Chapter 83
E FINALMENTE... dopo 82 capitoli pubblicati, arrivate finalmente a capire perché questa storia si chiama "Obbligo o verità?
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1 anno prima.
Eloise.
Il gruppo mi era mancato, non potevo fare a meno di loro. Per quanto tentassi di negarlo, suonare coi Peter's machine era parte integrante della mia vita e volevo tornare nella band.
La festa a casa di Peter stava giungendo al termine. Avevamo cantato, bevuto e scherzato. Se ne stavano andando tutti e noi stavamo dando una mano a sistemare il giardino.
"Ragazzi, lasciate stare, ci penso io domani mattina!" Disse Sabrina accendendosi una sigaretta.
"Ma no, a noi fa piacere!" Rispose Cristina mentre raccattava qualche bicchiere sparso in giro.
"Cris, lascia stare!" Disse Peter "Ragazzi andiamo dentro al caldo, stiamo un po' in salotto e beviamo un ultimo bicchiere di vino" ci fece cenno con la mano di entrare tutti in casa.
"Non bevete troppo... non avete nemmeno ventuno anni!" Si raccomandò Sabrina portandosi la sua sigaretta alla bocca e aspirando. Ogni movimento di quella donna era di un'eleganza mozzafiato.
"Sì, mamma. Tu vieni?" Le chiese.
"No, finisco di fumare e me ne vado a letto" rispose al figlio.
Piano piano entrammo tutti in casa accettando l'invito di Peter, magari ci avrebbe detto qualcosa di più sulla sua situazione. Quando gli passai accanto per entrare cercai i suoi occhi, ma si voltò dall'altro lato distrattamente.
Andammo tutti quanti in salotto e prendemmo dei cuscini per metterci seduti per terra sul tappeto verde anni '60. Tutte le volte che entravo in quella casa mi sentivo attratta da tutti quei mobili eccentrici.
Lì davanti alla stufa accesa si stava decisamente più al caldo.
Ci mettemmo tutti in cerchio e Peter ci portò un paio di bottiglie di vino bianco e dei bicchieri puliti.
"Cosa facciamo?" Chiese Cristina aiutando Peter a distribuire i bicchieri.
"Partita a carte?" Propose Josh.
"Nah... ti prego!" Jack lo bocciò subito.
Peter aprì una delle bottiglie e iniziò a versarlo a Sam.
"Io sono negata" borbottò Cristina.
Mi sporsi per avere anche io il mio bicchiere pieno. Quello era il primo anno che avevo iniziato a bere alcolici. Non mi ero mai ubriacata, ma il gusto del vino era buonissimo.
"A me va bene tutto" disse Sam.
"Facciamo qualcosa di un po' più divertente..." iniziò Jack.
"Ovvero?" Lo guardai curiosa. Lui tirò fuori dalla sua tasca un sacchettino di plastica con dentro dell'erba è un pacchetto di tabacco.
Cristina alzò gli occhi al cielo non appena vide il pacchetto. Lei proprio non riusciva a mandare giù il fatto che Jack avesse con se della droga. Lei odiava qualsiasi tipo di sostanza stupefacente e chi ne abusava.
Deglutii a fatica. Avevo visto Jack fumare altre volte e ogni tanto anche gli altri facevano qualche tiro, ma io non me la sentivo ancora di provare.
Io non mi ero fatta ancora un'idea precisa sulla droga. Sicuramente non mi piacevano quelle pesanti, ma l'idea di fare un tiro di marijuana a volte mi attirava, solo per provarla, ma non avevo mai trasgredito così tanto le regole e sentivo che ancora non era il momento.
"Io non..." guardai quel sacchettino con un'espressione decisamente preoccupata e gli altri si misero a ridere.
"Elle, non devi provarla se non vuoi" mi sorrise Peter guardandomi e lo ricambiai.
Jack sembrò intercettare quel minuscolo scambio di occhiate tra di noi e si intromise.
"Sì, beh... In ogni caso, Peter, non era questa la mia proposta..." prese in mano il pacchettino "faccio su una canna per tutti e poi... perché non giochiamo a obbligo o verità?" Chiese e tutti scoppiammo a ridere.
"Ma che hai? Cinque anni?" Cristina lo schernì e si risistemò un boccolo dietro i capelli.
"Sì, amico... hai avuto idee migliori" rispose Josh.
"Ma piantatela! Secondo me può essere divertente" parlò con un tono di voce basso e cercando i miei occhi. Arrossii e distolsi lo sguardo dal suo. In pubblico mi imbarazzavo.
Incontrai lo sguardo di Peter che si era appena versato il suo bicchiere di vino. Per un attimo mi sembrò che stesse guardando Jack in cagnesco.
"Io non ho mai giocato" ammisi.
"Non ti perdi niente" disse Cristina bevendo un sorso del suo bicchiere.
"Ma sì, facciamo un giro! Se ci stufiamo cambiamo gioco!" Disse Peter e mi guardò di nuovo.
"Chi inizia?" Chiese Jack.
"Tuo il gioco, tue le regole" disse Cris in tono acido. Se c'era una persona che Cristina non sopportava più di me, quella era Jack. Per la droga, suppongo.
"Allora inizia tu, miss simpatia" Jack la guardò beffardo e aprii il pacchetto del tabacco per iniziare a rollare.
"Obbligo o verità?" Le chiese.
"Verità" Cristina appoggiò il bicchiere per terra e incrociò le braccia al petto guardando Jack minacciosa.
"Con chi hai perso la verginità?" Chiese lui.
Solo pensare al sesso mi faceva arrossire, non avrei mai saputo rispondere a domande di questo genere. Gli obblighi forse sarebbero stati diversi.
"Questa la so" Peter rise sotto i baffi e Cristina lo colpì con un gomito.
Non so perché, ma per un attimo temei che rispondesse di averlo fatto con lui la prima volta.
"Ahia!" Peter si strinse il braccio per il dolore e la guardò ancora ridendo.
"Con Frank Foley" rispose lei.
Io rimasi a bocca aperta. Non era possibile.
"Il professore?" La guardai sconvolta. Era il mio insegnante di letteratura, quello che preferivo, non sarei mai più stata in grado di guardarlo allo stesso modo. Era andato con una minorenne.
"Proprio lui" mi rispose lei.
"Ma è vecchio!" Ribatté Josh disgustato, almeno non ero l'unica.
"Frank ha quarant'anni, per tua informazione" rispose lei guardandosi le unghia appena fatte. Erano di un rosso acceso.
"Ma... è un dipendente di tuo padre, il cavolo di preside! Potrebbe perdere il posto per una cosa simile!" Continuò Josh.
"Sì, beh è successo una sola volta, voi non ditelo in giro, grazie" borbottò lei scocciata.
"Il prossimo?" Aggiunse.
"Chi scegli?" Chiese Sam.
"Mmh... Peter, obbligo o verità?" Domandò voltandosi di lato.
"Verità" disse lui bevendo un sorso di vino.
"Speravo scegliessi obbligo... di te so già tutto quello che mi serve sapere, idiota" borbottò facendoci sorridere.
"Per questo ho scelto verità" ammise lui sollevando un sopracciglio. Quei due erano davvero legati. Ogni tanto mi sentivo un pesce fuor d'acqua a guardare tutti loro che erano così tanti amici da molto tempo.
"Uffa... di che colore hai i boxer?" Chiese e tutti ci mettemmo a ridere.
"Ma che domanda è?!" Sam rideva.
"Non sapevo che chiedere... so già tutto di questo qui!" sollevò le spalle Cristina.
"Blu, comunque" sentenziò Peter. "Eloise, obbligo o verità?" Mi guardò dritta negli occhi.
Non volevo domande imbarazzanti.
"Obbligo" tentennai e Josh e Sam esultarono come due bambini.
"Hai capito, Eloise?!" Rise Josh.
"Guarda che Peter ci va giù pesante con gli obblighi" Sam mi avvisò divertito.
Peter si sporse verso di me con la bottiglia in mano.
"Io... ti obbligo a prenderti la tua prima sbronza!" Sentenziò versandomi altri vino nel bicchiere.
"Ma dai, Peter! La devo riportare a casa!" Jack si intromise cercando di dissuadere Peter. Aveva appena finito di rollare e si accese la canna.
Mi intenerì il fatto che si stesse preoccupando per me e lo guardai incantata. Lui non ricambiava il mio sguardo, ma i suoi occhi erano fissi in quelli di Peter. Mi stava difendendo, in un certo senso.
Non che sentissi il bisogno di essere difesa! Anzi, avevo voglia di provare a spingermi un po' al di là del limite, volevo fare esperienza.
"E allora? Siamo tornati tutti a casa ubriachi almeno una volta" Peter sollevò le spalle e si rimise a sedere. Un sorriso beffardo gli incorniciava il volto.
"Sì, ma ha 15 anni!" Aspirò lo spinello che fece odore in tutta la stanza.
"Che schifo quella roba" borbottò Cristina lasciandosi sfuggire un paio di colpi di tosse.
"E allora?" Peter ignorò Cristina e continuava a fissare Jack "e poi scusa... non eri tu che al Monster's volevi offrirle alcolici?"
"Sentite, basta! Lo faccio!" mi intromisi nella conversazione, afferrai il bicchiere di vino e lo mandai giù tutti d'un fiato.
I ragazzi esultarono ancora divertiti.
"Dammene un'altro" mi sporsi verso Peter per farmi riempire ancora il bicchiere.
"Agli ordini, signorina!" Peter sorrise sardonico. Era felice che avessi accettato la sfida. Mi versò il vino e poi allungò una mano verso Jack per farsi passare la canna.
"Peter..." Cristina piagnucolò.
"Tranquilla, Cris. Mi sposto" le disse premuroso e si allontanò da lei per fare due tiri.
Era la prima volta che notavo quegli sguardi tra loro due. Erano davvero legati e la cosa quasi mi metteva in soggezione. Peter continuava a dire a tutti che tra loro due non c'era niente, ma forse non era così.
Ero stata talmente concentrata sul mio rapporto di amore e odio con Peter, da non accorgermi che c'era una ragazza a cui lui teneva in particolare modo più delle altre. Fino ad allora avevo visto Cristina come un'oca giuliva con una cotta per lui e intenta solo a marcare il territorio. Ma c'era dell'altro: adesso vedevo lei, la sua migliore amica da tutta la vita, che lo conosceva meglio di chiunque altro al mondo, e ne era gelosa. Lui era premuroso con lei, la guardava e le diceva poche parole in pubblico, ma chissà quanti discorsi facevano in privato.
Sentii improvvisamente un groppo in gola.
"Peter, obbligo o verità?" Chiesi seria.
"Ah, vuoi vendicarti!" Mi sorrise ironico. "Verità" aggiunse.
"Sei mai stato innamorato?" Chiesi diretta.
"Ma che domande fai?" Sentii Jack sussurrare. Evidentemente era geloso, ma io volevo solo sapere di Cristina.
Peter mi guardò glaciale. Passò la canna a Sam e mi disse "sì, Elle, sono... stato innamorato" ammise. Quell'informazione mi bastava.
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