21. Night full of stars

Merlin era in piedi sulla scalinata del cortile principale del castello e guardava suo marito studiare la sella del cavallo per vedere se era sicura, pronto a partire con Gwaine, Lancillotto e Percival per la missione che il capo dei Druidi, Iseldir, gli aveva presentato il giorno prima.

Merlin iniziò ad accarezzarsi il pancione di nove mesi e non riuscì a fermarsi dal tornare con la mente a quello che era successo negli ultimi sei mesi dall'evasione di Morgana.

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La prima settimana dopo la fuga di Morgana e i continui fallimenti da parte dei cavalieri nel trovarla, aveva visto Arthur sospettoso di chiunque, incluso Merlin.
Infatti aveva praticamente deciso di rinchiudere il marito nelle loro stanze per giorni prima di convincersi che il moro era innocente... dato che stava dormendo pacificamente tra le braccia di Arthur quando Morgana era fuggita...

Da allora, Morgana era diventata la nemica numero uno e la persona più ricercata di Camelot...

...

Con il passare del tempo, Merlin aveva notato che sempre più persone stavano mostrando segni di possedere la Magia, incluso Gaius, e ne fu immensamente felice, dato che quella situazione significava che non era più l'unico ad avere questi doni.

Arthur aveva accettato il ritorno della magia a braccia aperte e aveva perfino permesso al suo amato di aprire una piccola scuola per aiutare le persone ad imparare a controllare le loro nuove abilità, le quali diventavano più forti ogni giorno che passava. Inoltre, il re biondo aveva anche deciso di utilizzare le pattuglie non solo per difendere il regno, ma anche per cercare oggetti magici perduti, al fine di tenerli al sicuro nella camera blindata di Camelot.

Anche Merlin aveva sentito la sua magia diventare sempre più potente, ma purtroppo era anche diventato sempre più faticoso usarla con il proseguire della gravidanza. Aveva dovuto smettere di usufruirne quasi completamente il giorno in cui aveva perso i sensi nel corso di una riunione del Consiglio, dopo aver intensificato col pensiero la luce di una candela .... Il moro non avrebbe mai dimenticato il viso pallido di Arthur in quella occasione e i suoi occhi furiosi e determinati quando aveva proibito a Merlin di usare la magia prima della nascita del bambino.

Merlin sapeva che il biondo aveva ragione, ma era stato comunque frustrante sentire tutta quella potenza crescere in lui e non essere in grado di utilizzarla. Ma per il suo piccolino ne valeva la pena.

....

Per quanto concerne la gravidanza, le cose non erano potute andare meglio.

Quando era incinto di cinque mesi, Merlin sentì il bambino scalciare per la prima volta: un giorno stava camminando pacificamente verso l'orfanotrofio quando ad un certo punto sentì una leggera pressione al lato sinistro della pancia. In un primo momento si era spaventato... ma quando aveva provato quella sensazione una seconda volta, capì di cosa si doveva trattare e un enorme sorriso gli aveva illuminato il viso, così tanto che la faccia gli aveva fatto quasi male. Aveva iniziato a correre immediatamente, non sapendo neanche lui verso dove, e inconsapevolmente si era ritrovato a fare irruzione nella Sala del Consiglio, dove Arthur stava presidiando una noiosissima riunione sulle tasse.

Quando Arthur aveva udito il forte boato delle porte sbattere contro il muro, aveva alzato lo sguardo infastidito, ma che aveva cambiato in uno preoccupato quando si era reso conto che era il suo amore ad essere entrato, con le mani posizionate in modo protettivo intorno al ventre.

"Merlin, c'è qualcosa che non va? Ti senti male?" Aveva chiesto, preoccupato, alzandosi dalla sedia a capotavola.

Merlin aveva risposto gettandosi tra le braccia di Arthur, avvolgendo le sue lunghe gambe intorno alla vita e le braccia intorno al collo del marito. Inutile dire che Arthur si era ritrovato piacevolmente sorpreso... aveva notato gli sbalzi d'umore di Merlin, ma quel gesto era stato inaspettato perfino per lui.

Prima che Arthur avesse potuto domandare cosa stava succedendo, lo aveva sentito ... un calcio leggerissimo contro il proprio stomaco ... si irrigidì....

"Ma cosa? Era per caso il..." Era rimasto senza parole.

Merlin lo aveva guardato negli occhi, sorridendo come un bimbo a Natale, "Sì. Il nostro piccolo raggio di sole ha finalmente deciso di farci sentire la sua presenza"

Tutto il viso di Arthur si era illuminato a quella notizia e aveva urlato di gioia, abbracciato Merlin il più possibile senza fargli male.

Quella stessa sera ci fu una festa e Merlin si era divertito così tanto da dimenticarsi di approfondire il motivo per cui si era recato da Arthur invece che da sua madre non appena sentito il bambino.

Comunque da quel giorno in poi, fu raro vedere King Arthur passare più di cinque minuti senza toccare la pancia del consorte o sussurrare direttamente alla vita al suo interno.

Durante il suo sesto mese, Merlin aveva iniziato a bramare i tipi più strani di cibo nelle ore più disparate, soprattutto di notte.

Una di queste notti, Arthur era stato svegliato dalla voce frenetica di Merlin, che lo stava scuotendo molto forte per destarlo dal sonno. Pensando che fossero in qualche genere di pericolo, Arthur si era alzato in un istante, saltando fuori dal letto e sguainando la spada che teneva sempre accanto ad esso, pronto a difendere il marito. Tuttavia non c'era nessuno nella stanza con loro.

Ancora ansimante, Arthur si era voltato a guardare Merlin, innocentemente sdraiato sul letto, "Merlin... ma che diavolo..."

"Ho fame" Aveva risposto il moro, come se fosse la cosa più semplice e normale del mondo.

Arthur aveva sollevato un sopracciglio incredulo, "Fame? Siamo nel bel mezzo della notte... come puoi essere affamato?"

Il moro aveva semplicemente scrollato le spalle. "Non lo so...ma sta di fatto che lo sono... tuo figlio lo è. Quindi, va a prenderci uova sott'aceto e succo di fragola, omaccione ... sciò" Aveva ordinato, indicandogli la porta con un gesto della mano.

Arthur aveva fatto una faccia oltraggiata, "Stai scherzando spero? Io ho SONNO..."

"Stai dicendo che non vuoi prenderti cura di tuo figlio e di tuo marito???" Aveva urlato Merlin, "Avrei dovuto saperlo ... Togliti dai piedi, Pendragon... Vado a cercarmi un vero uomo..."

"OK!! Hai vinto... Adesso vado... contento?" Arthur aveva dovuto cedere alla fine... Dannati sbalzi d'umore! Dannati ormoni!!

Merlin gli aveva sorriso soddisfatto, "Molto...Oh e non dimenticarti la torta al miele"

Arthur aveva sbuffò ed era uscito dalle loro camere praticamente in mutande. E quando era tornato con un vassoio pieno di prelibatezze, aveva cercato con tutte le sue forze di ignorare le risatine delle guardie postate fuori dalla porte della sua camera.

Qualche minuto dopo, mentre stava guardando il marito mescolare il cibo insieme, Arthur non era stato in grado di trattenersi, "Merlin, non dovresti mangiare tutta quella roba ... è una mia impressione o stai ingrassando?"

Quella era stata chiaramente la cosa sbagliata da dire: Merlin si era irrigidito in un istante ... con ancora un pezzo di torta al miele e uova a metà strada verso la bocca. Il suo volto si era chiuso e oscurato, per poi guardare Arthur come se fosse un insetto da dover schiacciare immediatamente e senza esitazione.

In un secondo, Arthur si era ritrovato sollevato e buttato fuori dalla porta da una forza invisibile, atterrando sul sedere nel corridoio.

Era stato costretto a dormire da solo e in un'altra stanza per due settimane. Passate le quali Merlin lo aveva perdonato solo perché aveva ordinato ad alcuni dei suoi uomini di portare a Camelot i piatti preferiti di Merlin da Draken ... grazie ad Alice che gli aveva dato questa informazione vitale.

Gli ultimi tre mesi di gravidanza erano stati allo stesso tempo una benedizione e una maledizione per il re biondo. Da un lato Merlin era stato costantemente arrapato; d'altra parte aveva avuto dolori ovunque.

Quest'ultima aveva visto Arthur massaggiare i piedi e la schiena del suo amato tutti i giorni.

La prima invece... beh ... Arthur non si era potuto di certo lamentare. Dopo tutto, un Merlin rotondo e pieno di vita era la visione più eccitante del mondo. Inoltre, essere voglioso così tanto aveva fatto qualcosa anche alla personalità di Merlin.

Un giorno Arthur stava leggendo dei documenti nelle loro stanze, quando il suo consorte vi aveva fatto ingresso come una furia, tutto arrossato.

"Sul letto... ADESSO!!"

Arthur aveva corrugato la fronte, sorpreso. "Cosa..."

Non era stato in grado di terminare la domanda, perché improvvisamente Merlin lo aveva scaraventato sul letto con la magia ...

"Merlin... quante volte devo ancora ripeterti quanto sia pericoloso usare la magia nelle tue condizioni?"

Il moro si era messo a cavalcioni, sedendosi sul membro del biondo. Con un bagliore dorato degli occhi aveva legato le mani di Arthur alle colonne del letto e gli aveva anche tolto i calzoni.

"CHIUDI IL BECCO, Arthur. A causa tua e del tuo marmocchio, il mio corpo è sempre dannatamente eccitato e bollente ... non ce la faccio più ... è tutta colpa tua... Quindi sta zitto e dammi il tuo enorme sesso"

Detto questo, si era spogliato e seduto di nuovo sul basso ventre di Arthur ... ma questa volta nudo. Facendo movimenti circolari con i suoi fianchi, Merlin aveva portato Arthur ad essere pienamente eretto. Poi, senza esitazione, si era seduto sul pene del biondo, accogliendolo dentro di sé completamente.

Arthur aveva gemuto ad alta voce, per poi essere schiaffeggiato in faccia.

"Non ti ho appena detto di stare zitto??"

Usando la magia, Merlin aveva evocato il fallo di cristallo che Arthur aveva utilizzato un po' di tempo fa per punirlo.

"Questo fa proprio al caso mio"

La magia di Merlin aveva spinto il fallo nella bocca di Arthur, imbavagliandolo. Poi aveva iniziato a tirarlo dentro e fuori, scopando la sua bocca al ritmo dei movimenti di Merlin, che stava cavalcando il biondo con entusiasmo.

Arthur aveva emanato dei gemiti soffocati ancora più forti ... non era mai stato così eccitato in vita sua.

Ma troppo presto per i loro gusti, entrambi erano venuti e Merlin era svenuto sul petto di Arthur, causando alla magia di lasciare andare il biondo, che si era messo a controllare le condizioni di suo marito immediatamente.

Come aveva sospettato, Merlin era collassato solamente a causa dell'uso eccessivo che aveva fatto della magia così in là con la gravidanza.

Aveva sistemato il suo tesoro in una posizione più comoda, prima di coricarsi acanto a lui, sorridendo come un idiota mentre osservava il soffitto ... "Wow ... è stato tremendamente eccitante ... quando il bambino sarà nato, dovrò chiedere a Merlin di farlo più spesso..."

Il giorno dopo, Arthur era andato da Gaius e da Alice, che si erano sposati recentemente, per chiedere loro cosa fosse successo esattamente a Merlin. Era stata Alice a dargli una risposta, dal momento che aveva vissuto a stretto contatto con i Signori dei Draghi per tutta la vita.

"Niente di cui preoccuparsi, Sire. I Signori dei Draghi sono creature con un corpo umano ma l'anima di un drago, e di solito questi due elementi sono in perfetto equilibrio tra loro ... tuttavia, questo equilibrio è stato destabilizzato dalle condizioni di Merlin. Quello che avete visto e vissuto ieri è solo dovuto al momentaneo predominio della parte drago del suo essere ...Ed è noto che l'accoppiamento dei draghi è abbastanza violento, mio signore"

Arthur era tornato ai suoi doveri imbarazzato e rosso come un pomodoro.

....

Merlin si trovava a metà del nono mese quando una delegazione di Druidi aveva chiesto un incontro con i re, i quali li avevano ricevuti più che volentieri nella Sala del Trono.

La delegazione non era composta da più di sei Druidi.

Un uomo dai capelli grigi si era fatto avanti. "Ossequi, King Arthur e King Merlin. Vi ringrazio per averci dato la possibilità di essere ascoltati... Il mio nome è Iseldir, sono il capo dei druidi che vivono ai confini più remoti del vostro regno"

"Benvenuto a Camelot, Iseldir. Cosa possiamo fare per voi?" Aveva chiesto Arthur, prendendo la mano di Merlin nella sua, baciandola dolcemente senza pensarci.

"Miei Signori, siamo venuti fin qui per chiedere il vostro aiuto nella ricerca della persona che ci ha rubato qualcosa di molto prezioso ... un tesoro che il mio popolo ha tenuto nascosto e protetto per secoli"

"Cosa vi fa pensare che possiamo aiutarvi a trovare questa persona?" Aveva domandato Arthur.

"A causa dell'identità del ladro e della sua relazione con voi, King Arthur. Inoltre, il modo in cui questa persona userà l'oggetto rubato avrà effetto su tutti... in un modo o nell'altro"

"Chi è costui?" Aveva chiesto Merlin con molta esitazione ... probabilmente già sapendo la risposta.

"Sfortunatamente... è Morgana Pendragon"

Un silenzio agghiacciante era calato nella stanza a quella risposta e Arthur si era molto irrigidito e teso.

"Mia sorella? Ne siete sicuro? Che cosa ci faceva con voi?"

"Sì, mio signore, ne sono certo. Era giunta da noi da un altro accampamento druido circa un mese fa e ci aveva pregato di ospitarla e di insegnarle a controllare la sua magia meglio di come avevano fatto altri druidi ... Essendo noi un popolo pacifico ed per tradizione molto ospitale verso tutti, l'abbiamo accolta senza problemi ed immediatamente abbiamo notato che era una ragazza molto curiosa di conoscere le nostre conoscenze e quali oggetti magici possedevamo. Al momento non ci abbiamo visto alcun male in questo ... Tuttavia, due giorni fa è stata vista rubare la nostra reliquia più importante, scomparendo nella notte verso nord ... la ragazza che è riuscita ad informarci del furto è stata uccisa da Morgana per aver cercato di fermarla"

Arthur era evidentemente scioccato e non aveva notato il viso pallido di Merlin. "Morgana ha la magia? Questo spiega come sia riuscita a scapparci... Sono seriamente addolorato per la vostra perdita, ma non vi preoccupate ... Camelot vi aiuterà a trovare questa criminale e a fargliela pagare per quello che ha fatto.... Ditemi, Iseldir, cosa ha rubato?"

Il druido aveva sospirato profondamente, triste, "La Coppa della Vita"

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Ecco perché Merlin ora stava guardando Arthur montare sul suo cavallo per andare a cercare quella traditrice di sua sorella e recuperare la Coppa della Vita.

Iseldir aveva detto loro ciò che la Coppa era in grado di fare: riportare qualcuno in vita; curare ogni malattia e rendere le persone immortali.

Nelle mani di Morgana quella Coppa sarebbe stata usata per fare cose molto malvagie.

"Non preoccuparti, amore mio. Torneremo in men che non si dica. Abbi cura di te e di nostro figlio ...
Ti amo Merlin" Detto questo, Arthur e i cavalieri partirono, cavalcando verso nord.

Merlin si ritrovò stranamente a sperare per il ritorno sano e salvo del padre di suo figlio.

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Tre giorni dopo la partenza di Arthur, Merlin era nella sua stanza. Era notte e stava guardando oltre le mura di Camelot, dove era possibile vedere innumerevoli luci muoversi nella foresta.

Era per questo che qualche ora prima aveva inviato una pattuglia ad indagare su ciò che stava accadendo, ma non era più tornata.

Stava per andare a riunire un Consiglio di emergenza, quando sentì una voce femminile provenire da dietro di lui.

"Non sembrano una notte stellata? Sono bellissime... ma mai quanto te"

Merlin si voltò di scatto, ritrovarsi faccia a faccia con sua cognata, "Morgana?"

Lei gli sorrise dolcemente, ma i suoi occhi erano freddi e malvagi. "Ciao, mio amato Merlin"

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PROSSIMO CAPITOLO: cosa è successo ad Artù e cosa ci fa Morgana a Camelot   

Tutti i diritti vanno a quella genia di b92morgan!!

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