IV

"E ho capito che
molti tendono a criticare
Quello che non riescono
a diventare"
Cit. Ser Trevis,Sconosciuti
+5 settimane

Come al solito sono crollata sul letto dopo essere uscita dalla visione e Kayla è passata da me alle 19 per ricordarmi l'appuntamento per il cinema, io l'ho guardata in lacrime e poi sono scoppiata.

Accidenti da quanto non piangevo?
Da quanto non mi rendevo conto di tutto ciò che ho fatto?
Da quanto tempo ormai non pensavo autocriticamente alla mia vita?

Lei adesso mi abbraccia e siamo strette sul letto mentre non riesco nemmeno a ragionare, il suo ricordo attanaglia la mia mente come tutto il resto.

Tutto mi ricorda lui e mi stringe a lui indissolubilmente come un grosso cavo d'acciaio stretto al polso, ti aiuta a non cadere ma se cadi ti porta solo giù.

《Shh.. Non piangere Amy.. Non ci pensare.. Tu adesso devi pensare a cosetto, insomma lui vive per e tranite te quindi le onde negative le percepisce, tu ed Edward avrete il vostro momento io lo so》

《Ma quando Kayla? QUANDO!》 Urlo tra le lacrime mentre il dolore mi lacera dentro con le sue unghie lunghe e affilate mentre mi stringe nelle sue mani.

《Quando.. Non lo so è impossibile darti una data precisa ma sicuramente vi ritroverete, siete stati lontani 14 anni e vi siete reincontrati come se fosse la prima volta e vuoi che non tornerete a vedervi? È destino Amy, anche se a te effettivamente piace abbastanza infrangerlo e non rispettarlo è semplicemente prescelto.》

《No, nulla è scelto finché io non ci metto la mia ultima parola, fatto resta che lui adesso dovrebbe essere qui.. Non dovresti esserci tu》rispondo calmandomi appena per guardare il vuoto di questa stanza.

Già lo immagino mentre entra dalla stanza con le sue spalle grosse e il portamento fiero che mi guarda e sorride costringendomi a stare a letto perché di me si occuperebbe lui e a me andrebbe benissimo così.

Ci litigherei è vero perché infondo io e lui non riusciamo a stare l'uno senza l'altro e a non dire la nostra.

Devo fare come dice Kayla, sperare, ci rincontreremo questo lo so, ma quando? Io ho bisogno di lui adesso..

《Lui tornerà da te, o tu andrai da lui, anche se la seconda opzione è alquanto improbabile perché tu sei troppo orgogliosa》dice per poi iniziare a sorridere《Ma sei forte, molto forte》

《Forte》ripeto sussurrando e lei annuisce.

《Molto forte cuginetta mia》

《Devo essere molto forte》

《Sì ma tranquilla qua avrai sempre una spalla su cui piangere e sfogarti, sono qua per te e cosetto ricordalo.》

《Lo terrò a mente quando alle 3 del mattina ti sveglierò per il vomito e portarmi in ospedale per le contrazioni》

《Immagino già.. taglieró io il cordone vero?》

《Certo Kayla》

《Perfetto》poi si abbassa e avvicina al mio ventre sussurrando 《muoviti a nascere cosetto》

《Non ascoltare la zia e non fare troppo infretta, qua c'è una mamma impaurita.》dico ridendo ritrovando il sorriso.

Kayla si alza e aiuta anche me per poi avvicinarci all'armadio per iniziare a scegliere gli abiti da indossare.

Sono quasi alla sesta settimana di gravidanza ma la pancia non è ancora visibile sembro solo leggermente gonfia, neanche incinta quindi posso ancora permettermi i miei vestiti e non già i premaman di cui solo a guardarli mi fanno già sentire una balena.

Prendo una bella gonna verde lime a sbalzi, quanto adoro questo colore e ho pure voglia di lime ora che ci penso, al cinema prenderò un gelato per soddisfare la mia piccola voglia mentre adesso frugando nell'armadio ho trovato la maglia adatta, a righe nere leggermente larga, orecchini, collana e tacchi, borsa e sono pronta.

Kayla ha seguito il mio stile ma con dei pantaloncini corti e una maglia morbida verde lime, sta così bene, è sempre sbarazzina, pronta a tutto, bella e sicura di sé.

Ci assomigliamo abbastanza, non da dire che siamo sorelle come con Saphira ma comunque abbastanza.

Ripensando a ogni piccolo dettaglio dei miei anni da "umana" non ho mai pensato a Saphira come mia sorella ma semplicemente come un amica con cui avrei condiviso tutto ciò che mi sarebbe piaciuto perché piaceva anche a lei.

A una persona speciale con cui condividere il mio essere, le mie insicurezze e perfino il mio amore.

In un certo senso il nostro era amore, anche se solo fraterno ma esiste qualcosa più importante di ciò?Un fratello o sorella è colui che nasce, vive di fianco a te, ti sostiene, ti ci riconosci e forse un pochino lo ammiri anche e sei un pizzico invidioso ma sai di avere una persona al tuo fianco per sempre, ancora prima dei genitori.

Un fratello è un tuo coetaneo, non ha 20/30 anni di differenza da te, non deve essere superiore o tenere il controllo su di te, è semplicemente qualcuno in completa sintonia, il vero e primo amico che puoi farti in questa vita che di verità in fin dei conti poi non ne ha molta.

A mie spese ho appreso che la verità in questa distesa immensa di deserto è solo un granello rispetto a tutto il resto.

Poi esistono le circostanze ovvero ciò che fai e non fai perché, ciò che vuoi o non vuoi che accada quindi ti impegni, ti applichi con tutto te stesso per riuscire a creare il tuo destino, per non arrenderti perché la tua forza sei tu e solo tu.

Inutile e banale cercare forza e pretesti in altre persone, un conto è l'appoggio, la ricerca della stabilità ma noi siamo persone non comodini, non siamo utili per appoggiarsi ma siamo esseri respiranti a base di carbonio costituiti da un eredità  genetica di basi azotate di citosina,guanina, Adenina e timina con un cervello pensante, ottuso, acuto,geniale che esso sia esiste e in esso dobbiamo ricercare la nostra forza, quella di non cadere, afflosciarsi in se stessi perché noi siamo i padroni di noi stessi, noi e solo noi che mentre ci guardiamo allo specchio ci reputiamo brutti per dei canoni di perfezioni impossibili, noi che uscendo per andare a fare la spesa cerchiamo le cose con meno calorie per la dieta, ore futili e non importanti perché siamo noi il centro e la struttura del nostro mondo.

E della mia vita questa volta ho voluto decidere io.

Molte cose mi hanno trascinata negli eventi ma nulla che io non avessi previsto, sapevo a cosa andavo incontro e ho voluto iniziare lo stesso tutta la mia storia con lui perché era la cosa giusta, le responsabilità delle mie azioni me le sono prese ma ora spetta al resto del mondo capire la verità.

Soprattutto mi chiedo anche perché mi vengano queste idee, questi pensieri mentre osservo il viso di questa donna davanti a me, la famosa Clarissa.

E che il film inizi!

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CIAO DRAGHETTI!

SONO SEMPRE IO, MI STO IMPEGNANDO IL PIÙ POSSIBILE PER RIUSCIRE A FARVI UN CAPITOLO A SETTIMANA, CHE NE PENSATE DI QUESTO MOLTO RIFLESSIVO? CERCHERÀ DI AGGIORNARE SEMPRE NEL WEEKEND E SPERO CHE VI PIACCIA.

-BACI♡

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