Chapter 94

Eloise.

Passai tutto il pomeriggio con Thomas. Stavamo provando a scrivere altra musica assieme ed ero felice. Eravamo a casa sua nel suo salotto. Lui era così sicuro di sé mentre cantava ed ero certa che avrebbe conquistato tutti al ballo. Suonavamo metà della scaletta e per il resto del tempo non volevo far altro che passare la serata con lui.

Erano giorni che non riuscivo a togliermi quel ragazzo dalla testa. Aspettavo solo il momento giusto per chiedergli se avesse invitato qualcuno al ballo. Mi piaceva sempre di più la sua compagnia e sentivo che avevo bisogno di lui. Come amico, si intende....

Alla fine della canzone eravamo sudati e stanchi, ma soddisfatti. Thomas si passò una mano tra i capelli rossi e andò in cucina a prendere una bottiglietta d'acqua. Lo guardai mentre si allontanava con la sua camicia a quadri stropicciata e i jeans un po' calanti. Aveva un'andatura rilassata tutta sua che avevo imparato ad amare.

Lo seguii anche io intenzionata a prendere dell'acqua. Mi misi dietro al bancone osservandolo mentre tirava fuori dei bicchieri.

"Thomas..." Lo chiamai. Lui si voltò sorridente.

"Posso parlarti?" Chiesi.

"Dimmi! Non andava bene? A me sembrava ottima... stavolta il bridge era perfetto, ora che hai cambiato quell'accordo di cui parlavamo..." blaterava di musica, ma non mi interessava niente.

"Era giusta" borbottai.

"Tutto bene?" Mi chiese riponendo l'acqua in frigo.

"Sì..." abbassai lo sguardo accigliata. Non sapevo minimamente cosa dire, mi sentivo una pazza.

"Ultimamente le cose tra noi stanno andando bene, vero?" Gli chiesi con aria assorta.

"È una domanda a trabocchetto?" Mi rispose lui già rosso in volto. Temeva un'altra delle mie uscite da fuori di testa, era chiaro.

"No" sorrisi io per tranquillizzarlo.

"Non capisco cosa mi stai chiedendo" ammise.

"Ehm..." non sapevo come chiederlo, quindi lo feci e basta. "Sei libero la sera del ballo?" Sputai d'un fiato.

"No, Eloise. Dobbiamo suonare, ricordi?" Mi derise e fece il giro del bancone per raggiungermi.

"Lo so, idiota. Mi chiedevo se poi avessi invitato qualcuna" abbassai lo sguardo incapace di reggere il suo.

"Oh..." la sua voce sembrò spezzarsi in gola.

"Scusa, io non... che scema..." iniziai a balbettare a sproposito. Ma che diavolo mi era passato per la testa? Invitare lui? Poi magari si farebbe fatto qualche strana idea ed era meglio che non...

"No, figurati... è solo che... sì, ecco, io ho invitato Cristina" mi spiegò e per poco non mi venne da vomitare. Un classico. Ma come ho fatto a non pensarci? Era ovvio.

"Sì, era tanto per sapere" risposi fredda.

"Senti, le canzoni erano buone. Ora sono stanca, me ne vado a casa" mi voltai intenzionata a prendere le mie cose e andare via, ma Thomas mi afferrò per un polso prima che potessi muovermi.

"Aspetta" mi disse e mi voltai. Evitai il suo sguardo.

"Non andartene" aggiunse "ho detto qualcosa di sbagliato?"

"No. Sono solo stanca, te l'ho detto" risposi. La sua mano stringeva ancora il mio polso e il contatto mi stava facendo rabbrividire.

"Beh ma... perché mi hai chiesto del ballo?" Domandò e nona bevo una risposta da dargli.

"Niente, così. Non sapevo che tra te e Cris ci fosse qualcosa" dissi e accennai ad un sorriso per non farlo preoccupare. Il suo volto sembrò rilassarsi.

"Beh... sì, vorrei uscire con lei" mi disse sollevando un po' le spalle.

"Siete una bella coppia" borbottai.

"Lo pensi davvero?" Chiese con sguardo luminoso e contento.

Per un attimo lo guardai assorta, mi persi nel verde dei suoi occhioni dolci.

"Sì, lo siete" lo ammisi più a me stessa che non a lui.

"Mi fa piacere che lo pensi, è importante per me la tua approvazione" aggiunse poi.

"Perché?" Domandai dubbiosa.

"Perché per me sei importante" disse con tranquillità. Era la prima volta dopo tanto tempo che qualcuno mi diceva qualcosa di così bello.

Sorrisi e per un po' finsi con me stessa di essere sinceramente felice per lui. Dentro mi sentivo morire.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top