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KIRISHIMA POV

Seduto sul letto di casa mia, resto immobile a contemplare il muro con aria persa.

È passato un giorno dalla morte di Izuku, Bakugo, anche se voleva che stessi per un po' a casa sua, si è subito un mio rifiuto.

Ora come ora non mi sento al sicuro in un posto che non sia la mia camera da letto.

Ha voluto quindi occuparsi totalmente da solo della faccenda di Izuku, per lasciarmi perciò riprendere in pace.

Ha chiamato lui un avvocato e ha parlato esclusivamente lui con questo, così che si arrangiasse a rispondere alle domande degli investigatori.

Inoltre, la madre di Izuku è stata informata della perdita del figlio e ha deciso di organizzare i funerali in uno dei prossimi weekend, così da poter invitare tutte le persone più importanti per il ragazzo.

Sospiro col tentativo di trattenere il pianto e stringo con forza le coperte con i pugni.

A interrompere però il mio imminente crollo, è la suoneria del telefono.

Confuso e sorpreso, cerco di ricompormi ed allungo il braccio verso questo.

Afferrato il cellulare, noto con stupore essere una chiamata da parte di Todoroki, non esito a rispondere.

"Hey, hai b-bisogno di qualcosa?" domando cercando di non far tremare la voce.

Dall'altra parte dello schermo c'è silenzio per qualche secondo.

"Sì, ho bisogno di parlarti. È abbastanza urgente, posso venire da te?"

Ci penso su per qualche secondo, mugolando dubbioso.

"Cos'è successo di così urgente? Ti senti male? Hai bisogno di più tempo per riprender-"
"No, niente di questo. Ho solo dei dubbi,  ma ho bisogno di trovare risposte di persona, ti dispiace?" mi interrompe con aria seria.

Alzo lo sguardo e perdo un battito a trovare Bakugo sullo stipite della porta della mia stanza, ha le braccia incrociate al petto e mi fissa con sguardo gelido.

Le labbra mi tremano per un secondo e, sentendo la gola seccarsi, deglutisco a vuoto.

"V-va bene, ti aspetto allora. Ciao..."

Anche lui mi saluta ed attacca la chiamata, lasciandomi con uno strano peso al petto.

"Chi era" domanda con tono tagliente il biondo, avvicinandosi a me.

La sua voce suona così fredda e seria che non la fà nemmeno sembrare una domanda, ma un ordine.

Si mette davanti a me e mi guarda dall'alto con uno sguardo diverso da ieri: non ha un'aria intenta a calmarmi e consolarmi, sembra più nervoso del solito.

"Todoroki, verrà qua f-fra poco perché vuole parlarmi..."

Bakugo mugola e tira un'occhiata fuori dalla finestra.

"Ci parlo io"
"N-non so se gli va bene... Ma comunque, non d-devi preoccuparti così tanto per me! Non sono un b-bambino e in qualche modo devo pur andare avanti"

Emette un ringhio e si avvicina ancor di più a me con passo minacciato, facendomi gelare il sangue per un attimo.

"Ho detto che ci parlo io, okay? Ho già chiamato il tuo psicoterapeuta e mi ha detto di ridurti al massimo lo stress, perciò ci parlerò io e ti riferirò tutto"

Non mi lascia tempo per ribattere, si gira soltanto e torna da dove era sbucato, ovvero il salotto.

Mugolo preoccupato e punto lo sguardo verso la finestra, il cielo è ancor più scuro di ieri e grandi nuvoloni grigi pronti a far nevicare coprono il cielo.

Poggio la nuca sul muro, poco sopra la testata del letto, e mi guardo attorno non sapendo che fare.

Bakugo sta sempre con me, ma oggi è molto cupo e distaccato, forse qualcosa lo turba?

Beh, d'altronde ha perso un amico... Forse lo sto sforzando troppo? Alla fine sta pensando solo a me invece che a sé stesso...

Sono un peso inutile per lui

Decido di alzarmi dal letto con l'obiettivo di andargli a parlare, ma sento il campanello di casa suonare.

Vado perciò verso la porta della camera, ma poco lontano c'è Bakugo che mi sta già fissando male.

Capendo quindi che non mi avrebbe minimamente lasciato scendere, faccio un passo indietro e lui comprende che ha campo libero.

Afferra il giubotto e se lo indossa mentre esce dal mio appartamento, lasciandomi così solo come un cane.

Torno in camera mia con passo demotivato, ma invece di buttarmi sul letto, vado verso la finestra.

Mi affaccio e riesco a scorgere la figura del bicolore che cammina nervosamente avanti ed indietro, attendendo che venissi ad aprirgli.

Quando però il biondo gli si para davanti, la sua espressione cambia completamente.

Riesco ad intravedere le sopracciglia corrucciarsi appena, le labbra formano una linea retta e gli occhi eterocromatici lo fissano in modo strano.

Vedo la bocca muoversi mentre Bakugo si avvicina maggiormente a lui, ma per la lontananza non riesco a sentire nessun suono.

I due parlano in modo serio ed a volte alzano di poco la voce, lo intuisco dai loro sguardi infuocati di rabbia.

Continuano così per qualche altro minuto, poi Todoroki si gira e se ne torna con passo infastidito verso la propria macchina.

Sono estremamente confuso, cosa è appena successo tra loro due?

Ma il mio cuore si ferma appena vedo Bakugo alzare lo sguardo proprio verso la mia finestra.

Scatto all'indietro emettendo un grido poco maschile e mi aggrappo al letto per non cadere.

Mi ha visto, mi ha palesemente beccato spiarlo

Sarà arrabbiato con me? Mi griderà contro? Mi abbandonerà per sempre anche lui?

No, no... Non può! Non puoi lasciarmi anche te!

Mi stringo i capelli e lascio uscire un altro urlo colmo di disperazione.

Il petto mi si alza ed abbassa velocemente, cerco in tutti i modi di prendere più ossigeno possibile da incanalare nei polmoni.

Faccio scorrere rapidamente lo sguardo per tutta la mia stanza, cercando disperatamente la confezione di ansiolitici.

Ma quando il mio sguardo si posa sulla scatolina poggiata sul comodino, sento la porta d'ingresso sbattere con forza.

Sussulto e mi giro immediatamente indietro, trovandoci infatti Bakugo.

Si leva il giaccone e cammina poi verso di me, facendomi tremare dal timore che possa dirmi o farmi qualcosa.

Ma appena arriva davanti a me e scorge il mio braccio teso verso le medicine, sbuffa e le afferra al posto mio.

"Ti ho già detto che questa merda ti scioglie il cervello, smettila" ringhia inserendo la confezione nella tasca della felpa.

Mugolo tristemente e fisso nuovamente la finestra.

"Non era nulla di importante, c'entrava la gestione del bar e mi sono arrangiato io" spiega con tono freddo intuendo cosa volessi sapere.

Annuisco soltanto e sospiro con aria triste, tornando poi a fissarlo.

"Non r-riescono a levarmelo dalla testa... Io non c-ci riesco, ho bisogno di dimenticare tutto... Dammele, ti prego! N-non lasciarmi anche tu, aiutami!" lo prego gettandomi tra le sue braccia.

Il biondo mugola e mi osserva attentamente.

"Scordati queste merde, ordinerò al tuo psicoterapeuta di ridurre la dose fino a farle sparire"

Sento il cuore frantumarsi e l'istinto mi costringe ad afferrarlo per la felpa e portarlo più vicino a me.

"TI HO DETTO CHE NE HO BISOGNO! SENZA DI QUELLE NON RIESCO A DISTRARMI! DEVO LEVARMELO DALLA TESTA!" grido stringendo con più forza la presa.

Bakugo rimane impassibile davanti ad ogni mio parola, anzi, allunga solamente una mano per accarezzarmi la guancia.

"Posso trovarti un metodo decisamente più salutare ed utile, che ne dici? Vuoi provare?" sussurra al mio orecchio mentre le sue mani calde mi sfiorano il busto.

Sento un brivido passarmi lungo la schiena ed il mio viso si arrossa per la vicinanza dei nostri corpi.

"...dici che f-funziona meglio delle medicine...?"
"Nettamente meglio, devi avere fiducia in me" continua a dire con tono basso.

Ci penso su per qualche secondo, finché annuisco delicatamente.

Mi mostra un piccolo sorriso e mi loda per aver creduto di lui, passa poi a spingermi dolcemente sul letto per farmi sedere sul bordo.

Si avvicina e mi cinge le guance con le mani, avvicinandomi il viso al suo.

Mi lascia un bacio sulla fronte, poi scende sulla guancia, poi sul collo e continua così fino ad inginocchiarsi a terra.

Il mio viso diventa completamente rosso e, vederlo tra le mie gambe aperte, mi porta uno strano formicolio al ventre.

Mi mordo il labbro e, nel mentre, lui poggia le proprie mani sulle mie ginocchia ed inizia a strusciare la guancia sul mio interno coscia.

"Sei troppo teso, devi godertelo a pieno se vuoi dimenticare tutto" afferma avvicinando maggiormente il viso verso la mia intimità.

Faccio per rispondere, ma dalla mia bocca esce solo un mugolio per colpa della sua lingua che passa lenta sul cavallo dei miei pantaloni.

Riesco a percepire il calore anche da sopra la stoffa, ma non sono l'unico a cui inizia a piacere.

In ben poco, Bakugo si trova davanti alla faccia un notevole rigonfiamento che gli fà brillare gli occhi.

Mi loda e rassicura di continuo, ma non prova ancora a spogliarmi dei pantaloni.

Poggia le labbra nuovamente sopra quella montagnetta ed inizia a succhiare e sbavarci sopra, costringendomi a tappare la bocca per nascondere i gemiti.

Mi ritrovo però a venire tristemente nei miei vestiti, l'astinenza e la disperazione hanno giocato un brutto scherzo.

"Mmh, lo sapevo~" ridacchia leccando la scura macchia formata.

Mi nascondo il viso imbarazzato e cerco di non guardare alla mia patetica performance, ma vengo richiamato dalla sua calma voce.

Abbassa la zip coi denti e picchietta un dito sulla mia coscia, facendomi intendere di alzare il bacino.

Faccio come indicato e mi sfila gli indumenti fino alle caviglie, così che avesse tutto lo spazio per operare liberamente.

Ansima contro il mio membro completamente sporco di sperma e si lecca il labbro inferiore.

"Pronto? Guarda che questa volta devi durare di più" domanda divertito prima di afferrare il mio cazzo dalla base.

Annuisco soltanto e, senza esitazione, porta la punta davanti alle sue labbra.

Circonda quest'ultime su tutto il glande e percepisco la lingua andare subito a liberarlo dalla sottile pelle.

Scende giù per prenderne così sempre di più, facendomi tremare le gambe dal piacere.

Non ho mai provato una cosa del genere, lui è estremamente bravo poi...

Sento di poter perdere completamente la testa

I suoi occhi mi guardano di continuo, ogni mossa che fà è sempre accompagnata dal suo sguardo attento su di me.

"B-Bakugo... Ti prego, c-continua così..." ansimo eccitato come non lo sono mai stato.

Lui stringe saldamente le mie cosce ad ingloba ancor di più la mia ormai erezione.

Sento la punta stretta dalla sua calda gola e la lingua passa per tutto il corpo del cazzo, accarezzando caldamente ogni vena sporgente.

Il mio respiro è affannato e porgo la mano tremante verso la sua testa, poggiando delicatamente il palmo sopra la sua chioma bionda.

Mi incoraggia con lo sguardo e con questo lo spingo sempre più a fondo, permettendogli così di arrivare a toccare il mio ventre col naso.

I suoi occhi si fanno lucidi ed inizia a succhiare con maggior decisione, lasciandomi beare di quel divino calore.

Mi basta infatti solo un altro movimento di testa per riversarmi nuovamente nella sua bocca con un roco gemito.

Intravedo dai lati delle sue labbra uscire qualche goccia di sperma, ma cerca in tutti i modi di mandarne giù in maggior quantità.

Si toglie lentamente e tenta di respirare in modo regolare, poi si sporge verso il cassetto per prendere dei fazzoletti.

"Sei stato bravissimo, se ti è piaciuto possiamo rifarlo tutto le volte che vuoi" afferma mettendosi in piedi.

Annuisco e mi invita a farmi una doccia mentre lui avrebbe pulito, perciò eseguo semplicemente.

***Spazio autrice ***
Buongiorno case infestate<3

Siamo arrivati anche con questa storia a 1k di letture, ci ha messo un po' di più delle altre ma eccola anche lei! Grazie mille di cuore perciò tesorini miei!♡♡♡

Cmqqq, capitolo decisamente lungo e come vi ho detto anche decisamente coinvolgente... Ed è solo il primo di altri futuri hihi.

Lo smut deve quasi sempre esserci in una mia ff si sà!

Per il prossimo CAPITOLO invece vi AVVISO che contiene VIOLENZA abbastanza forte, perciò leggete con cautela se non vi piace questo genere ^^

E niente, grazie ancora per le letture e ci si vede dopodomani con le nuove avventure di Baku hihihi ;)
Buona vita<3

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