37. «Dov'è lo sposo?»
Martina
Sono sul divano a riflettere sulla mia improvvisa fortuna — dato che sia Tony Cairoli, sia Jeffrey Herlings all'ultima gara non hanno preso parte ad entrambe le manches — quando vedo Sebastian avvicinarsi a me con una busta celeste in mano.
«Qualcuno ci ha mandato indietro l'invito di nozze?» Domando io, notando l'aspetto famigliare della busta che io e Sebastian abbiamo scelto come partecipazione per il nostro matrimonio.
Sebastian mi guarda confuso, poi risponde «Non saprei, è indirizzata a te. Aprila.»
Me la porge e io mi alzo dal divano, appoggiandomi al tavolino che ho di fronte. Chi mai potrebbe mandarmi indietro l'invito che abbiamo spedito? In fin dei conti, non mi sembra di averlo mandato ad ospiti indesiderati. Osservo la busta alla ricerca di indizi, ma purtroppo non c'è né il nome del mittente, né il francobollo. Qualcuno deve averla messa nella buchetta delle lettere senza passare per il servizio postale.
Dato che sono convinta a risolvere questo mistero, apro la busta — fermata esattamente al centro con un adesivo dorato — e ne leggo il contenuto:
Cara sposa,
con questa lettera noi, le tue amiche, siamo ufficialmente autorizzate a venirti a prendere a casa nei prossimi giorni per portarti... per portarti dove? Lo scoprirai 🤪
Quindi tieni pronta la valigia, perché verremo quando meno te lo aspetterai. Non sappiamo ancora se potrai dire a Sebastian di stare tranquillo. Potrebbero o non potrebbero essere coinvolti uomini mezzi nudi, alcool, uso di linguaggio forte, vestiti imbarazzanti e ore piccole.
Tu però digli che l'addio al nubilato c'è una volta sola nella vita, e che bisogna divertirsi finché si può.
A presto.
Le-ragazze-dell'addio-al-nubilato
Quando finisco di leggere, tento di richiuderla subito, ma Sebastian me la prende di mano.
«Sai che se fai una cosa del genere non ti sposo più, vero?» D'istinto mi viene da ridere, ma la sua espressione è così seria che mi trattengo.
«Sono sicura che stanno solo scherzando. Non preoccuparti.» Lui mi guarda come per dire 'Sei seria?' e allora non posso fare altro che sorridere per la tenerezza di questo momento. Sebastian non la smette mai di essere geloso.
«E comunque, anche a te spetterà la stessa cosa, quindi fai poco il furbo.» Gli intimo io, pensando a quando i suoi amici lo verranno a prendere, tra qualche giorno.
«Giusto. Abbiamo entrambi il coltello dalla parte del manico, anche se ci stiamo puntando la lama nel petto a vicenda. Vediamo di non essere i primi a fare una mossa, ma piuttosto di buttarli via, per non ferirci.» Mi dice lui, addolcendo il suo sguardo.
Concordo con quello che ha detto e lascio che la questione finisca così.
«Ho caldo. Vado a fare un tuffo in piscina.» Dico io a Sebastian, alzandomi dal divano, per poi dirigermi verso la camera da letto. Ormai posso dire che questa casa è diventata anche la mia casa. Ci ho fatto l'abitudine; è divertente non avere una base fissa. Se stessi sempre in uno Stato, quindi solo in Italia o solo in Svizzera, mi annoierei. Invece così non ho mai modo di rendere la mia vita monotona.
Mi tolgo velocemente i pantaloncini e la canotta per cambiarmi in un costume da bagno. Ne scelgo uno nero intero.
E' uno dei miei preferiti, insieme a quello oro. Mi piace vedere quando luccica, sotto il raggi del sole. Se Sebastian sentisse i miei pensieri adesso, direbbe che sono peggio di Lewis Hamilton. In verità, a volte, mi sento come lui. Il che non è da considerarsi per forza una cosa negativa, dopotutto è bello poter amare il proprio corpo, poter amare tutto quello che ci circonda, la vita e le persone a cui vogliamo bene.
Penso che sia questa la chiave dell'esistenza; apprezzare le piccole cose ed essere grati per tutti gli avvenimenti speciali nella nostra vita.
Io ad esempio avrei molte cose per le quali ringraziare: innanzitutto Sebastian. E' stato più lui a trovare me, che il contrario. All'inizio ricordo di averlo odiato. Era un periodo difficile, perché non riuscivo a fidarmi di nessuno.
C'è stato chi ha giocato con la mia fiducia che così ciecamente avevo riposto su un cuscino d'ovatta, che poi ho perso chissà dove, in mezzo alle sterpaglie, al fango, in fondo alle pozzanghere, giù negli abissi del mare... Ma c'è stato chi quella fiducia l'ha ritrovata, l'ha pulita, maneggiandola con cura, con delicatezza, e con il solo intento di restituirmela come l'avevo lasciata.
Sono delle belle parole, penso dentro di me, potrei usarle per la mia promessa, durante il matrimonio. Ma poi non so se sarei in grado di pronunciarle davanti a tutti. Mi interessa soltanto che Sebastian sappia quanto io lo ami; quanto sia felice di diventare sua moglie e di stare al suo fianco per sempre.
«Non entri in acqua? Fa caldo!» Dice Sebastian alle mie spalle. Noto che anche lui si è cambiato. Ora indossa dei pantaloncini che gli fanno da costume da bagno e gli occhiali da sole.
«Cosa ti cambia? Tanto si sta bene lo stesso.» Rispondo io, ancora persa nei miei pensieri.
Lui si tuffa in piscina, non aggiungendo altro, e quindi decido di seguirlo anche io, sapendo che, se non l'avessi fatto, mi avrebbe trascinato a forza.
«Come ci si sente ad essere in testa al Mondiale?» Mi provoca Sebastian.
«In ogni altro caso ti avrei risposto di non parlare di lavoro, ma dato che la mia posizione è alquanto favorevole, posso dirti che si sta dannatamente bene, vedendo il tuo avversario di sempre tre metri sotto di te, in ginocchio e con le lacrime agli occhi. Chissà che cosa darebbe pur di guarire dall'infortunio e gareggiare.»
Sebastian mi fa l'occhiolino, poi sospira «E' bello sentirtelo raccontare. Sarei felice di fare lo stesso.» Poi si passa la mani sulle palpebre per togliersi le gocce e si avvicina a me.
I suoi occhi azzurri sono più chiari oggi; è come se il colore dell'acqua della piscina li faccia sembrare più vivi. Abbasso lo sguardo, ben consapevole di non riuscire ad ignorare i suoi addominali. Negli ultimi tempi Sebastian si è sempre allenato con molta costanza e i risultati si vedono.
«Ci sono tante cose che puoi dire, tante cose che puoi fare. Se non pensi a qu-» Vengo interrotta da degli urli provenienti dalla porta che conduce all'interno. Sembra quasi una mandria di tori impazziti; invece sono solo i piloti, gli amici di Sebastian.
«DOV'È LO SPOSO? SIAMO QUI PER LUI!» Esclama Kimi, guidando il gruppo. Ora capisco come abbiano fatto ad entrare; il finlandese ha le chiavi della nostra casa.
Dietro a Kimi ci sono Daniel, Lewis, Romain, Valtteri, Carlos, Charles, Lando e Max. Non so se gli altri non siano presenti perché hanno degli impegni o perché non sono troppo amici di Sebastian. In ogni caso, i piloti non sono gli unici. Poco più in là c'è un gruppetto capitanato da Chris Horner e quelli che immagino fossero i suoi colleghi in Red Bull. Mi fa piacere che siano venuti per Sebastian, ma la cosa preoccupante è che sono tutti diretti verso la piscina — e io non ho nemmeno fatto in tempo a baciare Sebastian — ma tanto hanno interrotto tutto, come non hanno interrotto niente.
«Ci pensiamo dopo a portarti via. Ora si fa il bagnoooo!» Urla Daniel, correndo verso la piscina. Ma Daniel inciampa a causa del pavimento bagnato e Max, proprio dietro di lui, si mette a ridere dandogli un calcio per scherzare «Non sai neanche mettere in fila i tuoi piedi! Sei proprio un idiota!» Tutto il gruppo dei piloti si mette a ridere, Valtteri aiuta Daniel ad alzarsi, poi Lewis si tuffa, riemergendo a pochi passi da a me.
Subito Sebastian mi circonda con le sue braccia in modo protettivo, dicendo «Se sei venuto qui per guardare il culo della mia futura moglie, allora spero che l'impianto di purificazione della piscina ti risucchi e ti riporti a casa.»
«Sebastian!» Lo ammonisco io.
Ma Lewis si mette a ridere, dandogli una pacca sulla spalla «Questa sera avrò la mia rivincita. Oh, sì che l'avrò!» Sebastian lo guarda confuso e Lewis non fa altro che ridere più sonoramente «Il tuo addio al nubilato. Questo weekend c'è la gara, quindi abbiamo dovuto anticipare. Questo non toglie però che non ci possiamo trovare in una stanza di qualcuno per bere qualcosa.»
«No, meglio di no!» Si intromette Kimi «Sapete come è finita l'ultima volta che Sebastian ha bevuto prima di guidare... Ha distrutto l'ala della sua monoposto a Milano, dicendo di essersi sbagliato perché era la mia macchina e aveva la frizione dalla parte opposta.»
Lando entra in piscina facendo un backflip. Quando si avvicina a noi, dice a Sebastian «Se avessi bevuto del latte, non ti sarebbe successo.» Sebastian fa una faccia disgustata, mentre Lando ride, contagiando i più giovani del gruppo. Ormai tutti sono in piscina. Sono un po' spaventata da quello che potrebbero fare insieme a Sebastian; ma ho fiducia in lui, quindi potrò stare tranquilla. Si tratterà solo di un paio di giorni, anche perché tra una settimana ci sarà il matrimonio e ci terrei a riaverlo indietro prima di allora.
Vorrei andare a parlare con Kimi, ma Sebastian mi tiene una mano intorno alla vita e non ho modo di muovermi. Così rimango ad ascoltare i suoi discorsi con i suoi amici del motorsport.
Ad un certo punto, Max urla a tutti di uscire dalla piscina, perché è ora di andare a cena. Per un momento spero che non restino a casa nostra, perché sarebbe un incubo avere in giro così tante persone. Poi però mi tranquillizzo, quando Kimi mi spiega che porteranno Sebastian a cena in uno dei suoi ristoranti preferiti, prima di partire per la loro 'meta ignota'. Gli danno giusto il tempo di prendere alcune cose — mentre gli altri si asciugano i vestiti al sole — poi se ne vanno, lasciandomi a casa da sola. Ho avuto a malapena il tempo di salutare Sebastian, dicendogli di diversi. Pochi secondi dopo Lewis ci ha separati con un sorriso perfido stampato sul viso. Non penso che gliela farà pagare per oggi; sono amici, so che hanno un rapporto speciale.
Ormai rassegnata, decido di telefonare a Minttu per chiederle se vuole venire insieme ai bambini a mangiare una pizza qui, ma mi sorprendo, perché quando la chiamo non ricevo nessuna risposta.
Poco dopo capisco perché. Sento suonare il campanello e la trovo insieme ad altre mie amiche, di fronte all'entrata di casa.
«Hai preparato la valigia? La vacanza più bella e ignorante della tua vita che avrà diritto ad essere surclassata soltanto dal tuo viaggio di nozze con Sebastian, ti aspetta!» Esclama lei, attendendo impazientemente sulla soglia d'ingresso.
Mi faccio concedere giusto due minuti per chiudere la casa, poi con la mia piccola valigia in mano, esco sul vialetto. Sono pronta a vivere questa nuova avventura, dovunque essa mi porti.
—
Buongiorno!
State ancora studiando, o siete ancora in vacanza? Io sto ancora studiando, ma manca poco ormai 😌
Preannuncio già che la prossima settimana non avrò tempo di aggiornare. Vedrò se riuscirò a preparare qualche capitolo in questi giorni, il matrimonio si avvicina e, in più vi dico che il prossimo capitolo sarà una bomba! 💣
Che cosa accadrà? Lo scoprirete presto 💓
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