●28●

KIRISHIMA POV

Mi sveglio parecchio dolorante e mi guardo subito attorno con l'illusione di non essere più in quel postaccio.

Ma, le persistenti pareti grigie ammuffite e i tanti armadietti addossati su queste, mi fanno capire che purtroppo non sto sognando nulla.

Sospiro ed abbasso lo sguardo su quel che posso definire letto che mi ha creato il biondo: un vecchio materasso con un lenzuolo.

Almeno non mi ha lasciato dormire per terra o addirittura legato sulla sedia.

Sta cercando di essere estremamente buono e gentile per farmi stare qua, ma non è assolutamente il mio obiettivo.

Voglio tornare a casa, anche se sono in sua compagnia, questo posto non mi piace per nulla.

Perché, seppur ha ucciso tutti i miei amici e nascosto a me la maggior parte della sua vita, il mio cuore continua a battere ogni volta dei sentimenti sinceri per lui.

Non nego di aver pensato, in un momento di grande panico, al suicidio, ma Bakugo aveva già previsto tutto: ogni armadietto presente è chiuso con un lucchetto per impedirmi di prendere il materiale all'interno.

Mugolo pensieroso e la mia mente riesce a ragionare solo su di lui.

Cosa dovrei fare? Devo continuare a rimanere succube di tutto questo con la speranza che mi liberi?

Ma io lo amo, è l'unico che ha mostrato un vero interesse per la mia misera vita

E anche lui mi ama, però ha fatto delle cose disumane per cui non lo posso perdonare così facilmente

Cazzo, che devo fare?!

Ad interrompere però il mio flusso di pensieri, è bensì il rumore della porta sopra le scale che si apre.

Il mio corpo trema non tanto per il freddo della cantina, ma bensì per le paura.

Il mio sguardo è fisso sulla rampa di scale, scorgo proiettarsi su questa la sua ombra che man mano si distorce.

Ad ogni gradino che scende, quella sagoma assume una forma più allungata e contorta, causandomi un brivido lungo la schiena.

E quando vedo il suo corpo, completamente oscurato perché in controluce, raggiungere l'ultimo gradino, non posso che deglutire a vuoto per l'ansia.

"Buongiorno, dormito bene?" domanda avvicinandosi al mio letto.

Annuisco lentamente e si abbassa per poggiarmi davanti un piatto di semplice riso fritto come colazione.

"Mi dispiace tenerti qua rinchiuso, ma è per il tuo bene. Il mondo esterno è un luogo pessimo, ognuno pensa sempre per sé ed ignora i richiami d'aiuto degli altri... Ma va bene, da adesso potrò occuparmi di te ed amarti al cento per cento" afferma con un sorriso mentre porge il braccio per accarezzarmi la guancia.

Ma io sposto la testa per non farmi toccare.

E ciò non gli và giù.

Stringe in un pugno la mano che doveva poggiarsi sulla mia pelle e lo ritrae in modo secco.

"Mangia, ho un regalo per te dopo" spiega freddamente mentre si alza.

Confuso e preoccupato da cosa la mia azione potrebbe portare, mi limito a consumare il pasto in silenzio.

Lui non mi lascia da solo, sta fermo e dritto davanti a me ad osservarmi con sottili gelidi occhi.

Ad ogni boccone, sento le sue pupille guardarmi così intensamente da farmi percepire quasi la pelle bruciare.

Cerco di ingoiare il tutto in fretta, così da tentare di giungere ad una fine concreta di quello sguardo agghiacciante.

Gli porgo così la ciotola vuota e lui l'afferra duramente, lasciandola sopra uno dei tanti mobili di vetro. 

"Sei curioso del tuo regalo? Sono convinto che ti piacerà" afferma estraendo dalla tasca dei pantaloni una scatolina.

Il cuore mi inizia a battere rapidamente, quel contenitore è proprio quello che viene usato per ospitare gli anelli nuziali.

Il velluto che lo ricopre è rosso e con i piccoli gancetti argentati, ma non so se contiene effettivamente un anello.

"C-cos'è?" domando strisciando indietro per allontanarmi.

Lo sguardo si assottiglia all'istante e un enorme sorriso si forma sulle sue labbra.

"È il segno del mio amore eterno per te, non vedo l'ora di fartelo indossare!" esclama afferrandomi di colpo per il polso e trascinandomi duramente verso la sedia al centro.

Mi ci fà sedere con uno spintone e, prima che potessi fare qualunque mossa, mi immobilizza tutti gli arti.

Non ho più molta forza per difendermi: la stanchezza, il non fare più esercizio e soprattutto il stare segregato qua dentro non mi permette più di sviluppare la muscolatura.

Lo guardo con occhi sgranati e perplessi, non capendo perché debba bloccarmi per farmi indossare un semplice anello.

Apre la scatolina e me la porta davanti al viso, così da farmi vedere per bene il contenuto.

La mia faccia si fà ancor più confusa: non è un anello come gli altri, c'è il cerchietto argentato che presenta, dove dovrebbe esserci la pietra preziosa, un foro. Di fianco a questo, adagiato nel velluto, sta invece il diamante.

È una specie di gioiello componibile?

Estrae il cerchietto e me lo inserisce con delicatezza sull'anulare sinistro, il tutto con un costante sorriso sulle labbra.

Mi va lievemente largo, avendo perso peso ovviamente anche le falangi ne hanno risentito.

Si dirige poi verso uno dei tanti mobili e, sbloccato il lucchetto che lo teneva chiuso, inizia a cercare qualcosa.

Deglutisco sentendo la bocca farsi di colpo secca e il mio corpo inizia a tremare per qualche strano motivo che non colgo.

"All'inizio sarà un po' doloroso, ma ti farò passare il tutto a modo mio"

Sgrano gli occhi e devo trattenere un grido vedendo che ora impugna un martello.

"C-cosa vuoi fare con quello...?! Mettilo g-giù!" esclamo tentando di dimenarmi da quelle restrizioni imposte agli arti.

Lui si avvicina ed estrae dalla scatolina anche la pietra, ma ciò rivela che sotto essa ha un acuminata punta che scintilla sotto la luce della lampadina.

Il mio viso si sbianca e, intuendo quindi a cosa servisse quel foro sull'anello, inizio a scuotere in modo agitato il capo.

"N-non avvicinarti! Vattene v-via subito!" grido con la voce però incrinata dalla paura.

Ignora le mie parole e, con una sola occhiata, mi incute di starmene zitto e soprattutto fermo.

Poggia la punta proprio al centro del foro sull'anello e sento subito un lieve pizzicore al dito.

La tiene ferma con due dita e avvicina la testa del martello alla piccola pietra scintillante.

"NON LO POTRAI PIÙ TOGLIERE E NON SI SFILERÀ MAI! È LA PERFETTA RAPPRESENTAZIONE DEL NOSTRO AMORE ETERNO!" grida con un abominevole sorriso distorto.

Le sue pupille sono così piccole che fanno sembrare i suoi occhi completamente rossi, la chiara pelle risplende quasi come se fosse bianca sotto la luce della lampadina.

Alza il braccio armato verso l'alto e, con un solo movimento, colpisce il diamante.

Quest'ultimo si spacca completamente e tanti piccoli frammenti si spargono attorno a noi, ma ciò che mi causa un agonizzante grido è bensì la punta che si conficca interamente nella mia falange.

Il sangue subito inizia a colare e sporca così tutto l'anello ed anche il poggiolo della sedia, gocciolando infine sul pavimento dove giacciono tutti i cristalli.

Mi mordo con così tanta forza il labbro inferiore per sopprimere le urla, ma dai miei occhi hanno già iniziato a scendere amare lacrime.

Cerco di trattenere i singhiozzi e mostrarmi così non debole difronte a questo dolore lancinante.

"Sei stato bravissimo, così coraggioso e virile... Adesso passa tutto" sussurra al mio orecchio facendo cadere a terra il martello.

La gola mi brucia per colpa del grosso nodo formato e le lacrime non mi permettono di vedere con chiarezza la sua figura.

Si siede a cavalcioni e poggia subito le labbra sul mio collo per lasciarci umide lappate, nel mentre una mano la porta alla zip dei miei pantaloni.

Libera così il mio membro per nulla eccitato e comincia subito a masturbarmi col tentativo di farlo alzare.

La mia mente però non riesce proprio a concentrarsi su quel piacere, la sensibilità al dito è ormai completamente andata e il sangue insiste col colare.

La falange ormai è completamente coperta di rosso, la pelle ha un colorito violaceo che fà intuire la certa rottura dell'osso.

Lui però continua ad insistere, tenta in tutti i modi di farmi concentrare sul piacere sessuale che mi sta dando.

Eppure, la mia testa si fà prendere da una vertigine improvvisa che mi fà perdere completamente i sensi.

***Spazio autrice***
Buongiorno mini paperelle<3

Mele in peggio, eh? Beh, a voi la parola... Io sto qua in silenzio ad ascoltare...

Siamo a -2 e va tutto così male? Ma mi conoscete dai! Sapete che posso stravolgere tutta la situazione in meno di un capitolo, perciò non pensate ad un finale banale!

Il prossimo capitolo sarà abbastanza tosto proprio come quest'ultimi e, personalmente, è uno di quelli che mi è più piaciuto scrivere ^^

E niente, spero non vi abbia traumatizzato troppo con questo capitolo e ci si vede al prossimo :)
Buona vita<3

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top