CAPITOLO 6
"Alohomora" aprii la porta con la mia bacchetta, "Oh siete voi, bene, come siete eleganti!", Josh e Nate portavano entrambi uno smoking, Josh verde scuro proprio come il mio vestito, Nate nero.
"Amy? Mi hai copiato il colore!" disse mio fratello guardandomi dalla testa ai piedi,
"Io? Tu magari!" dissi io,
"Sei bellissima comunque", "Si, concordo con tuo fratello" disse Nate con un sorriso a trentadue denti. Lydia uscì dal bagno e i ragazzi fecero i complimenti anche a lei.
Uscimmo dalla stanza per andare nella sala comune; entrai per prima, la sala era piena di ragazzi e ragazze che ballavano e bevevano.
"Andiamo a bere qualcosa Amy" Nate mi prese la mano e mi portò a prendere da bere, c'era così tanta gente che dovetti chiedere permesso per passare.
Io e Nate presimo da bere anche per Josh e Lydia che si erano accomodati sui divanetti verdi della sala.
"ragazzi abbiamo portato da bere! Fateci spazio dai" dissi loro,
"Che ne dite se giochiamo ad obbligo o verità?" propose Lydia,
"Lancaster, hai sempre delle idee brillanti! Ci sto" sentii quella voce fastidiosa proprio dietro di me, Malfoy.
"Non era per te la proposta, mi dispiace" disse Lydia,
"Eddai! Più siamo meglio è, no? Vero Amy?" mi diede una spallata, mi aveva appena chiamata per nome??,
"Hai detto Amy? Sei ubriaco Malfoy? Non mi hai mai chiamata per nome...",
"Shhh, giochiamo dai", si sedette vicino a me e mi sorrise, che cosa gli prendeva? Era sicuramente ubriaco...
"Bene inizio io, Amy, obbligo o verità?" chiese Lydia,
"Mh verità",
"C'è qualcuno in questa stanza che desidereresti baciare?",
"No ahah", "Tocca a me, Malfoy, obbligo o verità?",
"Verità",
"Perché ti diverte così tanto torturarmi...?" tutto il gruppo rimase in silenzio,
"Perché sono uno stronzo, è così che dici che sono, no?",
"Quindi ammetti di essere uno stronzo masochista?",
"Si Adams, lo sono, e non smetterò mai di esserlo, non con te",
"Perché?",
"Ti ho già detto le mie ragioni durante la nostra punizione, hai perso la memoria per caso?" non dissi nulla, abbassai lo sguardo,
"Okk, ora faccio io..." Nate mi salvò da quel terribile imbarazzo,
"No Miller, è il mio turno" Malfoy lo interruppe, "Adams" mi guardò, "Obbligo o verità?",
"Verità",
"Ammetti che ti attraggo?", non parlai, non sapevo che dire, perché quella domanda?, "Chi tace acconsente" disse Malfoy,
"Sai benissimo che mi fai schifo", lui mi guardò negli occhi, il suo sguardo sembrava dispiaciuto nel sentire quella risposta, prese un bicchiere d'alcol e bevve.
Il gioco continuò ancora... era il turno di Malfoy,
"Adams" guardò me, "Obbligo o verità?"
"Obbligo" volevo rischiare,
"Bevi altri tre bicchieri d'alcol", lo feci, li bevvi uno dopo l'altro.
Dopo un paio di turni toccò a Nate chiedere.
"Amy, obbligo o verità?" mi chiese,
"Obbligo",
"Ti obbligo a darmi un bacio",
"AHAHAHAH, Nate davveroo?" mi girava la testa, l'alcol stava facendo effetto,
"Che cazzo Nate, non puoi chiederle altro?" Josh si intromise,
"Solo un bacio amico, non preoccuparti", mi alzai per andare da Nate, ero abbastanza ubriaca da non riuscire a camminare dritta, Malfoy per peggiorare le cose mi fece uno sgambetto, stavo per cadere a terra ma venni afferrata dalle possenti braccia di Nate,
"Il mio eroe" gli sorrisi, le nostre dita si incrociarono e fu dopo quel gesto che premetti con forza le mie labbra contro le sue, erano labbra calde e morbide, labbra che sembravano aspettare solo quello da tutta la serata, mi fece questa impressione, ma avevo ragione o no?
Quando le nostre labbra si separarono ci fissammo negli occhi, Nate aveva degli occhi color ghiaccio, molto profondi, "Ne vuoi per caso un altro?" mi sussurrò all'orecchio destro, "Magari dopo" feci quel sorriso da cretina, non ero lucida, non sapevo cosa dicevo.
"Penso sia ora che io me ne vada" disse Malfoy mentre guardava me e Nate che ci tenevamo ancora per mano,
"Non aspettavamo altro Malfoy" disse mio fratello, Malfoy era già andato tra la folla confusa, lo vidi entrare in bagno con Pansy, era davvero un maiale.
"Ook io vado a bere" aggiunse Josh, "Vengo con te" Lydia lo seguì, lasciando me e Nate lì da soli a tenerci per mano,
"Vado da loro..." dissi timidamente, "No, ti prego, rimani con me", mi trovai in imbarazzo dopo quel bacio, era soltanto un obbligo ma per Nate non sembrava così..., per me invece? Era solo un obbligo?
"Nate..." sussurrai,
"Amy andiamo in un posto più tranquillo, ti va?", lo seguii senza dire nulla, mi portò nei corridoi vuoti che portavano ai dormitori maschili.
"Nate, io..." non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra si catapultarono sulle mie, accolsi le sue labbra calde che bramavano il mio sapore, la sua lingua che chiedeva di entrare all'interno della mia bocca, la feci entrare. Le nostre lingue si incontrarono dolcemente, come quando due perfetti sconosciuti iniziano a parlare, iniziano timidamente ma poco a poco si aprono l'uno all'altra, intrecciai le mie piccole mani tra i suoi morbidi capelli mentre le sue mani mi tenevano i fianchi. Secondo dopo secondo le sue mani toccavano ogni centimetro del mio corpo, giocherellavano con la mia pelle facendomi venire la pelle d'oca, era una sensazione indescrivibile, una sensazione piacevole, più passava il tempo e più diventava intensa, mi sentivo davvero bene.
Le nostre labbra si staccarono lentamente, aprii gli occhi ed incontrai i suoi "Amy andiamo in camera mia", lo guardai confusa, "Non preoccuparti, non ti obbligherò a fare nulla che non vorrai", annuii, mi prese la mano ed entrammo in camera sua.
Nate chiuse la porta a chiave con un incantesimo e mi sbatté al muro per continuare il bacio profondo di prima, questa volta però diventò un bacio più aggressivo, ma non in senso cattivo, era un bacio pieno di passione.
Nate, il migliore amico di mio fratello, lo conoscevo da una vita e gli avevo sempre voluto bene come un fratello. Quello stesso Nate ora mi stava baciando come nessuno aveva mai fatto, non mi importava il passato o il futuro, per me c'era solo il presente, solo io e lui.
Le sue labbra passarono a dare piccoli baci umidi al mio collo in men che non si dica, "Nate..." ansimai, lui non si fermò, anzi, continuò facendomi piccoli succhiotti sul collo, "Mh Nate..." ansimai ancora, i suoi gesti su di me mi fecero eccitare.
Si tolse la giacca e si sbottonò la camicia, aveva un fisico perfetto, addominali scolpiti perfettamente, come se fossero di ceramica, un fisico che qualsiasi ragazza avrebbe voluto avere davanti agli occhi, "Nate" dissi,
"Amy ho solo caldo, baciarti mi ha eccitato" sorrise, "Sei bellissima Amy... e non lo dico per convincerti a venire a letto con me, te lo sto dicendo perché è semplicemente la verità, chi non vorrebbe essere al mio posto in questo momento?", le mie guance arrossirono dopo quelle bellissime parole, mi sentivo andare a fuoco,
"Nate..." dissi quasi sussurrando,
"Si, Amy?",
"Baciami ancora, ti prego" volevo sentire le sue labbra di nuovo premute sulle mie, mi buttò sul letto e si mise a cavalcioni sopra di me, si tolse la camicia del tutto mentre i nostri occhi non battevano ciglio, mi prese il viso e mi baciò, "Amy ti voglio" disse affannosamente tra un bacio e l'altro.
Iniziò a toccarmi dappertutto e glielo lasciai fare, mi sedetti sul letto e Nate mi abbassò la cerniera del vestito, mi ritrovai sul letto con solo il reggiseno e le mie mutandine di pizzo totalmente bagnate per quanto ero eccitata.
Mi slacciai il reggiseno, Nate iniziò a baciare ogni centimetro della mia pelle, fermandosi sui miei seni, la sua mano destra si infilò nelle mie mutandine e molto delicatamente cominciò a sfiorare il mio clitoride, "Nate..." ansimai, e infilò un dito dentro di me, provai subito dolore e glielo feci capire, "Non preoccuparti Amy" sussurrò al mio orecchio.
Il suo dito si muoveva all'interno di me lentamente, quando riuscii ad abituarmici aumentò la velocità, non provavo più dolore, al contrario, provavo piacere, fece uscire quel dito per farne entrare due contemporaneamente, una lacrima di piacere mischiata al dolore stava uscendo dal mio viso, Nate voleva fermarsi ma gli dissi di non farlo, quella sensazione mi piaceva.
La velocità cominciò ad aumentare, ansimai più e più volte mentre il suo pollice faceva movimenti circolatori sul mio clitoride, "Oh Nate..." ansimai ancora,
"Dillo di nuovo",
"Nate non ti fermare" ansimai nel suo orecchio, stavo per arrivare all'apice del piacere,
"Nate sto per ven-", affondò le sue labbra sulle mie senza farmi finire la frase, pochi secondi dopo uscì dalla mia bocca un orgasmo enorme.
Nate si fermò lentamente e si buttò accanto a me, prese il lenzuolo che si trovava ai piedi del letto per coprirmi, appoggiai delicatamente la mia testa sul suo petto e chiusi gli occhi.
"Amy non sai quanto desideravo tutto questo", non risposi, non sapevo cosa rispondere, non sapevo cosa significasse, non sapevo come agire.
La stanchezza sopravvalse su di me e poco dopo mi addormentai tra le sue braccia.
10 minuti prima
DRACO'S POV
Dopo essermi divertito con la Parkinson ritornai nella sala comune, notai che Adams non c'era, peccato, avrei voluto insultare quella patetica troia.
Mentre passavo per il corridoio che percorrevo sempre quando andavo in camera, sentii degli strani rumori provenire dalla stanza di Adams e Miller, uno dei due si stava sicuramente divertendo con qualche puttana bastarda, ero incuriosito, chi poteva mai scopare con quegli sfigati?
Avvicinai l'orecchio alla loro porta per poter capire meglio chi fossero e fu in quell'istante che sentii la voce di una ragazza ansimare il nome di Miller, riconobbi subito quella patetica voce da puttana, ma volevo assicurarmi che fosse davvero lei. Presi la mia bacchetta, feci un incantesimo per poter vedere attraverso la porta senza che se ne accorgessero e li vidi, Amy Adams e Nathaniel Miller stesi sul letto, sul punto di scopare, quella troia di merda.
Me ne andai subito in camera sbattendo fortissimo la porta dietro a me, non riuscii più a contenere la rabbia che mi suscitò quella scena. Iniziai a dare pugni contro al muro cercando di soffocare gli urli che tentavano di uscire dalla mia bocca.
Quella troia mezzosangue stava per scopare con quello sfigato di Miller? E a me che cazzo mi interessava? Perché cazzo dovevo reagire così? Cosa c'è che non andava in me? Era forse gelosia quella che provavo? Non lo sapevo...sapevo solo che Amy Adams non l'avrebbe passata liscia, quella puttana se ne sarebbe pentita presto o tardi.
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