28. FIVE YEARS LATER

Ciao a tutti!!

Questo capitolo, ambientato cinque anni nel futuro, è diviso in due parti: la prima parla di Merlin e Arthur e quello che è successo negli ultimi 5 anni è descritto tramite flashback; la seconda parte parla di Morgana e Freya e in questo caso invece tornerò cinque anni indietro e descriverò brevemente quello che invece è accaduto a loro negli ultimi anni.

PS: parlerò anche di molti sovrani degli altri regni del telefim... in caso non vi ricordiate le loro facce, ho inserito dei link che vi porteranno alle immagini di questi personaggi, i cui nomi ho lasciato in inglese.

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[Merlin e Arthur]

CINQUE ANNI DOPO...

Sono passati cinque anni dalla riconquista di Camelot e molte cose sono cambiate.

Una tranquilla mattina di primavera vide i re di Camelot ancora beatamente sdraiati nel loro letto. Arthur stava facendo il cucchiaio grande dietro Merlin, baciandogli la spalla di tanto in tanto. Erano entrambi rivolti verso la finestra e baciati dal calore del sole.

Si stavano godendo quella pace, quando improvvisamente udirono i passi di qualcuno correre verso la loro camera da letto.

"Stanno arrivando..." Arthur mormorò assonnato tra i capelli di suo marito e con gli occhi ancora chiusi.

"Così pare" Replicò Merlin contro il cuscino.

"Perché abbiamo deciso di avere figli?"

"Perché tu sei una testa di fagiolo e costantemente arrapato!"

Arthur alzò la testa e guardò giù il moro, oltraggiato da quella accusa... ma dopo qualche secondo di silenzio, annuì (in effetti Merlin non aveva tutti torti!) e si distese di nuovo. "Hai ragione... Scommetto che saranno qui in tre... due... uno"

La porta della loro camera si spalancò e due bambini corsero dentro, gettandosi a tuffo sul letto dei loro genitori, saltando su e giù.

"Daddy, papà, svegliatevi..." Canticchiarono i bambini.

Entrambi gli adulti sospirarono. La pace era finita.

Si sedettero contro la testiera del letto, abbracciando i loro figli gemelli.

Constantine e Godric Pendragon avevano cinque anni ed erano i loro secondo geniti dopo Mordred.

Constantine Cador Pendragon aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, come Merlin e Mordred, ma aveva la pelle dorata e il fisico muscoloso di Arthur. Godric Balinor Pendragon era biondo con gli occhi del color del cielo di Arthur, ma era esile e slanciato con la pelle nivea. Aveva la magia come Merlin.
I bambini erano decisamente troppo vivaci, sempre pronti a causare marachelle nel castello... ma Merlin non li avrebbe mai cambiati per tutto l'oro del mondo.

Arthur in particolare aveva un punto debole per Godric, in quanto il bambino aveva salvato la sua virilità quando era nato...
Spieghiamo meglio: dare alla luce i gemelli era stato molto difficile e doloroso per Merlin e quando Constantine era nato, Merlin era già esaurito e il mix di dolore, fatica e di paura al pensiero di dover dare alla luce il secondo gemello aveva causato a Merlin di essere molto aggressivo. E dato che credeva che Arthur fosse il responsabile delle sue sofferenze, il moro aveva cominciato a pronunciare un incantesimo per castrare il marito. L'unica cosa che salvò Arthur dall'essere evirato fu Godric, che era stato pronto ad uscire, causando una dolorosissima contrazione a Merlin e distraendolo dei suoi intenti nefasti.
Da allora Arthur aveva iniziato a viziare fin troppo il bambino.

Mentre Merlin stava ricordando questo, guardò Godric tra le braccia di Arthur e notò qualcosa che lo fece sospirare in esasperazione.

"Godric, piccolo mio, cos'hai in mano?"

Il bambino nascose subito l'oggetto misterioso dietro la schiena. Lanciò uno sguardo complice al fratello gemello e guardò il suo daddy con aria innocente e dolcissima. "Niente, daddy"

"Godric. Balinor. Pendragon"

Il bimbo biondo sospirò, sconfitto, conoscendo fin troppo bene quel particolare tono del genitore, quindi allungò la manina e mostrò l'oggetto del misfatto.

Merlin brontolò, mentre Arthur rise. "Perché hai la bambola di Emma? Gliel'hai rubata? Di nuovo??"

Quando Arthur si calmò e si asciugò le lacrime, disse al marito, "Credo che lo scopriremo molto presto, amore"

Infatti, manco a farlo apposta, udirono un urlo di rabbia e dei passi veloci avvicinarsi a loro. Le porte si aprirono di nuovo e questa volta una bambina bionda di tre anni entrò della stanza come un uragano, con ancora indosso la camicia da notte rosa.

"Daddy, Papà... Sally è sparita...di nuovo"

"Oh...vieni qui, mia principessa" Disse Arthur teneramente, aprendo le braccia verso la sua prima figlia, Emma Ygraine Pendragon. Arthur l'amava da impazzire e senza vergogna.... era il suo orgoglio e la sua gioia.

Avvicinandosi al letto per andare dal padre, la bimba notò i suoi fratelli maggiori, ma soprattutto vide Sally, la sua bambola preferita, nelle mani di Godric. Divenne rossa dalla rabbia e si lanciò contro il fratello senza paura...perché anche se aveva tre fratelli maggiori, la bambina era una vera leonessa e sapeva come farsi rispettare (soprattutto grazie alla magia ereditata da Merlin) e Arthur era molto fiero della sua piccola amazzone.

"Ridammi Sally, 'Ric!!"

Saltò sul letto per riprendersi il suo giocattolo dalle grinfie del fratello, ma Godric lo nascose di nuovo.

"No...piagnucolona!!"

Cominciarono ad azzuffarsi e a lanciarsi addosso piccole scintille di magia.

"BASTA!!" Tuonò Merlin, facendo fluttuare i due litiganti per aria con la magia. "Quando tornerete a terra, farete la pace. Godric, tu ridarai Sally a tua sorella. Emma, tu chiederai scusa a tuo fratello per averlo picchiato e per avergli trasformato le orecchie in quelle di un asino"

I bambini annuirono, ma non erano contenti.

Una volta che il caos era finito, Emma si sedette sulle ginocchia di Arthur (era definitivamente una cocca di papà) e Godric si sdraiò tra i genitori, mentre Constantine non si era ancora mosso dalle ginocchia di Merlin, dove vi si era messo comodo fin dall'inizio della vicenda.

"Ora, con calma, sedetevi a tavola per fare colazione, mentre io vad..." Merlin fu interrotto da qualcuno che stava bussando.

La testa di Gwen apparve dall'apertura della porta...stava sorridendo, "Posso?"

Entrò con un fagottino piangente, avvolto da una copertina rosa, tra le braccia. "Sembra che qualcuno abbia fame"

Merlin sorrise e allargò le braccia, "Eccola qui... il mio bellissimo fiorellino"

Gwen porse la neonata a suo padre, che cominciò subito ad allattarla...

Mary Margaret Hunith Pendragon, la principessa di Camelot più giovane, aveva solo una settimana e aveva i capelli neri e la pelle candida di Merlin.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto portarmi Mary, Gwen... stavo per andare a prenderla nella sua cameretta, ma Godric e Emma hanno cominciato a litigare... come al solito," Merlin disse, baciando la testa piccolina e morbida della sua bambina bruna.

Gwen sorrise davanti a quella scena tenera. Poi si girò verso i due bambini biondi, "Non dovreste litigare... siete fratelli e dovreste essere gentili gli uni con gli altri"

"Scusa, zia Gwen" Dissero all'unisono i bambini.

Merlin si alzò dal letto, ancora intento a nutrire Mary. Era nudo, ma non gli importava: Arthur lo aveva visto senza vestiti già molte volte, faceva spesso il bagno con i suoi figli e Gwen aveva assistito a quasi tutti i suoi parti... quindi era un po' tardi per scandalizzarsi.

Si diresse verso l'armadio per scegliere i suoi vestiti e anche quelli di Arthur.

"Sai, Merlin, credo che potrei odiarti" Lo informò Gwen dopo pochi secondi passati ad ammirare il corpo del mago.

"Perché?"

"Perché nonostante tu abbia partorito cinque figli e uno di loro appena una settimana fa, hai ancora un corpo perfetto. Guardati! Sei magro e tonico. Non hai nemmeno una smagliatura e sembri risplendere... Io ho solo un figlio e ho messo su peso e sono piena di smagliature...Ti odio!"

Arthur stava annuendo ad ogni parola della Lady, guardando il marito con lussuria.

Merlin sorrise, "Deve essere dovuto al fatto che sono un Signore dei Draghi...e la mia magia mi ha sempre aiutato a guarire più velocemente"

Dopo essersi vestiti, qualcun altro bussò alla porta, che fu aperta da Mordred, sette anni, che entrò tenendo per mano Galahad, il figlio di quattro anni di Lancillotto e Gwen.

Infatti, dopo essersi liberati dalla magia di Morgana, Gwen e Lancillotto aveva sentito il bisogno di stare un po' insieme da soli. Lancillotto perché aveva l'impressione che tutto quello che avevano vissuto come coppia negli ultimi due anni era stata una menzogna, mentre Ginevra perché non si ricordava nemmeno di essersi sposata, dato che quando era successo era ancora schiava della Strega.
Quindi, dopo essersi risposati, Arthur gli aveva offerto il vecchio castello di suo zio Agravaine, tornato in possesso della Corona dopo la morte del Lord, per stare insieme indisturbati per tutto il tempo di cui avevano bisogno.
Dopo circa un anno, i due erano tornati più felici che mai e Gwen aveva annunciato di essere incinta di pochi mesi.
Galahad era nato dopo un lungo e difficile parto che aveva necessitato l'intervento magico di Merlin ed era diventato in poco tempo il migliore amico dei gemelli, dato che avevano solo pochi mesi di differenza.

Quando Merlin vide chi era entrato, sorrise raggiante. Mise Mary nella sua cesta sul tavolo e poi si girò verso Mordred, che gli sorrise apertamente. Corse verso suo padre e lo abbracciò intorno ai fianchi.

"Buongiorno, amore mio" Sussurrò il moro, baciando la fronte di suo figlio.

"Buongiorno, daddy"

Gwen e Galahad lasciarono la stanza e Merlin e Mordred andarono a sedersi sul letto, dove gli altri membri della loro famiglia li stavano aspettando.

Mordred non si staccò mai dal padre e ignorò Arthur, come faceva la maggior parte delle volte.

Per qualche mese, dopo essere ritornati a Camelot, non aveva avuto nessun problemi con il papà, ma negli ultimi anni la voce della donna era tornata nella sua testa e continuava a dirgli che Arthur era malvagio, mostrandogli anche le immagini delle crudeltà che il padre aveva compiuto. Per questo, Mordred aveva deciso che avrebbe aspettano di essere cresciuto prima di fare qualcosa contro il genitore biondo... nel frattempo, avrebbe protetto il suo daddy con tutto quello che aveva.

Ignaro dei pensieri oscuri di suo figlio maggiore, Merlin stava provando un senso d'orgoglio nel vedere il ragazzo abbracciare e baciare sulla guancia i suoi fratelli e le sue sorelle, perché all'inizio Mordred non era stato molto contento dell'arrivo dei suoi fratelli. Era preoccupato che suo padre non avrebbe più voluto stare con lui dopo l'arrivo dei nuovi bambini. Tuttavia, quando aveva visto che Merlin lo stava trattando allo stesso modo di prima e che stava passando un sacco di tempo con lui a fare cose solo loro due da soli, aveva cambiato atteggiamento e aveva cominciato ad amare i suoi fratelli: giocava con Constantine e Godric; giocava con Emma alle bambole e aiutava Merlin a badare a Mary...

Era il miglior fratello maggiore del mondo!

La famiglia reale si sedette a tavola e cominciò a fare colazione. Ovviamente, i bambini iniziarono subito ad elencare tutte le cose che avrebbero fatto durante il giorno, mentre Emma sussurrava alla sorellina quanti bei vestiti il loro papà gli avrebbe comprato quando sarebbero diventate più grandi.

Merlin guardò Arthur con uno sguardo che diceva: 'Lo vedi? L'hai viziata troppo'

Il biondo fece spallucce e si alzò. "Devo andare alla riunione. Vuoi che ti aspetti, amore?"

"No, vai pure avanti. Prima voglio vestire i bambini, poi ti raggiungo... Nel frattempo parla delle cose più noiose"

Arthur sorrise, "Sarà fatto" Baciò tutti i suoi figli sulla testa, Merlin sulle labbra, e uscì dalla stanza.

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Arthur aprì la riunione del Consiglio come al solito: chiese un rapporto sulla situazione della città e del regno, poi volle anche sapere la situazione degli altri regni sotto il suo comando.

Infatti, negli ultimi cinque anni, Arthur aveva conquistato, attraverso guerre o attraverso alleanze, quasi tutti i regni di Albion.

Quando Morgana gli aveva sottratto Camelot per la seconda volta, Arthur era rimasto molto turbato e anche se alla fine l'aveva riconquistata, aveva capito una cosa: se voleva evitare che la stessa cosa si ripetesse e se voleva tenere al sicuro la sua famiglia, doveva assicurarsi che Morgana non trovasse nessun alleato. In breve, doveva avere tutti i regni sotto il suo potere.

Quindi divenne questa la sua missione negli ultimi anni... oltre che mettere incinto Merlin il maggior numero di volte possibile, al fine di avere la famiglia numerosa che il biondo aveva sempre sognato di avere.

I primi regni che Arthur soggiogò al suo potere attraverso il rinnovo delle vecchie alleanze furono Gawant, il regno di Lord Godwin e di sua figlia, la principessa Elena; il regno di Olaf e il regno di Nemeth, regnato da re Rodor.

Nel caso di Nemeth, re Rodor aveva fatto una richiesta particolare in cambio del trattato di pace: dal momento che non aveva figli maschi, voleva che Arthur diventasse suo figlio. Per questo, aveva chiesto al re di Camelot, in visita diplomatica a Nemeth, di prendere sua figlia, la Principessa Mithian, come sua regina e in cambio, sarebbero diventati alleati. Infatti un re poteva avere sia una regina che una consorte e di solito i due titoli coincidevano con la stessa persona, ma dal momento che Merlin era un uomo, non poteva essere la 'regina' e re Rodor aveva voluto che fosse Mithian ad avere quel ruolo e a dargli dei nipoti.
In altre circostanze, Arthur avrebbe subito dichiarato guerra a causa dell'insulto e mancanza di rispetto verso il marito. Tuttavia, ai tempi, il biondo non aveva voluto perdere troppo tempo in guerra, dato che Merlin era rimasto a casa ed era a pochi giorni dal dare alla luce Emma... e Arthur non aveva voluto perdersi per nulla al mondo la nascita di sua figlia. Per questo, il giovane re aveva accettato la richiesta, dicendo che avrebbe sposato Mithian una volta a Camelot. Ovviamente stava mentendo. Tornati a casa, Arthur avrebbe rinchiuso la ragazza nella Black Room, dove aveva imprigionato Morgana anni prima. Poi, avrebbe ricattato re Rodor: se rivoleva sua figlia viva, avrebbe dovuto firmare il trattato di pace senza problemi.
Fortunatamente per la principessa, arrivata a Camelot, lei e Leon, che era rimasto al castello a causa di una ferita alla gamba, si erano innamorati a prima vista. Con riluttanza, Rodor aveva accettato il matrimonio con il primo cavaliere dell'Alto Re e i due si era sposati.
Adesso avevano una figlia di due anni di nome Rose.

Invece, i regni che si erano ribellati alla supremazia di Arthur, richiedendo l'uso della forza, furono Dalbeth, regno di Odin; Deorham, il regno di re Alined e Caerleon.
Quando Arthur aveva giustiziato il re di Caerleon in un momento di rabbia, sua moglie, la regina Annis aveva dichiarato guerra contro Camelot. Tuttavia, Arthur, con l'aiuto dell'animo gentile e compassionevole di Merlin, era riuscito in fine a convincere la regina a fermare lo scontro, diventando grandi alleati.

Ora Arthur aveva tutti i regni e sovrani di Albion sotto il suo potere.

L'unico regno che mancava dalla lista era Amata, il regno di Re Sarrum.

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Merlin entrò nella Sala del Consiglio con Mary nel suo cestino tra le mani, proprio mentre Arthur stava parlando di Sarrum.

"Ho intenzione di andare ad Amata e uccidere Sarrum, così che possiamo finalmente porre fine al suo regno di terrore," Stava dicendo Arthur, mentre Merlin si sedeva accanto a lui con la neonata in braccio, comoda e addormentata contro il petto del suo papino.

"Sei sicuro, Arthur? Non c'è alcuna possibilità di un accordo o di una guerra? Devi proprio usare questi sotterfugi? E' pericoloso" Disse Merlin, preoccupato.

"Lo so, amore, ma non voglio il Sarrum come alleato o libero di essere un mio nemico. Ha una certa reputazione. Perfino mio padre lo temeva. Dicono che provi piacere nell'impalare uomini, donne e perfino bambini. Ha anche un debole per l'assassinio dei suoi amici... No, se vogliamo la pace nel regno, quell'uomo deve morire" Arthur non avrebbe permesso a quel sadico di respirare ancora per molto, mettendo in pericolo la sua famiglia.

"Per non parlare delle voci che circolano su di lui, mio signore" Lo interruppe Leon.

"Che voci?" Arthur chiese, accarezzando la guancia di Mary con il pollice.

"La nostra spia ad Amata mi ha appena informato che Sarrum aveva tenuto prigioniera Morgana per due anni"

Tutti nella stanza rimasero a bocca aperta, sorpresi. Questo spiegava perché non avevano più saputo nulla della strega per così tanto tempo.

"Hai detto 'aveva'? Vuol dire che non è più il caso?"

"No, sire. Purtroppo è riuscita a fuggire circa un anno fa... altre fonti dicono che ora si nasconde nella Fortezza di Ismere"

"Allora ecco il piano: andiamo ad Amata; scopriamo come Sarrum sia riuscito a tenere Morgana prigioniera così a lungo nonostante la sua potente magia; lo uccidiamo e poi andiamo ad Ismere per scoprire cosa sta complottando mia sorella questa volta"

"Bene...quando partiamo?" Chiese Merlin.

Arthur si girò di scatto verso il marito, confuso, "Noi? Tu non vieni, Merlin. È fuori discussione"

Il moro sbuffò, come se Arthur avesse detto qualcosa di assolutamente ridicolo, "Certo che vengo con te!"

"Merlin, i bambini..."

"I bambini staranno benissimo. Mithian e Gwen sono perfettamente in grado di prendersi cura di loro in nostra assenza"

Merlin amava alla follia i suoi figli, ma dopo cinque anni di gravidanze, l'allattamenti, pannolini sporchi e cibo per bambini, aveva davvero bisogno di un avventura con persone adulte.

"Io non ti porterò MAI con me da Sarrum... MAI!! È pericoloso. Per di più, odia la magia più di ogni altra cosa al mondo e già si sente minacciato dal fatto che ho vinto tutti i regni che lo circondano... se dovessi anche portargli il mio marito stregone, credo che potrebbe veramente reagire molto male... per favore, amore... non voglio che ti faccia del male..."

Merlin sospirò, "Va bene, niente Amata per me. Tuttavia, verrò con te ad Ismere... sta zitto, Arthur... avrai bisogno di me se incontrerai Morgana. La magia va combattuta con la magia. Lo sai"

"VA BENE!!" Arthur disse irritato, sapendo che Merlin aveva ragione. "Mentre noi saremo ad Amata, tu andrai al castello della regina Annis, che si trova sulla via per il nord. Ci vediamo lì. Poi andremo insieme ad Ismere. D'accordo?"

Merlin sorrise, soddisfatto, "D'accordo"

Tre giorni dopo, il gruppo di Arthur partì per il regno di Re Sarrum.

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[Morgana e Freya]

CINQUE ANNI FA....

Morgana era sul punto di svenire, ma doveva almeno conoscere il nome del suo salvatore, "Chi sei?"

"Mi chiamo Freya"

Morgana aprì improvvisamente gli occhi e non riconobbe il luogo dove si trovava.

Era una piccola casetta di legno. Lei era sdraiata su un letto fatto di lana e pellicce e indossava solo una leggera tunica bianca che le accarezzava dolcemente la pelle.

Cercò di alzarsi, ma si sentiva molto debole e soprattutto provava delle forti fitte di dolore dove era stata pugnalata con la spada dal cavaliere di Camelot durante la fuga. A quel ricordo alzò la tunica e notò una cicatrice bianca sulla parte destra del fianco.

Morgana grugnì per il dolore e una voce allarmata disse, "Non ti muovere! Sei ancora debole. Sei stata in coma per quasi sei mesi!"

La voce apparteneva alla ragazza che l'aveva salvata nella foresta, che ora Morgana poteva vedere aveva i capelli e gli occhi castani.

Vedendo la faccia confusa della sua paziente, la fanciulla chiese con delicatezza, "Ti ricordi il tuo nome? Sai chi sono io?"

"Ehm... sì, hai detto di chiamarti Freya. Io sono Morgana. Grazie per avermi salvato la vita. Dove siamo?"

Freya sorrise dolcemente. "Siamo sulle rive del Lago di Avalon. Questo piccolo rifugio è la mia casa. Ti ho portato qui dopo averti trovata quasi in fin di vita nella foresta, non molto lontano da qui. La ferita era così grave che sono stata costretta a farti cadere in un sonno profondo, in modo da permettere a tutte le tue forze di concentrarsi sulla guarigione... la tua magia ti ha aiutato molto devo dire... credo che senza di essa saresti morta sicuramente. Ma non ti preoccupare...coloro che ti hanno fatto del male non possono trovarti qui... sei al sicuro... I Vilia ci proteggono"

"Cosa sono i Vilia?"

"Gli spiriti buoni che abitano i fiumi, i ruscelli e i laghi. Mi hanno trovata quando ero in pericolo. Mi hanno guarita e condotta qui. Da allora, mi proteggono e mi hanno promesso che quando morirò, mi faranno uno spirito guardiano come loro...protettrice di questo lago sacro per la magia, così che io possa un giorno guidare sulla retta via le anime perdute, come loro hanno fatto con me"

Morgana annuì. Non aveva esperienza con la magia della terra... preferiva di gran lunga la magia nera... ma per ora, era meglio tenere la sua salvatrice all'oscuro di questo piccolo dettaglio. "Perché eri in pericolo?"

Il dolce viso di Freya improvvisamente divenne scuro e i suoi occhi vuoti. "Questa è una storia per un'altra volta... ora devi riposare un po', mentre io vado alla ricerca di qualcosa da mangiare"

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Fu due mesi dopo che Morgana finalmente scoprì qualche informazione in più su Freya, che nel frattempo era diventata una sua carissima amica. Morgana cominciò ad amare veramente la ragazza dai capelli castani e dall'anima tormentata ed era la prima volta dopo tanto tempo che Morgana permetteva a qualcuno di entrare nel suo cuore.
Fu per questo motivo che aveva deciso di non dire a Freya che in realtà era l'ex Lady Morgana Pendragon, conosciuta come La Strega e come la traditrice numero uno del regno. Dopo anni di lotte e di solitudine, la bruna aveva davvero bisogno di una pausa. La tranquillità di quei boschi, del lago e di Freya erano perfetti per nascondersi mentre escogitava un nuovo piano per conquistare Camelot e Merlin.

Una sera d'estate vide le due donne sedute sotto le stelle intorno al fuoco all'esterno della casa.

Ora che cominciava a fare caldo, le ragazze indossavano abiti molto leggeri che lasciavano le braccia scoperte. Fu così che Morgana si accorse dei segni di legatura intorno ai polsi di Freya per la prima volta. Erano vecchi, ma ancora visibili.

"Freya, cosa ti è successo in passato? Da dove vieni? Chi sei?" Morgana era molto curiosa. Freya era come una sorella per lei adesso e si sentiva molto protettiva nei suoi confronti. Aveva già perso Morgause... non poteva perdere anche Freya. Aveva bisogno di sapere tutto su di lei.

La ragazza castana abbassò lo sguardo e si massaggiò i polsi disegnati dai lividi distrattamente, come se non si rendesse nemmeno conto che lo stava facendo.

"Io... ero schiava... una schiava sessuale. Per tre anni sono stata prigioniera nella fortezza di Haling, il mio padrone, in Essentir, dove mi ha preparata alla mia nuova vita. Lui..." Sospirò, chiudendo gli occhi, "... lui mi ha tenuta costantemente nuda e incatenata a un muro in una stanza buia per mesi. Mi ha torturata; ha manipolato la mia mente... e quando finalmente mi ha spezzata, ha iniziato ad addestrarmi per dare piacere agli uomini. Non passava giorno senza che io venissi violentata e umiliata... Poi, quando il Padrone fu soddisfatto dei miei progressi, decise che era tempo di vendermi. Un uomo delle isole occidentali mi ha comprata e ti giuro Morgana che si poteva sentire il suo fetore e vedere la sua massa di grasso da metri di distanza. Haling mi disse che questo suo cliente abituale amava rinchiudere le sue ragazze nella stalla, da cui nessuna di loro è mai più uscita. Io e Lamia, un'altra ragazza che aveva acquistato, iniziammo il viaggio della fine, ma sulla strada per la sua tenuta, dei banditi ci attaccarono e io riuscì a fuggire. Fui ferita, ma i Vilia mi hanno trovata e portata qui...il resto è storia"

Morgana era a bocca aperta, "Oh, Freya...come ti capisco..."

"NO, non puoi capire!! Scusa Morgana, ma nessuno è in grado di capire quello che ho passato"

"IO INVECE POSSO... meglio di chiunque altro. Mio fratello mi ha tenuta imprigionata in una stanza senza finestre per un anno intero. L'unica compagnia che avevo era la testa decapitata di mia sorella, un medico pazzo che faceva esperimenti su di me e gli uomini che mandava a scoparmi. Ero diventata la puttana del castello dove vivevo!! Pertanto, io ti capisco, Freya... So come ci si sente ad essere soli, abbandonati... dimenticati"

Freya allargò le braccia e Morgana vi si gettò subito. Le due amiche si abbracciarono strette, piangendo e consolandosi a vicenda... finalmente non erano più sole.

Dopo pochi minuti, Morgana si calmò abbastanza per continuare la conversazione, "Parlami della tua vita prima di essere stata...presa"

"Questo è il problema... non mi ricordo... Il mio padrone ha manipolato troppo la mia mente. Ogni volta che dicevo il nome di un parente o di un amico davanti a lui, Haling mi torturava in un modo orribile...mi faceva così tanto male che la morte sarebbe stata meglio e più benvoluta. Non ti dico ciò che mi faceva quando intuiva che stavo pensando alla mia famiglia... così tanto dolore.
Col tempo, ho cominciato a dimenticare il mio passato...Così facendo almeno, non avrei dovuto soffrire così tanto. L'unica cosa che ricordo dal mio passato sono le sensazioni che provavo. Mi ricordo calore, amore, protezione... In particolare, mi ricordo le sensazioni che provavo quando ero vicino a un uomo... non ricordo il suo nome o il suo aspetto... ma so che ero al sicuro con lui; ero avvolta dalla luce e dal calore con lui... mi faceva sentire bene e so che lo amavo tantissimo"

Morgana era veramente triste e dispiaciuta per Freya. La strega sapeva ciò che le era accaduto: Nimueh le aveva insegnato molti metodi di tortura. Quello utilizzato su Freya aveva il fine di forzare la vittima ad associare i suoi bei ricordi felici con il dolore, in modo che con il tempo e con pazienza, la persona torturata dimenticasse volontariamente la sua vita passata per proteggere se stessa, rendendo la sua mente libera di essere riempita con gli ordini del suo padrone o padrona. Se non fosse accaduto alla sua amica, Morgana sarebbe stata perfino impressionata dall'eccellente lavoro svolto da questo Haling.

"Non ti preoccupare, Freya. Quando sarò regina, non dovrai temere più nulla... sarai al sicuro... nessuno ci farà più del male"

Freya aggrottò la fronte, "Regina? Chi sei veramente, Morgana?"

La bruna sorrise. All'inizio di quella serata aveva avuto intenzione di dire tutto di sé alla sua amica: voleva dirle di Camelot; le voleva parlare di Merlin e del loro figlio, Mordred, al quale aveva riiniziato a parlare nella mente, manipolando i suoi sogni, appena recuperata la sua magia. Tuttavia, dal momento che Freya non ricordava nulla, a Morgana non sembrò giusto dirle della sua vita, per evitare di farle del male ulteriormente.

"Diciamo solo che non molto lontano da qui ci sono un intero regno e un bellissimo re che stanno aspettando la loro vera regina"

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Quasi un anno dopo, Morgana e Freya stavano camminando nella foresta. Morgana le stava mostrando alcuni trucchi di magia, quando dei cavalieri le attaccarono.

Morgana cercò di combattere contro di loro, ma presero Freya come ostaggio e fu costretta ad arrendersi. La sicurezza e salvezza di Freya erano più importanti della sua.

"Bene, bene... Quindi le voci erano vere: c'è una strega in questi boschi e non una strega qualunque, ma la famosa Morgana Le Fay, o dovrei dire, Morgana Pendragon"

Un uomo calvo e minaccioso, probabilmente il capo dei cavalieri, si fece strada attraverso il gruppo di soldati, indossando un sorrisetto maligno. "Odio la magia... è un abominio!"

Fece un cenno a uno dei suoi uomini, che bloccarono Morgana da dietro.

"Un passo falso, mia signora, e la tua amica ne pagherà le conseguenze... domande prima di perdere coscienza?"

"Chi diavolo sei, bastardo??"

"Io sono Re Sarrum di Amata... e tu sarai mia ospite per un bel pò"

Il soldato colpì la testa di Morgana, facendole perdere i sensi. L'ultima cosa che udì furono le grida di Freya.


E così cominciarono i peggiori due anni della vita della ragazza bruna e quando riuscì a fuggire, giurò vendetta contro tutto e tutti per i torti che aveva subito.

La battaglia finale era vicina.

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Per rendere le cose più chiare: quando Arthur è partito per Amata, Morgana è già fuggita da là. Non volevo descrivere il suo periodo con Sarrum, come nella serie tv...lascio tutto alla vostra fantasia.

Età dei bambini di Merthur:

Mordred: 7 (come nella prima stagione) ha la magia

Constantine: 5

Godric: 5
ha la magia

Emma: 3
ha la magia

Mary Margaret: una settimana


Spiegherò perché ho scelto questi nomi nell'ultimo capitolo. Per il momento, prendeteli per quello che sono... solo nomi.

PROSSIMO CAPITOLO: Arthur e Sarrum; più dettagli su quello che è successo a Morgana e Freya ad Amata; Ismere... E cosa succederà se Arthur avrà occasione di vedere il futuro?


TUTTI I DIRITTI VANNO A b92morgan!

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