『 Gods' Games 』: roleplay~Human
🍂Nome: Rhys
Origini e significato del nome: Il nome Rhys ha origine gallese e significa “entusiasmo”. Questo nome è stato utilizzato nel paese di Galles per secoli ed è considerato uno dei nomi gallese più tradizionali e popolari. Originariamente, il nome era scritto come “Ris”, ma nel corso dei secoli si è evoluto in “Rhys”. Nella cultura gallese, il nome è stato associato alla nobiltà e alla ricchezza. Era un nome popolare tra i draghi gallesi, e molti sovrani gallesi avevano il nome di Rhys.
🍂Cognome: Wilson
Wilson è un cognome di origine scozzese; è un cognome derivato dal patronimico Wilson, figlio di Wil. Una variante meno comune è Willson
Etimologia: Deriva dal patronimico "Wilson", che significa letteralmente "figlio di Wil". "Wil" è una forma abbreviata del nome germanico "Wilhelm", equivalente all'inglese "William" e all'italiano "Guglielmo".
🍂Anni: Venti.
L'invincibilità che scorre nelle vene, che belli i potenti anni venti.
Ti senti come se potessi mangiarti il mondo, anche se, a dire la verità, alla fine è lui che ti schiaccia.
Un secondo credi di essere il più forte, il ragazzo più invincibile, quello dopo le tue certezze vacillano come una barca in balia delle onde, agitate per via della furia di Poseidone.
Ah che belli i vent'anni
Numero pari, portatore di buona sorte.
La verità è che, quell'età, è tra le più critiche sotto molti punti di vista.
Non sei più un bambino,
Né un adolescente,
Non sei neppure un adulto però, dunque non devi ancora sottostare alle regole di quel mondo.
Sei sei un ventenne come Rhys, con la testa in disordine e il cuore fuoriposto, allora in bocca al lupo.
I vent'anni non sono facili, non credere a chi afferma il contrario.
Non vi è mai un'età giusta, solo la giusta età.
🍂Prestavolto:
Izumi Miyamura~Horimiya
L
'aspetto fisico di Rhys è un elemento fondamentale della sua personalità. Il contrasto tra l'immagine che proietta in ambienti pubblici e quella che mostra nella vita privata è ciò che lo rende un personaggio così affascinante e complesso.
Occhi: Spesso descritti come dolci e gentili, occhi azzurri che evidenziano un contrasto con il suo aspetto esterno.
Sorriso: Il suo sorriso è considerato affascinante e in grado di sciogliere anche il cuore più duro.
Altezza: Di statura media, ma il suo fisico atletico lo fa apparire più alto.
Capelli: Corti e ben curati, rivelando un viso delicato e lineamenti affascinanti. In realtà, egli ha i capelli che gli arrivano fin sopra le spalle, che però puntualmente taglia, quasi non riuscendo a riconoscersi con i capelli lunghi.
Abbigliamento: Preferisce abiti comodi e alla moda, che mettono in risalto il suo corpo.
🍂Carattere:
Oh Dear Lord, sono il capo degli sbruffoni, io, cosa crede?
Rhys, a discapito di ogni previsione, è un ragazzo che di tranquillo ha ben poco.
È un ragazzo che usa l'iperbole come il pane a colazione, tende pertanto, ad esagerare nei costrutti delle sue frasi, così come in ciò che fa.
Attore nato, di ogni discorso fa il suo palcoscenico, inserendo elementi teatrali e decisamente amplificati; il mondo è il suo stage, luogo in cui si può muovere in qualsivoglia dimensione voglia fare assumere a quella conversazione o evento.
'Ha un'aria da eterno adolescente, con gli occhi che sembrano aver visto troppo e un sorriso che promette solo guai.'
Rhys ha uno sguardo che sembra leggere nei tuoi pensieri, a volte nascondendo un'emozione profonda. Ti scruta, ti osserva, talvolta facendoti provare puro disagio come unica sensazione possibile.
Non dirà nulla però, di ciò che emerge dai suoi studi sulla tua persona, si limiterà ad alzare gli angoli della bocca in un sorriso, niente di più.
Lasciandoti il beneficio del dubbio, l'amaro in bocca.
Difatti, Rhys ha anche un sorriso che può passare dall'ironia allo scherno in un istante, lasciandoti sempre un po' incerto sui suoi veri sentimenti.
Provocatore: Gli piace sfidare le convenzioni e mettere alla prova le persone.
Contrasta gli aspetti e le previsioni: Un personaggio troppo perfetto, banalmente, rischierebbe di risultare noioso e convenzionale, ecco perché lui si dissocia da questo mondo fatto di conformismo e regole rispettate.
Forse è questo suo lato misterioso che sembra attrarre più persone di quanto lui non cerchi di attrarre?
'Sono loro che vengono da me, forse hanno già capito chi sono'
Non va dimenticato che, a prescindere da questo personaggio che si è creato e che fa uscire di continuo, egli è un calcolatore lucido, di quelli che sarebbero in grado di prendere una decisione anche con la morte di compagni intorno.
Non si lascia prendere dal panico facilmente, sa bene che la mente è il vero motore del corpo, quindi non può mai spegnersi, rischierebbe di entrare in pericolo, altrimenti.
🍂Storia:
'Vuoi davvero conoscerla? Beh, io ti avviso di fermarti prima.'
In una grande città, immersa nel cuore della Silicon Valley, vive Rhys, un programmatore di talento. Nessuno lo conosce veramente. È un fantasma digitale, un'ombra che si muove silenziosamente tra le linee di codice.
Non si sa da dove venga, né dove risieda, è un'ombra fugace che, metaforicamente, fugge appena il sole sorge.
La verità sul passato di Rhys la conosce solo lui e chi lo ha messo al mondo, non genitori, quello mai.
Non potrebbe mai definire genitori persone che alla nascita del "problema" lo hanno lasciato alle porte di un convento ancora in fasce.
Facile scappare quando la vita si fa dura, vero?
Quanto sarebbe stato facile, invece, provare a crescerlo come dei comuni genitori?
"Non posso perdonargli il fatto di aver preferito l'abbandono a me. Non sono stato la loro prima scelta"
Egli nutre del risentimento nei loro riguardi, si augura di non incrociare mai il loro sguardo, perché rischierebbe davvero di sputargli sopra tutto il dolore a cui lo hanno esposto preferendo lasciarlo.
Rhys crebbe come un talento naturale, un piccolo genio, di quelli che si incontrano una volta ogni cento anni. Eccelleva nelle discipline scientifiche e, ancor di più, nella matematica.
I numeri erano il suo mondo: immergersi dentro per tentare di risolvere infinite sequenze alleviava il tornendo del suo cuore, crepato per via del dolore inferto da altri.
Non era un topo di biblioteca, trascorreva poco tempo sui libri, era tutto già stampato nella sua mente e aspettava solo il momento per venire fuori.
Durante gli anni, diversi furono i genitori che provarono ad adottarlo, scegliendo però alla fine di optare per figlie femmine o persone di età inferiore.
"Mi sono sempre sentito poco per tutto. Ho capito solo dopo che, in realtà, ero troppo per tutti e per questo mondo"
Il suo odio verso l'esterno crebbe, soprattutto, nei confronti di coloro che gli offrivano una luce, un barlume di speranza, salvo poi buttarci dell'acqua gelida e spegnere quella flebile fiammella.
Non li avrebbe perdonati, si era ripromesso che, qualora sarebbe diventato genitore in un futuro (cosa che non credeva possibile) avrebbe fatto del suo meglio per non essere come loro.
Le esperienze passate forgiarono il suo temperamento, ribelle e sempre in tumulto, una sorta di anima sventurata, non capace di trovare conforto negli altri, solo nei suoi numeri.
'Non penso di essere in grado di provare sentimenti come l'amore; nessuno mi ha mai insegnato come si fa'
🍂 Curiosità:
•Disegnatore provetto: Oltre ad eccellere nella matematica e in tutte quelle questioni legate ai numeri, egli è altrettanto bravo nel disegnare, predilige i soggetti, anche se non disprezza anche i paesaggi.
•Tatuaggi: Li tiene nascosti ma, in realtà, ha diversi tatuaggi in svariate parti del corpo. Il suo preferito è quello sull'avambraccio sinistro, raffigurante una libellula, simbolo di rinascita.
To be continued...
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