CAPITOLO 30

"Lydia devi assolutamente aiutarmi a trovare qualcosa per la festa!", dopo cena corsi subito in camera per prepararmi a quella festa inaspettata, in quel momento mi trovavo in bagno completamente disperata, odiavo le feste senza almeno un giorno di preavviso, cosa cazzo mi sarei messa? Un pigiama?

"Credo che qualcuno lo abbia già trovato al posto nostro..." disse Lydia dall'altra parte della porta, posai il mascara sul lavandino e andai ad aprire la porta del bagno,

"Che intendi?" le chiesi confusa, Lydia si scansò da davanti a me indicandomi il letto e, a mia sorpresa, su di esso si trovava una lunga scatola di colore verde scuro con un fiocco nero. Mi avvicinai di fretta e notai un bigliettino su di essa, e casualmente, era lo stesso tipo di carta di ogni bigliettino che mi aveva inviato Draco fino a quel momento, "Questo è da parte di Draco..." sussurrai, aprii il bigliettino e lo lessi ad alta voce, così da far ascoltare anche Lydia che era accanto a me,

"Ho temuto che senza molto preavviso non avresti trovato il vestito perfetto, quindi ci ho pensato io. Spero ti piaccia, perché mi piacerebbe vedertelo addosso sta sera. -D.M."

"Ti ha preso un vestito?!", "E a me non ci pensa nessuno?" disse Lydia ironizzando un po' sulla situazione, scoppiammo entrambe a ridere, "Forza aprilo! Voglio proprio vederlo",

obbedii alla mia migliore amica e appena aprii la scatola vidi al suo interno un vestito magnifico, lo tirai fuori per vederlo nei dettagli: era un vestito corto color argento, molto luccicante, attillato, leggermente scollato al petto e scoperto alla schiena, proprio come piaceva a me.

"Beh ha dei bei gusti" parlò la mia migliore amica mentre ammiravamo il vestito,

"Già" sorrisi, non vedevo l'ora di vedermelo addosso,

"Quindi? Che aspetti a mettertelo? Sbrigati o arriveremo tardi!", aveva ragione, andai subito ad indossarlo.

Uscita dal bagno Lydia era già cambiata, e non era sola. Erano arrivati Nate e mio fratello.

"Beh? Come mi sta?" chiesi loro facendo un giro su me stessa,

"Ti sta da dio!" urlò Lydia sorridente,

"Wow sei bellissima amore" disse il mio ragazzo, "Concordo, concordo" e successivamente parlò Josh,

"Dove lo hai preso con così poco tempo?" chiese Nate, se gli avessi detto che era stato Draco a darmelo si sarebbe sicuramente infuriato, ma non mi importava, doveva accettarlo.

"In realtà me lo ha regal-"

"Io! Gliel'ho regalato io, oggi pomeriggio sono andata ad Hogsmeade e ho preso i vestiti per entrambe" Lydia mi interruppe e mentì ai due ragazzi di fronte a lei, ma perché? Non era da lei fare così... infatti, intuii subito che qualcosa era successo,

"Che ne dite di cominciare ad andare?" proposi ai ragazzi, "Io e Lydia vi raggiungiamo fra poco, dobbiamo ancora finire di sistemarci" sorrisi in modo nervoso ma funzionò, se ne andarono senza obiettare.

Mi girai verso la mia migliore amica chiedendole spiegazioni.

"È successa una cosa stamattina... mentre eri con Draco",

"Cosa è successo!?" per un momento mi preoccupai,

"Nate ha dato di matto per te e Draco!", a quel punto, guardai Lydia sconcertata non capendo cosa significasse quel che mi aveva appena detto,

"Che intendi??",

"Eravamo in sala comune ed ha iniziato ad urlare come un pazzo", "Giuro Amy, non l'ho mai visto così infuriato",

"Perché dovrebbe infuriarsi? Gliel'ho detto che sto cercando di migliorare i rapporti con Draco!",

"Lo so, Amy, ma lui era gelosissimo stamattina perché stavi passando la giornata con Draco", "E ha detto che ora con lui ti vede molto cambiata...",

"Molto cambiata??" urlai, "ORA MI SENTE" dopo quello scattai verso la porta e uscii a passo svelto, ero furiosa.

Volevo trovarlo e sbattergli in faccia una marea di cose. Odiavo quando mi si parlava alle spalle. Odiavo tutto questo. Se era geloso doveva semplicemente dirlo a me, non doveva fare una sceneggiata con qualcun altro e poi fingere che andasse tutto bene appena mi vedeva, non mi stava bene.

Capii che la festa era già cominciata quando sentii la musica provenire dalla sala comune, e ad ogni mio passo era sempre più forte. Arrivai lì seguita da Lydia, cercai immediatamente Nate, avevo assolutamente bisogno di sentire cosa aveva da dirmi a riguardo. Intanto, Lydia cercò di dissuadermi dall'infuriarmi con lui e calmarmi, inutile dire che la ignorai completamente.

Riconobbi tra la folla i capelli di Draco, e accanto lui, vidi Nate. Allora, mi diressi proprio verso lui e non mi feci problemi ad urlargli contro, davanti a Draco, mio fratello e Lydia.

"Quindi io sarei molto cambiata? Eh?!",

"Che ti prende amore?" mi disse lui confuso,

"Non fare il finto tonto!", "So di questa mattina, in sala comune, mentre ti infuriavi e mi parlavi alle spalle" dissi incrociando le braccia,

"Cazzo Lydia, la vuoi tenere quella boccaccia chiusa?" guardò la mia migliore amica di fianco a me,

"Non te la prendere con lei, bastardo!" urlai a squarciagola, la musica nella stanza e la folla non erano molto d'aiuto, "Avresti dovuto dirlo a me! Ok?" "Se non ti sta bene una cosa me la vieni a dire in faccia e ne parliamo, capisci? Si fa così tra coppie, sai?" ero molto nervosa,

"Senti Amy, andiamo a parlare in un posto più tranquillo, solo noi due" propose lui,

"NO. Sai cosa? Non voglio sentirti." la verità era che ero troppo nervosa, sul punto di crollare. Non ero in vena di affrontare un problema in quel momento. Dopotutto c'era una festa in corso, no? Perché avrei dovuto rovinarla? 

"Voglio soltanto godermi questa festa in santa pace." "E voglio farti sapere che questo vestito è un regalo di Draco, non mi importa se ti da fastidio o meno", "Avremo tempo di discuterne domani, ok? Fanculo",

"Incredibile" gli sentii rispondere, per poi andarsene verso l'uscita della sala.

Decisi di allontanarmi dal gruppo e cercare un po' di relax. Mi sedetti sul divanetto su cui era seduto Blaise con una bottiglia d'alcol in mano.

"Ce ne sarebbe un po' per me?" gli chiesi,

"Serviti pure" mi mostrò il tavolino di fianco a lui che era pieno di alcolici, presi una bottiglia a caso e me ne andai ringraziandolo.

Cercai l'angolo della sala meno vuoto per non venire disturbata, ma purtroppo era tutto affollato da studenti serpeverde e non solo. Alla fine decisi di rifugiarmi in bagno. Chiusi la porta e mi sedetti sul pavimento freddo, appoggiando la schiena contro la porta. Avevo la bottiglia d'alcol in mano ma realizzai che non avevo idea di come stapparla. Cercai di aprirla con la bocca fallendo. 

All'improvviso sentii bussare alla porta, "Occupato!" urlai,

"Sono Draco" sentii rispondere, mi alzai da terra e aprii la porta scocciata,

"Ti faccio entrare se mi stappi questa stupida bottiglia" gli dissi, lui la afferrò dalle mie mani ridacchiando,

"Avevi intenzioni di bertela da sola?" mi chiese, e intanto cacciò dalla tasca uno strano affare che usò per aprirla,

"Si" mi restituì la bottiglia ormai aperta, "Era quella l'intenzione", il biondino entrò chiudendo la porta, mi sedetti a terra e lui fece lo stesso subito dopo di me. Ignorando la sua presenza cominciai a bere, 

"Comunque il vestito ti sta veramente bene, proprio come avevo immaginato" fece un sorrisetto e io lo ringraziai,

"Sai..." disse ad un tratto, ed io lo guardai, invitandolo a continuare la frase, "...ti vorrei sobria per quando mi dovrai dare una risposta", quasi dimenticavo, avevo promesso di fargli sapere se volessi continuare quell'amicizia o meno entro quella sera, ma forse l'alcol aveva già cominciato a darmi alla testa.

Infatti, senza nessun motivo preciso, iniziai a ridere ininterrottamente.

"Come non detto" Draco sospirò e mi tolse la bottiglia dalla mano,

"Ehi ridammela!" dissi alzando il tono della voce, sentii la testa girare e la vista offuscarsi,

"Cavolo Amy te la sei scolata quasi tutta" si alzò da terra e finì di bere il poco che era rimasto, "Potevi condividerla" mi disse, tornai nuovamente a ridere come una matta,

"Alzami Draco" ordinai al ragazzo, non avevo abbastanza forze per farlo da sola,

Draco mi tese una mano e io la afferrai, mi fece alzare velocemente e il mio corpo andò diretto verso il suo, portò una sua mano sulla mia schiena per sorreggermi meglio, e io mi avvicinai a lui ancora di più, lo guardai facendomi scappare una risata, 

"Va bene, sei ubriaca", portai la mia mano destra sul suo viso pallido, con la punta delle dita toccai dolcemente i suoi lineamenti, sfiorando anche le sue labbra carnose, "Cosa stai facendo Amy..." sussurrò lui, capii che lo stavo mettendo in imbarazzo, ed io, al contrario, ero perfettamente tranquilla,

"Pensi che Nate abbia ragione?" chiesi a lui guardando i suoi freddi occhi, gli stessi che fino a poco tempo fa erano in grado di incantarmi, non so come... non so perché,

"Riguardo a cosa?" domandò con una faccia piuttosto seria,

"Riguardo all'essere geloso" le mie dita continuarono ad esplorare millimetro per millimetro del suo viso, così morbido, così freddo e così... impeccabile, "Fa bene ad essere geloso di noi due, Draco?", ma lui non rispose, rimase a guardarmi, come se avessi appena detto la cosa più orrenda del mondo, "Perché non rispondi, Draco?", le mie dita si fermarono sul suo labbro inferiore, non avevo idea di quel che stavo facendo, o forse sì, ce l'avevo, ma preferivo fingere di no per evitare le conseguenze delle mie sciocche azioni, 

"Smettila Amy, sei ubriaca..." disse con un sussurro,

"Che vuol dire?" aggrottai le sopracciglia, "Che non mi si può dare una risposta?",

"Vuol dire che non sai quel che mi stai chiedendo per davvero",

"Ah no?" ribattei, "Ti ho semplicemente chiesto se Nate fa bene ad essere geloso di noi due",

"E cosa vuoi che ti risponda esattamente, Amy?" mi domandò,

"La verità" sospirai, "Voglio la verità",

"Forse è meglio se vai a dormire" Draco si allontanò da me e si diresse verso la porta,

"Cos'è che vuoi da me, Draco?" gli chiesi, "Amicizia, non è così?",

"Si, è così", "Voglio essere tuo amico",

"Allora perché non hai risposto a quella mia domanda?", "Se vuoi essere mio amico, Nate non ha motivo di essere geloso, non è così?",

"Certo, Nate non ha motivo di essere geloso" Draco si voltò verso di me e mi guardò, "Quindi siamo amici?" domandò, ansioso di conoscere la mia risposta,

e qual era la risposta? Eravamo amici, oppure no?

Volevo esserlo, volevo essere sua amica. Volevo dargli quella possibilità, davvero. Ma sentivo di star mentendo a me stessa. Quando si è amici di qualcuno non si prova una specie di attrazione fisica e non si teme di poter provare un tipo di sentimento che vada oltre all'amicizia, giusto?

E allora perché io temevo tutto quello? Tra me e lui c'era stato qualcosa di più, svariate volte.

Quindi, eravamo davvero in grado di passare oltre e iniziare una semplice e pulita amicizia?

Si, doveva essere così, perché altrimenti, avremmo rovinato tutto, persino noi stessi.

"Si, siamo amici" dopo un momento d'attesa riuscii a rispondergli, e dal suo viso capii che fu felice di sentirmelo dire.

Ma non finì lì.

Draco si avvicinò a me e, inaspettatamente, avvolse le sue braccia attorno a me stringendomi forte a sé, ricambiai l'abbraccio e poggiai sulla sua spalla il mio viso, sul quale spuntò un sorriso di gioia.

"Grazie" sussurrò,

"Per cosa?" alzai il viso per guardarlo,

"Per avermi perdonato, nonostante il male che ti ho causato", "E per avermi accettato nonostante le mie mille imperfezioni",

"Non c'è bisogno che mi ringrazi Draco", "Tutti meritano una seconda possibilità", a quel punto, ci sorridemmo a vicenda guardandoci intensamente negli occhi.

E non so come,

non so perché,

ma i nostri sguardi si capirono all'istante.

Era come se quel momento fosse stato pianificato da noi, senza neanche saperlo.

Era come se quel momento fosse l'unico scopo della serata.

Come se entrambi sapessimo che era quel che attendevamo sin dall'ultima volta che accadde.

In un istante, senza neanche pensarci, le nostre labbra si avvicinarono, fino a toccarsi in un caldo bacio.

E sapevo che non era la cosa giusta da fare, ma non importava, a nessuno dei due.

Magari me ne sarei pentita amaramente, ma avrei potuto dare la colpa al fottuto alcol.

Poteva essere un errore, lo so.

Ma in quel momento, era così fottutamente giusto.

Così fottutamente perfetto.

DRACO'S POV

Ci baciammo.

E la verità era che non lo avevo neppure pianificato.

Fu nel preciso momento che sentii le sue morbide labbra sulle mie che realizzai che non era nulla che le avessi forzato a fare. Lo fece di testa sua, senza nessun fottuto senso d'obbligo.

E pensare che qualche secondo prima ci eravamo semplicemente detti di essere amici.

Allora quello, cosa significava? 

Realizzai che ormai, non c'era più odio da parte sua, realizzai che l'odio di una volta si era convertito in qualcosa di migliore. Non sapevo ancora se fosse qualcosa di reale, ma era qualcosa.

E mi sentivo sollevato, perché a dire la verità, non c'era mai stato un momento in cui l'avessi odiata sul serio. Si può dire che il mio, più che odio, era una semplice abitudine, abitudine di trattare male ciò che non fosse mio e che non sarebbe mai potuto esserlo.

Sono a conoscenza di quel che le ho causato, e forse sembrerò uno psicopatico a dire che quello non era odio. Ma quando si odia una persona, non la si dovrebbe trovare così insopportabile da non tollerare la sua vicinanza? Si, dovrebbe.

E allora perché per me non lo era? Perché la sua vicinanza mi provocava tutto tranne che odio?

E ora, lei si trovava tra le mie braccia, e le nostre labbra, pregavano di non separarsi.

Quella era la mia opportunità, l'opportunità di mettere fine alla scommessa con una vittoria stravagante. 

Ma io non ero pronto, non ero pronto a mettere fine all'amicizia che era appena nata. Era tutto parte del mio piano, sì, ma questo lei non lo sapeva. Non era a conoscenza della falsa amicizia che le stavo offrendo.

Non ero pronto a porre fine al piano, perché io volevo davvero imparare a conoscerla. E sapevo che non avrei più potuto farlo dopo aver vinto la scommessa, perché la verità sarebbe inevitabilmente venuta a galla, e molto probabilmente, Amy sarebbe tornata ad odiarmi più di prima.

Maledetto il giorno che accettai di scommettere su di lei. Se solo avessi potuto tornare indietro nel tempo, non avrei osato accettare di nuovo.

Lei non lo meritava.

Ma sebbene non potessi cambiare le cose, avrei almeno provato ad addolcirle. E quella, non sarebbe stata la sera in cui avrebbe perso la verginità con me. Quella, non sarebbe stata la sera della mia vittoria.

Non era ancora il momento.

Piano piano le nostre labbra si staccarono, e all'aprire i miei occhi, incontrai ancora una volta i suoi dolci occhi marroni.

"Draco..." disse con un sussurro,

"Lo so, Amy" il suo sguardo mi aveva già spiegato tutto, voleva dirmi che quel bacio, a malincuore, era un errore, e non si sarebbe dovuto più ripetere.

Riuscivo già ad intravedere il suo odio tornare, quando avrebbe scoperto quale fosse il mio vero scopo.

"Non dovrà più succedere, Draco" sussurrò ancora, non so come spiegarlo, ma il tono della sua voce non sembrava totalmente sincero,

"Lo so già" le risposi,

"Forza, ti accompagno in camera", vidi Amy annuire,

mi diressi alla porta, la aprii e notammo entrambi che la folla era notevolmente diminuita.

Le porsi una mano che lei prese, solo dopo qualche secondo di esitazione.

La accompagnai nella sua stanza dove ad aspettarla c'era la sua migliore amica preoccupata. Dopo averle spiegato la situazione, omettendo il nostro bacio, augurai ad entrambe la buonanotte e me ne andai in camera.

E a mia sorpresa, qualcuno era lì ad aspettarmi.

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Ciao ragazzi! Come state? Spero bene❤️

Non dimenticate di lasciare una stellina🙏🏻

Qualcuno stava aspettando Draco in camera, secondo voi chi è?🤔🤔





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