Adrien Durand
Ed ecco il mio secondo oc per la storia ad oc "TIME CRASHER" di dangershindoulover
Come per Tori, dimmi se può andare bene o hai cambiamenti da apportare, resto apertissima a suggerimenti e miglioramenti, anche perché devo dire che l'ho fatto e riguardato, ma ancora non mi convince moltissimo.
Inoltre, se ne avessi bisogno per la storia, sempre che tu lo accetti, sentiti liberissima di fare delle modifiche!
Come al solito, dato che anche oggi ho voglia di rompere agli altri, taggo anche tutti gli altri partecipanti (No, anche in questo caso non lo faccio solo per infastidirvi, anzi, ma perché, come anche per l'altra scheda, ho bisogno di concordare con ogni partecipante che ha personaggi del 1875 le relazioni):
-biscottxblu, maioneseallamenta2, ITSxMExBITCH, Corvus_Lestrange27, killerqueen-_ , Ely_Feline_Nerd.
NOME
Adrien
Il nome Adrien, di origine latina e portato, tra l'altro, da uno dei più famosi imperatori romani, fu scelto dalla madre in onore di suo padre, morto pochi giorni prima.
Ad Adrien il suo nome è indifferente; non gli dispiace, ma non ne è nemmeno entusiasta.
Alcune persone lo chiamano Adri, soprannome che non lo irrita né per cui va matto, al contrario di 'Drien, nomignolo che per qualche motivo proprio non sopporta.
COGNOME
Durand
Dal nome latino Durandus che significa forte e duraturo, il cognome Durand deriva dal francese antico durant, che significa "durevole", derivato dal latino duruo, che significa "indurire o rendere forte". Si ritiene che questo cognome si sia evoluto contemporaneamente in diverse culture e potrebbe essere stato usato per descrivere qualcuno che è fermo o, forse, testardo.
Effettivamente questo cognome è abbastanza calzante per un ragazzo che, come Adrien, è piuttosto testardo e irremovibile nelle sue decisioni, e al contempo sembra assolutamente fuori luogo se si considera la scarsa fermezza del ragazzo in situazioni che lo spaventano.
ETÁ E ANNO
Adrien ha sedici anni, e va per i diciassette, che compirà il 4 gennaio.
Frequenta, quindi, il suo quarto anno alla Didumos ed è uno studente nella media; non è il primo della classe, ma è molto bravo nelle materie che predilige, come storia e letteratura, mentre in materie come matematica, che detesta, raggiunge poco più della sufficienza.
ASPETTO FISICO E DIVISA
Prestavolto: Charles Vandervaart
Adrien è un ragazzo piuttosto alto per la sua età, essendo di 1,83 m, e ha una corporatura media, decisamente non mingherlina ma sicuramente non grassa e nemmeno particolarmente muscolosa.
Del resto, essendo vissuto con una famiglia nobile fin da bambino, non ha mai dovuto fare lavori pesanti, e i muscoli che ha derivano esclusivamente dall'esercizio fisico, che è aumentato notevolmente dopo che, alla Didumos, ha iniziato a fare nuoto in mare aperto.
Il ragazzo ha una capigliatura bionda, caratterizzata da morbidi ricci indomabili che da anni lui, quanto Madame Éleanore, cercano di pettinare e laccare in modo da renderli, secondo la moda del periodo, lisci.
Ha un viso dai lineamenti ben definiti e piuttosto pronunciati, su cui spiccano gli occhi di un azzurro acceso, profondi ed espressivi, che non a caso sono la parte del suo aspetto fisico che gli piace di più.
Ad Adrien, invece, non piace affatto il suo naso, che trova eccessivamente appuntito: non importa che tutti abbiano sempre cercato di convincerlo che non sia affatto male, a lui per qualche motivo non piace, e non gli piacerà mai.
Il ragazzo, essendo vissuto per la maggior parte della sua vita con una famiglia nobile, ha un modo di vestirsi piuttosto formale e raffinato: di solito, infatti, lo si vede vestito con una camicia, quasi sempre accompagnata da una cravatta, annodata e sistemata in modo impeccabile, e se non è estate, anche una giacca, più o meno elegante a seconda del contesto, sopra alla quale d'inverno mette sempre un cappotto con la sciarpa che gli aveva fatto sua madre da bambino, uno dei pochissimi ricordi che gli restano della sua famiglia natale.
Alla Didumos, Adrien ha optato per una divisa nera, in quanto, da ragazzo serio, determinato e con i piedi per terra si sente ben più vicino alla personalità attribuita a Thanatos che a quella, per i suoi gusti, eccessivamente spensierata e irresponsabile di Hypnos.
CARATTERE
Adrien è un ragazzo piuttosto introverso e decisamente poco loquace.
Durante le conversazioni, infatti, non è sicuramente quello che parla di più, ma quando dice qualcosa significa che ci ha riflettuto ed è, almeno dal suo punto di vista, ragionevolmente sicuro di ciò che dice.
Al contrario di tanti altri ragazzi della sua età, non ama infatti conversazioni fatte di scherzi e che hanno inezie per argomento, che ritiene stupide, cosa che lo può portare a fare talvolta commenti sarcastici e pungenti, non sempre apprezzati, su ciò che gli altri stanno dicendo.
Per quanto lo riguarda, piuttosto che prendere parte ad una conversazione vuota ed inutile, preferisce infatti stare zitto, ascoltare e osservare attentamente le persone, cercando di comprendere quali sono i loro reali pensieri.
Del resto Adrien è un osservatore nato, che coglie e interpreta abbastanza facilmente i dettagli, tanto che Madame Éleanore, quando era un bambino, lo chiamava "il piccolo investigatore di casa", definizione che si era rivelata, in un certo senso, corretta, dato che, qualche anno dopo, era stato proprio il ragazzo a suggerire al primogenito Florian che, a suo parere, molti conti non tornavano.
Il ragazzo è, inoltre, dotato di un intuito piuttosto spiccato, che, unito alla sua capacità di notare e analizzare i dettagli, lo rende a detta di tutti decisamente intelligente.
Adrien, del resto, dimostra questa sua intelligenza anche nel fare e rispettare programmi: se vuole fare una cosa, riesce sempre a trovare un programma che la renda attuabile, a inserirlo nelle sue attività giornaliere e, quasi sempre, a portarlo a termine.
Tuttavia, talvolta può capitare che prenda decisioni, quantomeno all'apparenza, irrazionali, dovute soprattutto alla sua testardaggine e alla sua generale sfiducia nei confronti degli altri: piuttosto che chiedere aiuto, quando è in difficoltà, cerca infatti sempre di sbrigarsela da solo, nascondendo i suoi problemi.
Adrien, infatti, memore del tradimento da parte dell'amministratore Leclerc, ha un'opinione piuttosto pessimista delle altre persone, ritenendo che, per la maggior parte, siano doppie e bugiarde, pronte a tradire non appena uno abbassa la guardia, e fatica a fidarsi davvero anche di persone che conosce da tantissimo tempo.
Si fida, infatti, esclusivamente di Céline, Florian e Madame Éleanore e, in parte, anche di alcuni suoi amici della Didumos.
Sebbene non sia particolarmente socievole né riponga molta fiducia negli altri, infatti, Adrien è quello che si direbbe un buon amico: con coloro che hanno guadagnato la sua stima e la sua amicizia, il ragazzo è capace di essere estremamente leale, piuttosto schietto e disposto ad aiutare.
Anche se è disposto ad aiutare i suoi amici, però, difficilmente è disposto a farsi aiutare da loro, e tanto meno da coloro che conosce meno, con i quali è, invece, decisamente diffidente, e se questo da un lato lo espone a ben pochi inganni e raggiri, dall'altro gli rende piuttosto difficile farsi dei nuovi amici e lo costringe a fronteggiare tutte le difficoltà e le sue paure da solo.
Questo, per il ragazzo, è però estremamente difficile, sia per la sua età, ancora piuttosto giovane, sia perché le situazioni che lo spaventano gli richiamano alla memoria i terribili istanti della vista dei cadaveri dei genitori o gli spaventosi ed incerti giorni del rapimento.
Adrien, infatti, non ne ha mai parlato a nessuno, se non menzionandolo molto vagamente, tranne che a Céline e Florian, in quanto innanzitutto parlarne gli fa in parte rivivere quelle tremende esperienze e tutte le sensazioni provate, e poi non crede che nessuno che non le avesse, almeno in parte, provate riuscirebbe a capirle.
É proprio dal momento che non vuole rivelare le sue paure e, più in generale, le sue emozioni e i suoi pensieri che ha imparato a dissimulare, almeno in buona parte, ciò che pensa e che prova, ed è esattamente questo che lo ha reso un buon attore, cosa che lo ha spinto, sebbene non fosse originariamente sua intenzione, ad entrare nel gruppo di teatro della Didumos.
Il gioco di Hypnos, dunque, è stato per lui particolarmente pesante, in quanto non volendo assolutamente parlare delle sue paure, così come dei suoi incubi, ha fatto molta più fatica ad affrontarle; così, già al secondo incubo ad occhi aperti, si è lasciato sopraffare dalla paura, perdendo la sfida e venendo eliminato dal gioco.
Sebbene sia estremamente restio a condividere le sue emozioni, però, questo non vuol dire che la presenza di persone amiche che stanno affrontando con lui un'esperienza difficile non gli sia d'aiuto, anzi.
Nei terribili giorni del rapimento è stata proprio la presenza di Céline e la consapevolezza che doveva essere forte per lei a impedirgli di sprofondare nel terrore, e così anche dopo avere perso le prove il fatto di trovarsi a supportare la sua amica Myriam, che perdendo la prova era diventata cieca, vedendo così una sua fobia diventare realtà, lo ha aiutato a non scivolare nella paura e nella depressione più profonda.
RAPPORTO CON IL DIVINO
Sebbene Adrien, assieme a Céline e Florian, abbia sempre accompagnato Madame Éleanoire in chiesa la domenica, non è mai stato davvero convinto dell'esistenza di Dio e, più in generale, di qualunque divinità benefica.
Il ragazzo, infatti, di fronte alle ingiustizie, ha sempre pensato che, se ci fosse una divinità buona, non permetterebbe che queste accadano o, per lo meno, farebbe in modo che i colpevoli vengano puniti; ma dato che ciò, purtroppo, spesso non succede, ciò, dal punto di vista di Adrien, significa che o una divinità non esiste, o, se esiste, o non si interessa degli uomini, o è troppo debole e quindi non può essere ritenuta una divinità degna di tale nome.
Anche sull'esistenza di una divinità malvagia, e soprattutto sul fatto che questa possa manipolare una situazione Adrien sarebbe piuttosto scettico, in quanto, per come la vede lui, ciò che determina gli eventi sono, in realtà, le azioni umane, unite al caso, o alla sorte, come la chiamano coloro che vogliono illudersi che tutto abbia un fine.
Proprio il suo scetticismo nell'esistenza delle divinità e, ancor più, della loro influenza sulla vita terrena è stato, per lui, un grande svantaggio durante le prove del gioco di Hypnos: il ragazzo, dicendosi che tutto ciò che vedeva e sperimentava non aveva senso, non poteva esistere, e chiedendosi perché, allora, sembrasse così reale, finiva per confondersi e spaventarsi ancora di più.
STORIA
Adrien Durand nacque da una famiglia borghese che vive nella Francia meridionale, in una cittadina sul mare della Provenza, vicino a Marsiglia.
Il padre era stato contabile di una banca, ma dopo il fallimento della stessa, l'uomo aveva trovato lavoro come amministratore presso i duchi Éugene ed Éleanoire d'Angiers, che avevano un figlio, Florien, di dieci anni, e una figlia, Céline, di uno, coetanea di Adrien, che crebbe insieme a lui a partire dai due anni di età, diventando presto sua amica.
A quindici anni Florien era andato con suo padre a fare il Grand Tour in Europa, e lì aveva visitato tutte le maggiori bellezze artistiche e storiche del continente, di cui, al suo ritorno, aveva raccontato molto all'incredulo "cugino" Adrien, che aveva appena sei anni, suscitando in questi il sogno di diventare, un giorno, un archeologo e scoprire i resti di una qualche città greca o romana perduta.
Tuttavia, il periodo felice dell'infanzia del bambino finì ben presto: all'età di sette anni, assalitori ignoti uccisero all'uscita del parco della residenza, il duca e i genitori di Adrien, che erano con lui in carrozza, e fu proprio il piccolo, che stava giocando nel parco con Céline, a ritrovarne i cadaveri, interamente ricoperti di sangue.
Da quel momento Adrien fu cresciuto da Madame Éleanoire, che lo trattava come un figlio, e dalla bambinaia di Céline, ma cambiò completamente, diventando molto più chiuso in se stesso e molto più serio di prima, sorridendo molto meno e sviluppando una vera e propria fobia del sangue.
Siccome Florien era troppo giovane per curare gli interessi economici dei d'Angiers e la madre non aveva le capacità, né la voglia di farlo, l'amministrazione della tenuta, della casa e di alcune altre proprietà furono affidate a Monsieur Leclerc, che era stato segretario e assistente del padre di Adrien nella sua attività di amministrazione.
Dopo qualche anno, però, iniziarono i problemi economici: sembrava che tutte le proprietà avessero continuo bisogno di costosi interventi di miglioramento e che rendessero, purtroppo, molto poco, motivo per cui il patrimonio dei d'Angiers stava iniziando a scemare.
Ad Adrien, sebbene avesse solo dodici anni, la cosa, però, sembrava strana, e così, sfogliando alcune carte prese dall'ufficio dell'amministratore e facendo un paio di calcoli, aveva notato che alcuni conti non tornavano, e l'aveva riferito a Florien, che, ormai ventunenne, si era accorto che il ragazzino aveva ragione e aveva intimato a Leclerc di restituire tutto, se non voleva essere denunciato, mostrandogli di avere le prove della sua truffa.
Tuttavia l'uomo, dopo aver chiesto qualche mese per poter restituire tutto ed essersene momentaneamente andato, era tornato e, con l'aiuto di alcuni suoi conoscenti, aveva fatto rapire Adrien e Céline, minacciando di ucciderli se Florien non gli avesse consegnato le prove che lo dimostravano colpevole e non avesse desistito dall'intento di denunciarlo.
I due, ancora poco più che bambini, trascorsero quindi cinque giorni rinchiusi in uno stanzino buio, freddo e pieno di topi, la cui porta era sorvegliata a vista da un uomo armato di coltello, che li minacciava di ucciderli tutti i giorni.
Alla fine, nonostante le iniziali resistenze di Florien, che voleva far intervenire la polizia, Madame Éleanoire, terrorizzata dalla prospettiva di perdere anche Céline e Adrien, a cui ormai voleva bene come ad un figlio, lo convinse ad acconsentire alle richieste di Leclerc.
Florien si recò, così, al luogo convenuto e, dopo aver distrutto davanti agli occhi di Leclerc la documentazione che provava la sua colpevolezza e aver promesso all'uomo che avrebbe potuto lasciare la città impunemente, a patto che rassegnasse le dimissioni, ottenne che i due bambini fossero liberati.
Questa terribile esperienza, tuttavia, aveva segnato terribilmente Adrien, che era diventato estremamente diffidente nei confronti di chiunque.
Sebbene fosse economicamente molto costoso, quindi, Madame Éleanoire e Florien avevano deciso di acconsentire alla richiesta del ragazzo di frequentare la Didumos, di cui Florien gli aveva parlato anni prima e che lui, anche al fine della sua futura carriera da archeologo, aveva sempre desiderato frequentare, sperando che un ambiente nuovo e il continuo contatto con altri ragazzi e ragazze come lui potessero spingerlo a uscire dal suo guscio di isolamento e diffidenza, facendolo tornare l'Adrien di prima.
Sebbene il ragazzo non fosse, sostanzialmente, cambiato, rimanendo decisamente introverso e diffidente, tuttavia frequentando la Didumos riuscì a imparare nuovamente a relazionarsi anche con altre persone, legando in particolare con alcuni membri del gruppo di teatro e di giornalismo, e riuscendo a recuperare in buona parte la sua forza d'animo, ritornando determinatissimo a raggiungere il suo sogno di diventare un famoso archeologo.
Il gioco di Hypnos, però, fu per lui, che era ancora restio a confidarsi con chiunque e a chiedere un qualsiasi tipo di aiuto ad altre persone, particolarmente pesante: già al secondo incubo ad occhi aperti, il ragazzo si era lasciato sopraffare dalla paura, perdendo il gioco, cosa che lo aveva portato a ritrovarsi addormentato in cima alle scale e, mentre si svegliava, a rotolarne giù, rompendosi una gamba e un braccio, oltre che stortandosi un polso e lussandosi una spalla.
Inoltre, rimase sopraffatto dalle sue paure, che, da quel momento in poi, si acuirono notevolmente, e si chiuse sempre di più in se stesso, smettendo di frequentare il corso di teatro e quello di nuoto, e non abbandonando fotografia solo per non deludere la sua amica Myriam, una delle poche persone con cui, dopo la sconfitta, non aveva tagliato completamente i rapporti.
ATTIVITÁ
Adrien fa parte del gruppo di teatro, anche se all'inizio non ne aveva alcuna intenzione.
Il ragazzo, infatti, non pensava inizialmente di provare ad iscriversi, in quanto non era andato alla Didumos per diventare un attore, bensì un archeologo, e dunque la recitazione non rientrava tra le attività che aveva pianificato di fare.
Tuttavia gli era capitato, il giorno dei provini per entrarvi, di essere all'antico teatro greco, che fin da quando lo aveva visto per la prima volta lo aveva sempre affascinato molto, e che il gruppo gli avesse detto di andarsene, se non era lì per il provino.
Siccome ad Adrien non andava assolutamente di andarsene, aveva detto che era lì per fare il provino, ma avrebbe preferito farlo dopo altri.
Originariamente la sua intenzione era di andarsene dopo aver esplorato e ammirato un altro po' quel meraviglioso teatro greco.
Non gli interessava, infatti, più di tanto la recitazione, e poi sapeva che bisognava essere davvero bravi per entrare cosa che lui, in realtà, non riteneva di essere più di tanto; ma sentendo di sfuggita i provini di alcuni altri ragazzi li aveva trovati davvero patetici e per nulla convincenti.
Così, quasi per gioco, aveva deciso di farlo veramente, il provino: ed era andato bene, molto bene, decisamente molto, molto meglio di quanto Adrien stesso si aspettasse.
Quando gli dissero che aveva passato il provino, ormai il ragazzo aveva cambiato idea: recitare non era male, anzi, e lui era tutt'altro che incapace, e per quanto riguardava quello che ancora non sapeva fare bene... beh, lo avrebbe appreso con l'esperienza.
Ma Adrien non fa solo teatro, anzi.
Il suo interesse per l'archeologia, infatti, lo ha spinto a frequentare anche il corso di storia dell'arte, materia nella quale, essendone appassionato, è particolarmente bravo; nonché quello di giornalismo, più che altro per imparare ad utilizzare la macchina fotografica, che gli sarebbe probabilmente tornata utile, da archeologo, per documentare le sue scoperte.
Infine, il ragazzo fa anche nuoto in mare: un modo, questo, per fare un po' di quell'attività fisica che, altrimenti, alla Didumos gli mancherebbe, nonché per trascorrere un po' di tempo al mare, come gli è sempre piaciuto fare fin da bambino.
PAURE
Emofobia: Paura del sangue
Questa paura si è sviluppata nel ragazzo da quando, a soli sette anni, ha ritrovato per primo i cadaveri dei genitori e del Duca Éugene assassinati e ricoperti di sangue.
Da allora, tutte le volte che vede qualcosa, ma soprattutto qualcuno, sporco di sangue, il ragazzo si sente a disagio, in misura variabile da un fastidio, più o meno consistente, fino al vomito o allo svenimento nei casi peggiori, che gli fanno più impressione.
Claustrofobia: Paura degli spazi chiusi
Adrien è diventato claustrofobico dopo la vicenda del rapimento.
Siccome, infatti, lui e Céline erano rimasti chiusi per tre giorni in uno stanzino piccolo, buio e freddo, ma soprattutto nell'incertezza e nella paura più totale per ciò che sarebbe potuto succedere.
Dopo quell'evento, il ragazzo ha sviluppato una vera e propria fobia degli spazi chiusi, senza via di uscita, che lo fanno sentire come imprigionato e gli richiamano alla mente quei terribili giorni.
Acluofobia: Paura dell'oscurità
Anche questa paura, esattamente come la precedente, si è sviluppata a seguito del rapimento, ed è sempre legata al ricordo di tale vicenda.
Al buio, infatti, gli sembra sempre di rivedere il volto coperto del suo carceriere, di risentire i passettini dei topi sul pavimento e i passi pesanti dell'uomo, di essere, insomma, di nuovo dentro lo stanzino.
Per questo motivo il ragazzo gira sempre con degli accendini e un moccolo di candela in tasca: non importa se gli si sporcano i vestiti, preferisce essere sempre sicuro di poter fare luce nel caso si trovi al buio.
Musofobia: Paura dei topi
Adrien ha sviluppato questa paura, come le due precedenti, del resto, dopo essere stato rapito.
Nello stanzino in cui erano rinchiusi lui e Céline, infatti, c'erano alcuni topi, e anche solo sentire i passettini di un topo o vederne uno lo mette a disagio, perché gli ricorda la terribile esperienza.
DESIDERI
Il più grande desiderio di Adrien sarebbe quello di poter dimenticare il passato, in particolare la vicenda del rapimento e del ritrovamento dei cadaveri dei genitori, eventi che l'hanno decisamente segnato e che lui vorrebbe poter cancellare dalla sua memoria, per non avere paura o essere disgustato dal sangue, dal buio, dai topi e dagli spazi stretti fino a sentirsi male, per non dover avere incubi ricorrenti su questi fatti, per poter vivere una vita a tutti gli effetti normale.
Il ragazzo vorrebbe, inoltre, essere capace di comunicare in modo efficace le sue amozioni agli altri, in modo che anche le altre persone capirlo fino in fondo, e non trovarlo scontroso a causa della sua scarsa loquacità.
Infine, il sogno di Adrien sarebbe quello di diventare un archeologo: il ragazzo, infatti, ha coltivato questo sogno da quando Flrorien, di ritorno dal suo Grand Tour, gli aveva raccontato di Pompei, che aveva visitato, e con la scoperta del sito di Toria antica dl 1871 questo sogno non ha fatto che diventare sempre più importante per il ragazzo, che sogna, in questo periodo di grandi scoperte archeologiche, di scoprire, un giorno, altri luoghi "perduti" dell'antichità.
CONOSCENZE
Myriam Hart
Adrien e Myriam si sono conosciuti al club di fotografia, ovviamente, e ad una delle prime lezioni si erano, per caso seduti accanto.
Stavano entrambi imparando ad utilizzare la macchina fotografica e facendo le prime foto, ma quando la ragazza aveva avuto una difficoltà a prepararla, Adrien l'aveva aiutata, per poi osservare, sarcastico: "Ah, tutta questa gente che ama le fotografie e poi non è capace di farle..."
A questo punto Myriam, dopo aver risolto il problema materiale con la macchina fotografica, grazie anche all'aiuto di Adrien, che, pur con il suo carattere scontroso e sarcastico, aiutava volentieri i suoi compagni, aveva fatto una foto davvero bella e artistica al paesaggio che si vedeva dalla finestra e che i ragazzi dovevano fotografare come primo esercizio.
Dopo averla fatta e sviluppata, aveva replicato, con un sorriso simpatico, ma un po' canzonatorio: "Ti sbagli, magari non sono capace di preparare la macchina fotografica, ma secondo me le foto le so fare!"
Adrien era rimasto sorpreso positivamente, non tanto dalla foto, che era davvero bella, ma anche proprio dall'atteggiamento della ragazza stessa, e non aveva potuto fare a meno di abbozzare un sorriso.
Da quel momento, i due, durante le ore al corso di giornalismo si sono sempre seduti l'uno di fianco all'altro e, piano piano, sono diventati amici.
Per quanto per Adrien Myriam sia sicuramente una delle sue migliori amiche, a volte i due si prendono un po' in giro, e facendo dei piccoli litigi, in quanto il ragazzo spesso commenta in modo sarcastico il comportamento di Myriam, in quanto la ragazza tende a chiacchierare praticamente di continuo e a stare ferma il meno possibile, e lei quindi è spinta a rispondergli per le rime, ironizzando sulla sua rigidità e sul suo voler sempre fare il serio.
Questi diverbi, però, in realtà, hanno sempre fatto parte del loro rapporto di amicizia, che in realtà ne risulta in genere più rinsaldato che affievolito, e contribuiscono anche a far un po' "sbloccare" Adrien, che con Myriam si comporta in modo più naturale che con la maggior parte degli altri ragazzi e ragazze della scuola.
Il gioco di Hypnos, che hanno entrambi perso, ha avuto ripercussioni piuttosto pesanti su entrambi.
Adrien, non riuscendo ad affrontare le sue paure, si è lasciato sopraffare da esse, con il risultato che adesso queste paure si sono, per lui, acuite notevolmente, oltre al fatto che, rotolando giù dalle scale nel risvegliarsi, si è rotto la gamba destra, il braccio sinistro, di cui si è anche lussato la spalla e slogato il polso.
A Myriam, se possibile, è andata però ancora peggio, in quanto la ragazza, dopo aver perso la sfida, è diventata cieca, vedendo così una delle sue più grandi paure diventare realtà.
Adri e Myriam, dopo aver perso le sfide del gioco di Hypnos, si sono quindi sforzati di supportarsi e aiutarsi a vicenda per quanto potevano.
Il ragazzo, infatti, capendo quanto l'amica fosse stata segnata dalla perdita della vista, ha cercato sia di farle sentire la sua presenza, anche se non è un gran che con le parole, sia di darle concretamente una mano, con indicazioni e descrivendole cosa succedeva, per aiutarla ad adattarsi alla situazione.
Myriam, invece, non solo ha iniziato a supportarlo concretamente mentre camminava e per fare varie cose manuali, ma è stata per lui una presenza essenziale per impedirgli di arrendersi, sprofondando nella depressione più buia, in quanto, dovendola aiutare, si è trovato ad avere meno occasioni di restare completamente solo, pensando esclusivamente alle proprie paure.
Qui, stesso discorso di Tori.
Ho bisogno di sapere i vostri personaggi in che rapporti sono con Adri caro.
Ovviamente mi servono per forza tutti quelli del gruppo di teatro 1875, ma sarei felicissima anche di stabilire relazioni con altri studenti.
Adri non ha tantissimi amici, ma sicuramente conosce piuttosto bene quelli del gruppo di teatro, e magari va d'accordo anche con il compagno/a di stanza o un altro compagno di classe. Ovviamente, dato che è parecchio introverso e a volte si comporta in modo un po' scostante e sarcastico, ci starebbe perfettamente se a qualcuno, o fuori dal gruppo o anche dentro, non stia simpatico.
Tra l'altro, data la sua propensione a giudicare negativamente chi parla e si interessa di cose secondo lui irrilevanti e prive di una vera importanza, farà probabilmente fatica ad accettare i ragazzi venuti dal futuro 2035 *coff coff* credo proprio che non sopporterà il modo di fare abituale di Tori *coff coff*
Per quanto riguarda eventuali crush, se qualcuno ne ha voglia volentieri, ma non è necessario e comunque ricordiamoci che Adri per ora ha solo avuto una mezza cotta per Céline, ma non è sicuramente uno che passa il suo tempo a correre dietro alle ragazze e quindi si potrebbe sviluppare solo in un contesto che li porti a stare spesso insieme anche per altre ragioni.
Detto questo, siete liberissimi di propormi qualunque conoscenza di cui abbiate voglia, sarà accettata con gioia da parte della sottoscritta!!!
Adrien: Scusa, ma non sono io che devo decidere se-
Io: No. Stai zitto, che ti ho inventato poco loquace per un motivo.
CURIOSITÁ
Orientamento e identità di genere
Adrien è eterosessuale cisgender, e in passato ha avuto, per qualche tempo, una cotta mai confessata per Céline.
Nonostante ciò, il ragazzo non ha ancora avuto una relazione seria; per lui, infatti, raggiungere i suoi obiettivi viene prima di sposarsi, anche perché sa che, più volte, purtroppo, i matrimoni sono ancora dettati dall'interesse più che dall'amore, e, comunque, dopo alcuni anni spesso diventano problematici.
Di conseguenza, il ragazzo preferisce perseguire i propri obiettivi che correre dietro alle ragazze, perché, per lui, è meglio essere felici di quello che si sa e che si è, e che la propria felicità non debba dipendere in prims da altre persone.
Conoscenza della mitologia
Adrien ha iniziato a interessarsi alla mitologia latina e greca esclusivamente a causa delle notizie dei ritrovamenti archeologici e del fatto che frequenta la Didumos, ma vede la mitologia esclusivamente come un insieme di credenze di un popolo antico che, non avendo i mezzi per spiegarsi alcuni fatti e fenomeni, inventava storie che li spiegassero e la ha appresa solo per la sua utilità per comprendere e analizzare reperti storici.
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