Capitolo 35 - Pasquetta con chi vuoi (Parte 1)

Come annunciato dalle previsioni meteo, la mattina di Pasquetta era iniziata con una pioggia scrosciante che aveva abbassato drasticamente la temperatura, facendola scendere sui quindici gradi.
Sophie, dopo essersi messa un po' di mascara e una leggera linea di eyeliner, indossò i suoi pantaloni della tuta leopardati e un maglioncino nero lungo, lasciando sciolta la sua folta e liscia chioma scura; ai piedi calzò gli adorati Ugg neri, prese il tiramisù dal frigorifero, la sua immancabile O'bag e scese nel parcheggio verso la sua Smart. Si era svegliata con una strana ansia nel petto, come un sensore che sarebbe successo qualcosa di brutto, ma lo associò al clima e al desiderio di restare sotto le coperte.
Il pensiero di trascorrere la giornata con Francesco l'aveva spronata ad alzarsi dal letto; non vedeva l'ora di rivedere il bel bruno e stuzzicarlo con le sue solite frecciatine.

Arrivò allo Starlight un po' prima dell'orario di ritrovo per aiutare lui e Matteo a preparare il pranzo, trovandosi le porte chiuse con il cartello "Festa privata" appeso al vetro.
Non sapendo come fare per entrare, optò per un rapido sms al Motolese Scortese, avvisandolo che era fuori dal locale, impossibilitata ad accedervi.
Dopo soli due minuti, l'affascinante ragazzo si palesò alle sue spalle, prendendola per i fianchi e facendola sussultare per quell'improvviso tocco.

«Ti ha dato di volta il cervello? Potevi farmi venire un infarto!» lo ammonì lei, facendo ridere Francesco.

«Sei troppo giovane per avere un attacco di cuore! Buongiorno, Khaleesi, dormito bene?» le domandò, senza togliere le mani dalla vita di lei; adorava toccare il suo corpo.

«Benissimo guarda... e tu?»
Il bruno fece il suo solito sorriso sghembo, pronto a risponderle con una delle sue solite battutine che la avrebbero fatta arrabbiare.

«Anche io! Sai, questa notte ti ho sognata nel mio letto, mentre ansimavi il mio nome e dicevi che non avevi mai provato un arrosto di qualità simile!»
Gli occhi di Sophie si spalancarono e iniziò a battere dei leggeri pugni sul petto del bruno, mentre un formicolio dal basso ventre si incamminò verso lo stomaco, facendole provare un leggero sfarfallio.

«Sei un cretino; puoi solo sognarlo un momento del genere!» Si staccò dalla presa di lui e si avviò verso la macchina con la scusa di prendere la pirofila contenente il dolce, ma il vero motivo era quello di interrompere le fantasie che le parole del bruno avevano innescato nella sua mente.

Fecero il giro del locale, passando per il cortile esterno, nel quale si trovava Matteo, impegnato ad arrostire la carne sul barbecue a gas a due ruote; aveva posizionato nella parte inferiore gli hamburger e le costine, in quella superiore le salsicce e una coscia di pollo. Indossava un grembiule rosso con la scritta "Sono il re del Barbecue" e il cappello bianco alto da cuoco, mentre tra le mani teneva una paletta nera con la quale girava la carne.
La mora scoppiò a ridere nel vederlo così conciato, catturando l'attenzione del ragazzo, il quale le sorrise con affetto.

«Oh, ecco la nostra Sophie, arrivata proprio al momento giusto! Hai voglia di aiutarci a tagliare le zucchine da mettere sulla griglia? Come al solito Giacomo non è puntuale e non mi fido a lasciare da solo Fra; potrebbe tagliarsi un dito solo sbucciando le patate.»
Il bruno alzò un sopracciglio, guardando l'amico con un cipiglio; quest'ultimo gli fece l'occhiolino, prima di scoppiare in una risata contagiosa.

Francesco accompagnò la ragazza nella cucina, per sistemare nel frigo il tiramisù ed estrarre le verdure, mostrandole infine quella zona inaccessibile al pubblico.
Prese il tagliere dal mobiletto in acciaio sopra la sua testa, estrasse il coltello e il pelapatate dal cassetto alla propria destra e li appoggiò sul bancone, insieme alle zucchine.

«Se hai voglia di aiutarmi, io passerei a tagliare gli affettati e a cuocere le uova, che ne dici?»
Sophie appoggiò la borsa a terra e, rimboccandosi le maniche del maglioncino, si apprestò a svolgere il compito assegnatole. Si soffermò per la prima volta a osservare l'outfit di lui: pantaloni della tuta grigi con il cavallo leggermente basso e l'elastico alle caviglie, Timberland ai piedi e un maglioncino bianco.
Non c'era niente di più afrodisiaco per lei, se non un ragazzo con quel tipo di pantalone addosso; se poi il ragazzo in questione era Francesco Motolese, poteva dire addio al suo raziocinio.

«Soph, tutto bene?» Il bel bruno si accorse che era rimasta bloccata a fissargli le gambe, mordendosi il labbro inferiore e con lo sguardo perso, perciò cercò di risvegliarla da quell'improvviso stato di shock.
Si ridestò dai suoi pensieri, puntando i propri smeraldi nei pozzi di lui, ritrovandosi entrambi a sorridersi con dolcezza e amore.

«Sì, scusa ero solo... distratta! Mi metto subito al lavoro.»
La musica proveniente dalla sala principale fece loro da sottofondo, mentre entrambi si concentrarono sul loro compito, non proferendo parola.
Francesco pensò che quello fosse il momento giusto per informarla dell'imminente arrivo di Isabella, conscio dello scontro avvenuto tra le due la settimana prima, ma non riusciva a trovare le parole giuste per intavolare il discorso. Decise quindi di non pensarci troppo, lasciò cadere il coltello sul tagliere e si avvicinò a lei, prendendole la mano per farla voltare verso di sé.

«Soph, ascolta...» Non riuscì a terminare la frase perché venne interrotto dall'arrivo di Mattia, in compagnia di un'attraente bruna.

«Vedo che non sono l'unico che ha fatto fatica ad alzarsi dal letto questa mattina e io avevo anche una motivazione valida.» Stampò un bacio sulla guancia della sua accompagnatrice, facendola arrossire.
«Siamo solo noi tre e due splendide donne, quindi...» disse sorridendo, scostandosi dalla ragazza per porgere la mano a Sophie per presentarsi.

«Occhio a quello che fai, Tia!» lo ammonì Francesco, conscio della fama di rubacuori del moro dagli occhi color dell'oceano. Quest'ultimo scoppiò in una fragorosa risata, non avendo mai visto l'amico geloso di nessuna donna prima.

«Tranquillo, Moto, come puoi ben vedere sono in ottima compagnia; lei è Jessica, la ragazza di cui vi parlavo l'altro giorno!» Tornò al fianco di lei, stringendola a sé.

«Oh, lingua tagliente, giusto!» Lo canzonò il bruno, facendo adirare il più grande dei fratelli Colombo, per aver riferito quella confidenza fatta tra amici e che sarebbe dovuta rimanere segreta.

«Lingua tagliente, eh?» sogghignò lei, picchiettando con il gomito il ragazzo.
Sophie assistette a quella scena divertendosi, sentendosi parte integrante di quella bizzarra ciurma di amici.

«Ciao, io sono Sophie» si presentò a Jessica stringendole la mano, quest'ultima contraccambiò sorridendole. La mora restò colpita dal fascino naturale della nuova arrivata. Indossava dei leggings sportivi neri che fasciavano le sue longilinee gambe alla perfezione, un maglioncino lungo e stretto dalle tonalità celesti, il quale risaltava le forme morbide del seno e la vita sottile, mentre ai piedi portava delle All Stars basse grigie. Come lei, anche Jessica non aveva prestato molto tempo al trucco, usando solo un po' di matita nera per contornare quegli occhi dalla forma felina, risaltando le particolari iridi color ocra.

«Direi di lasciare le due donne in cucina a fare amicizia, noi diamo il cambio a Matteo con la griglia, mentre lui inizia a preparare la sala con i tavoli. Sta uscendo anche un po' di sole, finalmente!»
Senza permettere a Francesco di controbattere, Mattia lo spintonò dalle spalle, conducendolo fuori, lasciando alle due ragazze una visuale dei loro bei fondoschiena.

«Come posso aiutarti?» domandò Jessica con un largo sorriso, il quale le illuminò le iridi scure.

«Che ne dici se tagliamo un po' di questo e ce ne mangiamo un po'?»

*Spazio Autrice*

Eccomi qui, influenzata più che mai, con la prima parte della Pasquetta. A cosa sarà dovuta la sensazione negativa di Sophie? Forse alla bomba che vi ho annunciato nel capitolo precedente? Chissà...
Nel frattempo, lasciatemi presentare la nuova arrivata della storia, Jessica:

Questo personaggio è ispirato alla mia amica, JJLane, estimatrice del bel Mattia, tanto da inserirlo anche lei in una sua storia, nei panni di un bel francesino amante della primavera.
Se non siete ancora passate dal suo profilo vi invito a farlo, perché le sue storie sono veramente stupende!

L'appuntamento è per Giovedì, preparatevi per la miccia :P
Baci, Sara

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