CAPITOLO 20
DUE GIORNI DOPO
Erano ormai passati due giorni dal suo funerale. Nostro padre tornò a pensare solamente al lavoro, io e mio fratello decidemmo di restare un po' di giorni a casa. Non parlammo un granché, ognuno in camera sua per i fatti suoi, ogni tanto mi bussava per capire se ero viva o meno, ma poi nulla, neanche a tavola con nostro padre. Più che altro, ero io quella a non parlare con loro. Ero stanca di stare lì, senza di lei non era la stessa casa.
"Voglio tornare ad Hogwarts" stavamo cenando, interruppi quel fastidioso silenzioso, "Non so tu Josh, ma io domani torno ad Hogwarts",
"Ne sei sicura, Amy?" mi chiese lui,
"Si, qui dentro senza di lei non sto bene, c'è troppo silenzio ora, ho bisogno di tornare ad Hogwarts, almeno lì riuscirò a distrarmi" dissi,
"Va bene tesoro, avviserò Silente, tu Josh? Resti?" chiese nostro padre,
"Torno ad Hogwarts con Amy, padre", vidi un volto dispiaciuto in nostro padre, "Ok scrivo subito a Silente" si alzò e salì le scale.
"Preparo i bagagli" si alzò anche Josh, io annuii.
Rimasi seduta a tavola da sola "Si sente la tua mancanza mamma" sussurrai, mi scese una lacrima. Mi alzai e corsi in camera, ogni volta che sentivo la sua mancanza mi chiudevo in bagno e usavo la lametta, le mie braccia con quei giorni erano ormai coperte di tagli. Andai in bagno, l'unico mio pensiero era quella lama, desideravo più di ogni altra cosa sentire quella lama tagliare la mia pelle, era il mio unico piacere della giornata. Cercai disperatamente la lametta che nascosi in una scatola delle pillole, la presi, mi alzai le maniche e finalmente la affondai nella mia pelle, non provavo dolore, soltanto piacere.
__________________
La mattina dopo mi svegliai con un terribile mal di testa. Mi preparai e uscii dalla stanza con i miei bagagli, scesi le scale e Josh era già lì "Dov'è papà?" chiesi, ma sapevo già la risposta,
"A lavoro" mi porse un bigliettino lasciato da lui con su scritto 'Oggi ho davvero molto lavoro da fare, mi dispiace non potervi portare alla stazione e salutarvi. Un taxi vi verrà a prendere...buon ritorno a scuola. Ci vediamo a Natale. Vi voglio bene'
"C'era da aspettarselo, dai andiamo" non mi dispiaceva neanche, il lavoro era la sua scusa perfetta per qualsiasi cosa.
Uscimmo di casa, c'era un taxi ad aspettarci, salimmo e ci dirigemmo alla stazione.
DRACO'S POV
Erano quattro giorni che non vedevo Adams e suo fratello.
Quando lei se ne andò venni avvisato da Tiger e Goyle, mi dissero che era morta la loro madre. Per quanto avessi il cuore di ghiaccio e fossi uno stronzo con lei, mi dispiaceva per la morte della sua povera madre. Devo dire che mi mancava infastidirla, mi mancava parlarle e sentire la sua vocina maledirmi ogni volta. E poi, avevo una scommessa da vincere, avevo bisogno di vederla.
Quella mattina stavo andando a lezione di pozioni con Blaise, passammo davanti a Miller e Lancaster e li sentii bisbigliare qualcosa, "Tornano oggi" disse la ragazza,
"Era ora" sussurrai,
"Cos'hai detto?" mi chiese Blaise,
"Niente, niente",
Quel giorno sarebbe tornata, non vedevo l'ora.
__________________
Finite le lezioni mi diressi alla sala grande, speravo di vederla lì, e così fu. Mentre passavo vidi le porte del castello aprirsi, era lei, era tornata. Mi fermai a guardarla, dovevo ammettere che era una bella ragazza. I nostri occhi si incrociarono, quasi sorrisi nel vederla, nel vedere i suoi bei capelli luminosi, i suoi lineamenti perfetti, le sue labbra, gli occhi, tutta la sua perfezione. Maddai, cosa mi prendeva?
"Adams..." mi avvicinai a loro,
"Malfoy..." i nostri occhi non fermarono di ammirarsi,
"Malfoy non cominciare ok?" si intromise suo fratello,
"Io- volevo farti-" non fermai di guardarla "Farvi le mie condoglianze" fermai quel contatto visivo, abbassati lo sguardo a terra,
"Ti ringrazio" disse lei, suo fratello mi fece un cenno con la testa, io mi girai per andarmene ma il mio istinto mi fermò "S-stai bene, Adams?" balbettai, la guardai di nuovo,
"Si, si sto bene" mi sorrise, per un instante mi dimenticai completamente dell'odio che provavo per lei e, sorrisi anch'io "Mi fa piacere" maddai che cazzo mi prendeva? "Ci si vede in giro" sorrisi di nuovo, andiamo ma che cazzo?? Me ne andai, furioso per il mio comportamento con lei, era come se mi avesse ipnotizzato, e ci credo, chi non si sarebbe ipnotizzato davanti a quella bellezza assurda?
AMY'S POV
Draco Malfoy si era appena interessato di come stessi? Era davvero lui o era solo frutto della mia immaginazione? In tutti quegli anni che lo conoscevo non si era mai preoccupato di come stessi, non mi aveva mai parlato e guardato in quel modo, rimasi stupita. Ma di certo non potevo abbassare la guardia con lui, andiamo, era di Draco Malfoy che parlavamo, quando mai poteva trattare bene qualcuno? Soprattutto me...mai nella vita.
Dopo essere andati da Silente, io e Josh ci dirigemmo alla sala grande. Nate e Lydia erano lì ad aspettarci. Mentre percorrevo la lunga tavolata per andare da loro, vidi Malfoy fissarmi, io distolsi subito lo sguardo. Nate mi fece cenno di sedermi vicino a lui, sorrisi e mi sedetti.
"Ei amore, stai meglio?" mi diede un bacio a stampo,
"Ora sto meglio".
Passai una bella giornata, ogni tanto mi capitava di avere la sua nostalgia ma grazie ai miei amici riuscivo a pensarci il meno possibile. Tutti i professori ci fecero le condoglianze e anche molti studenti della scuola tra i quali i miei amici grifondoro Hermione, Harry e Ron. Quella sera mi invitarono a stare nella loro sala comune e io accettai. Passai una splendida serata con la loro compagnia, Ron mi sfidò ad una partita a scacchi e riuscii a vincere nonostante fosse un giocatore molto forte. Mi ricordo che amavo giocarci insieme a mia madre, lei era davvero imbattibile.
Era ormai tardi, salutai i ragazzi e mi diressi nella mia sala comune. C'era poca gente, tra cui Blaise Zabini che mi salutò. Mi sedetti su un divanetto davanti al camino e mi godei il calore che emanava.
Più tardi la sala cominciò a svuotarsi, rimasi sola a leggere un libro. Ogni tanto vedevo qualcuno passare, per esempio vidi Malfoy con una ragazza del quinto anno che si dirigevano in bagno, che schifo, quello si scopava veramente tutte. Continuai a leggere attentamente ma la mia concentrazione sul libro venne interrotta da gemiti provenienti dal bagno, insopportabile, non si poteva neanche leggere in pace. Mi alzai furiosa e bussai alla porta del bagno "Potete scopare in silenzio porca puttana?" urlai, i gemiti rallentarono,
"Sempre in mezzo ai coglioni Adams" era lui, la porta si aprì, la ragazza aveva tutto il rossetto sbavato e i capelli fuori posto, mi guardò infastidita e corse via, risi nel vedere quella buffa scena,
"Che cazzo ridi? Ora non si può neanche scopare in pace" urlò infastidito "Si stava meglio quando non c'eri" borbottò,
"Beh Malfoy, questa è la sala comune quindi ho il diritto di stare qui e leggere un cazzo di libro, tu invece non dovresti scoparti le ragazze nel bagno pubblico, non hai una cazzo di camera per farlo?" urlai,
"E dover cambiare le lenzuola ogni volta? Sei forse matta? Non mi posso portare tutte le ragazze in camera, e poi, in un bagno pubblico è più eccitante" rise ed io lo guardai schifata, "Cos'è? Non ci hai mai provato? Se vuoi possiamo provarci proprio adesso, vedi come ti ecciti..." mi prese dal polso e mi trascinò in bagno,
"Ma che schifo Malfoy!", chiuse la porta e strinse più forte la presa al polso, provai un dolore allucinante,
"Mi fai male!" urlai, continuò a stringere "Lasciami!" sentii una ferita aprirsi "Malfoy non sto scherzando, mi stai facendo male ti prego!",
"Pregami un altro po' " sorrise maliziosamente,
"Ti prego lasciami il cazzo di polso!" mi dimenai peggiorando le cose, lui mi spinse contro il muro e afferrò anche l'altro polso,
"Mi fai male bastardo" mi scese una lacrima "Lasciami" lo guardai negli occhi, lui avvicinò il suo viso al mio fino a far sfiorare i nostri nasi, sentivo il suo respiro affannoso, i miei polsi stretti nelle sue mani mi provocarono un dolore assurdo, "Ti prego" lacrimavo ancora, avvicinò le sue labbra alle mie ma io spostai subito il viso, "I miei polsi sanguinano, per favore!", mollò subito la presa, le maniche della mia camicia bianca avevano macchioline di sangue, me le alzai e vidi le ferite che si erano aperte,
"Che cazzo Adams..." Malfoy mi guardò sbigottito, portò lo sguardo sui miei polsi sanguinanti e pieni di tagli, "Che cazzo è questo!" urlò ,
"Non sono affari tuoi..." piansi per il dolore e per quanto mi stavo mostrando debole agli occhi del ragazzo di fronte a me, mi sedetti a terra con le spalle al muro "Vattene cazzo!" urlai,
"Adams che cazzo sono? Perché cazzo sei coperta di tagli sui polsi?" si inginocchiò a terra,
"Vattene Malfoy, CAZZO VATTENE!" urlai tra le lacrime,
"Non me ne vado- e non te ne vai neanche tu" chiuse la porta a chiave e si avvicinò a me "Non è normale questo Amy" aveva un tono serio, sembrava quasi preoccupato,
"Non mi chiami mai per nome..." lo guardai con gli occhi lucidi,
"Perché questi tagli?" domandò, non dissi nulla, "Rispondi cazzo!" la sua voce tremava, era forse preoccupato? Per i miei tagli?
"Non ti interessa saperlo" mi asciugai le lacrime,
"Cazzo, si invece, ok?" mi prese il polso, ma stavolta dolcemente "Voglio delle risposte Amy" mi chiamò di nuovo per nome, girò il mio viso in modo tale che lo guardassi,
"E' così che ho affrontato il dolore per la sua morte..." perché cazzo glielo stavo dicendo?
"Ma che cos- ti sembra normale affrontare il dolore così? Sei forse pazza!? Eh?" riuscivo a sentire della preoccupazione nella sua voce, nelle sue parole... ma perché?
"Non capisco Dra- Malfoy perché da un momento all'altro ti interessa quel che faccio?" lo guardai confusa e inarcai un sopracciglio,
"Tuo fratello lo sa? O Miller? O Lancaster?" mi chiese,
"Credi che gli avrei potuto dire una roba del genere? Non lo sanno ovviamente... già la scorsa volta Josh non ha reagito affatto bene" dovevo tenere la bocca chiusa,
"Scorsa volta? Stai dicendo che non è la prima volta che ti tagli?" mi guardò con una faccia perplessa,
"Era già successo...due anni fa" sospirai, glielo dissi, e oramai non potevo tornare indietro,
"Oh mio dio, che cazzo ti dice la testa?" mi urlò contro,
"Vuoi sapere come ho iniziato, due anni fa?" dissi incazzata "Per colpa tua, coglione, colpa tua e dei tuoi stupidi cagnolini",
"Che cosa dici..." mi guardò confuso,
"Le parole hanno un peso Malfoy, ebbene si, ma tu ovviamente non lo sai perché sennò non saresti un bastardo del cazzo che si sfoga sugli altri! Su di me!" mi alzai da terra,
"Amy non avevo idea di questo..." si alzò da terra anche lui, io mi allontanai,
"Non ne avevi idea? Cazzo ma ti senti quando parli? Cosa cazzo potevi aspettarti dopo anni e anni che butti tutto l'odio su di me! Eh? Pensavi che sentire tutte quelle tue frasi e gesti del cazzo mi facessero per caso bene? Pensavi mi divertissi proprio come tu ti divertivi? La risposta è no Draco, mi hai fatto solo del male in questi anni e ti odio per questo! Ti odio cazzo! E adesso- adesso non puoi venire qui a fare il finto tonto e non puoi fingere di preoccuparti! Perché la verità è che non te ne sbatte un cazzo! Ti diverte solo prenderti gioco di me, cazzo ti odio!" buttai tutta la rabbia che avevo urlandogli contro, e la sua reazione, fu del tutto inaspettata,
"In questo momento non mi sto prendendo gioco di te, e non voglio neanche farlo Amy", "Riconosco di essere stato uno stronzo con te, si, ma non credevo pesassero così tanto quelle stupidi parole per te!" si avvicinò,
"No- non avvicinarti", mi obbedì, "Io ho dei sentimenti Draco, a differenza tua, e ti odio! Non smetterò mai di dirlo e di provarlo" quelle parole sembrarono ferirlo, ma alla fine, reagì proprio come il Draco Malfoy che conoscevo,
"Sai che c'è, Amy? Ti odio anch'io! Non cercare di fare la vittima con me, ok? Dall'inizio di quest'anno credo ti sia piaciuto stare al gioco, o sbaglio? Non mi è sembrato che non ti divertisse avermi intorno, farti toccare, essere provocata, o mi sbaglio Amy?",
"Tutto quel che è successo fra noi è stato un errore..." abbassai lo sguardo,
"Ah sì? Allora fanculo Amy Adams, fanculo tutto!" si avvicinò "Non ho più bisogno di provocarti, non ho bisogno di prenderti in giro, non ho bisogno di te nella mia vita, non mi serve sapere della tua cazzo di vita e dei tuoi problemi del cazzo quindi fanculo, dimentichiamo tutto, tu non esistirai per me ed io non esistirò per te, ci stai?" mi porse la mano in segno di accordo.
Stava davvero chiedendomi questo? L'opportunità di continuare una vita senza lui in essa? Era quello che volevo? Lo era? Si, lo era, doveva esserlo, per forza. Lo guardai dritto negli occhi, porsi anch'io la mia mano "Ci sto" gliela strinsi, rimanemmo qualche secondo in silenzio a guardarci negli occhi, nessuno dei due fiatava o si muoveva.
"Quindi finisce tutto qui..." sussurrai,
"Si, finisce qui..." disse, ma nessuno dei due voleva andarsene, continuavamo a guardarci come se fosse una gara a chi cedeva prima,
"Quindi- vado" dissi, ma continuavo a fissare i suoi occhi grigi ghiaccianti, che aspettavo ad andarmene?
"Si- vai" neanche lui osava distogliere lo sguardo,
"Bene...vado", mi annuì con la testa e io fermai finalmente quel contatto visivo, quella sarebbe stata l'ultima volta, l'ultima volta che mi sarei persa nei suoi occhi e stessa cosa per lui, ultima volta che ci saremmo rivolti la parola...
Mi diressi alla porta, una parte di me, per qualche strambo motivo, pregava che mi fermasse. Camminai lentamente per dargliene la possibilità, ma non ci fu reazione da parte sua, non era quello che volevo? Non essere più torturata da lui?
Giunsi alla porta chiusa a chiave, la sbloccai con un incantesimo e poi afferrai la maniglia per aprire
"Amy aspetta...", sentii la sua mano toccare la mia.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top