Capitolo 30 - Silent Party (Parte 1)
Sophie riuscì ad arrivare viva al venerdì pomeriggio, riuscendo a terminare il suo lavoro senza intoppi, nonostante la mole eccessiva e le poche ore di sonno che avevano caratterizzato quelle giornate. Ogni volta che metteva piede nel suo appartamento, le lacrime le riempivano gli occhi, sentendosi tremendamente in colpa per il povero Daniele, il quale le lasciava ogni giorno una rosa rossa sullo zerbino di casa, insieme a un bigliettino nel quale le ricordava il suo infinito amore.
Aveva raccontato a Giorgia quelle ultime novità, lasciando quest'ultima senza parole. La bionda non credeva che il sentimento che legava l'amica all'affascinante bruno fosse così forte da farle prendere questa decisione; se avesse saputo della minaccia fatta l'altro giorno a quel filibustiere si sarebbe sicuramente arrabbiata, perciò tenne per sé quell'aneddoto, raccontandole però il risvolto positivo avvenuto nella macchina di Matteo.
«Questa sera ci penso io a te. Si torna sulla pista, baby; hai bisogno di divertirti un po' e sono sicura che in discoteca farai strage di cuori!»
Giorgia, dopo aver chiuso l'ufficio, schioccò un sonoro bacio sulla guancia dell'amica, prendendola a braccetto e dirigendosi verso il posteggio, dove entrambe avevano parcheggiato la loro auto.
«Certo, mi manca proprio un altro uomo a incasinarmi la testa! Io passo, voglio solo divertirmi e trascorrere un po' di tempo con i nostri ragazzoni.»
Sophie, oltre a Giorgia e Mia, aveva due migliori amici a cui era molto legata: Gianfranco e Fabian; quest'ultimo conosciuto proprio grazie alla sua collega e al loro profondo legame.
Era un ragazzo che si faceva voler bene facilmente, per il suo carattere dolce e la sua bontà d'animo. Gianfranco invece era il più giovane della compagnia, entrato a farne parte dal momento che iniziò a frequentare il Qbr, trovandosi a proprio agio con quella bizzarra comitiva.
«Allora faremo coppia io e te; se un uomo si dovesse avvicinare, estrarrò i miei lunghi artigli e lo terrò lontano, attestando la nostra unione sentimentale con un bacio saffico!» affermò la bionda, guardando l'altra allusivamente, mimando una specie di danza con le sopracciglia che fece ridere l'amica.
«No grazie, preferisco ancora gli uomini!» rispose.
"Uno in particolare" pensò, tenendoselo per sé, aprendo la portiera della sua vettura e sedendosi all'interno. Girò la chiave per avviare il motore e, abbassando il finestrino, invitò l'amica a seguirla verso casa, dato che quella sera avrebbero cenato insieme e la bionda si sarebbe fermata a dormire da lei. Non voleva stare sola in quella dimora piena di ricordi, ma anche di pensieri combattuti sui suoi sentimenti per Francesco.
Aveva bisogno di staccare la spina da quel tormento almeno per qualche ora e cosa c'era di meglio di una serata tra amiche?
Dopo la pizzata, era giunto il momento dei preparativi per il Silent Party.
Mia e Giorgia avevano portato una borsa per il cambio, mentre la padrona di casa fissò l'armadio per dieci minuti, in attesa dell'ispirazione.
«Non è possibile che ogni volta ti ritrovi nella medesima situazione!» la ammonì la bionda, osservando Sophie, ferma come una statua di cera, intenta a riflettere.
«Non costringermi a scegliere anche questa sera per te, perché non saresti felice della mia decisione!» asserì poi, facendo rabbrividire la ragazza, la quale si apprestò a far scorrere le grucce con gli indumenti appesi, decidendo infine per un outfit comodo, ma elegante: blu jeans attillati, una canottierina color mirto con lo scollo a cuore e un leggero pizzo scuro sul decolté, un cardigan nero e le sue adorate converse. Lascio i capelli sciolti, piastrando leggermente le punte per dare l'effetto spaghetto, passando poi al trucco.
Non era una di quelle ragazze che impiegava ore a ritoccarsi; un tocco di matita nera, un po' di mascara, una linea sottile di eyeliner e infine un pizzico di fard per ravvivarle il viso, per lei erano più che sufficienti.
Di tutt'altro avviso erano invece le altre due; Giorgia e Mia infatti trascorrevano ore nei negozi di cosmetica a scegliere gli ombretti perfetti, parlando dei diversi effetti che avrebbero dato all'occhio quello in polvere, a differenza di quello in crema.
La bionda optò per uno smokey eyes ambrato, che avrebbe risaltato il verde brillante delle sue iridi, mentre la bruna scelse di farsene uno color pesca, ravvivando i due cioccolatini luminosi.
Anche per gli abiti, ovviamente, furono di tutt'altro avviso: Giorgia indossò un vestitino blu a mezza manica che scendeva sul suo corpo mettendo in mostra ogni sua curva e un sandalo col tacco color crema, mentre Mia scelse un pantaloncino a scacchi bianco e nero, una maglietta attillata nera con uno scollo a barca e degli stivaletti di pelle con un leggero tacco largo che le arrivavano poco sotto al ginocchio.
Erano tutte e tre pronte per la serata, così si avviarono verso la vettura della bruna; direzione Latte Più.*
*Latte Più: discoteca nel Bresciano che organizza il Silent Party.
Una volta ricevute le cuffie in dotazione, attraversarono la pista da ballo ancora semi vuota, avanzando verso il bancone per farsi servire da bere, nell'attesa che si affollasse. Luci di diverse tonalità donavano all'ambiente un'aria rilassante e festosa, anche se Sophie faticava a sentirsi a suo agio; era la prima volta che presenziava all'evento da single e la cosa le faceva uno strano effetto. Doveva abituarsi a quelle novità e ricominciare nuovamente da zero.
Quello che però la preoccupava maggiormente, era la reazione che avrebbe avuto la sua famiglia la domenica di Pasqua; non aveva ancora annunciato quella decisione a nessuno di loro, neppure alla madre. Era a conoscenza del grande affetto che quest'ultima provava per Daniele ed era consapevole che la notizia della loro rottura l'avrebbe fatta stare male, perciò evitò l'astioso argomento quelle poche volte che si erano sentite negli ultimi giorni.
«Soph, per te il solito?» La domanda della bionda la ridestò dai suoi pensieri; aveva promesso che avrebbe evitato ogni negatività quella sera ed era intenzionata a mantenere quel giuramento.
«Certo! Un Coca Malibù bello carico!» rispose decisa la mora, sorridendo alle due ragazze al suo fianco. Non ebbero bisogno di parole per capire che i propositi dell'amica per quella sera erano di dimenticare e non pensare a nulla, divertendosi a ritmo di musica e ridere con loro.
Presero quindi i bicchieri di plastica e li portarono al cielo, brindando alla loro felicità, per poi gustarsi il sapore forte dei cocktail.
«Chissà come mai, ma immaginavo di trovarvi proprio qui a bere!» Una voce bassa e profonda costrinse le ragazze a voltarsi verso la figura imponente alle loro spalle.
Il ragazzo dai profondi occhi color nocciola e i capelli scuri sorrise loro, creando delle piccole e adorabili fossette ai lati del suo viso ovale, quasi invisibili sotto quel leggero strato di barba scura.
Le sue spalle larghe erano fasciate da una maglietta bianca morbida, la quale non valorizzava per nulla il suo fisico statuario, mentre le gambe erano avvolte da jeans neri con gli strappi, che mettevano in risalto il suo favoloso lato b.
«Fabian, eccoti finalmente!» Sophie strinse in un caloroso abbraccio il suo grande orso buono, come era solita chiamarlo lei, beandosi del suo calore. Aveva bisogno di parlare con il suo migliore amico e potersi sfogare tra le sue braccia consolatorie, ascoltando i saggi consigli che sicuramente avrebbe saputo donarle.
*Spazio Autrice*
Come avrete intuito dal titolo, questo capitolo è stato diviso in due parti. A quanto pare Daniele non si arrende alla decisione di Sophie... chissà se farà altre mosse o capirà che il silenzio della mora è un chiaro segnale che deve farsene una ragione.
Domani aggiornerò con la seconda parte di questo capitolo, dove conosceremo Gianfranco e una nuova ragazza...
Nel frattempo vi lascio una foto del nostro orso bruno Fabian:
A domani!
Baci, Sara
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