27. Camelott Battle and true love
Grazie per i commenti!
Scusate il ritardo, ma mi sono appena laureata :-) :-)
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Dopo aver estratto Excalibur dalla roccia, gli uomini che si trovavano a Draken decisero di festeggiare prima di ripartire alla volta di Camelot il giorno successivo.
Con grande riluttanza, Arthur fu costretto a lasciare la sua nuova spada nella sua stanza perché a quanto pare, Mordred si sentiva a disagio attorno ad essa e continuava a guardarla come se fosse il nemico. Tuttavia il biondo non voleva separarsene, perché temeva che qualcuno potesse rubarla.
Si calmò solo quando Merlin gli assicurò che nessuno, tranne lui o qualcuno di sua fiducia, poteva toccare Excalibur senza essere bruciato dal fuoco del drago con il quale era stata forgiata.
La festa fu molto piacevole e Arthur sorrise e scherzò come un matto per la prima volta dopo una settimana ricca di ombre e disperazione.
Tuttavia, più beveva, tanto più diventava appiccicoso con Merlin. Con il passare delle ore diventò sempre più possessivo, non perdendo mai di vista il moro e lanciando uno sguardo furioso a chiunque si avvicinava troppo al marito. In un primo momento, Arthur cercò di toccare Merlin il più intimamente possibile, ma la presenza di Mordred sulle ginocchia di Merlin lo bloccava ogni volta... non vedeva l'ora di mettere il bambino a letto.
....
Poche ore dopo, i re si ritirarono nelle loro stanze e mentre Arthur era occupato ad ammirare Excalibur al chiaro di luna, Merlin aiutò Mordred a mettersi a letto nella stanza accanto.
"Daddy, quando torniamo a casa?" Il principe chiese con voce innocente, ma un pò triste e malinconica.
"Molto presto, amore mio. Molto presto, saremo di nuovo a casa da Aithusa... " Cercò di calmare il figlio parlando del drago di legno che Balinor aveva fatto per Merlin quando era bambino e che il moro aveva poi dato a Mordred. Merlin era sicuro che suo padre sarebbe stato felice di sapere che il nipote che non avrebbe mai conosciuto aveva qualcosa di suo. Il re sorrise, accarezzando i capelli neri di suo figlio.
Gli occhi del principe si illumionarono nel sentire il nome del suo giocattolo preferito. "Rivedremo anche nonno Gaius, nonna Alice e zio Gwaine?"
Merlin gli sorrise raggiante, "Certo. Anche loro saranno felici di rivederti, pasticcino mio. Ma ora devi riposare. Domani ci attende un lungo viaggio"
Il bambino annuì e poi abbassò lo sguardo e si morse le labbra, come se non fosse sicuro di poter chiedere quello che aveva in mente. "Daddy, io..."
"Mordred? Cosa c'è, tesoro? Sai che puoi dirmi tutto..."
"Papà ti sta ... papà ti sta facendo del male?" Chiese il bambino a voce bassa... quasi sussurrando.
Merlin era sconvolto ... il suo cuore gli cadde nello stomaco. "Co ... cosa? Perché pensi una cosa del genere?"
Mordred si strinse nelle spalle, "Zia Gwen mi ha detto che papà ti fa del male, che ti tiene prigioniero, che è malvagio e che tu non vuoi stare con lui..."
Merlin chiuse gli occhi per un attimo e respirò profondamente. Sapeva infatti di chi era la colpa di tutto questo: Morgana. Gwen non era in grado di avere una propria opinione ... tutto quello aveva fatto e detto era opera di Morgana. Stava cercando di fare in modo che Mordred odiasse il suo papà usando con il suo amore per Merlin. Strega!!
"Amore, zia Gwen stava mentendo. Vedi, lei non sta bene in questo periodo ... non è se stessa e pertanto, non pensava veramente a quello che stava dicendo. A breve, papà, zio Lancillotto e io la salveremo. Mordred, tuo padre non mi sta facendo del male ... lui mi ama. Inoltre, non potrei mai odiarlo...come potrei? mi ha dato te ... il mio tesoro più prezioso" disse Merlin, abbracciando il figlio, sperando di averlo convinto.
Il bambino annuì, rincuorato. Si sdraiò serenamente nel letto, guardando il suo daddy con tutto l'amore che provava per lui.
Merlin sorrise, baciandolo sulla fronte. "Ti amo, Mordred. Sei la cosa più importante della mia vita... sogni d'oro, angelo mio"
"Sogni d'oro, daddy... ti amo anch'io" Mordred chiuse gli occhi e fu presto addormentato, dimenticandosi di informare il padre che a volte sentiva anche una voce di donna nella sua testa ripetergli le stesse cose che gli aveva detto Ginevra.
....
Merlin ebbe appena il tempo di chiudere la porta della camera da letto che Arthur gli fu addosso immediatamente. Lo baciò con disperazione e passione, "Finalmente!! Non potevo più aspettare. Devo averti ora!"
Il moro fu momentaneamente sorpreso dall'assalto ...non era più abituato a un Arthur così impetuoso e focoso. Tuttavia doveva ammettere che gli era mancato. "Ar ... Arthur ... stai bene? E' un po' che non ti lasci andare in questo modo!" Merlin disse, ricambiando il bacio senza esitazione.
"Lo so, lo so .... Scusami... ma non preoccuparti ...adesso sono di nuovo me stesso... d'ora in poi ti darò tutto l'amore che ti meriti. Ed ora, ho intenzione di mostrarti la mia gratitudine per la fiducia mostratomi, se non hai nessuna obiezione in merito"
"Nessuna..." Disse Merlin, scuotendo la testa. Le sue labbra erano già gonfie e rosse.
"Bene" Disse Arthur, strappando i vestiti di suo marito in un solo gesto.
In un attimo, erano entrambi nudi e in piedi in mezzo alla stanza.
Arthur cominciò a baciare, leccare e mordere il collo di Merlin, per poi fare lo stesso con la sua pancia, adorando quella parte del suo corpo, dove il figlio era cresciuto per nove mesi. Poi Arthur si avvicinò e gli leccò un capezzolo, poi l'altro e alla fine, li morse entrambi, forte.
Merlin gemette, quasi urlando dal piacere. Arthur gli coprì la bocca con una mano, sussurrandogli in un orecchio, "Shh, amore mio ... potresti svegliare nostro figlio. A dire la verità, conosco un modo perfetto per farti stare in silenzio..."
Arthur mise le mani sulle spalle di Merlin e lo spinse verso il basso, costringendolo ad inginocchiarsi davanti al suo enorme sesso palpitante. Il biondo prese il pene in mano e lo mosse da destra a sinistra contro le labbra di Merlin, bagnandole con la sua essenza appena formata sulla punta.
Il moro non potè resistere alla tentazione di leccarsi le labbra in modo sensuale, sapendo bene l'effetto che quel gesto aveva sul marito.
Arthur gemette, "Oh, tesoro. Non hai idea di quello che mi fai... Ti amo così tanto! Dai, prendilo... so che lo vuoi"
Senza esitazione, Arthur spinse il suo membro al di là delle labbra di Merlin, tutto dentro.
Il re più giovane mise le mani sui fianchi di Arthur per attaccarsi a qualcosa e sentire i suoi muscoli forti contrarsi, mentre si spingeva nella sua bocca sempre più freneticamente.
"Oh, sì, Merlin ... usa più lingua ... sì, così ... più forte ... oh Dio..." Arthur non riuscì a trattenere un'espressione di puro piacere quando Merlin gli massaggiò i testicoli con la mano calda, toccandogli l'ano dolcemente.
Arthur venne e tenne la testa di Merlin fermamente lì, fino a quando non avesse ingoiato tutto.
"Wow ... è stato fantastico, ma tu non hai ancora finito, piccolo! Non preoccuparti ... Mi prenderò cura di te ... ma ti avverto: stasera non sarò troppo gentile... voglio solo sentirti appieno"
Merlin annuì. Capiva il bisogno di Arthur di riprendere il controllo della sua vita.
Il moro si rialzò e il biondo lo aiutò ad inginocchiarsi sul letto.
"Allarga le gambe, amore mio... perfetto...adesso appoggia la testa sul cuscino... Voglio vedere il tuo bel sedere in aria"
Merlin lo fece. Arthur raccolse un bastone di legno da un angolo della stanza e lo mise dietro le ginocchia di Merlin. Prese una corda e legò le ginocchia al bastone, facendo attenzione a separarle quanto più possibile l'una dall'altra. Quindi gli legò le mani alla parte centrale della barra, passandole tra le gambe del moro.
"Bellissimo..." Mormorò Arthur, mentre guardava suo marito completamente alla sua mercé. Delicatamente, gli accarezzò la schiena e sedere.
Merlin si agitò un po'... le corde non gli lasciavano molto spazio per muoversi. "Arthur ... questo non è necessario ...non ho intenzione di scappare"
"Shh ... ti ho detto che rischi di svegliare il bambino...non mi dai altra scelta"
Arthur trovò un fazzoletto e lo usò come bavaglio, legandolo dietro la testa del ragazzo.
"Ora sei perfetto" Arthur si posizionò dietro Merlin, guardando con reverenza il suo ingresso tra i glutei muoversi al ritmo del suo respiro.
Il biondo si chinò e soffiò su quella apertura ipnotizzante.
"Mmphpnmm" Gemette Merlin.
Poi Arthur iniziò a leccarlo; prima con movimenti circolari della lingua, poi dall'alto in basso. Quando fu certo che era ben bagnato, soffiò di nuovo e Merlin trasalì a causa della sensazione di freddo che sentì in quella parte così delicata del suo corpo.
Dopo pochi minuti passati a leccare l'esterno, la lingua di Arthur lo penetrò e cominciò a scoparlo. Il moro si agitò sotto il marito, ma Arthur non gli diede tregua; anzi ... ogni volta che Merlin si muoveva troppo, gli sculacciava le natiche con forza.
Dopo un po', Merlin venne per la prima volta quella sera ... e non sarebbe stata l'ultima.
Soddisfatto che il marito era ben aperto e con gli occhi sfocati, Arthur inserì due dita dentro di lui, muovendole dentro e fuori, prima che avesse il tempo di riprendersi dall'orgasmo.
Trovò la sua prostata immediatamente e la sfregò senza pietà. Merlin strinse a pugno le mani legate a causa della sua elevata sensibilità. Tremava.
Arthur lo notò e gli strinse la mano, come una sorta di gesto confortevole, mentre inseriva il terzo dito. Merlin venne ancora una volta con un urlo soffocato.
Arthur ridacchiò, "Vedo che ti piace... calmati... te ne darò molto di più molto presto" Disse, mentre masturbava il membro ormai spento del moro.
Incapace di trattenersi ancora, Arthur si inginocchiò dietro Merlin con il sesso in mano, si allineò con la sua entrata. "Pronto, amore?"
Merlin annuì, preparandosi. Arthur si spinse dentro di lui con un solo colpo. Merlin urlò.
Quando era tutto dentro, il biondo uscì completamente e poi rientrò, continuando così per un po'.
Merlin stava impazzendo a causa delle grandi sensazioni che Arthur gli stava dando. Quindi Arthur aumento il ritmo delle spinte ... erano frenetiche, forti, insaziabili. Il letto si muoveva insieme a loro e presto, entrambi vissero uno dei più potenti orgasmi della loro vita.
Merlin venne per la terza volta; Arthur per la seconda.
Il biondo si appoggiò sulla schiena di suo marito, sudato. Entrambi stavano ansimando pesantemente.
Arthur tolse il bavaglio dalla bocca di Merlin, baciandolo con amore. "Stai bene? Wow, amore ... è stato meraviglioso. Grazie ... ne avevo bisogno."
"Sì, sto bene ... è piaciuto anche a me" Merlin sorrise.
Arthur stava sciogliendo le corde quando le porte si aprirono improvvisamente e un servo entrò nella stanza.
"Miei signori, Sir Kay ha bisogno di parlare ..."
Il giovane ragazzo si fermò di fronte alla scena davanti a sé: Re Merlin completamente legato e nudo sul letto con un altrettanto nudo King Arthur intento a slegarlo.
Gli indizi di quello che avevano appena fatto erano evidenti sul letto e sui loro corpi.
Merlin emise un suono di disagio, cercando invano di coprirsi. Era tutto rosso a causa dell'imbarazzo.
L'espressione di Arthur era una di pura rabbia. "TU!! COME OSI ENTRARE NELLE NOSTRE STANZE SENZA PERMESSO??"
"Io... Io"
"FUORI!!"
Il servo corse via come se il diavolo stesso lo stesse inseguendo.
Arthur finì di liberare Merlin e lo abbracciò. "Non ti preoccupare... Sono sicuro che il servo non oserà dire nulla su ciò che ha visto ... sei tutto arrossato, tesoro... vado a prenderti un po' d'acqua"
Merlin gli sorrise grato. Ma era ancora angosciato.
Il biondo lasciò la stanza e si diresse verso la cucina, dove fortunatamente trovò lo stesso servo di prima. Era solo nella stanza e stava sterilizzazione alcuni vestiti in acqua bollente.
Arthur tossì, attirando la sua attenzione.
Il servo si voltò, sorpreso, e i suoi occhi si spalancarono nel vedere King Arthur alle sue spalle. "Sire ... mi scuso per avervi mancato di rispetto prima"
"Come ti chiami?"
"Tom, Mio Signore"
Il re allungò le labbra, pensieroso, camminando verso il ragazzo. "Vedi, Tom, ti posso perdonare la mancanza di rispetto .... Il problema è che hai causato grande disagio a mio marito ... e questo non posso accettarlo. Inoltre, non mi piace che altri uomini o donne vedano il mio amato nudo e in tutta la sua bellezza "
"Non l'ho fatto ... Non volevo ..." Il ragazzo stava tremando dalla paura ora.
Arthur mise una mano dietro la testa di Tom, accarezzandolo in un gesto gentile. "Lo so ... Lo so. Ma Merlin è speciale ... lui è il consorte dell'Alto Re di Albion e tutti i torti fatti a lui sono IMPERDONABILI!"
Senza esitazione, Arthur spinse la testa di Tom a faccia in giù nell'acqua bollente, tenendolo lì. Il servo si agitò, cercando di liberarsi, ma il re era troppo forte. Improvvisamente, Tom smise di muoversi... era morto.
Arthur lo gettò sul pavimento, guardando impassibile la sua faccia bollita. Poi, un ghigno malvagio apparve lentamente sul suo volto.
Respirò profondamente, soddisfatto. "Finalmente sono tornato in me"
Lasciando lì il corpo senza vita del povero Tom, Arthur prese una brocca di acqua fresca per Merlin e tornò verso la camera.
Ma appena fuori da essa, trovò Mordred, che lo stava guardando con una strana espressione ... come se sapesse quello che suo padre aveva appena fatto ... anche se era impossibile.
"Mordred, tesoro, perché sei ancora sveglio? Dovresti essere a letto..." Arthur sorrise a suo figlio.
Il bambino lo guardò con attenzione per alcuni secondi, prima di parlare, "Ho avuto un incubo... Posso dormire con daddy?"
"Ma certo, amore ... Vieni qui" Arthur lo sollevò tra le braccia ed entrambi andarono in camera a dormire con la persona che amavano di più al mondo.
^^^^
Durante il terzo giorno di viaggio verso Camelot, Arthur e Merlin incontrarono Leon e il gruppo di cittadini che erano fuggiti con lui nella foresta di Essentir durante l'invasione di Morgana, i quali si rallegrarono del fatto di aver finalmente ritrovato i loro amati re.
Merlin fu sollevato e felice di rivedere alcune di quelle persone; l'unico dettaglio negativo però era che tra loro c'era Anna, la figlia della cuoca, la quale aveva una cotta per Arthur. Ogni volta che doveva servire al tavolo reale, si vestiva sempre in maniera provocante, mostrando le sue curve al re. Inoltre, Merlin aveva sentito delle voci che dicevano che era solita invitare uomini biondi con gli occhi azzurri nel suo letto ... sgualdrina!!
E lei era lì, seduta accanto ad Arthur, mentre stava spiegando a Leon e agli altri uomini la strategia d'attacco. Era appoggiata troppo vicina a lui, sbattendo le ciglia nella sua direzione costantemente.
...Fu troppo...
Facendo attenzione a non essere notato, Merlin sussurrò un incantesimo verso Anna.
Dopo pochi secondi, la magia ebbe effetto e lei scorreggiò molto rumorosamente e tutti si fermarono a fissarla. Immediatamente la ragazza si coprì la bocca in stato di shock e imbarazzo.
Il silenzio regnava sovrano nel campo ora e lei scoreggiò di nuovo.
Arthur la guardò come se non sapesse cosa dirle, "Uh ..."
"Mio ... mio Signore, io non ..." Lo fece di nuovo.
Si coprì il volto con le mani e corse via nel bosco, piangendo. La sua flatulenza continuò a seguirla anche durante la fuga.
Tutti iniziarono a ridere e Merlin si accorse che Arthur lo stava guardando, sorridendogli sotto i baffi.
Sapeva.
Merlin distolse lo sguardo, guardando le stelle innocentemente.
....
Più tardi quella notte, Arthur trotterellò fino a Merlin.
"Tutto bene?" Chiese il moro.
"Sì"
"Pensi che Morgana abbia troppi uomini per noi?"
"I Southrons sono uomini come me. Uomini che possiamo combattere. Ma Morgana ... cosa possiamo fare contro la sua magia?"
Merlin sorrise, "Lascia fare a me"
"Di che cosa hai bisogno?"
"Ho bisogno di una grande bacinella d'acqua e della paglia ..."
Arthur era confuso, "Cosa?"
"Fallo e basta"
Quando tutto fu pronto, Merlin si sedette davanti alla bacinella. Pronunciò un incantesimo e l'immagine di Morgana apparve nell'acqua, la quale stava dormendo nella sua stanza a Camelot.
Tutti i presenti rimasero scioccati.
"Merlin, che cosa vuoi fare?" chiese Arthur.
"Sta a vedere"
Il moro prese l'effige che aveva fatto con la paglia. "Ontende eallne thaes drycræftes hire awæge!"
La testa della bambola prese fuoco e dopo un altro incantesimo, Merlin la gettò in acqua e sotto gli occhi affascinati della gente del campo, l'effigie riapparve sotto il letto di Morgana, che non si era accorta di nulla.
"Ora sappiamo di poter vincere la guerra" Disse Merlin, dirigendosi verso la sua tenda, dove Mordred stava già dormendo.
^^^^
Il giorno successivo, dopo aver lasciato Mordred indietro con Daegal, il piccolo esercito avanzò verso il castello, non sapendo che Morgana li aveva visti dalla sua finestra.
Dopo aver sussurrato qualcosa a una guardia, lei e Helios si diressero verso la sala del trono ad attendere il suo caro fratello e il suo amore.
Sir Leon guidò un gruppo a mettere fuori gioco le sentinelle sulle mura. Sir Percival invece andò a liberare i suoi compagni cavalieri nelle segrete. Lancillotto aveva il compito di cercare Gwen e imprigionarla in una stanza in attesa che tutto finisse.
Arthur e Merlin combatterono gruppi di Southrons a destra e a manca, correndo attraverso i corridoi del palazzo verso la Sala del Trono.
Fecero irruzione nella Sala, ma si fermarono di colpo quando vi scoprirono solo Morgana spaparanzata sul trono ed Helios in piedi accanto a lei.
"Benvenuto, caro fratello. E' passato troppo tempo. Merlin, amore, mi sei mancato"
"Ciao Morgana, perdona il mio linguaggio scurrile, ma potresti alzare il tuo culo diabolico dal mio trono, per favore? Non voglio che me lo sporchi"
La strega ringhiò, "Potresti non essere più così spiritoso quando ti caverò gli occhi e ti ucciderò dopo averti costretto a guardarmi sposare e fare mio tuo marito" Ghignò verso Merlin.
Il moro fece un passo avanti da dietro Arthur, "Cosa ti fa pensare che io voglia stare con te, Morgana??"
Lei fece un sorrisetto, "Perché ami tuo figlio"
Arthur e Merlin si irrigidirono a quelle parole e Merlin fu il primo a parlare, "Che cosa intendi? CHE COSA HAI FATTO A MIO FIGLIO??"
Morgana rise malignamente, "Uno dei miei uomini dovrebbe averlo già trovato mentre parliamo. Una parola da parte mia e il tuo dolce piccolo bambino si troverà con il collo spezzato ... Vieni con me, Merlin, ed aiutarmi ad uccidere Arthur o Mordred morirà"
Merlin si arrabbiò e indurì i suoi occhi. Si girò verso Arthur e mise una mano sulla sua spalla, sussurrandogli nell'orecchio. "Uccidila!!"
Poi, il moro cominciò a correre verso l'uscita per salvare il figlio.
Morgana alzò la mano per fermarlo e trascinarlo a sè, "Io non penso... Hleap on BAEC!"
Non successe nulla e Merlin scomparve dietro la porta.
Morgana era confusa. Provò di nuovo l'incantesimo. Niente.
"Non sei più così potente ora, mia signora" La prese in giro Arthur.
Helios spinse Morgana dietro di lui e lei scappò via, correndo attraverso i corridoi, ma un cavaliere di Camelot la colpì da dietro. Lei lo fece fuori, ma non prima di sostenere una ferita mortale al fianco.
Nel frattempo, dopo una lunga lotta, Arthur riuscì a uccidere Helios, decapitandolo.
Camelot era di nuovo sua.
....
Merlin corse verso il bordo della foresta, dove aveva lasciato Mordred. Quando arrivò al posto giusto, notò un soldato di Morgana puntare la spada al collo di Daegal, che teneva in braccio un Mordred pervaso dalle lacrime.
"OH, MA SALVE!" Gridò Merlin.
L'uomo si girò e pressò la lama più vicino a Daegal e non appena Mordred udì la voce di suo padre, cercò di allungarsi per raggiungerlo, "DADDY!!"
"Non preoccuparti, piccolo... sarò da te in un attimo"
"Stai indietro ... o lo uccido" Il soldato gridò.
Merlin scosse la testa, "Non credo proprio... Daegal, coprire gli occhi di Mordred"
Il re scaraventò l'uomo all'indietro con un bagliore degli occhi, il quale non si mosse più una volta colpito il suolo.
Merlin prese Mordred in braccio e tornò al castello.
^^^^
Dopo aver ucciso tutti i soldati nemici e prestato un primo soccorso ai feriti, era il momento di pensare a Gwen, che Lancillotto aveva sedato e posto nella loro camera da letto, in attesa che la situazione si calmasse e fosse sicura.
Dovevano fare in fretta però. La magia nera di Morgana, senza la quale Gwen sarebbe morta, stava lasciando il suo corpo molto rapidamente.
Dopo aver lasciato Mordred nelle mani capaci di Alice e Gaius, Merlin, Arthur e Lancillotto con una Gwen priva di sensi cavalcarono per lo Stagno di Arianrhod.
Là, Lancillotto dovette trovare un modo per convincere la moglie a entrare nelle acque. Non fu facile. La magia di Morgana era forte, ma alla fine, il vero amore trionfa sempre e il più nobile dei cavalieri di King Arthur fu in grado di raggiungere quella parte di Gwen che non era stata toccata dall'oscurità e lei entrò nel lago volontariamente.
Merlin recitò l'incantesimo, "Yfel gaest, ga thu fram thisselichaman. Bith hire mod eft freo. Ar ond heofonutungol sceal thurhswithan"
Una luce bianca avvolse Gwen e quando si disperse, la ragazza si voltò e sorrise a Lancillotto... i due si abbracciarono con tutto l'amore e sollievo che provavano.
Mentre li stava guardando con gioia, Merlin sentì una fitta allo stomaco e un grande senso di stanchezza. In un attimo, si ritrovò a terra e l'ultima cosa che sentì prima che l'oscurità lo avvolgesse furono le grida allarmate di Arthur.
....
Quando riprese conoscenza, Merlin era nel suo letto nelle stanze reali. Arthur era seduto accanto a lui, intento ad accarezzargli i capelli.
"Ehi, buongiorno, bell'addormentato"
"Che è successo?"
"Sei svenuto dopo aver salvato Gwen ... due giorni fa"
Merlin arricciò il naso, "Per così tanto tempo? Questo incantesimo deve essere stato molto più forte del previsto!"
Arthur sorrise sornione, "No, non sei svenuto a causa della magia ... Beh, non proprio per l'incantesimo in sé"
Il moro era confuso, "Allora perché è successo?"
Il biondo sorrise, "Gaius ha scoperto una cosa meravigliosa e la causa del tuo malessere"
"Sono commosso che i miei dolori ti facciano provare così tanta felicità, grazie! Cosa ho che non va?"
Arthur gli sorrise a trentadue denti, "Sei incinto! Avremo un altro bambino!!"
Merlin era sconvolto. Poi, un enorme sorriso si allargò sul suo volto e si abbracciò il ventre, guardando Arthur con lacrime di gioia negli occhi, "Davvero?"
Il biondo annuì, "Sì, dovresti essere di circa un mese o due"
Merlin gridò di gioia e abbracciò suo marito. Arthur restituì il gesto naturalmente.
Poi il re dai capelli color del grano disse, "Merlin, sai questo cosa significa?"
"Cosa?"
"Che tra pochi mesi, faremo il più gran bel sesso della nostra vita!!"
Merlin scosse la testa incredulo, ma sorrise comunque. "Testa di fagiolo"
"La tua testa di fagiolo" Arthur lo baciò dolcemente.
^^^^
Morgana barcollò attraverso la foresta, stringendosi il fianco ferito ... La vita la stava abbandonando.
Poi, quando era sul punto di perdere i sensi dopo essere caduta a terra, sentì qualcuno accarezzarle la guancia con delicatezza. Riuscì ad aprire gli occhi appena appena e vide una figura bianca. Era offuscata a causa della grande perdita di sangue subita.
Poi una voce gentile e timida le disse, "Non ti preoccupare ... Ti salverò"
Morgana era sul punto di svenire, ma doveva almeno conoscere il nome del suo salvatore, "Chi sei?"
"Mi chiamo Freya"
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ve lo aspettavate?
il PROSSIMO CAPITOLO si svolgerà 5 anni nel futuro
IL MIO VERO ANGOLO:
Alllora come ve lo passate questo San Valentino????
(Sicuramente di merda se avete letto in un nano secondo questo nuovo chappy, però sempre meglio del mio)
CIOÈ IO E LA MIA MIGLIORE AMICA ABBIAMO TROVATO UNA SOLUZIONE PER LE SINGLE A SAN VALENTINO
Praticamente lei mi fa "ma te che fai a San Valentino?"
Io la guardo ghignando come una pazza
"Ma io sono Atea non lo festeggio San Valentino!"
Allora lei mi guarda e fa "Sarò Atea per un giorno anche io!"
Astuto no?
TUTTI I DIRITTI VANNO A b92morgan!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top