Chapter 11


Ciao a tutti amici! Allora... Charlie1999 è tornata alla ribalta, con un po' di storie. Leggetele e votatele tutte!!!

Accetto critiche e consigli, mi interessa la vostra opinione! Fatemi sapere cosa ne pensate!

Allora, vi consiglio Lily per chi non l'avesse letta. Leggete, votate e commentate. (E non siate troppo cattivi, avevo quindici anni quando l'ho scritta).

Vi consiglio Il regalo che non ti ho dato per chi non l'avesse letta. Leggete, votate e commentate. (Per adesso mi sto concentrando su "Obbligo o Verità", ma fatemi sapere cosa ne pensate dei primi capitoli).

Quindi, dopo essermi fatta pubblicità (dovevo farlo... altrimenti non mi sarei sentita una scrittrice wattpadiana che fa spam e cose simili ahahahah) volevo dirvi che mi siete mancati tanto tutti e che non vedo l'ora di farvi leggere i prossimi capitoli di questa storia.

Spero vi stia piacendo tanto quanto piace a me. Lo so che per adesso ancora non state capendo nulla e che vi viene da staccarmi la testa perché non so scrivere, ma piano piano (almeno spero ahahah) riuscirete a ricostruire il puzzle rimettendo tutti i tasselli al posto giusto.

Comunque mi sembra piuttosto chiaro ormai il fatto che la storia si svolge su due piani temporali: passato e presente.
(Fatemi sapere quale dei due preferite).

Quindi, veniamo ai fatti, aggiornerò ogni martedì e venerdì (maturità permettendo). Questo però non mi vieterà di aggiornare anche più capitoli durante la settimana... ma cercherò di mantenere fisso l'appuntamento del venerdì e spero anche del martedì, soprattutto perché so di essere stata incostante e voi siete stati tutti troppo buoni. Quindi credo che qualche capitolo in più ve lo debba ahah.

Poi... vediamo... altre newssss. Ah sì. Qualsiasi cosa vogliate chiedermi, riguardo a storie personaggi o quant'altro chiedetemi pure.

Se le richieste iniziano ad aumentare, sto pensando di fare un po' di recensioni, quindi mandatemi le vostre storie e le leggerò con gran piacere (maturità permettendo sempre hahahahah).

Detto ciò, buon venerdì a tuttiiii.

***

1 anno prima.
Eloise.

Peter Andrews mi aveva appena salutato ed io me ne stavo lì imbambolata a fissarlo.

Che devo rispondere? Iniziai ad agitarmi.

Di sicuro penserà che sono scema. Anzi... sicuramente.

Notai che non stava più masticando, probabilmente era andato a gettare la gomma nel cestino qualche metro più avanti. Adesso era a pochi centimetri da me e mi stava parlando e ovviamente pretendeva una risposta e io stavo per andare in iper ventilazione.

Eloise! Dannazione! Rispondigli!

"Ciao" balbettai. Gli avevo decisamente dato l'impressione di essere una cretina.

"Scusa, non so il tuo nome."

Peter Andrews vuole sapere il mio nome?

"Eloise Horton... Eloise" sbattei gli occhi freneticamente. Avevo completamente perso il senno.

Sorrise abbassando leggermente lo sguardo divertito, probabilmente per i miei tentennamenti.

Perfetto cretina, adesso ride di te!

"Tranquilla..." era ancora divertito "non ti mangio" sussurrò.

Espirai a disagio e distolsi lo sguardo da quelle pozze nere impenetrabili.

"Eloise..." massaggiò il mio nome con la sua lingua e sollevando lo sguardo in alto si portò l'indice destro alla bocca e si picchiettò le labbra con il dito.

"Mmm... vediamo... Elle!" Esclamò poi tornando a guardarmi.

"Posso chiamarti così?" Domandò sorridente.
Poteva chiamarmi come voleva.

Annuii ancora in stato catatonico.

"Senti... mi chiedevo, sai che suono in un gruppo?" Chiese appoggiandosi con una spalla all'armadietto accanto al mio.

Annuii senza fiatare. Mi metteva terribilmente soggezione quel ragazzo.

"Beh... ci serve un nuovo chitarrista, tu suoni, no?"

Spalancai la bocca. Letteralmente. Il mio mento era finito per terra.

Peter Andrews mi sta per chiedere... ma frena un attimo! Lui come fa a sapere che suono?

"Come fai a... sapere che...?" Tentennai. Non riuscivo neanche a mettere insieme due parole con lui.

"Ti ho vista che andavi in giro con la chitarra..." rispose sbrigativo e distogliendo lo sguardo dal mio. Come se stesse nascondendo qualcosa.

"Sono aperte le audizioni in caso avessi voglia di partecipare" bofonchiò sollevando un braccio e accarezzandosi la nuca, sembrava a disagio.

Lui, Peter Andrews era a disagio nel parlare con me?

Sì, certo... sogna Eloise, sogna.

"Va... va... va bene" balbettai. Ripresi mentalmente a darmi della stupida. Dovevo sembrargli un'ebete.

"Vieni in auditorium dopo le lezioni allora" si infilò le mani nelle tasche dei jeans staccandosi dall'armadietto.

"Ci sarò" annuii ancora.

Fece un paio di passi all'indietro non togliendomi gli occhi di dosso. Sentii me stessa avvampare e il rossore raggiungere le mie guance. Mi fece un occhiolino e il mio cuore perse un battito.

Peter Andrews che in un anno non mi aveva mai rivolto la parola, mi aveva appena fatto un occhiolino.

Devo restare calma. Devo restare calma.

"A dopo, Elle!" Mi salutò prima di voltarsi definitivamente e andarsene portandosi dietro tutto il suo splendore.

Mi morsi un labbro pensando a quello che era appena accaduto. Fino a quel momento non avevo realizzato. Ero completamente persa in quegli occhi oscuri.

Cosa diavolo hai combinato stupida?! Sbraitai con me stessa.

Avevo appena detto a Peter Andrews che avrei fatto un'audizione per entrare nella sua band. Io, che non avevo mai suonato in pubblico, che strimpellavo la chitarra a perditempo dopo le lezioni da appena un anno; io, che avevo scritto una canzone appena e pure brutta; io, che non avevo mai parlato con nessuno dei componenti della band, mi ero appena guadagnata un biglietto gratis sul treno diretto al suicidio.

Stupida. Stupida. Stupida. Stupida. Stupida.

Continuai a ripeterlo per tutto il giorno. Per tutta la durata delle lezioni. Più stupida di me quel giorno non c'era nessuno.

E se non mi presentassi? Sì... potrei scappare in Messico. Serve il passaporto per andare in Messico? Mi sa di sì... cavolo! Magari posso dirgli che mi sono sentita male... ma no dai, è poco credibile, oggi ero perfettamente in salute. Come faccio? Beh non mi presento e basta... magari non si accorgeranno nemmeno della mia assenza. Va beh dai... non ci vado. E se ci andassi? Sì certo. Tu sei malata Eloise, fatti curare. Non sei neanche lontanamente brava quanto i Peter's machine, ti prenderanno in giro a vita. E io che volevo partecipare contro di loro alla gara tra band... certo bella, sogna. E se invece piaci? Sai che figata se entri nella band e... ti prego. Rimani coi piedi per terra. Beh dai... però posso provare, giusto per fare esperienza. Tu ti sei drogata di cose pesanti! Dai, solo una canzone, veloce ed indolore. Sì dai, ci vado. No, dai. Ma sì, dai. No. Sì. No. Sì. Sì, okay ci vado. No scherzavo.

Dopo aver passato l'intera giornata a deprimermi e a cercare una scusa plausibile per non presentarmi, feci l'incredibile: alle quattro, finite le lezioni, con la mia chitarra, ero davanti all'ingresso dell'auditorium.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top