16. The seed has been planed
AVVERTIMENTI: dark Arthur, morte di personaggi secondari, mpreg, ricatto
grazie mille per i commenti ^-^
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Arthur sedeva sul suo trono, stringendone le braccia. Stava guardando verso il basso, respirando affannosamente... Era chiaramente furioso.
Leon era appena tornato dopo una ricerca di 4 ore nei boschi ed si sentiva molto a disagio di fronte al suo re.
"Leon, potresti ripetere quello che hai appena detto?" Sibilò Arthur.
"Si...Sire, non abbiamo trovato nulla nella foresta che ci possa portare a dove potrebbe essere il Vostro Consorte"
"DOVETE TROVARLO!!!" Gridò Arthur con tutta la sua forza, facendo perfino vibrare le finestre e far fare un passo indietro a Leon.
Da quando aveva scoperto che Merlin era sparito, Arthur era un disastro: non sapeva cosa pensare e non sapeva neanche se suo marito era andato di sua spontanea volontà o se era stato rapito. Comunque per evitare ogni dubbio, aveva inviato una pattuglia a Doven per prendere Hunith e portarla a Camelot e aveva anche ordinato a tutti i suoi cavalieri di cercare Merlin nel castello e nei boschi... senza risultati però. Arthur non conosceva nemmeno l'identità degli uomini che potevano aver preso il moro, dal momento che l'unico che lo poteva sapere era Elyan... ma il cavaliere era ancora privo di sensi.
Una mano sulla spalla distolse Arthur dai suoi pensieri.
"Non ti preoccupare, Arthur. Sono sicuro che troverai Merlin molto presto"
"Grazie, Zio. Non so cosa farei senza il tuo sostegno"
"Sei tutto quello che mi è rimasto della mia cara sorella ... siamo una famiglia. Farei qualsiasi cosa per te, nipote" Disse Agravaine con un sorriso falso, desideroso di farla pagare ad Arthur.
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Merlin fu molto felice quando lasciò Camelot e ancora di più quando i suoi amici gli dissero che stavano andando dove avevano nascosto suo madre. Fu anche scioccato di scoprire che era tutto merito dell'aiuto di Lord Agravaine, anche se il moro non riusciva a spiegarsi il motivo dello strano peso nel cuore che provava ogni volta che pensava alla possibilità che Arthur potesse morire per mano dello zio.
I suoi pensieri furono interrotti dal loro arrivo al Castello di Tristano, un vecchio maniero in rovina e reso ancora più triste e tetro dal fatto di trovarsi nel cuore della foresta, dove i raggi del sole non penetrano quasi mai.
Alla porta d'ingresso del castello c'era Gwen ad aspettarli, la quale si precipitò verso di loro non appena li vide, gettandosi tra le braccia aperte di Lancillotto... i due si baciarono appassionatamente.
Merlin fu molto sorpreso, ma estremamente felice per l'amico: almeno da questa storia era uscito fuori qualcosa di buono.
Quando Gwen terminò l'abbraccio, si voltò verso Merlin e si inchinò.
"Sono contenta di rincontrarti, Mio Signore. La regina scoppierà di gioia nel rivederti. È al piano di sopra"
Merlin andò dentro e trovò la madre nella prima stanza al primo piano. Hunith era sdraiata sul letto ed era pallida come la ricordava.
Lei si voltò verso la porta e rimase a bocca aperta.
"MERLIN!! Bambino mio!" aprì le braccia e Merlin ci si tuffò. Piansero uno sulle spalle dell'altro e si dissero quanto si erano mancati durante quelle settimane di separazione forzata.
"Dimmi tutto quello che ti è successo a Camelot, caro."
Merlin le raccontò tutto, tranne i momenti d'intimità tra lui e Arthur. Lei fu sorpresa di sapere che Gaius era ancora vivo e orgogliosa del fatto che suo figlio fosse stato così gentile con i bambini della città.
Alla fine del racconto, gli disse, "Abbiamo bisogno di trovare un posto dove Arthur non ti possa trovare. Lui non smetterà mai di cercarti... è evidente quanto abbia bisogno di te"
Merlin annuì, "Lo so, mamma. Ho un'idea... ma non voglio fare nulla finché non ti sarai ripresa e in grado di viaggiare"
"No, amore. Non pensare a me..."
"Madre, questa volta non ti lascerò... mi ha quasi ucciso farlo l'ultima volta. Preferisco vivere a Camelot con te che essere libero senza"
Hunith baciò il suo dolcissimo e perfetto figlio sulla fronte e dopo qualche minuto gli chiese timidamente, "Tesoro, sappiamo entrambi che cosa hai dovuto fare con Arthur per quanto riguarda i tuoi doveri coniugali ... devo prepararmi a diventare nonna?"
Merlino spalancò gli occhi, "NO! No, non devi" Sospirò, "Voglio dire... alla mia magia sarebbe piaciuto consentire ad Arthur di mettermi incinto, ma io no. L'ultima volta che io e Arthur abbiamo fatto ... beh, lo sai ... ho quasi ceduto (dato che non ero molto in me), ma sono riuscito ad evitare la gravidanza all'ultimo secondo"
Hunith annuì, sollevata che il figlio non debba vivere il trauma di portare in grembo il figlio dell'uomo che gli ha fatto tanto male.
"Ora riposati un po', mamma. Ho bisogno di parlare con gli altri"
....
Merlin trovò Gwaine, Lancillotto e Percival in quella che una volta doveva essere la Sala Grande. Si sedette alla tavola rotonda con loro, dopo essersi liberato dall' abbraccio soffocante del Lord castano.
"Quindi, Merlin. Cosa hai intenzione di fare adesso?" Chiese Lancillotto.
"In primo luogo, vorrei ringraziarvi tutti per essere tornati a salvarmi ... non eravate obbligati, ma l'avete fatto comunque... siete davvero i migliori amici che un uomo possa avere. Riguardo ai miei piani per il futuro ... mi piacerebbe riconquistare Draken come potete ben immagine"
"Prego, vecchio amico. Comunque abbiamo pensato alla stessa cosa anche noi. Ma come? Dobbiamo tornare a Draken secondo te?" Chiese Gwaine.
"No. Non credo che sia una buona idea. Arthur mi ha detto di aver lasciato gran parte del suo esercito a Draken e di aver ucciso ed esiliato quasi tutti i nostri cavalieri. Saremmo solo noi quattro contro un intero esercito ben addestrato .... No, abbiamo bisogno di un alleato ... di uno forte. Stavo pensando a Bayard"
"Bayard? Il re di Mercia? Non credo che sarà disposto ad aiutarci... non ha un'alleanza con Camelot adesso?" Chiese Lancillotto.
Merlin scosse la testa negativamente, "Quello che hanno è quel tipo di trattato di pace che dura solo pochi mesi o un paio di anni al massimo per permettere ai due regni in questione di riprendere fiato prima di un'eventuale e quasi sicuramente inevitabile guerra. Arthur stesso me lo ha confermato. Pertanto, Mercia non è una vera alleata di Camelot e Bayard ha proposto il trattato solo perché pensava di essere circondato dal nemico (dato che Camelot ha invaso i regni a nord e sud di Mercia). Sono sicuro che sarà più che felice di aiutarci a riprendere Draken e così facendo, diminuire il potere di Arthur. Inoltre, sono sicuro che Arthur non abbia fatto niente di buono ad Alexander, che adesso dovrebbe essere già tornato a casa ... Quindi Bayard sarà assetato di vendetta ... sapete quanto è protettivo con il suo unico figlio ed erede"
Gli amici di Merlin annuirono, convinti.
"Quindi il piano è di andare a Mercia? Quando partiamo?" Domandò Percival.
"Per ora siamo al sicuro qui. Voglio partire solo quando sarò sicuro che mia madre sia in grado di poter viaggiare ... non l'abbandonerò questa volta"
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A Camelot, Arthur e Leon stavano entrando nella stanza di Elyan, dove fu trasferito una volta che si era risvegliato due mattine dopo l'incidente.
"Elyan, come stai? Ricordi cosa è successo?" Chiese un re frenetico.
"Sto bene, Sire. Perdonatemi, mio signore...Giuro che ho cercato di proteggere Re Merlin"
"Non ne ho mai dubitato. Cosa è successo?"
"Il re stava tornando verso le sue stanze, quando due uomini sono apparsi dal nulla. Ho pensato che volessero fargli del male, ma poi il re li ha abbracciati e sembrava veramente felice di vederli"
Successivamente Elyan iniziò a descrivere gli assalitori fisicamente e il cuore di Arthur si fermò.
"So chi erano.... Lord Gwaine di Wyllt e Sir Lancillotto... MERDA!!" Arthur dette un pugno al muro a causa della frustrazione. Sapeva che avrebbe dovuto ucciderli tempo fa.
"Ma come sono riusciti ad entrare nel castello senza essere visti? Le guardie hanno l'ordine di fermare e interrogare tutti coloro che si avvicinano troppo al castello e inoltre, come facevano a sapere che quello era il momento migliore per attaccare, dato che eravamo tutti distratti dalla presenza della delegazione di Mercia?" Chiese Leon.
"Sono stati aiutati, è evidente... le uniche persone che le guardie non controllano sono gli ospiti di sangue nobile in visita. Gwaine e Lancillotto devono essere giunti con qualcuno che ho invitato e che gli ha nascosti a me" Arthur si voltò verso Elyan. "Come ha reagito Merlin quando ha visto i suoi due amici?"
"Onestamente, non sembrava sorpreso. In un primo momento era scioccato dal fatto che qualcuno lo stesse attaccando. Tuttavia, quando ha visto che erano loro, ne fu felice e sollevato, ma non sorpreso"
Arthur strinse i denti, "Questo significa che sapeva che stavano arrivando ... ma come? Ho sempre letto tutte le sue lettere e Elyan è sempre stato con lui ... Elyan, ti ricordi per caso un momento in cui lo hai lasciato solo fuori dalle nostre stanze?"
"No, Mio Signore. Sono sempre stato la sua ombra ... Aspetti un attimo: le uniche occasioni in cui non ero fisicamente con lui erano quando andava dal medico... ma Gaius..."
"...si è affezionato molto a Merlin" Finì per lui Arthur. Era ovvio che il vecchio avrebbe aiutato Merlin; Arthur aveva notato la grande quantità di tempo che trascorrevano insieme e per di più, sarebbe stato facile per Gaius aiutare Merlin a comunicare con i suoi amici.
"Ho molto su cui pensare... riposati ora, Elyan ..." Gli disse Arthur, camminando verso la porta con Leon.
"Sire..." Elyan lo richiamò. "I due uomini che hanno preso il re... indossavano le divise delle guardie personali di Lord Agravaine"
Arthur si bloccò sul posto... prese un respiro profondo, "Grazie, Elyan" ed uscì.
...
Tornati nelle camere del re, Leon chiese, scioccato e confuso, "Lord Agravaine? E' impossibile ... è vostro zio!!!"
Arthur stava guardando fuori della finestra, pensieroso, mentre inconsciamente accarezzava il punto dove aveva fatto l'amore con suo marito così tante volte. "Non è così impossibile se si pensa a quanto mio zio mi odi"
Leon aggrottò la fronte, "Cosa?"
"Non hai mai notato che mio zio visita raramente Camelot? Il motivo è perché mi odia per aver ucciso sua sorella e mio padre per aver ucciso suo fratello. Inoltre, mio padre non lo invitava mai qui per proteggermi da lui... ha sempre pensato che mio zio stava solo aspettando il momento giusto per attuare la sua vendetta contro di noi. Uccidendo me, non solo avrebbe vendicato la sorella, ma avrebbe anche fatto soffrire mio padre"
"Ma allora, perché è qui se sapete tutto questo?"
"Perché è l'unico membro della famiglia che mi rimane. Nonostante le idee paranoiche di mio padre, mio zio non ha mai fatto nulla contro di me, tranne guardarmi con freddezza ogni tanto, quando pensava che non stessi guardando. Volevo solo mantenere l'illusione di avere almeno un parente di sangue che mi amasse. Ma a quanto pare, sembra che l'illusione sia finita... Agravaine è una persona molto riservata... sceglie personalmente tutti i suoi uomini. Non esiste che non sapesse di Gwaine e Lancillotto...
Leon, accompagna mio zio nelle segrete e inizia ad interrogarlo. Non trattenerti. Voglio risposte ... nel frattempo, io andrò da Gaius"
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Arthur entrò nella torre del medico con cinque cavalieri. Gaius era solo e stava scrivendo qualcosa in un vecchio libro in pelle nere...Quando sentì la porta aprirsi lo chiuse immediatamente, nascondendolo sotto alcune carte.
Arthur notò il gesto.
"Mio Signore, cosa posso fare per te?"
Ignorando il vecchio, Arthur fece segno ai suoi uomini di cominciare a distruggere tutto.
"Arthur!! Cosa significa tutto questo? Perché??" Gridò Gaius, cercando di salvare più libri possibile.
"Semplice. Voglio la verità. DIMMI DOV'E' MERLIN!!"
Gaius era sconvolto. "Non lo so, sire. Lo giuro!!"
Arthur disse ai suoi uomini di continuare l'atto vandalico. "So che lo hai aiutato. DIMMELO!"
"Non lo so!! Per favore, basta... questo è il lavoro di tutta una vita..."
"Allora RISPONDIMI!!" Urlò Arthur...
Gaius cominciò a piangere e si inginocchiò davanti al re, "Lo giuro, mio signore, non so dove sia. Mi ha solo detto che sarebbe fuggito molto presto. Per favore"
Arthur gli credette e ordinò agli uomini di fermarsi. "Non verrai giustiziato solo per i tuoi anni di grande e fedele servizio presso la mia famiglia. Ma d'ora in poi, non avrai più il favore della Corona"
Indicò ai cavalieri di andare, ma prima di uscire, Arthur prese il libro nascosto sotto le carte.
Gaius entrò nel panico "Sire, quel libro è molto importante per me"
Arthur sorrise, "Lo so... Ecco perché lo voglio... lo leggerò prima di andare a dormire"
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La mattina seguente vide Arthur alla sua scrivania, serio. Dopo aver letto il misterioso libro di Gaius non era riuscito a dormire. Inoltre, quella mattina era arrivata una lettera da Doven, che informava il re che la regina e la sua serva erano scomparse.
Arthur non ne fu sorpreso.
Il libro di Gaius parlava dei Signori dei Draghi. Gaius aveva pensato bene di scriverne uno, approfittando della presenza dell'ultimo Signore dei Draghi a Camelot, dato che tutti i libri su di loro e sulla magia erano stati distrutti negli anni. All'inizio descriveva gli aspetti più noiosi, come ad esempio la loro storia; ma poi Gaius aveva scritto qualcosa di cui Arthur non era a conoscenza e che lo interessava molto: i Signori dei Draghi possono scegliere quando e con chi avere figli.
Ciò significava che Merlin gli aveva mentito spudoratamente. Arthur era impressionato e arrabbiato allo stesso tempo; tuttavia, aveva già un piano per 'convincere' il suo amato ad avere un bambino con lui.
Tutto quello che doveva fare adesso era trovare Merlin.
Dopo aver bussato, Leon entrò nella stanza.
"Mio Signore, sono qui per aggiornarvi sulla situazione di Lord Agravaine ... l'uomo si rifiuta di parlare"
"Continua a provare... Non dargli né acqua né cibo... frustalo...E Leon, manda un messaggio a Bayard"
"Bayard? Perché?"
"Perché è da lui che andrà Merlin in cerca di aiuto per riprendersi il suo regno"
"Ma Bayard vuole un'alleanza con noi"
"Oh Leon, questo trattato non è altro che tante parole messe insieme ma che in realtà non hanno nessun vero valore ... Mercia è e sarà sempre nemica di Camelot e Merlin questo lo sa. La cosa più logica da fare nella sua situazione è di andare dal nemico del suo nemico. Tutto quello che dobbiamo fare noi ora è raggiungere Bayard prima di Merlin e convincerlo a tradirlo"
"Come farai a convincerlo se ci odia così tanto?"
Arthur sogghignò, "Il principe Alexander è ancora nostro ospite nelle segrete, giusto?"
"Sì, Mio Signore. Non ho ancora avuto tempo di sbarazzarmi di lui. Dopo aver sentito della scomparsa del Consorte Reale ho passato tutto il mio tempo a cercarlo"
"Bene. Finché avremo il suo amato figlio, Bayard farà tutto ciò che gli diremo. Ho già scritto una lettera in cui gli spiego che ucciderò Alexander se aiuterà Merlin e che per riavere il figlio dovrà avvertirmi quando Merlin raggiungerà il suo castello e di distrarlo fino al mio arrivo. Invia con la lettera anche l'anulare del principe.
Preferirei catturare Merlin prima di dover andare fino a Mercia...è per questo che voglio che mio zio mi dica dov'è ... Comunque, voglio essere preparato ad ogni evenienza"
Leon annuì. "Mi metto subito al lavoro, Sire"
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Due giorni dopo, il vecchio e malato Re Bayard ricevette la lettera da Camelot.
In un primo momento non sapeva cosa fare. Da un lato, non voleva farsi sfuggire l'occasione di umiliare Camelot, strappandogli via Draken, il trofeo di Re Arthur. D'altra parte però, non poteva abbandonare il suo unico figlio ed erede, anche se era sempre stato una vergogna e una delusione continua.
Disse la stessa cosa al suo secondo in comando, Lord Carrun.
"Potreste nominare re Merlin come vostro erede. In questo modo tutti i nostri problemi si risolverebbero"
"No, non posso. La mia stirpe è più importante di ogni altra cosa ... Spero che Balinor mi possa perdonare dall'aldilà. Rispondi a Camelot, Carrun...scrivi che farò come chiedono, purché mi ridiano mio figlio"
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3 SETTIMANE DOPO
Nelle segrete di Camelot, Agravaine era sdraiato in posizione fetale sul pavimento coperto di paglia ed escrementi, ormai solo l'ombra dell'uomo che era: era scheletrico a causa della malnutrizione, sporco, gli occhi privi di alcun tipo di vitalità... Tuttavia, non aveva alcuna intenzione di cedere ... l'unica cosa che gli permetteva di andare avanti era la consapevolezza che tutto questo (il non sapere dove fosse il suo amato marito) stava ferendo enormemente il nipote.
Da parte sua, Arthur stava perdendo la pazienza. Doveva assolutamente pensare a un modo per forzare Agravaine a parlare...
...e lo trovò.
Sorridente, andò alla cella di suo zio, che iniziò a piagnucolare quando lo vide, aspettandosi la solita sfilza di dolore.
"Buon giorno, zio... come ti senti?"
"Va a giocare a fare il re, Arthur... io non ho niente da dirti!!
"Invece io penso proprio di sì... ma prima di arrivare a quel punto, mi piacerebbe farti vedere una cosa che ho trovato nella camera di mio padre. Era chiusa in un bauletto sotto il suo letto"
Arthur gli mostrò una boccetta grande come il palmo della sua mano con un liquido rosa chiaro all'interno.
Agravaine era molto confuso, anche se l'aveva già vista da qualche parte prima d'ora. "Cos'è?"
"Questa ... è l'unica cosa che resta di mia madre. Uther aveva gettato via tutto il resto, tranne questo: il suo profumo"
Agravaine sussultò, guardando il profumo come se fosse la cosa più preziosa del mondo.
"Sì... il suo profumo. E' l'unico al mondo rimasto. In questo fiala c'è la sua essenza. Tutti i suoi quadri nel tuo castello sono freddi, senza vita, senza anima ... questo invece è caldo ... questo è lei. Si dice che il profumo di una persona sia sufficiente a farcela ricordare in ogni dettaglio, come se fosse proprio di fronte a voi ... come se non se ne fosse mai andata"
Agravaine stava piangeva a quel punto. Alzò le sue deboli braccia verso il biondo, "Dammela"
"Lo farò...se mi dici quello che voglio sapere" La voce di Arthur era falsamente gentile.
"N... no" Sussurrò Agravaine.
Arthur fece spallucce, "Fa come ti pare ... mi limiterò a gettarla via allora"
"NO!! Ti prego, no... E' nel castello di mio fratello Tristano ... nel cuore della foresta .... Per favore, ora dammela"
Arthur sorrise raggiante, "Grazie, zio. Ecco, tieni..." Gli diede la boccetta e si posizionò vicino a lui.
Agravaine la aprì e annusò. Una lacrima silenziosa gli scorse lungo la guancia ... era come se Ygraine fosse lì con lui.
Poté solo sussurrare una parola, "Sorella..."
"Sì, zio... presto sarete di nuovo insieme..." Arthur prese un pugnale da sotto il mantello e senza esitazione, tagliò la gola di Agravaine, che morì dissanguato nel giro di pochi secondi, un sorriso pacifico sul suo volto.
Arthur si voltò e uscì dalla cella, ordinando a Leon di preparare i cavalli.
...
Arrivarono al castello di Tristano due giorni dopo, ma a quel punto era già deserto.
"Il camino è stato utilizzato recentemente ... devono essere partiti non più di 3 giorni fa. Le tracce indicano che sono andati a nord, verso Mercia" disse Sir Kay.
Il re stava accarezzando il legno della tavola rotonda nella Sala Grande, quando rispose, "Torniamo a Camelot. Possiamo solo aspettare la lettera di conferma di Bayard... se non la manderà, attaccheremo Mercia"
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Merlin, sua madre e i suoi amici giunsero a Mercia dopo un viaggio di sette giorni. Furono accolti calorosamente da Bayard nella Sala del Trono.
"Vi ringrazio, Re Bayard, per la Vostra ospitalità. Spero ricordiate mia madre, la regina Hunith. Questi sono i miei amici: Lord Gwaine, Lord Percival, Sir Lancillotto e la sua promessa, Ginevra... Credo sappiate perché sono qui. Alexander è tornato da Camelot?"
"Credo proprio di saperlo, Re Merlin. Sì, mio figlio è ritornato, ma a causa delle torture subite per mano di Re Arthur ha deciso di trascorrere un paio di settimane nella tenuta di sua zia" Il re più anziano stava ovviamente mentendo, dato che Alexander era ancora nelle grinfie del Pendragon. "Ma comunque possiamo parlare del nostro nemico comune domani. Ora è meglio che andiate a riposarvi dopo questo lungo viaggio"
Merlin e gli altri si inchinarono in riverenza, "Grazie, Mio Signore"
Quando uscirono dalla Sala, Bayard ordinò a Sir Callun di riferire a Camelot che Merlin e i suoi amici erano lì e di portare con sé il principe Alexander.
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Sei giorni dopo, Bayard chiese a Merlin se poteva parlare da solo con lui nella Sala del Trono. Quando arrivò, l'anziano re guardò Merlin negli occhi e disse, "Mi dispiace"
Merlin aggrottò la fronte, "Perché vi state scusando?"
"Temo sia colpa mia, amore," Disse una voce da dietro il re dai capelli neri.
Merlin spalancò gli occhi, incredulo, e si voltò, "Arthur?" poi guardò Bayard, "Cosa significa tutto questo?"
"Mi dispiace tanto, ragazzo... Voglio solo riavere mio figlio," sussurrò il re.
Merlin scosse la testa, sconvolto per essere stato tradito. "Sta lontano da me, Arthur!!!"
"Oh amore. Non rendete le cose più difficili ... è finita! Sei circondato e i miei uomini hanno già catturato tua madre e i tuoi amici"
"Non cederò senza combattere!!"
Merlin prese la spada dal suo bracciale e avanzò verso Arthur, che si difese a fatica.
Dal momento che Merlin era concentrato su Arthur, non notò Leon avvicinarsi da dietro fino a quando il cavaliere non gli mise un fazzoletto contro la bocca e il naso. Il moro riconobbe subito l'odore di una potente pozione soporifera e quindi cercò di combatterla, ma in dopo pochi secondi tutto divenne nero.
Arthur mise via la spada e prese Merlin da Leon, prendendolo in braccio e stringendolo contro il suo petto. Poi si rivolse a Bayard, "una volta che ce ne saremo andati, troverete vostro figlio nel cortile principale con il trattato di pace firmato"
Senza dire un'altra parola, si allontanò verso i cavalli per tornare a Camelot.
Bayard andò a vedere come stava suo figlio, ma trovò solo uno dei suoi cavalieri con una scatola in una mano e una pergamena nell'altra. All'interno della scatola c'era la testa decapitata di Alexander, che prima di morire era stato evidentemente torturato in maniera atroce.
Quando il re la vide, il suo cuore non lo resse e morì lì nel cortile.
Il valido trattato (dato che era firmato) stipulava che in caso della morte di Bayard senza eredi, Mercia sarebbe entrata a far parte del regno di Camelot.
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Merlin si svegliò nelle stanze sue e di Arthur a Camelot, era legato a una sedia... Era pomeriggio.
"Vedo che sei finalmente sveglio, tesoro" La voce di Arthur veniva da dietro di lui... era seduto alla scrivania.
"Vorrei tanto non esserlo" La voce di Merlin era roca e pastosa.
"Oh, non dire così... sei finalmente a casa" Arthur si alzò e si diresse verso Merlin, accarezzandogli la guancia una volta giunto davanti a lui.
Merlin si allontanò dal tocco bruscamente, "Dov'è mia madre? I miei amici? Cosa gli hai fatto??"
"Non ti preoccupare... tua madre è rinchiusa sotto chiave in una bella stanza calda. Purtroppo invece, i tuoi amici sono nelle fredde segrete, dove i miei uomini stanno dando loro il 'benvenuto' a Camelot" Arthur sorrise malignamente.
"E' me che vuoi... lasciali andare, Arthur!"
"No, mi servono per convincerti a fare qualcosa per me" Al sguardo interrogativo di Merlin, Arthur rispose, "Ho bisogno di farti capire che sei MIO. Voglio instaurare questo concetto in te molto PROFONDAMENTE ... Voglio che tu mi dia un figlio e lo voglio ADESSO!!"
Merlin era spaventato, "Arthur, te l'ho già detto... non sono io a decidere quando..."
"BUGIARDO!!" Urlò Arthur. "So quello che voi Signori dei Draghi potete fare ... quindi scegli: o mi darai un figlio o io ucciderò tua madre e i tuoi amici"
"Per... per favore, Arthur..."
"SCEGLI!!" Arthur sibilò nel suo orecchio destro, per poi asciugarli le lacrime.
"Ok..." Sussurrò Merlin, sconfitto. "...Lo farò"
Arthur gli sorrise apertamente e lo baciò, "Oh, amore mio... Sono così contento. Vieni. Facciamolo adesso... quando sarai sicuro di essere incinto, ordinerò subito ai miei uomini di smettere di pestare i tuoi amici"
Si sdraiarono sul letto e Arthur fu presto dentro Merlin.
"Mi sei mancato così tanto, mio amato... Non ti lascerò mai più andare, mai più" Spinse sempre più veloce.
Quando Arthur stava per venire, Merlin lo percepì ed istintivamente si concentrò per evitare la gravidanza, ma il biondo lo notò questa volta.
"No, Merlin. Lasciati andare... lascia che succeda... lo so che lo vuoi anche tu! Accetta il mio seme e lascialo fiorire!"
Venne e Merlin non si oppose.
La sua magia era in delirio, come se le campane avessero suonato a festa...finalmente aveva quello che aveva sempre desiderato.
Gli occhi di Merlin brillarono d'oro e lo sentì... Sentì il seme di Arthur trovare posto nel suo grembo; sentì la sua magia avvolgendolo come una coperta e trasformarlo in una nuova vita...
Era fatta...
Un bambino... il loro bambino aveva iniziato a vivere in Merlin.... Non c'era più modo di tornare indietro.
Arthur riprese fiato e dopo aver notato gli occhi dorati di Merlin, sorrise.
"Ne deduco che è stato un successo"
Merlin poté solo annuire, troppo sconvolto da quello che era appena accaduto e dal fatto che dentro di lui c'era una nuova vita adesso.
Arthur lo guardò, pieno di meraviglia negli occhi. "Oh Mio Dio... Sei perfetto, Merlin. Ti amo così tanto!" Baciò Merlin appassionatamente; poi baciò anche la sua pancia. "Ciao, piccolino... amo tantissimo anche te... non vedo l'ora di conoscerti!"
Arthur appoggiò l'orecchio contro il suo ombelico, "Grazie, Merlin. Mi prenderò molta cura di voi due"
TUTTI J DIRITTI VANNO A b92morgan
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