The White Room

Oc per "The White Room" di Izumii23

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Nome: Benjamin. Ma preferisce di gran lunga essere chiamato Ben o BJ.

Cognome: Brown

Età: 18

Nazionalità: Inglese

Aspetto: dalla modesta altezza di un metro e sessanta e il fisico scolpito, Ben si presenta come un ragazzo che non ha alcuna paura di scatenare una rissa. I suoi occhi pistacchio sono affilati e pieni di determinazione. Guardano i suoi nemici dall'alto in basso -nonostante l'altezza-, quasi a voler sfidare l'intera umanità. Quei suoi occhi derisori e pieni di egocentrismo, ponendosi in cima a tutto e tutti.
I suoi capelli castani chiaro sono in perenne disordine. Sono spesso impregnati di sudore, a volte del sangue li ricopre, dati i continui allenamenti e risse scatenate dal ragazzo. Nemmeno si preoccupa più di pettinarli. Si limita a lavarli e asciugarli, domandoli con un semplice elastico, dato che gli arrivano fino al collo. Sono così disordinati, che anche da legati, la piccola coda sembra mimetizzarsi con il resto della capigliatura, rendendola più voluminosa.
Spesso ha un cerotto sul naso e qualche ferita qua e là per tutto il corpo. La sua pelle rosea è ruvida e spiacevole al tatto, facendo notare che non si cura molto di sé.
Le dita e i palmi delle mani sono i più colpiti dalle sue risse. Difatti, ha cicatrici, ferite e croste specialmente lì. Ha il brutto vizio di stuzzicare le crosticine, per questo, e per coprire i segni del combattimento, tiene spesso dei guanti. Dietro la schiena ha una bruttissima ustione che si espande dall'altezza del trapezio destro fino ad arrivare ai dorsali.
Il suo vestiario è spesso composto dai suoi guanti, da giacche di pelle o di tessuto morbido, una maglietta a maniche corte, jeans o pantaloni comodi e delle scarpe da ginnastica. Gli piace, inoltre, aggiungere catenelle al suo outfit e mettere un'orecchino.

Abilità: forza fisica. Nonostante l'altezza di un nano e il fisico mingherlino, nascosto dalle sue giacche di pelle, Ben nasconde una forza impressionante. È molto abile nel combattimento corpo a corpo e i suoi pugni colpiscono sempre dove fa più male.

Testardaggine. Questa è un'arma a doppio taglio. Però, se lui si mette in testa una cosa, niente e nessuno può bloccarlo da fargliela fare. La sua testardaggine può essere interpretata come forte determinazione oppure come follia. A voi la scelta.

Paure: Pirofobia, ovvero la paura del fuoco. Questa paura è nata in lui a sette anni, quando si ritrovò nel bel mezzo di un'incendio che stava dirompendo per tutta la casa. Dinanzi alla potenza schiacciante del fuoco, lui era un'imponente pulce, che poteva solo osservare ciò che stava accadendo attorno a lui. L'ustione se l'è provocata quel giorno, quando è letteralmente andata a fuoco la sua maglietta. Ricorda ancora il dolore che ha provato quel giorno, fino alle settimane seguenti.
Se si trovasse davanti anche a una semplice fiammella, non riuscirebbe a non tremare. Cercherebbe di mostrarsi forte, nonostante l'evidente tremolio, negando in continuazione la sua paura. Ma non riuscirebbe mai a superarla. Il dolore che ha provato quel giorno è stato troppo. Si autoconvincerebbe di averla superata, ma la realtà sarebbe ben diversa.

Idrofobia, la paura dell'acqua. Questa paura è basata solo su un'incapacità del ragazzo: Ben non sa nuotare. Sua madre non l'ha mai portato in piscina o al mare per insegnarglielo. Ci pensava la scuola a portarlo assieme alla classe in questi due luoghi, ma a quei tempi era troppo grande per indossare i braccioli. Tutti lo avrebbero preso in giro, quindi si limitava a dire che non voleva bagnarsi, rimanendo al sicuro sulla sabbia. Dinnanzi all'acqua, lui non tremerebbe affatto. Si mostrerebbe indifferente. Se lo si buttasse in una vasca, innanzitutto insulterebbe chi ce lo ha buttato e la madre di questo individuo, per poi iniziare a sbracciare come un'uccello nel tentativo di non affogare. Con un po' di allenamento, riuscirebbe a superare la paura dell'acqua. Basta che impari a nuotare.

Carattere: già dal suo vestiario e dalle sue catenelle è possibile intuire qualcosa di lui. Ben è un teppista. Violento, brutale e senza la minima raffinatezza. Lui è un'ignorante che conosce solo il linguaggio dei pugni e della violenza. Si allena ogni giorno proprio per non farsi mettere i piedi in testa... letteralmente, data la sua altezza di un metro e un tappo. Si diletta a sfidare chiunque entri nella sua zona e nel suo spazio personale. Insomma, come si permettono le persone si respirare la sua stessa aria? Ha l'innata capacità di far scatenare una rissa per le più piccole e stupide motivazioni. Tra queste possiamo elencare il "Hai la faccia di un cavallo.", "Hai inquinato la mia aria con la tua puzza da secchione.", "La tua saliva mi è finita sulla giacca." oppure "Stai usando quei paroloni per confondermi!?". Insomma, tutto!
Si arrabbia specialmente con l'ultima "motivazione". Dato che non ha mai ricevuto un'istruzione adeguata e non si è MAI appassionato alla letteratura, le parole conosciute da Ben sono quelle che sente in strada. Il suo dizionario, però, è pieno di parolacce e insulti. Quelli non mancano mai ed è difficile che lui non inserisca almeno uno di questi in un suo discorso.
Se non volete avere un pugno sui gioielli, mai, ma proprio MAI, abbassarsi al suo livello. Letteralmente. Non piegate mai le ginocchia per non farvi guardare dal basso da lui. Lo detesta. È come se gli abbiate detto che è un tappo. Ed è l'insulto che lui non perdona senza una rissa. Piuttosto, se li vicino c'è uno sgabello o una sedia, sarà lui stesso a prenderla e a salirci sopra per sembrare più alto.
Determinato e testardo come un mulo. Se si mette in testa una cosa DEVE farla. Che sia la cosa più stupida e folle del mondo o la più intelligente. Sa impegnarsi veramente tanto in ciò che fa e in ciò che crede di poter fare. Se gli altri ci riescono, allora perché lui non potrebbe farcela? Se solo ci si mettesse d'impegno, saprebbe imparare a memoria tutta la Divina Commedia di Dante. La sua determinazione è facilmente notabile dal suo lavoro. Infatti, gestisce un bar lasciatogli in eredità dal nonno. E non è affatto male! Riesce persino a non litigare con i clienti. È già un bel traguardo per lui.
In una discussione, ha il brutto vizio di voler dire sempre l'ultima parola, incurante delle conseguenze. Non gli importa se chi ha davanti è un barbone o la regina Elisabetta, tratta tutti allo stesso modo: con arroganza e voglia di dire l'ultima. Se poi ci sarà una punizione o meno, non gliene importa niente. Vuole dimostrarsi forte e non dare la soddisfazione a nessuno di aver detto l'ultima. Anche a costo di tirare un pugno in faccia e staccare i denti di chi sta parlando.

Storia: nato in una giornata d'autunno, all'interno di una famiglia complicata. La madre era una giovane ventenne che si era lasciata andare con un uomo, già sposato con un'altra, più grande e ricco di lei.
Benjamin è stato il frutto di quella notte... di quell'errore. Inizialmente, la donna era andata dall'uomo, chiedendogli i soldi per il figlio che stava per nascere. Quest'ultimo si rifiutò, minacciandola persino di ucciderla assieme al figlio in grembo, se avesse insistito ancora. Ormai distrutta, la madre di Ben tentò persino di abortire, venendo bloccata dai genitori, offrendole il loro aiuto. Pochi mesi dopo nacque Ben, già odiato dalla madre, nonostante non avesse fatto niente di sbagliato. Era certa che lui sarebbe stato la sua rovina.
Nel corso degli anni, Ben non ha mai ricevuto un singolo segno di affetto o di apprezzamento da parte di sua madre. A stento riusciva a vederla, dato che lei usciva la mattina presto e tornava quando ormai era sotto le coperte a dormire. I nonni lo hanno sempre accompagnato all'asilo e al parchetto vicino casa. Le elementari le ha passate in una scuola pubblica e già veniva preso in giro dai suoi compagni di classe, vedendolo con libri usati e rovinati e con dei vestiti del "secolo scorso". In più, il fatto che durante i colloqui con i genitori si presentasse solo la giovane madre, costretta dai nonni, non faceva altro che rendere ancor più negativa la reputazione di Ben, dato che le madri incitavano i loro figli a non avvicinarsi a lui, pensando che la madre fosse una prostituta.
La giovane donna cercava di sopravvivere con dei lavori part-time, assieme all'aiuto della pensione dei genitori. Ma ben presto venne licenziata da tutti questi, dato che aveva il brutto vizio di ubriacarsi durante le ore lavorative. Una notte, quando Ben aveva solo sette anni, la madre, evidentemente ubriaca, fece cadere una bottiglia di birra vuota, svegliando Ben. Poi ella collassò, non curante di aver lasciato i fornelli e non curante della tenda che aveva appena preso fuoco. L'odore di fumo fece scendere Ben dalle scale, notando immediatamente come l'intera casa avesse preso fuoco. Le fiamme gli impedirono di vedere la figura della madre, ormai carbonizzata. Cercò immediatamente di uscire dalla porta, ma era chiusa a chiave e lui non sapeva né dove questa fosse e né arrivava alla maniglia, così da poter aprire la porta. Fortunatamente, le fiamme attirarono l'attenzione dei vicini, che chiamarono immediatamente i pompieri. Questi trassero in salvo Benjamin, portandolo in ospedale per l'ustione che aveva riportato. I nonni corsero immediatamente all'ospedale, per sapere come stesse il loro adorato nipotino, dopo che gli era stata data la notizia che la figlia era morta bruciata. Dopo quest'evento, Ben venne affidato alla custodia dei nonni. Con loro stava molto meglio che con la madre, ma cercava comunque in ogni modo di non andare a scuola. Dopo le elementari, aveva deciso che non si sarebbe più fatto mettere i piedi in testa alle medie e al liceo dagli altri compagni. Non gli importava nemmeno di studiare, gli bastava farsi rispettare da tutti. Il suo comportamento aggressivo venne notificato ai nonni, i quali dovevano sopportarsi le parole del preside sul loro nipotino. Insomma, Ben era un ragazzo così dolce e premuroso a casa, perché a scuola lo paragonavano a un delinquente? Ma le minacce di espulsione non toccarono minimamente l'animo di Ben, piuttosto, aveva deciso di non farsi bocciare solo per far felici i loro nonni. Così non gli restò che barare e copiare. Sia durante l'anno scolastico, sia durante gli esami. Superati questi due ostacoli, decise di non continuare più gli studi... anzi, tecnicamente non li ha mai iniziati. Ciò che gli era rimasto della scuola era solo qualche foglietto stropicciato usato per copiare. Tutto qui.
Durante il suo secondo anno di liceo, la nonna morì per cause naturali. Si mostrò forte al funerale, nonostante in cuor suo stava piangendo come un bambino. Da quel giorno, il nonno lo prese sotto la sua ala, decidendo che sarebbe stato lui a ereditare il suo bar. Non appena finì il quinto liceo, il nonno morì anch'esso per vecchiaia. Da quel giorno, è Ben a gestire quel preziosissimo locale: il Golden Bar.

Orientamento sessuale: Omosessuale. Tuttavia, non si farebbe nessuno scrupolo nell'andare a letto con una donna. Alla fine, il sesso è una cosa e l'amore è tutt'altra.

Disponibilità a relazione: si. Per chiunque tenti di approcciarsi a questo uragano, buona fortuna. Si fidanzerebbe persino con una delle persone dietro a questo folle gioco! Basti che sia abbastanza forte da intraprendere una relazione con lui.

Come si comporterebbe in una relazione? Scordatevi il romanticismo. Ben non è niente di tutto questo. Alla sua cotta lancerebbe ancor più frecciatine di come non faccia con gli altri. Si divertirebbe tantissimo a stuzzicarlo, anche solo picchiettando di continuo il dito sulla sua fronte oppure mettendogli il mignolo bagnato di saliva nell'orecchio. Dopo un po', potrebbe persino avere il coraggio di dichiararsi lui stesso, senza nascondere il suo rossore.
Una volta intrapresa la relazione, non smetterebbe di fare qualche scherzo al suo ragazzo, ma guai a chi lo tocca. Quando si è fidanzato, quella persona è sua e solo sua. Non si farebbe alcuno scrupolo nel picchiare chi osa insultare o toccare la sua metà. E guarderebbe malissimo chi parla con il suo fidanzato. Insomma, sarebbe molto... troppo protettivo.
Magari, dietro le quinte, in un posto più appartato, farebbe qualche regalo al fidanzato.

Con chi va d'accordo: con tutte le persone che non lo infastidiscono. Con chi lo fa divertire o ridere e con chi riesce a tenergli testa durante una rissa.

Con chi non va d'accordo: con la maggior parte delle persone. Soprattutto con i ricconi e con chi usa paroloni che Ben non comprende.

Cosa gli piace: gli accessori. Orecchini, anelli, braccialetti e collanine. Gli piacciono molto se sono dorati o argentati.

Gli oggetti morbidi e pelosi. Gli piace accarezzarli e sono piacevoli al tatto.

Fare a botte.

Il pugilato.

Gestire il Golden Bar.

Le giacche di pelle.

I canguri. Ne ha visto uno solo allo zoo, in gita con la scuola, però lo ha subito affascinato. Poi, a forza di guardare cartoni animati, si è fatto l'idea del canguro con i guanti da pugilato. E gli piace da impazzire.

I furetti.

Il cappuccino.

Cosa non gli piace: il fuoco e la sua ustione. Ne ha il terrore e la sua ustione è il simbolo della sua sconfitta contro questo nemico incandescente.

L'acqua. Non sa nuotare. L'unica vasca in cui potrebbe entrare, è quella idromassaggio. Ma pur sempre con riluttanza, dopotutto, ha il terrore di affogare.

I braccioli e ogni singolo gonfiabile acquatico. Per iniziare a nuotare dovrebbe usare uno di questi affari galleggianti. Si rovinerebbe la reputazione con quegli aggeggi per bamboccioni!

I profumi da donna. Molti sono troppo forti e gli danno fastidio.

I libri. L'unico scopo utile di quei mattoni di carta è sorreggere la gamba corta del tavolo per non farlo traballare.

Perché ha deciso di partecipare alla White Room: per i soldi. Il suo Golden Bar sta andando in rovina. Non perché non sia un bravo gestore, ma per colpa dei debiti della madre. I nonni hanno cercato con tutta la loro buona volontà di ripagarli, ma non ci sono riusciti. Ora che si sono accumulati, Ben ha bisogno moltissimo di quei soldi per mandare avanti il locale. Non farlo chiudere è il suo obbiettivo. Ormai ha deciso. E la sua testardaggine lo farà andare fino in fondo.

Come reagisce:

■Al risveglio: sarà disorientato, certamente. Poi tutto quel bianco lo accecherebbe. Anche se, avrebbe dovuto aspettarselo, dato che il gioco stesso si chiama "White Room"! Però, dopo un po' si rilasserebbe. Avrebbe capito di aver iniziato a giocare, quindi non gli resterebbe che giocare!

■Alle varie torture che gli vengono applicate: bruciare vivo è stato di sicuro più doloroso. Cosi doloroso che ancora se lo ricorda. E quelle le chiamano torture? Dai! Persino la sua mente sarebbe capace di trovare qualcosa di più divertente e doloroso. A forza di fare a botte, si è abituato al dolore, quindi non darebbe alcuna soddisfazione. Si diverrebbe tantissimo a sbadigliare mentre viene torturato, solo per prendere gli organizzatori in giro.

■Agli organizzatori: si diverrebbe un mondo a stuzzicarli. Discuterci, insultarli e dire sempre la sua, solo per irritarli e mettere alla prova la loro pazienza. Chissà! Magari qualcuno di loro è anche carino.

Uscirebbe dal gioco? Mai. Non senza averlo completato. Ha estremo bisogno di quei dannatissimi soldi e la sua testardaggine e il suo onore gli impedirebbero di lasciare qualcosa a metà. Nemmeno dinanzi al fuoco.

Altro: la mascotte del Golden Bar è un furetto domestico. Si chiama Demon e appartiene a Ben. Dopo la morte dei nonni ha deciso di comprarlo per non stare da solo. Ora che si trova a fare questa challenge, l'ha affidato al suo vice. Si fida di lui e se al suo ritorno è successo qualcosa a Demon, beh... il vice può già scavarsi la fossa.

La sua prima volta è stata in quinto liceo con una ragazza. Non gli interessava affatto, data la sua omosessualità, però i suoi "amici" lo hanno sfidato a farlo. E lui ha accettato. Dopo se n'è vantato con loro per tutto il resto del liceo.

Una buona alternativa alle risse, sono le gare piccanti. Esse consistono nel mangiare più peperoncino dell'avversario e il primo che cede alla piccantezza perde. La prima volta che ha fatto una di queste gare, nonostante la vittoria, è stato a casa con l'influenza intestinale per una settimana.

Ecco fatto!
Spero che il mio teppista ti piaccia Izumii23 e che vada bene! :3
Zau!

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