-70.

Sofia.

Cerco di calmarmi e di convincere la mia mente a tranquillizzarsi.
Lorenzo sarà qui tra poco, lui mi saprà aiutare, saprà dirmi come muovermi e mi farà stare bene.
Il tintinnio della suoneria mi fa portare gli occhi sullo schermo del telefono.
Su un messaggio di whatsapp compare la scritta 'Mi piaci, bionda.' sblocco lo schermo nervosamente, un po' confusa ma non ci penso due volte a replicare. 'Anche tu mi piaci, Lorenzo.' blocco nuovamente la schermata e raccolgo le gambe al petto. Sono seduta sul letto, con la schiena appoggiata alla parete, e le braccia strette intorno alle gambe. Non riuscirò a sopportare tutto questo, tutta questa vita senza la mia migliore amica. Subito una nuova notifica mi distrae e prendo il telefono in mano.

Da Enrico: Lorenzozoned.

rimango perplessa, poi apro l'applicazione ed il mio dito scorre veloce sulla chat con Enrico, e lentamente realizzo che quel 'Mi piaci, bionda' mi è stato inviato proprio da lui. Mi si gela il sangue nelle vene, e fisso lo schermo con gli occhi sbarrati. "Ma che cazzo?!" dico a voce alta.

A Enrico: Aspetta, cosa????

Da Enrico: Mi piaci. Davvero non ci eri arrivata? ahahaha, sei proprio ritardata.

A Enrico: E tu un coglione che si diverte a prendermi per il culo (:

Da Enrico: Magari potessi.

A Enrico: Che stai cercando di dirmi, Enrico?

Il campanello suona, ed io butto il telefono sul materasso, bloccandolo mentre Enrico sta scrivendo, perché Lorenzo entra qualche minuto dopo di corsa in camera mia.
"Amore?" si viene a sedere con me sul letto, e subito mi abbandono al suo abbraccio.
"Grazie per essere venuto." dico, e la mia mente torna subito su Alessandra e sulla nostra discussione.
"Figurati, ma cos'è successo?"
"Ale..." le lacrime riprendono a scendere svelte dai miei occhi, ed io cerco goffamente di asciugarle con le maniche della mia felpa.
"Avete litigato?" la preoccupazione nello sguardo di Lorenzo è chiara, e penso che forse è proprio questo tutto ciò di cui avevo bisogno: una persona a cui importasse di me.
"Peggio. Lei ha cominciato a dirmi che da quando sto con te la ignoro insieme a tutti i miei amici, che per me ora ci sei solo tu, ma non è affatto così!" giustifico alzando i toni, come se affianco a me ci fosse la rossa, e non Lorenzo. Non ho mai litigato con lei, solo per qualche sciocchezza alle elementari, ma Alessandra è sempre stata l'unica persona con cui potessi confidarmi, perché ho sempre saputo che semmai avessi avuto un problema, lei ci sarebbe sempre stata, e avrebbe cercato di aiutarmi a risolverlo.
"Io non penso di trascurare gli altri per te! Insomma, ti amo, e siamo distanti, quindi è ovvio che quando ci vediamo cerco di stare il più possibile insieme a te. E' davvero una cosa così egoista e cattiva?" piagnucolo tra le sue braccia.
"Cara la mia piccola che si preoccupa sempre di non far dispiacere gli altri..." bisbiglia dolcemente tra i miei capelli, ed io mi sento incredibilmente al sicuro.
"Sofia, a volte le persone non capiscono davvero le tue scelte, perché non possono biasimarti. Semplicemente non sono te, ed è ovvio che tu ragioni ed agisci in un modo, mentre gli altri lo fanno in un altro. Detto questo è normale che spesso i tuoi amici, o comunque coloro che ti stanno attorno tendono a farti pesare le tue scelte, giuste o sbagliate che siano, ma tu fregatene, perché il buon amico non è quello che critica e cerca di farti sentire inferiore, ma colui che accetta ed accoglie ogni tuo comportamento, e riesce ad adattarsi a quello che comporta, perché ti vuole troppo bene, e vuole solo che tu sia felice. Con tutto ciò io non voglio dire che Alessandra non sia una vera amica, magari ha solo avuto un momento di debolezza e ha voluto dirti come si sente, ma non fartene una colpa. Sono sicuro che le passerà."
"Vorrei solo che capisse quanto tu sia importante per me, e che non vorrei mai trovarmi nella condizione di scegliere tra te e lei."
"Sofia, se ci tiene sul serio lo farà!" mi tira su il viso fino a baciarmi le labbra, ed io prendo tra le mani la sua faccia. Accarezzo le basette dei suoi capelli corti, poi porto i polpastrelli sulla mascella, e successivamente sul suo collo. Mi invita a sedermi su di lui, e così faccio. Mi sistemo sopra al suo bacino, e lui piega le ginocchia, imprigionandomi tra la sua pancia e le sue gambe. Scendo con le mani fino ai suoi fianchi, e stringo i lembi della canottiera che indossa. E' nera, con gli orli bianchi. "Toglimela." lo faccio, poi la butto da qualche parte dietro di noi. Lui fa lo stesso con la mia felpa, facendola sparire in fretta e furia, e successivamente sento le sue mani ruvide sulla pelle della mia schiena, che scendono dalle mie spalle fino a fermarsi sul nastro del reggiseno. Lo sgancia maldestramente, ed io sorrido sulle sue labbra, mentre impreca perché non ci riesce facilmente.
"Devi fare più pratica." lo stuzzico, quando riprendo fiato tra un bacio ed un altro.
"Vuoi farmi da cavia?" ghigna malizioso, riportando furtivo la sua bocca sulla mia. Ce la preme, poi dopo aver tolto di mezzo il fastidioso reggiseno nero, porta le sue mani sulle mi guance, e le accarezza con i pollici, mentre la sua lingua ispeziona la mia bocca giocosamente. Quando ci stacchiamo ancora trascina i suoi palmi sul mio seno scoperto, stringendolo a coppa delicatamente. La mia pelle comincia subito a bruciare sotto il suo tocco, e sono sicura come la morte di avere due guance bordeaux sulla faccia. Per scacciare l'imbarazzo lo bacio: dei semplici e veloci baci a stampo, prima sulle labbra, poi sulle guance fino a scendere sul collo. Di solito è lui a rovinarmi la pelle candida con quei lividi violacei, adesso voglio essere io. Mordo e succhio la pelle profumata, quando lo sento farsi più duro. Continuo, finché non mi allontana e unisce di nuovo le nostre bocce in un bramoso bacio.
Sento i suoi denti sul mio labbro inferiore, ed i nostri piercing che si incontrano, provando un debole attrito metallico. Sorrido, pensando alla nostra stupida 'sfida'. Sembrano passati anni, invece si tratta solo di pochi mesi.
"Non ti ho mai detto quanto mi ecciti il tuo piercing?" confessa dopo un po' che ci baciamo.
"No, mai."

"Beh, te lo dico ora." bacia voracemente le mie guance arrossate, poi si fionda un'altra volta sulle labbra. "Potrei baciarti per ore, e non mi stuferei mai." il mio petto si abbassa e si alza velocemente, sintomo che il mio cuore sta battendo a raffica, ed i miei polmoni stanno andando in Iperventilazione.
E' tutto perfetto, una bolla magica in cui non esistono problemi o preoccupazioni: ci siamo solo io e Lorenzo. O almeno finché il mio telefono non comincia a suonare come un matto.
"Sofia, ti stanno arrivando migliaia di messaggi." mi fa notare annoiato Lorenzo, senza però abbandonare le mie labbra.
"Sì, rispondo tra un attimo."
"No, dai, non smette da trenta secondi." mi distacco a malincuore, e tasto la superficie del letto in cerca del mio iPhone. Scrollo velocemente la schermata di blocco.
"Cazzo, sono tutti di Alessandra, tranne uno che è di..." mi fermo immediatamente, prima che possa proseguire e rivelare il nome del mittente.
"Di chi, Sofia?" alzo lo sguardo verso il suo, che mi fissa improvvisamente incupito. Non riesco a mentire difronte a quegli occhi così tormentati.
"Di Enrico..." fa un grande respiro, ed io appoggio subito una mano sul suo petto.
"Tranquillo, è tutto apposto."
"Va bene, posso leggere la conversazione?" domanda. Oh, cazzo... se leggesse quello che mi ha scritto Enrico, probabilmente partirebbe in quarta per andarlo ad ammazzare di botte, non posso fargli questo.
"Veramente..." i suoi occhi si assottigliano.
"Che mi stai nascondendo, Sofia?" sbuffa, sembra stufo della solita routine.
"Niente. Solo... fidati di me. Ti fidi, vero?" annuisce, mordendosi l'interno della guancia.
"Ti amo, ho solo bisogno di risolvere delle cose." lo bacio, poi mi alzo e mi copro alla svelta con la felpa, prima di nascondermi in bagno, chiudendo la porta. Ignoro tutti i messaggi di Alessandra, ed sblocco la conversazione tra me ed Enrico.

...

Spazio Autrice.

Non uccidetemi perché io vi amo.

Ora che probabilmente starete imprecando in turco perché ho questa fissa di lasciarvi sempre a metà, vorrei ringraziarvi per le sessantamila letture. Non ho davvero altre parole per dirvi quanto mi rendiate fiera ed orgogliosa di me, vi amo, lo giuro! :*
Detto questo, già il capitolo 70, wow, mi sembra surreale!
Tornando al discorso SEQUEL , ci sto veramente pensando sopra, e molto probabilmente ve lo porterò :3
Vi invito anche a leggere le mie altre storie, perché due di loro non so se portarle avanti o meno, e sicuramente un vostro parere mi aiuterebbe molto sulla decisione!
Vi amo, ci vediamo al prossimo capitolo :**

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