CAPITOLO 22

Dopo essere uscita dal bagno furiosa, sgattaiolai in camera mia sperando che Lydia stesse dormendo. Aprii la porta usando la bacchetta e vidi Lydia in compagnia di mio fratello e Nate. Fantastico.

"Finalmente! Che fine avevi fatto?" mi chiese mio fratello,

"Ero nella sala comune dei Grifondoro, non ho visto l'orario scusate", "Ma che ci fate voi qui?" mi riferii a Nate e Josh,

"ESATTO! Gliel'ho detto di andarsene ma volevano aspettarti qui, e io muoio di sonno ragazzi!" disse Lydia,

"Oddio Lydia, ti ho detto che non eri obbligata a rimanere sveglia insieme a noi" le rispose Josh,

"Come facevo a dormire se voi due chiaccheravate sul letto accanto al mio!" Lydia iniziò ad infuriarsi con i ragazzi, sapevo quanto diventava irascibile quando non la si lasciava dormire,

"Ok ragazzi ora sono tornata in camera sana e salva, quindi vi prego di andarvene prima che peggiorino le cose" dissi ridacchiando,

"Ma io volev-" Nate aprì bocca,

"Parliamo domani, dai andate!" indicai loro la porta,

"Quanto siete stronze" disse Josh incamminandosi verso la porta, Lydia gli lanciò un cuscino addosso "E' DA MEZZ'ORA CHE CERCO DI DORMIRE E PER COLPA TUA- indicò Josh- E TUA- indicò Nate- NON CI SONO RIUSCITA, QUINDI NON DIRE CHE SONO IO QUELLA STRONZA JOSH ADAMS" urlò,

"Ok ok vado, NOTTE" disse Josh, Nate cercò di darmi un bacio in bocca ma girai il viso e me lo diede sulla guancia, senza proferire parola se ne andò seguendo Josh,

"Oddio finalmente" Lydia si buttò sul letto e chiuse gli occhi "Notte tesoro",

"Notte Lydia", mi chiusi in bagno per lasciarla dormire in pace.

Immediatamente mi sedetti a terra e mi immersi nei miei pensieri.
Pensai a quello che successe fra me e Draco quella sera e...non avevo sensi di colpa. Non provavo davvero nulla, non ero felice di quello che avevo fatto ma...non ero neanche triste.
Anche la rabbia contro di lui era sparita, mi sentivo vuota dentro, come se non fossi più capace di provare sentimenti.
E con Nate beh, stessa cosa, cercò di baciarmi ma mi scansai istintivamente, e non provai sentimenti quando mi diede il bacio sulla guancia.

Magari ero io l'errore, pensai. Magari ero così danneggiata e fragile che i miei gesti e quelli degli altri non avevano più importanza per me.
Non riuscivo a provare nessun tipo di emozione, ed era un bene?

No?

Si?

Non lo sapevo.

Ma riflettei su una cosa, al perché fossi arrivata a volere Draco, Draco dentro di me. Cioè, Draco Malfoy?!
Il Draco che non faceva altro che uccidermi dall'interno, si, proprio lui.

In quel momento entrai in una confusione assurda, migliaia di pensieri mi inondarono la testa.
Pensieri riguardo a Draco, perlopiù. Migliaia di flashback, migliaia di ricordi.
Ricordai tutto quello che era successo fin dal primo anno, tutte le cattiverie, tutti i suoi sguardi di disprezzo, tutto il suo odio contro di me, e perché? Perché ero una mezzosangue? Non era qualcosa che potevo di certo cambiare cazzo, ma questo a lui non interessava, questo non gli impedì di continuare e continuare a trattarmi male.

Ma poi? Quell'anno cosa fece? Non solo mi trattò male, aggiunse anche le provocazioni!
Poi, quei suoi sguardi che mi lasciavano incantata, cazzo, come potevo non cascarci con quegli occhi grigi bellissimi?
Quegli sguardi che mi facevano dimenticare tutto il suo odio, era davvero difficile non resistergli, poteva sembrare una cavolata, ma era davvero così. Il suo fascino era irresistibile e odioso allo stesso modo. Cazzo che fastidio.

Chiusi gli occhi per un po' e quando li riaprii avevo la vista offuscata. Entrai nel panico. Iniziai a vedere tutto girare. Il respiro affannoso. Le mie orecchie fischiavano. Le mani tremavano, come anche il resto del mio corpo. Cazzo. Ebbi una paura terribile. Avevo un attacco di panico.

"No", "No", "No", continuai a bisbigliare. Cominciai ad avere un terribile mal di testa, sentivo come se mi stessero martellando il cervello. Portai le mie mani tremanti in testa e la strinsi "Che mi prende" dissi.

Cominciai a piangere dal panico "Che cazzo mi succede" dissi ancora.

Sudai freddo, molto freddo. Mi si bloccò il respiro.

Inspirai.

Espirai.

Inspirai.

Espirai.

Ancora, ancora e ancora. Ma non mi aiutò. Mi sentii morire dentro. Non mi era mai successo nulla del genere.
Mi alzai con fatica dal pavimento freddo e andai al lavandino rischiando di cadere, le mie gambe non mi reggevano. Aprii il rubinetto e mi buttai un po' di acqua sul viso.

Dovevo inspirare ed espirare. Con calma.

Più lo facevo e più piangevo dalla paura. Le martellate in testa mi stavano uccidendo. "Oh mio dio basta!" dissi,

"Basta", "Basta", "Basta" sussurrai.

Mi guardai allo specchio, ero pallida.

"Respira Amy, respira" dissi tra le lacrime.

Sentivo che sarei svenuta da un momento all'altro.

Lydia, dovevo chiamare Lydia.

"LYDIA" urlai, "Aiuto, aiuto, non respiro".

Ma non rispose.

"LYDIA RISPONDI TI PREGO" dissi fra le lacrime.

Dovevo respirare. Respiri regolari.

Non funzionava, non riuscivo.

Caddi a terra.

"QUALCUNO MI AIUTI, VI PREGO, FATELO SMETTERE" urlai.

Martellate in testa, sempre più forti, sempre più veloci.

"Lydia svegliati ti prego" quasi non riuscivo a parlare.

Una situazione terribile. Si aggiunse anche un dolore allucinante ai polsi, i miei tagli, perdevo sangue, cazzo, che mi stava succedendo?

"LYDIA!" urlai disperatamente, prima di perdere i sensi.

__________________

IL GIORNO DOPO

Aprii gli occhi e mi accecai con il raggio di sole che mi venne puntato dritto in faccia. Dov'ero? Mi guardai intorno.

"Amy sei sveglia, finalmente" la voce di Josh, mi girai e lo vidi, con lui c'erano anche Nate, Lydia ed Hermione.

"Amore ci hai fatto prendere uno spavento" disse Nate,

"Amy stai bene?" Lydia,

"Amy?" Hermione,

Tremila domande.

"Dove sono?" chiesi,

"Infermeria, hai perso i sensi ieri sera..." disse Lydia,

"Io-" vidi le fasce attorno ai miei polsi, cazzo le avevano viste, lo sapevano, "Voi..." indicai le fasce,

"Li abbiamo visti, Amy..." disse Josh "Ora riposati, avremo tempo per parlarne" cazzo, no, no,

"Si è svegliata la signorina?" era la professoressa McGrannit,

"Si, si, sono sveglia professoressa" dissi,

"Come sta?" mi chiese,

"Bene, grazie",

"Ieri sera ha scatenato un grosso bordello signorina...ma siamo felici che stia bene", "Ma mi dica signorina, ieri è successo qualcosa in particolare? Uno svenimento non è da tutti i giorni",

"Sarà stata la stanchezza, professoressa..." dissi,

"Beh ieri sera era con me nella sala comune dei Grifondoro e stava bene, anche quando se ne è andata, era piuttosto presto e stava molto bene" aggiunse Hermione,

"Presto? Ma se è tornata tardissimo nel dormitorio!" disse Nate, oh cazzo,

"Nate" Lydia gli diede una spinta per farlo tacere, c'era la professoressa,

"Bene, vi lascio risolvere i vostri problemi da soli, ragazzi" la McGrannit andò via.

"Ci spieghi?" Nate mi guardò con aria confusa, non sapevo cosa dire,

"In realtà non era poi così presto quando se ne è andata, anzi, era tardi, si, tardi" Hermione mi guardò e capì che c'era qualcosa che non andava,

"Non dovevamo farla riposare, ragazzi? Non stressiamola dai" disse Lydia, risi,

"Hai ragione, perdonami amore" Nate mi prese la mano, gli sorrisi,

"Piccioncini smettetela, non abbiamo lezione?" chiese Josh,

"Si, io vado, non vorrei fare tardi hahah" la solita Hermione "Ciao Amy, guarisci presto", la salutai e andò.

"Dobbiamo andare anche noi, sorellina, torneremo più tardi, va bene?", feci sì con la testa,

"Iniziate ad andare ragazzi, vi raggiungo subito" parlò Lydia, Nate e Josh uscirono,

"Devo sapere tutto Amy" disse lei appena sentì la porta chiudersi,

"Tutto cosa?",

"Cos'è successo ieri? Lo sai che quando ti ho trovata a terra ho rischiato di svenire accanto a te?" aveva un tono piuttosto duro "Voglio sapere il perché di tutto questo" indicò i miei polsi,

"Mia madre è il motivo" dissi "Te l'ho detto che sono fragile" mi girai dall'altra parte e alzai gli occhi al cielo, per evitare di piangere.

Lydia mi fece un lungo discorso, mi rimproverò, lei sapeva che non era la prima volta e per questo si preoccupò molto per me.

"Si, va bene, non lo farò più" facile a dirsi ma non a farsi, pensai. "Lydia ti prego parlane tu di questo ai ragazzi, io non riesco, davvero" dissi,

"Non preoccuparti tesoro" rispose,

"C'è qualcos'altro che vorrei che sapessi... " dissi io, volevo che sapesse di Draco, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno,

"Fammi indovinare, Malfoy?",

"Cos- come lo sai?",

"Ormai ti conosco, ieri sera lo hai incontrato scommetto, ed ecco spiegato perché sei tornata tardi" capì tutto senza che aprissi bocca,

"Si ho visto Draco e-",

"Ah ora non è più Malfoy per te?" ridacchiò "Ti ha fritto il cervello o roba simile?",

"No, è Malfoy" feci un lungo respiro profondo "Io e lui- lo stavamo per fare...",

"COSA??", in quel momento sentimmo bussare alla porta, non ci fu neanche il tempo di dire 'avanti' che la porta si era già aperta.

Intravidi dei capelli biondi, difficili da non riconoscere, era Draco.

"Ti devo parlare" mi guardò "In privato" guardò Lydia e le fece cenno di andarsene.


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