partenza
Lo scricchiolio delle ossa che si frantumavano sotto i loro piedi mentre danzavano era uno dei rumori più tetri a cui avesse mai assistito. E lei di ossa ne aveva frantumate molte, non per nulla durante un certo periodo ne era stata soprannominata "la Collezionista".
«Mia cara Volpe, qualcosa le passa per la mente?»
La Maschera si inclinò appena da un lato, riflettendo due occhi fiammeggianti e allo stesso tempo spenti sulla propria superficie lucida e apatica.
«Lo sa che ha sgarrato già abbastanza, n'è vero?»
La provocò, ma la "Volpe" non rispose.
«E sa che possiamo ritirare il nostro accordo di protezione quando vogliamo, mh?»
«Preferirei di no.»
Finalmente sopraggiunse una risposta.
«Oh. Vedo che il gatto dal pelo biondo non le ha mangiato la lingua allora. Le ripeto quanto ho già detto: prima lascia che una cacciatrice quasi scopra l'ingresso a nord-ovest, poi ne attira uno dritto da noi confidandogli chissà cosa... e lo lascia sfuggire. Dopodiché chiede un permesso e abbandona il suo territorio di caccia in mano al nuovo arrivato, suscitando scompiglio nella circoscrizione. A che gioco sta giocando, Volpe?»
«Non ho lasciato io che la cacciatrice mi seguisse.»
«Risposta sbagliata.»
Una fitta lancinante le percorse un fianco, irradiandosi al di sotto del tessuto sgualcito. Un denso rivolo di sangue colò dalla sua carne al pavimento, confondendosi con quello dei cadaveri già riversi al suolo.
Un fremito la percosse e per una manciata di secondi le mancò il fiato, ma cercò di mantenere il rigido passo di danza.
«Vuole ritentare?»
«Non ho infranto alcun tipo di ordinamento, la mia assenza è stata necessaria...»
«E riguardo il gatto? Non gli ha sussurrato niente di niente?»
La presa sul morbido fianco aumentò e la Volpe strinse i denti, ma scosse il capo in segno di diniego per evitare di lasciare la Maschera senza l'ennesima risposta.
«Bene, allora danzi per me come ha fatto per lui.»
Gli artigli vennero ritratti e altro sangue scivolò più copiosamente sulla superficie della sua pelle esposga da uno dei due spacchi laterali. Nel frattempo la Volpe si trovò impegnata in un'elegante giravolta intrapresa dalla Maschera, la quale terminò con l'intenzione di spingerla ad un casquet.
La Volpe si piegò all'indietro sotto la fitta lancinante del fianco, rivolgendo il mento al soffitto buio ad occhi socchiusi e lasciando che i boccoli bluastri sfiorassero le fredde mattonelle già impregnate dell'odore della morte.
⠀
«Per oggi è abbastanza.»
La presa si sciolse.
La Volpe venne lasciata da sola a leccarsi tristemente le proprie ferite.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top