Capitolo 40 - Alza lo sguardo verso il cielo (Parte 1)
Giorgia fece loro strada all'interno del privè, anch'esso scarsamente illuminato da luci stroboscopiche dalle varie tonalità fredde, le quali si susseguivano in lenti raggi che andavano a incontrarsi nel centro della stanza, per poi separarsi, tornando a illuminare i vari angoli. Camminarono sul pavimento laminato color noce, osservando i pannelli che ricoprivano quelle quattro mura dalla finitura liscia e semplice dalla tinta rame, sul quale erano appesi alcuni quadri su tela, alcuni in bianco e nero, altri a colori, raffiguranti alcune delle più belle città del mondo: il Tower Bridge di Londra, il ponte di Brooklyn a Manhattan, il teatro dell'opera di Sydney, i grattacieli di Dubay e infine la cattedrale di San Pietro a Roma. In ogni angolo erano stati piazzati dei divanetti di pelle marroni con il loro tavolino basso in vetro davanti, esclusa la parete di fronte alla porta, dov'era stato collocato un bancone da bar ricoperto da pannelli lucidi che andavano a richiamare la tonalità delle pareti, con ai lati due enormi casse nere.
Sophie osservò con grande stupore quella stanza, confrontandola, senza volerlo, con quella precedente appartenente al Terzo Cerchio, la quale era decisamente molto più scialba e anonima rispetto a quella dove si trovava in quel momento. Si avvicinò agli altri, già posizionati nelle varie sedute, soffermandosi a scrutare una gigantografia appesa sulla destra, raffigurante i cinque proprietari dello Starlight nei loro bellissimi completi blu, concentrandosi sul bel bruno al centro, su quegli occhi così profondi in cui riusciva a perdersi anche su carta stampata.
«Gliel'ho scatta io quella, sai? Proprio all'inaugurazione del locale.» La squillante voce di Veronica fece sobbalzare la mora, la quale non si era accorta di essere rimasta a fissare l'immagine per alcuni minuti.
«Erano agitatissimi quel giorno, avevano paura che nessuno si sarebbe presentato e che le loro aspettative si sarebbero dissolse insieme ai loro sogni!»
La ragazza continuò a parlare, osservando anche lei quello scatto sorridendo, rivivendo nella sua mente quella sera. Sophie si voltò per guardarla, restando colpita dalla luce negli occhi chiari di lei.
«Invece fu un successo; non aveva fatto il pienone che puoi vedere adesso, ma per essere un locale appena aperto, non si poterono di certo lamentare.»
Veve dissolse lo sguardo, puntandolo sulla mora al suo fianco, regalandole un caldo sorriso al quale l'altra rispose di rimando.
«Siamo tutti una specie di grande famiglia e sono contenta che si stia piano piano allargando.»
La bionda giocò con le ciocche della sua treccia laterale, puntando le iridi turchesi sulla figura di Jessica e di Giorgia, tornando poi su Sophie, conscia di quanto importante fosse la mora per Francesco dati i racconti del suo Giacomo.
«Forza, andiamo a bere qualcosa, ti va?» la proposta di Veronica, accompagnata da una tenue risata, fu benevolmente approvata dalla sua interlocutrice, che la segui al tavolo dov'erano già accomodati tutti gli altri. Estrasse dal secchiello in plastica trasparente una bottiglia ben fredda di vino bianco e ne versò una parte nei due flut in vetro che stringevano tra le mani lei e Sophie, facendoli tintinnare tra di loro in un tacito brindisi.
Prese posto vicino alle sue due migliori amiche, le quali conversavano in tranquillità raccontandosi gli avvenimenti della settimana appena conclusa.
«Gio, ma cos'era quella parola che hai pronunciato al buttafuori all'ingresso? Cocco...»
La bionda scoppiò a ridere, appoggiando la testa sulla testiera del divanetto alle loro spalle.
«Cocco Gianese; non ha alcun senso, vero? Ma è la parola segreta che ti permette di entrare nel privè. I ragazzi hanno collegato parti del loro cognome per formarla ed effettivamente hanno avuto fantasia; se non me l'avesse spiegata Matteo non ci sarei mai arrivata.»
La mora alzò le sopracciglia con fare incredulo, portando alle labbra il bicchiere per gustarsi un altro goccio di quel fresco liquido dorato e frizzantino, riflettendo sulle parole dell'amica e anagrammando anche lei i cognomi dei cinque proprietari.
«Ragazze, noi scendiamo al primo piano a ballare; magari Balza riesce a rimorchiare qualcuna! Vi unite anche voi?»
Il Pai invitò le amiche a unirsi a lui, ad Alessandro e Fabian; l'ultimo non aveva mai staccato gli occhi dalla sensuale Katy, con scarsi risultati purtroppo, visto che la ragazza non era minimamente interessata all'affascinante moro.
«Andate pure voi, uomini delle caverne; noi siamo vip stasera!» Giorgia fece loro l'occhiolino, puntando in alto il suo calice, bevendone poi il contenuto tutto d'un fiato.
Mia diede un'occhiata di avvertimento al suo fidanzato, ma non proferì parola, imitando il gesto dell'amica.
Eliana prese posto tra quest'ultima e Jessica, lasciando lo spazio al compagno di divertirsi insieme agli amici.
«JJ, toglimi una curiosità; ho notato che nella chat di gruppo tendi a chiamare Mattia capitano, mi spieghi perché?» Le parole di Eliana portarono il viso di Jessica a cambiare colore, illuminandolo delle varie tonalità di rosso, mentre Katy, alla sua sinistra, scoppiò a ridere sguaiatamente.
«Sarebbero cose private...» pronunciò quasi in un sussurro, percettibile solo dalle due sedute accanto a lei.
«Quando Mattia è da noi la sento pronunciare "issa l'ancora, mio capitano, andiamo in sottocoperta!"» Le parole della coinquilina fecero sprofondare in un maggior imbarazzo la povera Jessica, mentre tutte le altre ridevano di gusto.
«Katy, tu perché ascolti quello che dico in intimità col mio uomo?» la voce idrofoba della bruna bloccò le loro risate. L'amica, asciugandosi gli occhi lucidi per le troppe risa, prese un profondo respiro, prima di risponderle.
«Non che io mi diverta a origliare, ma i muri sono talmente sottili... mi sento molto Sheldon con Leonard e Penny in The Big Bang Theory.» Fu il momento di JJ di ridere per l'arrossamento dell'altra, la quale si era nascosta il viso tra le mani.
«Fortuna che almeno tu non ti metti a bussare tre volte alla porta in quel momento: sarebbe piuttosto imbarazzante!»
Passarono il resto della serata a raccontarsi, bere e ridere tra donne, aumentando la loro complicità innata. Si erano trovate subito tra di loro, nonostante i caratteri piuttosto differenti; quello che però le accomunava era la bontà d'animo e l'essere solari in ogni situazione, un ottimo punto di partenza per gettare le basi di un'amicizia pura e sincera, che sarebbe potuta durare nel tempo.
Mattia si divideva tra il gruppo di uomini al piano inferiore, i quali si stavano divertendo in pista, la propria compagna, che ogni tanto rapiva dal gruppo per ballarci insieme, e la sua occupazione di barman privato per quella sala.
Non si accorsero dello scorrere delle ore, finché non ritornarono nel privè i tre ballerini poco prima delle quattro e il dj chiuse la serata con un ultimo pezzo di Ligabue che tutti intonarono a gran voce. Si alzarono e formarono un grande cerchio, nel quale saltellarono uniti, urlando a squarciagola contro il cielo, proprio come citava la canzone.
«Adoro Ligabue!» strillò Katy ridendo, seguendo il movimento orario di quella bizzarra comitiva, tutti festosi e allegri.
Quando la musica si interruppe, Mattia si avvicinò al bancone, estraendo un computerino portatile e, dopo aver premuto alcuni tasti, puntò lo sguardo verso i presenti.
«Giorgia, che sound preferisci come sottofondo al tuo annuncio? Qualcosa di soft, grintoso o qualche hit del momento?»
La bionda si avvicinò all'affascinante moro dagli occhi color del cielo, facendo scorrere gli occhi sull'elenco dei titoli nelle playlist salvate su Spotify. Ne indicò una, dopodiché gli fece un cenno positivo, alzando in alto il pollice, per poi allontanarsi saltellando.
La voce profonda di Fabri Fibra si diffuse nella sala, dando via a un coro d'assenso da parte di Fabian, Gianfranco e Alessandro, i quali iniziarono a intonare il testo rap della canzone, accompagnando movenze ritmate che fecero ridere le ragazze, accomodate sui divanetti a osservare quel buffo trio che si muoveva scoordinato.
«Fratè fammi fare il fenomeno!» urlarono prendendosi a spallate, fingendo poi di cadere a terra.
Mattia si avvicinò a Jessica, stringendole entrambe le mani, portandola in quella pista improvvisata a ballare insieme a lui. Alex e Gian presero esempio dal moro e fecero lo stesso con le loro compagne, sotto lo sguardo divertito delle ragazze e di Fabian. Osservarono quel gruppo ristretto ondeggiare, muovendo le mani al cielo, ridendo insieme a loro, battendo i piedi a tempo e dondolando sui loro posti.
*Spazio Autrice*
Che ve ne pare di questo privé? Vi aspettavate qualcosa di più sfarzoso?
Questo capitolo mi ha fatta morire dalle risate, soprattutto la parte dove la nostra Katy svela le "passioni" di Jessica e Mattia. XD
Siete curiosi di scoprire l'annuncio importante di Giorgia? Non vi resta che aspettare martedì, per la seconda parte del capitolo!
Buon weekend.
Baci, Sara.
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