꧁【Chapter 6】 「un mostro...che non è un mostro」꧂

Personaggi: Ichiro Okita (mio) -Hiroshi Niida (Felpato004)
Role: The return of Despair  (SoraTheCandyPrince)
Titolo: "Il mosto...che non è un mostro"

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«Che noia...» mormorò tra sé e sé il ragazzo, guardandosi attorno spaesato. Da quando tempo stava camminando? Non lo sapeva nemmeno lui. Continuava a camminare senza una meta precisa, stringendo un libro in mano. C'erano tanti alberi, lì, in quel parco. Era una calda giornata d'estate, e la sera si stava facendo sentire con quel suo leggero venticello. Hiroshi continuò a girare, cercando una panchina dove sedersi e leggere in santa pace il suo libro, ma si ritrovò solamente in quello spazio dove i bambini giocavano. Era pieno di scivoli, altalene e altri giochi. Fortunatamente per lui, c'erano solo pochi bambini, che ridevano e scherzavano.
Hiroshi scrollò le spalle, notando poi una panchina poco lontana da loro.
«Meglio di niente..» disse tra sé e sé, sperando di non essere disturbato.
Fece per sedersi, ma il pianto di un bambino lo fermò. Alzò lo sguardo, guardando gli altri ragazzini allontanarsi e lasciare seduto, solo soletto, per terra quel bambino che era scoppiato il lacrime. Forse era anche più piccolo di loro.
Hiroshi rimase in silenzio ed immobile per qualche secondo, spostando lo sguardo sul più piccolo che ormai stava guardando per terra, singhiozzando e tremando. Decise, così, di avvicinarsi piano, stringendo lievemente il libro in mano.
Appena fu abbastanza vicino, lo guardò per qualche secondo. Sembrava un bambino normale, se non fosse per il braccio, quasi tutto bendato.
«Hey» mormorò, abbassandosi per riuscire a guardare meglio il bambino, che, nel sentire la sua voce, sbiancò di colpo.
Lui alzò di scattò lo sguardo ormai bianco come un lenzuolo, allontanandosi velocemente dal ragazzo. Iniziò a tremare quasi sul punto di scoppiare a piangere, senza dire nulla.
Vedendo il comportamento del più piccolo, cercò di tranquillizzarlo con un sorriso «...Va tutto bene, non ti faccio niente» disse porgendogli la mano, avvicinandosi ancora.
Il bambino non lo ascoltò nemmeno, continuando a tremare e ad allontanarsi.
«...Sparisci» mormorò poi, la voce che gli tremava. «Vai via, mostro»
«Eh?» Hiroshi inclinò il capo di lato. «"Mostro"?» ripeté, grattandosi una guancia abbastanza confuso. «Uhm... va bene» ridacchiò lievemente.
Il bambino lo guardò ancora per qualche secondo. Dopo un po', riuscì a calmarsi. «...Come ti chiami?» domandò poi, cercando di smettere di tremare.
«Hiroshi» rispose, sorridendogli. «E tu, invece?»
Lui prese lo skate nero al suo fianco, che fino a quel momento il più grande non aveva notato. «Ichiro» mormorò.
Hiroshi si avvicinò. «Bene, piacere di conoscerti, Ichiro. Andiamo da mamma, adesso?» domandò sorridendo, mentre il più piccolo gli prese timidamente la mano, tremando ancora. «Lo prendo come un sì»
Hiroshi si alzò, tenendo il bambino per mano. «Dov'è mamma?» domandò poi.
«All'entrata» mormorò Ichiro, avviandosi.
Il più grande lo seguì, contemplando per qualche secondo il braccio fasciato di lui, curioso, ma decise di non dire o chiedere niente a riguardo.
Arrivati finalmente all'entrata, Ichiro lasciò la mano di Hiroshi e corse verso una donna abbastanza giovane, che sorrise al figlio. Quest'ultimo si girò, facendo un piccolo sorriso al più grande. «Giochiamo insieme, qualche volta. Okay?» gli disse, prima di andare via insieme alla madre.

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Oyah!
Boh, questa fa schifo- l'ho scritta durante la spiegazione di storia c:
Well- uh- spero vi sia piaciuta qwq

Laura♡

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