Un libro per l'estate... o quasi


Ah, l'estate.
Il sole, la tranquillità, le vacanze e, finalmente, tempo libero. Più o meno.
Possiamo tornare ad occuparci, quindi, di quella montagna di libri che giace sui nostri comodini da ormai troppo tempo.
Come? Avete già finito la vostra lista e ora non sapete cosa leggere? Ma ci pensiamo noi a darvi qualche suggerimento!


Pally
Per me l'estate chiama a gran voce una sola cosa: gialli e thriller. Lo so, sono un cliché ambulante sotto questo punto di vista, ma siccome in vacanza leggo principalmente in spiaggia e considerato che odio il sole e il caldo non riesco a impegolarmi in niente di particolarmente impegnativo. Ecco quindi le mie due proposte dell'estate, entrambe direttamente tirate fuori dalla mia borsa da mare.
- Le sette morti di Evelyn Hardcastle (Stuart Turton).
Ho comprato questo romanzo mesi fa, incuriosita dalle ottime recensioni dei miei booktuber del cuore, e me lo sono conservata per l'estate, in modo da poterlo affrontare in modo totalmente immersivo. Mai idea fu migliore, considerando la trama piuttosto cervellotica. Non è un libro strapieno di colpi di scena, non è uno di quelli che non riuscite più a mettere giù, ma a un certo punto la curiosità di capire come e perché il protagonista riviva sempre lo stesso giorno diventa pressante e anche il desiderio di concludere con lui le indagini. L'inizio è un po' lento ma se potete dedicarci abbastanza tempo da superare alla svelta i primi capitoli non potrete non rimanere rapiti dalle varie linee temporali che si intrecciano e dai misteri di Blackheath, che sono ben più di quanti inizialmente possano sembrare.
Il mio consiglio è quello di iniziare questo libro e di lasciarsi trascinare dalle parole dell'autore senza farsi troppe domande, senza cercare di capire tutto subito... Perché a suo tempo tutto quanto verrà svelato.
- Dieci piccoli indiani (Agatha Christie).
Può sembrare il consiglio più banale dei banali ma ehi, era una mia grande lacuna e finalmente l'ho colmata. Paradossalmente non sono mai stata una grande amante del giallo classico (diciamolo pure onestamente, come investigatrice faccio schifo) ma quest'anno ho inserito come obiettivo di lettura quello di approfondire la mia conoscenza di questo genere e sono partita veramente dagli imperdibili, complice anche la raccolta dei romanzi di Agatha Christie uscita recentemente in edicola.
Dieci piccoli indiani (che nella nuova traduzione è diventato Dieci piccoli soldati, con mia somma perplessità -qualcuno mi spiega il senso di infilare il politically correct in un romanzo del 1939?-) è esattamente il libro che iniziate e finite in un giorno, dato che è del tutto impossibile metterlo giù. L'impostazione dell'enigma, per chi non lo sapesse, è quella della camera chiusa: i delitti si svolgono in un ambiente circoscritto in cui nessuno entra o esce, perciò il colpevole deve necessariamente essere uno del gruppo e vi assicuro che non è affatto facile capire chi possa essere. Come per Le sette morti di Evelyn Hardcastle, a mio parere, c'è un solo modo per uscire vincitori dall'enigma: non fidarsi assolutamente di quel che viene detto e mostrato e pensare sempre che tutto possa essere falso o nascondere una fregatura.
Nel caso ve lo steste chiedendo, no, non sono riuscita a risolvere nessuno dei due casi... Sarà per la prossima estate.

Nemesis:
Negli ultimi tempi ho affrontato così tanti impegni che ho davvero faticato a trovare il tempo da dedicare alla lettura. Adoro leggere, e ho sempre letto tanto, ma ho perso il conto tra i libri che ho cominciato e poi abbandonato dopo la pagina due. Eppure, ci sono due libri che mi hanno davvero coinvolta e sono riuscita a trovare il tempo a discapito del corretto svolgimento delle mie funzioni vitali. Le mie proposte per l'estate 2021 sono:
- L'amica geniale di Elena Ferrante. Ho seguito prima la serie tv, ma quando un mio amico mi ha detto che mi avrebbe prestato volentieri tutti e quattro i libri non ho saputo rifiutare. Se già lo sceneggiato televisivo mi aveva catturato, la penna della Ferrante mi ha imprigionata totalmente. Ho finito il primo libro senza nemmeno rendermene conto: è travolgente, immersivo. Tutti e quattro i volumi si concentrano sul rapporto d'amicizia che coinvolge Elena e Lila nelle varie fasi della loro vita. Il primo libro si apre con il prologo di una delle protagoniste, Elena, ormai anziana: sarà la sua voce a rievocare la lunga amicizia fra lei e Lila, a cominciare dagli anni dell'infanzia (quando le due sono compagne di scuola alle elementari) e poi dell'adolescenza. Sullo sfondo ci sono una moltitudine di personaggi e la Napoli difficile del dopoguerra, tra i pregiudizi, l'ignoranza, la violenza, la voglia di scappare, la povertà e l'impossibilità di riscattarsi. Da subito la Ferrante sa sorprendere a ogni pagina il lettore raccontando, col cuore e con penna precisa, le vicende di due esistenze puramente normali.
- La canzone di Achille di Madeline Miller. Avevo già sentito parlare di questo libro ed era nella mia lista di libri da leggere, ma l'ho acquistato perché era l'unico romanzo che ho trovato in un paesello tedesco dimenticato da Dio scritto in un idioma che io comprendessi. Non ho ancora finito di leggerlo, sia chiaro, quindi non so come finirà, ma con una conoscenza base dell'Iliade non è difficile immaginarlo. Eppure, bisogna dimenticare Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte, la violenza,le stragi, la crudeltà e l'orrore, e seguite il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi. Madeline Miller rievoca la storia d'amore tra Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità.
Questo è tutto ciò che ho letto nell'ultimo anno: non molto, forse, ma decisamente profondo.

Madame
Ok, è estate. Sole, mare, ombrellone... dovrei anche trovare anche il tempo di leggere, no? No? Tra una nuotata e un bagno di sole, finalmente ho avuto modo di riprendere in mano qualche "libro". O meglio, qualche e-Book. Perchè non c'è niente di peggio al mondo di libri che si sporcano per la salsedine e che si bagnano per i capelli gocciolanti. Per questa estate ho deciso di provare qualcosa che mi rilassasse, e cosa c'è di meglio di un viaggio (seppur ancora metaforico) in Oriente e in particolare in Giappone? Sarà forse l'influenza delle Olimpiadi o il fatto che questo magico luogo mi affascina. Ecco quindi cosa vi propongo io...
- Finché il caffè è caldo, di Toshikazu Kawaguchi. In realtà avevo preso questo libro l'estate scorsa, ma vorrei proporlo quest'anno perché ne è appena uscito il seguito, Basta un caffè per essere felici, che sto leggendo proprio in questi giorni. E poi c'è la parola caffè, una delle creazioni migliori per tutta l'umanità... Cosa volete di più? In Giappone c'è una piccola caffetteria molto, molto singolare, sulla quale circolano voci strane: si dice, infatti, che bevendo il caffè ad un particolare tavolino, sia possibile rivivere quel momento della propria vita che più tormenta. Questo, almeno, se si segue una regola fondamentale: bere il caffè... finché è caldo. Mai lasciarlo raffreddare. Pochi hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, soprattutto perché ci sono fin troppe regole da seguire. Il libro segue le vicende di quattro donne, decise a sedersi al misterioso tavolino, e degli habitué del locale. Perché ve lo consiglio? Perché è, secondo me, perfetto per l'estate: ha un ritmo fluido e tranquillo, ma non per questo lento o noioso; non ha una trama vera e propria, ma esplora la vita di più persone e i loro ricordi, che possono essere quelli di tutti noi. L'autore ci vuole dire che è impossibile vivere di ricordi, ma quello che conta è l'attimo presente... il momento in cui possiamo davvero fare qualcosa. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.
- Wa, la via giapponese per l'armonia, di Laura Imai Messina. Mi sono interessata moltissimo a questa autrice, che quest'anno è stata tra i finalisti per il Premio Strega con la sua ultima fatica Le vite nascoste dei colori, che è il prossimo in lista da leggere. Mi sono tanto innamorata, che sto facendo incetta di tutti i suoi libri. A differenza del primo libro, l'autrice è un'italiana che, innamoratasi della lingua giapponese, si è trasferita a Tokyo per studio per poi rimanervi. E questo ha aiutato, dato che il libro si concentra molto sulla lingua del Sol Levante e sul suo spirito che, per noi occidentali, è sempre stato criptico e quasi incomprensibile: lei stessa sostiene, nell'incipit, nella spiegazione dei concetti, si noteranno punti di frizione tra la modalità giapponese di pensare e di agire e l'equivalente occidentale. La Messina guida il lettore nel mondo del WA 和, dell'armonia, attraverso settantadue parole, suddivise per le quattro stagioni (sebbene rappresentino le settantadue stagioni dell'antico calendario giapponese) che rappresentano a pieno l'idea orientale della collettività e del bene comune, dell'estrema cortesia che noi scambiamo, a volte, per freddezza. In alcuni casi potrebbe sembrare ripetitivo, soprattutto per quanto riguarda i concetti, ma le parole scelte hanno sfumature di significato che a volte non cogliamo (anche perché non siamo culturalmente abituati). Ve lo consiglio, specialmente se amate la cultura giapponese o se, come me, ne siete almeno affascinati. Non è né un romanzo né una guida, ma più un saggio e quindi potrebbe frenare alcuni, ma non vi preoccupate: lo stile è scorrevole e piacevole, le spiegazioni date in maniera molto chiara. Ho anche trovato molto interessante il fatto che non sia un libro da leggere in ordine, ma che (proprio come consigliato dall'autrice) si possa scegliere quali affrontare anche in ordine sparso.
Bene, questi sono i miei due consigli per quest'estate...o quello che ne resta. Spero vi possano catturare come hanno catturato me.

Rebecca
L'estate, per me, è sempre quel momento in cui diventa necessario fermarsi, guardare sconsolati la pigna dei libri da leggere e farsi forza per affrontarli - altrimenti, a che serve la leggera libertà estiva? Tuttavia, trovo che agosto sia anche il mese perfetto per leggere romanzi di quei generi che, per quanto siano di solito definiti invernali, sono perfetti per prendere una boccata d'aria fresca sotto il caldo torrido; lunga vita agli horror e alla fantascienza, quindi, da cui i miei due consigli.
- Carrie di Stephen King.
Il Re dell'orrore è di certo la migliore delle compagnie durante l'estate, e cosa c'è di meglio che partire dal suo primo romanzo per conoscerlo? Per quanto la storia della piccola liceale dai terribili poteri psichici sia ben nota ai più, considerate le trasposizioni cinematografiche che sono state fatte, è bene prendere comunque in mano il libretto di KIng, la cui la struttura particolare riesce a rendere la vicenda molto immersiva: si ha infatti un'alternanza tra parti narrative, interviste, stralci di giornale, registrazioni... ed è anche molto contemporanea, visto quanto vanno di moda al momento lavori simili! Preparatevi, sarà un turn pages spaventoso - in tutti i sensi possibili.
- Contagion di Erin Bowman.
Lo so, consigliare un libro che non è ancora arrivato in Italia - e probabilmente non arriverà mai - potrebbe sembrare una scelta azzardata. Tuttavia, la dilogia di Contagion è uno dei migliori YA che ho letto nel corso degli ultimi anni, di gran lunga superiore a grandi successi come Sei di corvi et simili, senza poi contare la bellezza del setting fantascientifico che fa l'occhiolino a lavori come Alien. La storia è incentrata su un piccolo gruppo di astronauti, alcuni dei quali alle prime armi, mandati a rispondere a un SOS inviato da un pianeta minerario sul quale è successo... qualcosa. L'alternanza dei punti di vista, l'ambientazione cupa e opprimente, l'orrore della scoperta di ciò che è accaduto e la perfetta struttura narrativa, che non si risparmia nel fare cose che di solito si evitano a un pubblico più giovane e manca totalmente di pietismo, sono alcuni degli elementi che danno una marcia in più al romanzo. Oltretutto, l'inglese utilizzato non è neppure così complesso.

Questi sono i miei due consigli estivi, da sfruttare in questi ultimi giorni di calura torrida! Fidatevi, i brividi sono assicurati.

Tonia
Sebbene l'estate sia momento di gioia per tutti, per me è l'inferno. Estate = lavoro, lavoro, lavoro. Sicuramente è un bene riprendere a lavorare di questi tempi, ma è comunque pesante vedere tutti in spiaggia e io che continuo ad essere bianca cadaverica.
L'unica fortuna è che ho letto due libri, proprio da inizio estate, che mi sono piaciuti tantissimo e vorrei consigliare a tutti voi!
- Ninna Nanna di Chuck Palaniuk.
Inizialmente non ci capirete niente, o forse ci capirete più di quanto ci abbia capito io all'inizio. Palaniuk usa una scrittura molto semplice, quindi vi sembrerà di parlare con alcuni amici. Comunque si parla di questa filastrocca che dovrebbe far addormentare e invece prende e fa morire direttamente chi ascolta le parole. La cosa divertente? è il libro dove si trova. Tutto si svolgerà in una sequenza di vicende divertenti dei protagonisti. Il finale lascerà completamente senza parole.
Io e alcuni amici l'abbiamo divorato e lo consiglio come lettura sotto l'ombrellone!
- La favola di Amore e Psiche di Apuleio. Non pensavo, ma questo libro è stata una rivelazione. O meglio, pensavo eccome, ma è stato ancor meglio!
Quando inizi a leggerlo, lo divori.
Diciamo che la traduzione che ho letto è stata ancora più divertente.
La cosa che più ho apprezzato è il fatto che comunque al cuore non si comanda, pure se sei figlio della dea della bellezza.

Kendra

Le mie vacanze estive hanno raramente coinciso con le classiche ferie marittime "all'italiana" fatte di ombrelloni, spiagge e mare. Al contrario, esse sono talvolta imprevedibili e lontane dallo stereotipo del vacanziero sotto al solleone e questa mancata ripetizione di abitudini ha senza dubbio influenzato anche le mie letture, che invece non sono mai mancate al di là del luogo in cui ero diretta. Quest'estate le mie vacanze sono appena iniziate e sebbene io abbia già una pila di libri traballanti che attendono di essere selezionati come compagni di avventura, non mi sono ancora addentrata nella ricerca del volume o volumi dell'estate che illumineranno le mie vacanze. Pertanto, ho deciso di proporre due libri che ho letto durante estati passate e che, in un modo o nell'altro, hanno segnato il mio viaggio fisico con un viaggio mentale racchiuso tra le pagine e le parole sulla carta.

- Creature Simili di Simone Tosoni ed Emanuela Zuccalà. Non c'è davvero nulla di estivo in questo saggio, ma il calore della nostalgia e un certo senso di rabbia bollente vengono trasmessi in modo sopraffino dagli autori e dalle persone intervistate dagli stessi. Creature Simili nasce da un progetto di due ex-giovani milanesi assidui frequentatori della scena dark underground che, silenziosamente ma costantemente, aveva avanzato la sua diffusione tra gli adolescenti e i giovani adulti che vivevano nella provincia lombarda e si riunivano nella capitale per scoprirsi e ritrovarsi, come da titolo, tra simili. Le interviste si alternano a ricordi, ad aneddoti, stralci di conversazioni, descrizioni e immersioni che avvolgono il lettore nell'atmosfera cupa, stridente e sfocata, ma non per questo priva di emotività e tenerezza, della comunità giovanile goth e dark degli anni Ottanta italiani.

- Fluo di Isabella Santacroce. Questa è una lettura davvero estiva, in tutto e per tutto. Non convenzionale, brutale, eccessiva, provocatoria ma paradossalmente dolce e amara. La Santacroce dipinge una Riccione brillante, luminosa e distorta sulla quale si muove un'adolescente dall'umore instabile, turbato e turbolento che si pone in netto contrasto con l'ambiente in cui è immersa. La scrittura è tagliente, rapida e investe chi legge trasportandolo in una vera e propria estate acida nella quale risuona la musica tecno e le energie fugaci di una comunità di giovani in crescita. Lascio qui una citazione che mi ha colpita fin dalla prima lettura, che in un certo senso ha caratterizzato anche le mie estati adolescenziali, fatte di incontri, scontri e disequilibri.

Voglio che il mio cuore batta per sempre e voglio la vita addosso, il cielo sopra, la sabbia sotto e l'amore sempre tra le mani come un gelato al limone mangiato in riva al mare in un pomeriggio di maggio quando il più bello sta per cominciare e continuare come prima, così veloce e così immortale.


E questi sono i nostri consigli per questi ultimi giorni d'estate. Speriamo possano intrattenervi... E fateci sapere anche i vostri consigli libreschi.

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