29. United in evil

Ecco un nuovo capitolo... come sempre grazie per i commenti e per leggere questa mia storia :-)
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Il viaggio verso Amata fu rapido ed efficiente. Arthur voleva risolvere il problema nel più breve tempo possibile, perché odiava stare lontano dai suoi figli, ma soprattutto detestava stare lontano dal suo amore. Prima avesse ucciso Sarrum meglio sarebbe stato.

Il piano era relativamente semplice: Arthur, Gwaine e Percival sarebbero andati al castello per discutere il 'trattato di pace' con il re, distraendolo da quello che sarebbe accaduto da lì a poco. Nel frattempo, il resto dell'esercito di Camelot avrebbe circondato la città e il castello (questa parte sarebbe stata possibile grazie a Merlin, il quale aveva stregato le armature dei cavalieri prima della partenza, rendendoli invisibili). Al momento migliore, Arthur avrebbe segnalato all'esercito di attaccare e mentre gli uomini di Amata sarebbero stati distratti dall'attacco, Arthur, Gwaine e Percival avrebbero ammazzato Sarrum.

Il re biondo sperava di riuscire ad essere veloce, voleva raggiungere il marito, che nel frattempo si stava dirigendo verso il castello della regina Annis, insieme a Lancillotto ed Elyan come scorte.

...

  
Arthur non era mai stato a Amata prima di allora, ma la città era esattamente come aveva sempre immaginato che fosse dalle storie che suo padre era solito raccontagli da bambino.

I campi fuori dalle mura erano completamente secchi e privi di vita, gli unici rumori presenti erano quelli del gracchiare dei corvi.
Le mura e il castello erano neri come la notte e intorno a queste mura c'erano cadaveri di uomini, donne e bambini impiccati e mezzi-divorati. Il fetore era a dir poco insopportabile e la situazione non migliorò molto una volta all'interno della cittadella. Le strade erano deserte e l'atmosfera era cupa... Si poteva sentire solo odore di morte e di malattie.

Ben presto, il trio arrivò nel cortile principale del castello e il famigerato re Sarrum era lì ad aspettarli sulle scale con un gruppo di suoi uomini, armati fino ai denti.

"L'ultima volta che ci siamo incontrati avevate dieci anni. Uther aveva organizzato un torneo in vostro onore...accogliamo in amicizia voi e i vostri guerrieri," Disse il vecchio re, mentendo spudoratamente con un ghigno stampato in faccia.

"Siamo molto grati al Sarrum per aver accettato di ospitarci in questa nostra visita nel suo castello... e comunque, mio Signore, ora combatto io stesso le mie battaglie e nei tornei" Contrattaccò Arthur, sogghignando.

"Da quello che ho sentito dire su di voi, Pendragon, sembra proprio che sia così... Il banchetto è pronto, ma devo chiedervi di abbandonare le armi ... Sono abituato a non fidarmi dei miei ospiti e nessuno può essere più armato di me nel mio regno e nel mio castello"

Arthur si era aspettato questa richiesta ed era per questo che aveva chiesto a Merlin di rendere le loro spade preferite invisibili, in modo da far credere a Sarrum che erano deboli e indifesi.

Solo in questa occasione, Arthur era felice che il bastardo odiasse la magia, perché significava che non aveva nessun tipo di protezione contro gli incantesimi. Anche se ad essere completamente onesti, questo lo rendeva ancora più curioso di sapere come era riuscito a sottomettere una strega potente come Morgana.

...

  
Nella Sala Grande, il banchetto ebbe inizio.

Arthur era seduto alla destra del re di Amata.

"Devo confessarvi, King Arthur, che sono profondamente deluso dal fatto che non avete portato con voi il vostro marito - stregone"

Il re di Camelot aggrottò la fronte, confuso da quell'affermazione. Perché il Sarrum, che odia la magia, aveva sperato che anche Merlin sarebbe venuto? "E perché mai, mio signore?"

Sarrum fece un sorrisetto e prese un pollo intero in mano, "Perché non vedevo l'ora di scuoiarlo vivo fino a quando non mi avesse pregato di dargli finalmente la morte, per poi rompergli il collo" Spezzò il collo del pollo per dare enfasi alla sua brutale descrizione di come avrebbe torturato e ucciso Merlin se fosse stato lì e rise ad alta voce davanti alla faccia sconvolta del biondo.

Arthur si ricompose e fissò il re con uno sguardo molto freddo e oscuro, "In quel caso, non credo che avreste goduto di tale soddisfazione per molto tempo ... come sapete, il mio esercito è di gran lunga superiore al vostro, per non parlare del mio potere in quanto Sommo Re di queste terre"

Sarrum si irrigidì subito quando gli fu ricordato che era rimasto solo ora e che tutto ciò che circondava il suo regno apparteneva al ragazzo seduto accanto a lui.

Deglutì e continuò, "Allora mi chiedo come un uomo così potente come voi possa essere caduto così in basso da scegliere volontariamente uno stregone come consorte"

Arthur sorrise, "Voglio sottolinearvi che mio marito è praticamente perfetto. È bello, un grande amante, potente, generoso, amorevole e il discendente di una delle famiglie più nobili del mondo. Inoltre, mi ha già dato cinque figli sani e forti ... molti di più di quanti ne avrei mai potuti avere con una nobildonna, che sappiamo non ne avrebbe voluti più di due per non rovinarsi la linea"

"Ah già, ora ricordo ... quel abominio vi ha anche dato dei figli. Alcuni di loro hanno la magia?"

"Sì ... tre di loro hanno poteri magici," Disse Arthur orgoglioso, pensando a Mordred, Godric e Emma.

"Sono fortunati a non essere figli miei... li avrei affogati subito alla nascita!!"

Arthur si irrigidì, trattenendo a stento l'impulso di tagliare la gola del re con il coltello che teneva stretto nella mano destra. Fece un respiro profondo, imponendosi di calmarsi ... presto avrebbe avuto la sua vendetta per questo affronto. Tra le altre cose, era sicuro che avrebbe dovuto agire contro il re di Amata molto presto, dato che aveva notato gli sguardi che il re e il suo braccio destro, Albin, si stavano scambiando dall'inizio della serata.
Arthur sapeva cosa significavano: Sarrum non aveva alcuna intenzione di permettere al giovane Pendragon di lasciare la città vivo. E per il suo bene e quello della sua famiglia, Arthur doveva essere pronto a difendersi in qualsiasi momento.

"Cerchiamo di non concentrarci sulle nostre differenze, re Sarrum. Pensiamo a quello che abbiamo in comune invece: il nostro odio per Morgana. Gira voce che l'abbiate tenuta prigioniera. E' la verità?"

"Non è da temere. Sì, l'ho tenuta prigioniera, come un animale"

Arthur fece un sorrisetto maligno, "Come l'avete catturata? Lei è una strega, una grande Sacerdotessa"

"Ho trovato il suo punto debole. Tutti ne hanno uno. Anche una grande Sacerdotessa. Una giovane donna. Il suo amore per quella ragazza le ha causato più sofferenza di quanta pensava fosse possibile. Sapevo che non avrebbe osato usare la magia contro di me, non quando c'era il pericolo che venisse fatto del male alla sua amica...Un gran peccato. Tutto quel potere, tutta quella bellezza, abbandonata e dimenticata, sepolta viva"

"Siete un giudice severo, Lord Sarrum"

"Quando si parla di stregoneria, bisogna essere spietati. Io non lo sono stato abbastanza. Morgana è fuggita. E' stata una mia distrazione. Non sarò di nuovo così ingenuo. Non che il suo tempo con me sia andato del tutto sprecato. Ho spezzato entrambe in ogni modo possibile mentre erano in quella fossa, troppo stretta per due adulti. Di notte si potevano udire i lamenti della ragazza ed erano ancora più strazianti di quelli di Morgana"

Arthur era sconvolto, ma non per il dolore che la sorella doveva aver provato ... no, era felice che la strega aveva patito le pene dell'inferno... era sconvolto dalla gioia che il Sarrum stava mostrando mentre racconta i suoi sadici atti... inoltre, provava un po' di pena per la giovane donna usata come ostaggio contro Morgana.

"Chi era questa ragazza, amica di Morgana?"

Sarrum sorrise, "Perché non ve la mostro?"

"Cosa intendete?"

"Lo vedrà" Detto questo, il re si alzò, indicando al biondo di seguirlo.

...

  
Dopo aver detto a Gwaine e Percival di stare all'erta, il giovane re seguì Sarrum all'esterno. Era buio e camminarono verso il retro del castello, cioè una vasta pianura senza vita. Arthur vi notò subito almeno un centinaio di buchi nel terreno, chiusi da una piastra circolare di metallo nero.

Vedendo lo sguardo interrogativo del suo ospite, Sarrum lo informò, "Qui è dove tengo i miei peggiori nemici"

Arthur fu portato davanti ad una delle buche, che Sarrum aprì. Poi esortò il biondo a guardarvi dentro.

Arthur si sporse per vedere cosa c'era. Il buco era in realtà un pozzo molto stretto, profondo più o meno 4 metri. Tuttavia, ciò che disgustò Arthur maggiormente fu vedere una ragazza sul fondo del pozzo, con le braccia sopra la testa e incatenate al muro.

Sentendo il rumore della botola aprirsi, ella alzò il viso pallido e Arthur rimase a bocca aperta a causa dello shock ... lì, in quella topaia, c'era l'ex Lady Freya, la sua vecchia rivale in amore.

Era cambiata molto negli ultimi anni: non era più la donna bellissima che aveva incontrato a Draken tempo fa e che aveva aspirato a diventare la moglie di Merlin. Ora era solo una ragazzina debole, magrissima, sporca, pallida, sfregiata e ferita che indossava stracci. Non sembrava aver riconosciuto l'uomo che l'aveva venduta al mercante di schiavi.

Ignaro dei pensieri del biondo, Sarrum cominciò a spiegare, "E' lei la ragazza che mi ha permesso di tenere Morgana come prigioniera e di torturarla per due anni. Ma purtroppo, è anche il motivo per cui l'ho persa"

"Cosa intendete?" Chiese Arthur senza rimuovere gli occhi da Freya, che li stava ancora guardando con occhi spenti.

"Quella cagna laggiù, un giorno ha sedotto una delle guardie che erano solite portare loro del cibo. Questo le ha permesso di rubare le chiavi della botola, poi lei e Morgana hanno ucciso la guardia e sono scappate. Ma a quanto pare la sgualdrina si è slogata la caviglia nella fuga a causa delle gambe troppo deboli, inutilizzate per due anni, e i miei uomini le hanno raggiunte. Da quello che mi è stato riferito, la ragazza ha supplicato Morgana di fuggire senza di lei e di vivere libera anche per lei. Morgana ha esitato qualche minuto, ma poi la sua amica l'ha spinta, urlandole di andare e di salvarsi, e la strega è corsa via riluttante, piangendo.
Ovviamente l'ho punita molto duramente per aver aiutato Morgana a fuggirmi: per un mese l'ho tenuta incatenata nelle mie stanze, che considero la camera delle torture perfetta. E' stato allora che ho notato i molteplici e chiari segni sul suo corpo. A quanto pare era stata una schiava prima di finire nelle mie grinfie... quando mi sono stancato di lei, l'ho rimessa giù nel pozzo ... Adesso è solo una bambola rotta e vuota" Rise Sarrum crudelmente.

Anche Arthur rise, felice di sapere che la sua spina nel fianco aveva patito molto di più di quanto avesse mai potuto sperare.

Ma ora aveva un problema... Aveva promesso a Merlin che avrebbe fatto di tutto per liberare gli schiavi che erano prigionieri di Sarrum, ma non poteva liberare Freya per vari motivi: Arthur NON voleva liberarla; non voleva farla rincontrare con Merlin e ovviamente non voleva rischiare di perdere la lealtà di Gwaine, che si sarebbe di certo inferocito se avesse scoperto quello che Arthur aveva fatto alla sorella.

Arthur non aveva scelta ... doveva assolutamente sbarazzarsi di Freya il più presto possibile.

Di nuovo al castello, Arthur ordinò immediatamente a Gwaine e a Percival di segnalare all'esercito di attaccare. Poi disse a Gwaine che sarebbe stato lui ad uccidere il re Sarrum, mentre Arthur avrebbe approfittato della confusione per liberare gli schiavi dalle fosse, dato che sapeva dove si trovavano.

Gwaine non sapeva che Arthur gli stava dando la possibilità di vendicarsi sull'uomo che aveva torturato la sorella.

....

  
Mentre gli uomini di Sarrum stavano combattendo contro i cavalieri di Camelot invisibili nel castello, Arthur andò da Freya.

Aprì il pozzo e si calò all'interno con una corda.

Si inginocchiò davanti alla ragazza, "Guardati, piccola Freya. Ti meriti tutto quello che ti è successo per aver tentato di portarmi via l'amore della mia vita... ma ora è tempo di porre fine alle tue sofferenze, mia cara"

Freya guardò con occhi vuoti lo sconosciuto davanti a sé... non sapeva chi fosse, ma riconobbe la sua voce tra le nebbie del suo passato... le ricordava paura, buio, impotenza e la fine della felicità.

Poi si ricordò tutto.

Cominciò a gridare disperatamente. "AIUTO!! PERCHE' NON PUOI LASCIAMI IN PACE, MOSTRO? DOV'E' MERLIN??"

Arthur sorrise, "Mio marito è nel mio castello con i nostri cinque figli ... si è dimenticato di te completamente ... come avevo previsto"

Lei iniziò a piangere e a dimenarsi.

"Non ti preoccupare, tesoro... presto sarà tutto finito. Così potrò tornare a casa da mio marito e da i nostri cinque figli"

Arthur la ricoprì con la paglia del pavimento e l'olio rubato precedentemente dalle cucine, ma dato che continuava a chiamare i nomi di Merlin, di suo padre e di Gwaine, il biondo ebbe pietà di lei. Sciolse il fazzoletto legato intorno al braccio: era di Merlin e Arthur lo indossava tutto il tempo quando era lontano da suo marito, perché era impregnato del suo meraviglioso profumo.

Lo dette alla ragazza, dicendole a chi apparteneva. Poi uscì dal pozzo e la guardò dall'alto...si stava raggomitolando intorno al fazzoletto, sussurrando il nome di Merlin come una preghiera... Stava piangendo.

Arthur sorrise con cattiveria a quella scena, "Merlin è MIO!!"

Lasciò cadere la torcia nel pozzo e la paglia sul pavimento e su Freya prese fuoco. Arthur chiuse la botola, lasciando che la ragazza bruciasse viva.

A quel punto si voltò verso il castello, ma si bloccò di colpo... Gwaine stava correndo verso di lui.

Arthur cercò di calmarsi e chiese con la voce più innocente che riuscì a imitare, "Sir Gwaine, come è la situazione? Hai fatto il tuo dovere?"

"Sì, mio signore. Re Sarrum è morto e i suoi uomini si sono arresi. Amata è nostra .... Perché quel pozzo sta bruciando?"

"Oh, era vuoto. Volevo distruggere ogni prova dell'esistenza del regno del terrore di Sarrum, così l'ho bruciato. Aiutami a liberare gli schiavi e a bruciare le altre fosse"

Fortunatamente, Gwaine non disse altro e obbedì.

Liberarono uomini, donne e bambini dai pozzi e dalle prigioni... La maggior parte di loro aveva la magia.
Dopo di che, Arthur, Gwaine, Percival e l'esercito partirono alla volta di Caerleon, dove Merlin li stava aspettando.

Nel frattempo, l'anima di Freya trovò finalmente quella pace tanto desiderata in vita e fu accompagnata dalla sorelle Vilia al Lago di Avalon, del quale divenne lo spirito guardiano...pronto a guidare le anime perse che vi si avvicinavano.

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Nella Sala Grande della fortezza di Ismere, la strega oscura era seduta sul trono e stava pensando alla sua vendetta.

Gli anni di sofferenza l'avevano resa più pallida e folle ... i suoi nemici l'avrebbero pagata cara.

Morgana Pendragon voleva anche vendicare la sua amica, Freya, che si era sacrificata per lei, permettendole si scappare. Infatti, dopo qualche giorno dalla fuga, Morgana era tornata ad Amata per liberare Freya, ma la ragazza non era più nel pozzo... probabilmente Sarrum l'aveva già uccisa e Morgana non vide mai più la sua amata 'sorella'...di nuovo.

Mentre la donna stava ricordando il suo triste passato, Ruadan, un druido ribelle che aveva incontrato durante il suo periodo con i Druidi, entrò nella sala.

"La prima legione di Sassoni è arrivata sulla costa, mia signora. Arriveranno qui nei prossimi giorni"

"Quanti uomini?"

"Circa due mila"

"Solo due mila?? Per tre mesi gli abbiamo aspettati e cosa arriva? Solo una manciata di uomini!!"

"Il viaggio è lungo e il preavviso è stato breve... non potevamo sapere che Arthur Pendragon avrebbe conquistato tutta Albion, impedendoci di trovare qui alleati disposti ad aiutarci a combatterlo"

"Mi hai promesso uomini che avrebbero combattuto per me, Ruadan. Se scopro che mi hai mentito..."

"Non l'ho fatto... ma i Sassoni hanno bisogno di tempo per viaggiare... anni per arrivare tutti qui. Ma quando tutti loro combatteranno per noi, saremo inarrestabili ... La pazienza conduce alla saggezza, Morgana"

"Pensi che non lo sappia, dopo tutto quello che ho passato? Per più di due lunghi anni non ho visto altro che oscurità. Io e la pazienza siamo vecchie amiche"

In quel momento, una guardia entrò, "Mia signora, abbiamo avvistato alcuni uomini cavalcare in questa direzione ... cavalieri di Camelot, mia regina. Il re è con loro"

Morgana sorrise maliziosamente, "A quanto pare il mio amato fratello è venuto a trovarmi ... che carino ... andiamo ad accoglierlo"

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Una volta raggiunto il palazzo della regina Annis e dopo una notte di passione con suo marito, Arthur guidò i suoi uomini verso Ismere. Non ebbero alcun problema durante il viaggio e giunsero di fronte alla fortezza di Morgana come pianificato.

"Una volta dentro, dividiamoci. Dovete scoprire tutto quello che potete su Morgana e i suoi piani ... se la incontrate, correte! Merlin, tu sei con me," Ordinò Arthur.

All'interno del castello, Arthur e Merlin decisero di esplorare i sotterranei, dove era più probabile che Morgana tenesse nascosti i documenti con i suoi piani. Arthur non perse mai di vista il suo amore.

Girando un angolo però, si trovarono davanti Morgana in persona.

"Ciao, Arthur," Scaraventò il fratello contro la parete rocciosa senza esitazione usando la magia, facendogli perdere i sensi.

Vedendo che Merlin stava per attaccarla, puntò un pugnale contro Arthur, "Non ti muovere, tesorino... o la mia magia potrebbe accidentalmente fare del male al nostro caro re"

Si mosse lentamente verso Merlin, bloccandolo contro il muro con il suo corpo, poi cominciò ad accarezzargli la guancia dolcemente, "Quanto mi sei mancato, amore mio. Sei così caldo e perfetto..."

"Mentre tu sei fredda come la pietra, Morgana" Disse Merlin.

Lei rise freddamente, "È comprensibile, senza di te a scaldarmi il letto. Ma presto, farò il bagno nel sangue di mio fratello e così facendo sarò di nuovo calda e pronta per te, mio angelo"

"Sei consumata dall'odio, Morgana. Si diffonde in te come una malattia... noi vogliamo solo la pace"

"Tu potrai anche volere la pace, ma io non mi fermerò mai fino a quando tutta Camelot non si inchinerà davanti a me..." Sibilò quasi contro le sue labbra. "...davanti a noi! Vieni con me, Merlin, e insieme governeremo il mondo!"

Il re moro scosse la testa, "No, Morgana. Non accadrà mai!"

Lei lo fulminò con lo sguardo, gli prese il polso in una morsa dolorosa e cominciò a pronunciare un incantesimo che Merlin riconobbe come uno per il teletrasporto. Non volendo essere portato via da Morgana, usò la magia per lanciarla contro il muro, facendole perdere i sensi.

Senza perdere tempo, Merlin si mise Arthur su una spalla e corse via.

....

  
Più tardi, nella foresta, quando gli uomini di Camelot avevano trovato riparo per la notte e Arthur aveva ripreso conoscenza, si aggiornarono l'un l'altro su quello che avevano trovato a Ismere.

Gwaine aveva scoperto, interrogando Ruadan senza pietà, che Morgana si era alleata con i Sassoni, ma che per fortuna non tutto l'esercito nemico era arrivato sulle coste di Albion... per quello ci sarebbero voluti diversi anni, il che voleva dire che Camelot avrebbe avuto il tempo di organizzare la sua difesa.

In seguito, durante il viaggio di ritorno, mentre stavano cavalcando per una gola, i cavalieri incontrarono un gruppo di viaggiatori uccisi in un'imboscata ed esaminando le armi usate per il massacro capirono che a compiere tale atrocità erano stati i Sassoni, alcuni dei quali erano ovviamente già sbarcati nelle loro terre.

Mentre stava osservando la scena, Arthur sentì una voce nel vento che lo chiamava.

La seguì fino a una grotta, dove giaceva un uomo prossimo alla morte.

"Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto questo?"

"Ciò che conta veramente è che è successo. Ho temuto questo momento per molti anni... da molto prima che tu mettessi piede su questa terra, giovane re, io aspettavo già il suo arrivo con la desolazione nel cuore. Così come Camelot prospera, anche il seme della sua distruzione è stato piantato. I profeti parlano della tua rovina. Faresti bene ad averne timore, poiché ti insegue come un spirito nella notte. A meno che tu non agisca in fretta, neanche tu potrai alterare il ciclo infinito del tuo... destino"

La mano dell'uomo cadde nella fonte d'acqua vicino a lui e Arthur iniziò a vedere visioni del futuro:

Arthur vide se stesso e la sua famiglia felici a Camelot, ma uno di loro non lo era.

Vide come Mordred era circondato da una ombra oscura, che lo seguiva costantemente, diventando ogni anno che passava sempre più scura e tetra.

Vide suo figlio maggiore diventare sempre più freddo e calcolatore.

Poi, nel corso degli anni, strani incidenti iniziarono ad accadere ad Arthur: pugnali volanti scagliati verso di lui da una forza invisibile; uno strano braccialetto che gli assorbiva la forza vitale; veleni nelle orecchie; cavalieri posseduti che cercavano di ucciderlo, etc.... E ogni volta c'erano gli occhi freddi di Mordred dietro ad ogni attacco e quelli gentili di Merlin dietro ogni salvataggio.

Poi le immagini cambiarono.

Vide Mordred cresciuto ... aveva circa 17/18 anni, ma Arthur non ebbe il tempo di contemplare il suo orgoglio nel vedere il figlio diventato un uomo forte e muscoloso, perché rimase scioccato nel vedere che Mordred, vestito di nero, stava cavalcando di notte in direzione di un vecchio castello in rovina. Lì, il ragazzo si inginocchiò ai piedi di un trono, sul quale era seduta Morgana.

Vide suo figlio, il suo erede, giurare fedeltà alla zia allo scopo di distruggere il padre.

Poi, vide una battaglia: Sassoni contro cavalieri di Camelot.

Vide Mordred raggiungerlo da dietro.

Vide il proprio volto contorcersi dallo sgomento nel vedere suo figlio tra le file nemiche. Incrociarono le spade e poi Mordred lo trafisse al fianco.

Vide se stesso esalare l'ultimo respiro sotto lo sguardo freddo e contento di suo figlio, che lasciò il suo corpo lì nel fango del campo di battaglia a marcire.

Poi, vide Mordred e Morgana marciare su Camelot, conquistare la città e bloccare la magia di Merlin per mezzo di manette magiche di ferro.

Vide Morgana costringere Merlin a sposarla, minacciando i suoi figli.

Vide Merlin cercare di inviare messaggi segreti ai loro alleati per detronizzare Morgana, ma fu scoperto. Mordred e Morgana lo rinchiusero nella torre più alta del castello, dove solo i due tiranni avevano il permesso di visitarlo... Mordred era molto possessivo nei confronti del suo papà.

Vide i suoi altri figli pianificare negli angoli bui del castello l'evasione di Merlin, ma furono scoperti da Mordred, e Morgana li condannò a bruciare sul rogo.

Vide Merlin diventare sempre più depresso a causa della morte dei suoi figli e delle sue figlie e anche a causa della pancia di Morgana, sempre più tondeggiante con la figlia concepita con Merlin.

Arthur vide Merlin, l'ombra del vecchio se stesso, lasciarsi cadere dalla finestra della torre, uccidendosi.

Arthur vide la sua amata Camelot cadere in rovina sotto il regno di Mordred e Morgana, uniti nel male.
 

Il biondo batté le palpebre rapidamente per riprendersi dallo shock. L'uomo accanto a lui era morto nel frattempo.

"Eccoti qua, Arthur. È ancora vivo?" Chiese Merlin, entrando nella grotta.

Arthur aveva le lacrime agli occhi ed era molto pallido. Si alzò tremando e andò da Merlin. Lo abbracciò fortissimamente, troppo forte forse, e poi lo baciò disperatamente.

"Ti amo, Merlin. Ti amo così tanto ... sei tutta la mia vita. Qualunque cosa accada, ti proteggerò...Non permetterò a nessuno di farti del male... te lo prometto, amore mio"

Merlin aggrottò la fronte, confuso, "Arthur, cosa è successo? Questa non è la prima volta che vedi un morto..."

Il biondo deglutì e accarezzò la guancia di suo marito, "Lo so, scusami ... Sono solo un po' stanco... Andiamo a dire agli uomini che voglio tornare a Camelot il più presto possibile ... c'è una situazione che devo risolvere"

Già... Arthur aveva un figlio di cui occuparsi.

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Cosa accadrà?

Mancano due capitoli alla fine :-)     

IL MIO VERO ANGOLO:
IO NON VOLEVO AGGIORNARE! Perché? Perché la storia sta per finire e tipo io NON VOGLIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi sono divertita così tanto con voi che non c'è la faccio a concluderla, ma comunque ho voluto aggiornare per dire a tutte voi(SI SOLO ALLE RAGAZZE!(anche perché penso che in sto coso non ci sia manco un ragazzo, altrimenti lo avrei già stalkerato ù.ú))una cosa SPECIALONA













AUGURI PER LA FESTA DELLE DONNE!!


Altra cosa, domani aggiornerò con gli ultimi due capitoli, e non perché voglia liberarmi di questa storia, ma semplicemente perché è una specie di regalo che vi voglio fare, voi siete state così gentili da leggere questa storia e da apprezzarla così tanto che pure la vera autrice di questa storia ne è felicissima, e visto che voi siete in un certo senso un regalo per me, anzi per noi due, io vi dono quel che rimane di questo racconto che ci ha reso amiche. (e poi dovete sapere che domani è il mio COMPLEANNO!)
Quindi vi ringrazio di essere arrivate fin qui, e domani ci saluteremo!

Tutti i diritti vanno a
@b92morgan

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