25. It's Time
Prima di tutto vi ringrazio da morire per i commenti!!! Gli adoro!!
Dopo un lungo ragionamento, ho deciso di cambiare i nomi da genitori di Arthur e Merlin:
Arthur è PAPA'
Merlin è DADDY (papi o papino in inglese)...mi suona meglio
IMPORTANTE: In questo capitolo svelerò chi è la spia di Morgana all'interno di Camelot... ma dato che non voglio farvi capire la sua identità fino all'ultimo secondo, non userò mai una sola desinenza maschile o femminile. Userò spesso la parola spia (quindi con relative desinenze femminili) oppure la formula o/a (lo so che non è il massimo, ma l'ho usata solo 2 volte, giuro). Se avete già capito chi è la spia, BRAVI, ma portate un pò di pazienza!
PS: Mordred ha due anni!
Ci saranno citazioni dagli episodi 4x12 e 5x09
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Era notte a Camelot, quando una figura incappucciata camminava furtiva e veloce dai sotterranei verso l'uscita del castello, dopo aver rubato dalla Sala delle Mappe.
Il ladro/a stava percorrendo l'ultimo corridoio che portava all'esterno, quando una guardia lo/la vide.
"Ehi, tu! Fatti vedere!"
Infastidita, la figura si girò a guardarlo, rivelando il suo volto.
La guardia rimase scioccata quando vide di chi si trattava, "VOI?!?"
L'uomo non ebbe nemmeno il tempo di proferire un'altra parola prima di essere pugnalato al cuore senza esitazione o pietà.
In un batter d'occhio, la guardia cadde a terra, morto. Il colpevole nascose il cadavere in un cunicolo, coperto dalle tenebre delle segrete, dove nessuno lo avrebbe mai trovato, e continuò per la sua strada.
Nei boschi, la spia incontrò la sua padrona, Morgana, che non era più la regina ben vestita di un tempo. Adesso era vestita completamente di nero, come la sua anima, e aveva i capelli sporchi e spettinati... una vera strega.
"Sei in ritardo" Disse la Strega con una voce glaciale.
"Mi dispiace"
"Hai avuto problemi?"
"Nulla di complicato"
"Hai preso ciò che ti ho chiesto?"
La spia consegnò una pergamena a Morgana. "Ecco i progetti delle gallerie segrete di Camelot..."
Morgana sogghignò, "Hai agito bene... domani sera, mentre il mio caro fratello e tutta Camelot saranno distratti dai festeggiamenti per la festa di Beltane, Helios e i Southrons attaccheranno!"
La figura incappucciata sorrise, "Sì, mia signora ... e finalmente Camelot avrà la sua vera regina"
"Esattamente! E ricorda quello che ti ho ordinato di fare domani: dovrai aprire l'ingresso alle gallerie per permettere ad Helios e ai suoi uomini di entrare nella città e dovrai anche occuparti del mio Merlin e del mio piccolo Mordred ... voglio che siano pronti e al sicuro per quando avrò riconquistato Camelot"
"Consideratelo fatto, Vostra Altezza", disse la spia, facendo un inchino e ritornando al castello, coperta dalle tenebre della notte e dal silenzio.
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La sera seguente, nelle stanze dei re, King Arthur e King Merlin erano impegnati a prepararsi per il banchetto di Beltane, organizzato per quella sera.
"Perché ci sta mettendo tanto?" Chiese Arthur da dietro il paravento.
"Niente panico, Arthur... George sarà qui a momenti con la tua cintura... Comunque non capisco il motivo per cui lo hai mandato nelle tue vecchie stanze per prendere una tua vecchia cintura... che cosa c'era di sbagliato con quella che ti ha portato prima?" Chiese Merlin a suo marito, mentre finiva di allacciarsi gli stivali e allo stesso tempo faceva facce strane a Mordred, che stava ridendo allegramente, seduto sul tavolo da pranzo.
Arthur uscì da dietro il paravento, "L'ho visto, Merlin. Stava aggiungendo un altro buco alla cintura ... ridicolo! Ho intenzione di dimostrargli che sono in forma smagliante e che posso ancora indossare le mie vecchie cinture, quelle che mettevo da ragazzo ... non ho bisogno di nuovi buchi!!"
Merlin non lo stava guardando negli occhi quando rispose, "La stava solo, er...modificando per comodità e facilità d'uso"
"Stai dicendo che sono grasso?!?"
Merlin fu salvato dal dover rispondere da George, che entrò discretamente nella stanza con la nuova cintura. La diede ad Arthur e uscì di nuovo per andare a servire nella Sala Grande, lasciandoli nuovamente soli.
Immediatamente, Arthur cercò di mettersi e di allacciare la cintura sopra la cotta di maglia, ma non prima di lanciare uno sguardo si sfida al moro. Purtroppo però, la sua espressione mutò in vergogna quando provò (fallendo!) a stringerla.
"Uuuum... andiamooo"
Merlin scosse la testa, divertito. "Sì, Arthur ... sei proprio in forma smagliante," Disse con sarcasmo, accarezzando il leggero panciotto del biondo.
Arthur si arrese e passò la cintura a Merlin. "Va bene, Merlin, fa quello che devi. Ma però non parlarne a nessuno, è chiaro?"
Il moro annuì, sorridendogli divertito, e cominciò ad allargarla con la magia.
Mordred rise dal suo posto sul tavolo del modo divertente che i suoi genitori avevano di interagire tra loro. Si chinò in avanti e anche lui accarezzò la pancia del suo papà con la manina. "P-papà ciccio"
Merlin scoppiò a ridere, piegandosi in avanti, praticamente sul punto di rotolarsi sul pavimento.
Arthur guardò il figlio con una faccia scioccata, "Mordred, che traditore che sei!!"
Il re si tuffò in avanti e mise il figlio di due anni sulla spalla come un sacco di patate. Il bambino urlò e rise dal divertimento, soprattutto quando Arthur lo lanciò sul letto matrimoniale, seguendolo a ruota un attimo dopo.
I due cominciarono una battaglia di solletico, ridendo e scherzando come se fossero entrambi due bimbi.
Merlin li stava osservando con grande affetto: in quel momento avrebbe potuto starli a guardare per sempre, ma avevano un banchetto a cui partecipare e i vestiti di Arthur si stavano stropicciando.
"Bambini... per favore smettetela di giocare. Arthur, finisci di prepararti.... Mordred, va a fare pipì prima di andare a letto... è ora della nanna, piccolo"
Padre e figlio si fermarono e lo guardarono con le loro migliori facce da cucciolo, identiche tra l'altro.
"Scusa, amore" Disse, Arthur.
"'cusa, daddy" Gli fece eco Mordred con la sua vocina dolce, prima di andare a fare ciò che suo padre gli aveva detto.
Quando Arthur fu pronto, Merlin gli disse, "Vai pure avanti senza di me"
"Sei sicuro, tesoro?"
"Sì. Siamo già in ritardo e almeno uno di noi dovrebbe già essere nella Sala Grande con gli ospiti. Starò qui ancora un po' ad aspettare che Daegal torni dalla cucina con il bicchiere di latte caldo per Mordred prima di metterlo a letto ... ti raggiungo tra qualche minuto"
Arthur annuì e baciò suo figlio sulla fronte prima di uscire dalla stanza, e non appena fu uscito, Merlin notò che Mordred si stava già strofinando con una mano il punto dove il padre lo aveva baciato.
Il suo bambino era fatto così: un attimo era felice di stare con Arthur; il momento dopo, invece, non voleva avere niente a che fare con lui.
...
Mentre stavano aspettando l'arrivo di Daegal, Mordred si addormentò sul letto dei genitori, quindi Merlin stava per dirigersi verso la porta per andare alla festa, ma prima che potesse farlo qualcuno bussò alla porta.
Credendo che fosse il suo servitore, Merlin gli dette il permesso di entrare. Non era Daegal... ma comunque una persona molto cara al re.
Il moro sorrise apertamente, "Ciao... che ci fai qui? Non dovresti essere giù alla festa? Possiamo andarci insieme adesso se vuoi... Mordred si è appena addormentato"
La persona difronte a lui scosse la testa negativamente, mentre continuava ad osservare Merlin avvicinarsi al letto per coprire meglio il giovane principe con una copertina fatta a mano da Hunith apposta per il nipotino. "No, Merlin, ho altro da fare... Non posso perdere tempo con quello stupido banchetto... e nemmeno tu"
Merlin aggrottò la fronte e si voltò verso il suo interlocutore, "Di cosa stai ..." Non potè finire la domanda, perché sul suo volto venne posato un fazzoletto inzuppato di pozione soporifera, che lo fece cadere in un sonno profondo.
La spia adagiò il moro sul letto accanto al figlio, accarezzandogli la guancia, "Non ti preoccupare ... non vi succederà niente di male. La mia padrona vuole solo che i suoi tesori siano al sicuro. Presto verrà a prendervi..."
Dopo essersi assicurato/a che anche il bambino fosse profondamente addormentato, mettendogli il fazzoletto sul viso per sicurezza, la spia di Morgana lasciò la stanza per andare ad aprire le porte delle mura e per unirsi alla Strega e al suo esercito.
In tutta la sua fretta, però, non notò il giovane servo che, arrivando dalla fine del corridoio, aveva visto tutto.
....
Alcuni minuti più tardi, i Southrons uccisero le sentinelle al cancello del castello dopo essere entrati nella città bassa tramite una delle gallerie segrete. La spia, che si era unita a loro, fece cadere una torcia accesa a terra, appiccando un incendio... la città era in fiamme!
Nel frattempo Morgana stava osservando il tutto da una delle colline intorno a Camelot, sogghignando malignamente, con il signore della guerra Helios al suo fianco.
"È giunta l'ora!"
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Nella Sala Grande, Arthur si alzò in piedi in confusione quando sentì le campane d'allarme suonare.
Gwaine spalancò le porte, entrando... molto probabilmente aveva fatto una bella corsa, dato che ansimava parecchio. "Sire! Ci attaccano! Sono già dentro le mura!"
Arthur entrò immediatamente in modalità Leader, "Leon, conduci il popolo nella foresta! Porta con te più cittadini possibile. Gwaine, tu vieni con me ... dobbiamo trovare Merlin e portare lui e Mordred lontano da qui!"
Corsero lungo i corridoi, combattendo Southrons ovunque. Ad un certo punto, incontrarono Lancillotto, Percival e Elyan, che si unirono a loro verso le Camere dei Re, raggiungibili solo passando per un breve tratto attraverso il cortile principale.
Si fermarono contro una colonna del cortile a causa di alcuni passi pesanti in avvicinamento. Quindi Arthur sbirciò da dietro l'angolo e vide Helios e Morgana a capo dell'esercito di Southrons dirigersi verso le scale d'ingresso al castello.
La sua espressione e quella di tutti gli altri, soprattutto di Lancillotto, si trasformò in shock quando videro Ginevra marciare con il nemico. Tuttavia, non era la solita Gwen piena di vita: in quel momento era inespressiva e con un pizzico di malizia negli occhi, era vestita completamente di nero, esattamente come Morgana.
Arthur afferrò Lancillotto per il braccio per impedirgli di lanciarsi contro l'esercito ad affrontare la moglie.
"Ce ne sono troppi! Possiamo occuparci di lei più tardi. Capito?" Sussurrò il re.
Poi Arthur si ricordò di una cosa e il suo cuore cadde fino ad arrivare allo stomaco. "Oh mio Dio..."
Gli altri cavalieri si voltarono verso di lui, "Cosa?"
"Merlin... Q-quando ho lasciato le nostre stanze, ho visto Ginevra dirigersi lì. Mi aveva detto che aveva qualcosa di importante da dire a Merlin ... oh no, che cosa gli avrà fatto?"
Prima che potesse fare qualcosa però, sentì dei passi avvicinarsi da dietro di lui. Pensando che fosse il nemico, estrasse la spada e si voltò, rimanendo scioccato da ciò che si trovò davanti gli occhi.
Davanti a lui c'era Daegal, il servitore di suo marito, diventato ormai un giovane uomo negli ultimi anni. Tuttavia, la cosa più scioccante era il fatto che il ragazzo stava portando su una spalla un Merlin privo di sensi e sull'altra Mordred, altrettanto addormentato...
"Daegal?!? Cosa...Cos'è successo?" Gli chiese Arthur, mentre prendeva il marito in braccio, controllando che non ci fossero eventuali ferite...non ne trovò nessuna. Nel frattempo, Gwaine stava facendo lo stesso con il principe, suo figlioccio.
"Mio Signore, è stata Lady Ginevra a fare questo e..."
"Lo sappiamo..." Lo interruppe Arthur, notando le espressioni tristi e sconvolte di Lancillotto ed Elyan.
Il ragazzo poi continuò, "...Negli ultimi anni, io e gli altri servi abbiamo notato qualcosa di strano in lei ... di fronte a voi era la solita Gwen, ma quando non la guardavate, il suo volto cambiava, diventando più tetro e malvagio. Ma purtroppo, dal momento che era vostra amica e la moglie di Sir Lancillotto e la sorella di Sir Elyan, non potevo dire nulla.... Non mi avreste mai creduto. Comunque, quando giusto poco fa l'ho vista lasciare le stanze reali con un'aria soddisfatta, ho capito subito che c'era qualcosa che non andava ... e infatti ho trovato il re e il principe sul letto e prede di un sonno profondo... quando ho sentito le campane che segnalavano l'attacco li ho portati via da là, pensando di portarli in un posto sicuro prima di venire ad avvertivi"
"Hai fatto bene, Daegal! Non lo dimenticherò mai..."
"E' stato un piacere, Sire. Merlin non è solo il mio padrone ... è anche mio amico!"
Arthur annuì, "Ok. Adesso devo tornare dentro per capire cosa sta succedendo e quanti feriti ci sono ... Daegal, Lancillotto ed Elyan, voi prendete Merlin e Mordred e fuggite nella foresta verso le antiche rovine ... se non vi raggiungeremo entro un'ora, andate via da là e portate la mia famiglia in un posto sicuro ... non importa cosa accada, loro sono la vostra priorità"
I due cavalieri cominciarono a protestare, "Ma Sire, Gwen ..."
"Esattamente!! Voi due siete troppo coinvolti ... i vostri sentimenti per Gwen vi rendono vulnerabili ... lasciate che me ne occupi io!"
Entrambi acconsentirono con riluttanza e Lancillotto aggiunse, "Per favore, Arthur, se ti imbatti in Gwen, non farle del male... Io la conosco, non ci avrebbe mai tradito così ... Morgana deve averle fatto qualcosa..."
"Ok ... Non la ucciderò! Ora andate!"
Lancillotto prese Merlin, mentre Elyan si occupò di Mordred, e con Daegal, corsero verso la foresta.
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Nella Sala del Trono, Helios si avvicinò a Morgana, spaparanzata sul trono con Gwen in ginocchio accanto ad esso, come un cane.
"La città è caduta. Camelot è nostra"
Morgana non si mostrò per nulla impressionata, "E allora?"
Lui non sapeva cosa dire ed ella si alzò dal trono con un'aria scocciata.
"Prendere Camelot era la parte più facile, Helios. Io voglio Arthur imprigionato e Merlin nel mio letto. Hai controllato che il mio futuro marito e mio figlio siano in camera da letto ad aspettarmi?"
Helios abbassò lo sguardo, "L'ho fatto, ma la stanza era vuota!"
"COSA?!?" Urlò Morgana. Poi si voltò verso Gwen con un'espressione che avrebbe potuto uccidere, "Loro dove sono?? Hai fatto come ti ho ordinato, verme?"
La ragazza stava tremando davanti alla collera della sua padrona, "I-io non capisco... ho sedato Merlin con il potente sonnifero che mi avete dato ... L'ultima volta che l'ho visto era addormentato sul letto con Mordred ... lo giuro, mia signora" Disse, quasi in lacrime.
Morgana le chiese, glaciale, "Hai controllato che nessuno ti abbia vista? Hai chiuso la porta a chiave?"
Ora Gwen stava veramente piangendo, "N-no ... Mi dispiace ... Io..."
"SILENZIO!! Hai già fatto abbastanza danni. Più tardi verrai punita" Quindi la strega si rivolse a Helios, "Quasi certamente Arthur lo ha trovato e lo ha portato in un posto sicuro... mio fratello ha sempre avuto la brutta abitudine di rubare ciò che è mio... Dobbiamo trovarlo e costringerlo a dirci dove ha nascosto il mio Merlin. Dov'è Arthur adesso?"
"È qui, mia signora. Nel castello. Non ha possibilità di fuggire"
Morgana sorrise e lei ed Helios uscirono dalla sala.
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Arthur era nella Sala del Consiglio, trasformata in infermeria d'emergenza. Gaius e Alice stavano prestando cure mediche ai feriti, mentre il re stava chiedendo ai cavalieri feriti, ma coscienti, di dirgli quello che era successo nelle diverse parti del castello sott'attacco: niente di buono a quanto pare. Gwaine e Percival stavano sbarrando le porte.
"Tra quanto arriveranno?" Chiese Gaius, preoccupato.
"Tra un paio di minuti, se va bene" Lo informò Percival.
"Se trovano Arthur, lo uccideranno" Disse il vecchio.
"Dobbiamo portarlo al sicuro finché possiamo"
"Arthur non abbandonerà mai il suo popolo. Piuttosto la morte" Li informò Gwaine.
Gaius sospirò, "Dobbiamo portare Arthur fuori, che gli piaccia o no. Non ho nulla di così potente da renderlo inerme... forse potete fare voi qualcosa. Arthur non se ne andrà mai volontariamente. Ma cosa succederebbe se perdesse la sua volontà?"
I due giovani spalancarono gli occhi, "Come?"
"Beh, potreste colpirlo in testa..."
Percival, gentile com'era, disse, "E' il mio re... non potrei mai fargli una cosa del genere!!"
Comunque, nessuno vide Gwaine camminare a grandi passi verso il re, alzare il braccio e colpire la testa di Arthur con il pomo della spada, "Mi dispiace, amico... beh, in realtà non sono così dispiaciuto... erano anni che volevo farlo!"
"Gwaine, che cosa hai fatto?" Gridò Gaius.
"Dovevo ... non ti preoccupare ... è ancora cosciente, solo molto stordito e confuso... Andiamo!"
"Alice e io ne abbiamo parlato ... non possiamo abbandonare i nostri pazienti... inoltre, vi saremmo solo d'intralcio... Andate voi"
"Merlin mi ucciderà se ti lascio qui da solo, Gaius. Resterò con te ed Alice! Così facendo potrò anche tenere i nemici alla larga da Percival e Arthur più a lungo possibile" Disse Gwaine.
"Gwaine..." Iniziò Percival.
"No, Percy... Va! Prenditi cura del nostro Re!"
Percival mise il braccio di Arthur intorno al collo in modo da poter sostenere il suo peso più facilmente, poi afferrò il braccio teso di Gwaine in segno di saluto fraterno e scappò con Arthur.
Morgana fece irruzione della Sala.
"Sembra che la tua vittoria abbia avuto breve durata, Morgana" La informò Gaius.
Morgana lo guardò in cagnesco.
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Percival corse, sostenendo il peso di Arthur attraverso i boschi, evitando soldati nemici il più possibile.
Al tempo in cui giunsero alle rovine, Arthur era quasi completamente lucido di nuovo e Percival notò che anche Merlin era sveglio e che stava parlando con Lancillotto, ma Elyan non era con loro.
Non appena Arthur vide Merlin, si precipitò da lui e lo abbracciò e lo baciò dolcemente. "Grazie a Dio, stai bene... Non avrei mai potuto sopportare l'idea di perderti"
Merlin ricambiò l'abbraccio, "Calmati ... Mordred e io stiamo bene .... Lancillotto mi ha detto cosa è successo"
Ora che l'adrenalina era diminuita e che sapeva che la sua famiglia stava bene, Arthur perse tutta la sua energia, schiacciato dal peso di ciò che era appena accaduto: aveva appena perso di nuovo il suo regno; sua sorella lo voleva morto; il suo popolo era disperso da qualche parte; i suoi cavalieri erano morti, o erano fuggiti, e per un momento, era stato sul punto di perdere ciò che amava di più al mondo: Merlin e Mordred.
Il biondo grugnì dalla frustrazione e Merlin lo sentì, "Resisti, Arthur ... siediti contro quell'albero ... devi riposare un attimo, dopo tutto quello che hai passato"
Lui annuì e si guardò attorno, "Mordred?"
Merlin sorrise, "E' qui ...sta ancora dormendo. Nemmeno un'invasione è riuscita a svegliarlo ... è veramente figlio di suo padre"
Arthur riuscì a mostrargli un sorriso stanco e alzò le braccia, "Potresti portarlo qui da me, per favore?"
Il moro prese il bambino, addormentato sotto il mantello di Merlin accanto al fuoco, e lasciò che Arthur lo tenesse tra le braccia. Guardò per un momento come Arthur stesse stringendo Mordred contro il suo petto, accarezzandogli amorevolmente i capelli corvini, trovando conforto nell'avere suo figlio vicino.
Merlin li lasciò in quella posizione e si diresse verso gli altri. Lancillotto aveva appena finito di raccontare a Percival che un piccolo gruppo di Southrons li aveva attaccati sulla strada per le rovine e che Elyan era rimasto indietro a combatterli, dando loro il tempo di fuggire. Non sapeva se fosse ancora vivo.
"Grazie, Percival, per aver portato qui Arthur" Disse Merlin al gigante buono.
"È stato un onore, Sire. Ma è stato anche merito di Gwaine e di Gaius"
"Cosa facciamo adesso, Merlin? Non voglio abbandonare Gwen ... io ... io ho bisogno di sapere cosa le è successo" chiese Lancillotto, ancora sconvolto dal tradimento della moglie.
"Non ti preoccupare, Lance ... non lasceremo Gwen nelle grinfie di Morgana. Anche io non credo che ci abbia tradito volontariamente. Ma per ora non possiamo fare nulla ... abbiamo bisogno di trovare un posto sicuro dove stare e riposare, per poi essere in grado di pensare con più lucidità ad un modo per contrattare... "
"Dove potremmo andare?" Chiese Percival.
Merlin guardò il marito e il figlio e sorrise, "Penso che dovremmo andare a casa"
Lancillotto aggrottò la fronte, "Cosa intendi?"
"Intendo dire che penso che sia arrivato il momento di ritornare a Draken, amico mio"
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Nel prossimo capitolo ci sarà Dark Morgana; Merlin va a parlare con un vecchio amico e ... ci potrebbe anche essere coinvolta una spada molto speciale ;-)
Tutti i diritti vanno a b92morgan
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