La mente di uno Spettro


La mente umana è una cosa bizzarra, ricca di fori e cavità che non posso affermare di comprendere, benché un tempo anch'io sia stato umano.

Sono esseri così strani. Complicati ma al tempo stesso banali e senza quella scintilla di vita che caratterizza le creature che li accompagnano sulla Terra.

Mi sono mostrato più volte a Vittoria nel corso del Tempo.

Le ho mandato segnali di luce, motivi per continuare il proprio viaggio, una lama per uccidere il Male... eppure, sebbene io sia riuscito ad istruirla a dovere, mi schianto contro una parete di energia non appena lei inghiotte la fragola.

Non posso accompagnarla oltre. È come se il destino me lo impedisca, come se dovesse continuare da sola.

Sono il primo umano ad essere morto nel desolato regno dei Mostri, sono il primo Protettore ad averci mai messo piede e immagino di potermi sentire onorato per questo.

Vittoria fino ad ora non è mai stata sola, non l'ho mai abbandonata, non ho mai smesso di irradiarla con la mia luce perché lei e i suoi amici potessero continuare a lottare... Ma ora penso che sia il momento di chiudere questo mio vagabondare per la Terra pur non essendoci realmente.

Non penso che questa sia la fine, però: ho solo fatto quanto dovevo. La Squadra del Fulmine non sarebbe resistita senza di me e sebbene i Mostri mi abbiano dato qualche problema (sia da vivo che da Spettro) sono felice di aver potuto assistere alla rinascita dei Protettori.

È ovvio che continueranno a lottare, a combattere contro il Male che opprime il mondo per rinchiudere i Mostri nel proprio buco senza leggi fisiche.

È probabile che mentre voi leggete queste parole loro stiano cercando i Mostri e tentando di liberare Sabrina... Chissà che fine ha fatto quella ragazza... Ho paura che non lo saprò mai.

Prima di dileguarmi immagino di dover ringraziare mia sorella...

Oh, Elizabeth; se tu non avessi conservato i miei appunti sui Mostri non penso che sarebbero mai entrati in possesso di tua nipote, dopo quasi sette generazioni. Ambra è stata brava a mantenere il mio segreto: sospetto che abbia sempre saputo che c'ero io dietro alle strane apparizioni che assillavano la sua migliore amica.

Sul vostro pianeta ancora molti Protettori sono nascosti, celati, intenti a cercare la pace e a fuggire dal proprio destino. Eppure sono lì, intorno a voi.

Il loro Elemento riposa dormiente nei loro cuori e quando il momento di sconfiggere i Mostri verrà sono certo che anche loro avranno il coraggio di uscire dalle proprie tane e combattere.

Se tu, lettore che ha il privilegio di leggere queste mie ultime parole terrene, hai mai visto delle ombre nere guizzare nella notte o osservato cose che gli esseri umani non comprendono prova a farti questa domanda...

Non costa niente e potrebbe darsi che tu te la sia già fatta senza riscontrare particolare interesse per questo argomento, ma nonostante questo ti chiedo di guardarmi negli occhi e rispondere ad una sola domanda, la stessa che un tempo mio padre chiese a me, la stessa domanda che si pone ai Protettori che ancora non sanno di essere tali...

Potresti scoppiare a ridere ma io, con tutta la serietà del mondo, mi rivolgo a te soltanto e con un sorriso furbo degno di uno Spettro ti domando prima di scomparire:

Ci credi ai Mostri?


Peter Balckburn

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