ReceInchiostro: "Saggio erotico sulla fine del mondo"
A un certo punto della loro storia gli esseri umani hanno iniziato a percepire di aver tragicamente incasinato la situazione climatica del proprio pianeta. «Ma come mai nessuno ci ha avvisati prima?» chiesero spaesati in coro, mentre gli scienziati che nell'ultimo secolo avevano cercato di dare l'allarme si accingevano a prendere la rincorsa per tirare ceffoni sul collo all'urlo di «kivemmurt'». Poi arrivò una ragazzina svedese di 15 anni, tale Greta Thunberg, che organizzò uno sciopero e divenne icona mondiale della lotta ai cambiamenti climatici. «Ma allora siete stronzi!» urlarono gli scienziati. Qualche scettico tra la popolazione si chiese: «Ma perché fanno parlare lei e non parlano mai gli scienziati? Ci dev'essere qualcosa sotto». «Ma allora siete proprio stronzi» riurlarono gli scienziati, per poi accasciarsi in posizione fetale e morire annegati nelle proprie lacrime. Come è evidente, gli esseri umani sono degli erotomani dell'autodistruzione. Del resto sono i rappresentanti di una specie megalomane che vanta l'invenzione della bretella e delle palline antistress con la faccia di Nicolas Cage, ma soprattutto che è riuscita in pochi secoli a mettere in atto una crisi climatica (quasi) irreversibile.
(tratto da Saggio erotico sulla fine del mondo )
Immaginate che una strana, stranissima anomalia spazio-temporale, avvenuta nella vostra cucina, vi catapulti nel futuro. 22 miliardi di anni nel futuro, per essere precisi.
Immaginate che tra 22 miliardi di anni ogni singolo organismo vivente sia morto, estinto, caput: tutti morti. E intendo proprio tutti tutti, eh. Tutti tranne voi. Immagina la noia.
Tutti morti tranne voi e le zanzare. Quelle grandissime putta...
E in questo orribile futuro, in cui persino la Luna e le stelle sono scomparse dal cielo, siete limitati in una Zolla e il sole è la testa gigantesca di un gatto, il vostro unico amigo è un vecchio Commodore Amiga 2000 senziente e sarcastico, con l'inclinazione per la scrittura. Sempre che sappiate cosa sia un Commodore.
Ok, so che sembra da pazzi, ma questa è la premessa di Saggio erotico sulla fine del mondo - La commedia brutta del disastro ambientale, l'ultima fatica di Barbascura X. Anzi, il capitan pirata Barbascura IIIIIIIIIICCCS (che a pronunciare la "X", ti si devono rompere le corde vocali).
Ma chi è Barbascura X? È davvero un pirata? È forse un pazzo? E, soprattutto, mangia la cicoria?
Barbascura X, per chi non lo conoscesse, è un chimico, divulgatore scientifico, performer teatrale, scrittore, autore, musicista, personaggio televisivo, pirata e video-maker. E che è, fa tutto lui? Chissà se riesce ad aggiustare il mio lavandino che gocciola.
È più conosciuto, però, come youtuber e, in particolare, per la sua rubrica Scienza Brutta, una serie "documentari" in cui, con irriverenza e tantissima ironia ma con esperienza, tratta gli aspetti meno conosciuti, macabri o a volte sottovalutati o sopravalutati della natura. Tipo il fatto che panda e bradipi abbiano speso malissimo i loro gettoni evoluzione, o che i delfini siano degli erotomani o che gli squali toro abbiano ragione ad essere incazzati con il mondo.
E comunque sì: Barbascura mangia la cicoria.
Ho deciso di leggere Saggio erotico sulla fine del mondo (o, semplicemente, Saggio erotico) in primo luogo perché, da come avrete capito, seguo il capitan Barbascura da tanto tempo - dai Riassuntazzi Brutti Brutti di Game of Thrones - e quindi ero molto curiosa di leggere qualcosa di suo. E giuro che Il genio non esiste (e a volte è un'idiota), il suo primo libro, è il prossimo in lista. Inoltre, soprattutto per i tempi che corrono, ho trovato molto interessante l'argomento trattato: l'ambiente e il fattore "cambiamento climatico", un problema attualissimo e ormai oggetto di discussione continua anche tra le nostre letture. Basti pensare a Possiamo salvare il mondo prima di cena, solo per citarne uno estremamente noto (e, sotto certi piccoli aspetti, simile a Saggio erotico). Insomma: un pirata forse pazzo e un saggio su uno degli aspetti più controversi del momento. Cosa volere di più?
Il libro vede protagonista Rino Bretella, un tipico esemplare della razza homo sapiens... e, in quanto tale, un coglione con la fissa per i gatti. Perché i gatti sono bellissimi. E lo so, le parolacce non si dicono ma so che mi perdonerete.
Rino si ritrova, per una strana deformazione spazio-tempo con epicentro giusto giusto la sua cucina, catapultato a ben 22 miliardi di anni nel futuro in un piccolo fazzoletto di Terra che lui ribattezzerà Zolla. E no, non ho sbagliato a scrivere: Terra, con la maiuscola... perché di questa non è rimasto molto. Tutti gli esseri viventi, comprese le piante, sono morti. Persino i cuccioli di cane che si ruzzolano sulle loro zampe. Una tragedia. Tragedia a cui Rino interessa ben poco, perché in quanto essere umano gli interessano solo le palline anti stress di Nicholas Cage e dei gatti. Ma Rino non è esattamente solo: con lui c'è anche Amigo, un computer che - grazie al salto spazio temporale - sa parlare e ha acquisito un sapere immenso, diventando saccente e pure un filo stronzo. Ed è proprio Amigo l'autore di Saggio erotico.
Vi vedo confusi... mi spiego meglio.
Il libro si divide in una parte narrativa, in cui vengono raccontate le "emozionanti avventure" del nostro protagonista, e nel saggio vero e proprio, "frutto" del pensiero (e del rompimento di maroni) di Amigo. Queste due parti si alternano, dandoci l'illusione di essere noi stessi Rino Bretella.
Anche perché noi siamo Rino Bretella. Sì, anche tu che sei vegetariano e rompi i cabbasisi alla gente all'urlo di "Mangi cadaveri!".
Rino, o meglio l'homo sapiens, è fondamentale pigro, abituato alle comodità: amiamo così tanto avere "cose", come le palline anti-stress, da non renderci conto che ormai sul pianeta abbiamo più oggetti che persone. Inoltre siamo dei procrastinatori scemi, perché sin dagli anni Ottanta - cioè da quando gli scienziati hanno lanciato i primi allarmi sul cambiamento climatico - ce ne siamo sbattuti allegramente la mi...zzica, continuando a mangiare sempre più risorse e dicendo la proverbiale frase che chiunque di noi, davanti ai compiti di francese o di matematica o spalmati sul libro di testo universitario, dice: "Vabbè, ci penso dopo".
Peccato che dopo sia già arrivato. È qui, ora, in questo momento e noi stiamo per essere sonoramente e giustamente bocciati.
Un aspetto molto interessante di Saggio erotico è il fatto che spieghi come molti eventi o fenomeni, che noi consideriamo il male incarnato, siano mal interpretati; ad esempio, le centrali nucleari in buono stato non producono quasi nulla in termini di emissioni, a dispetto di quelle di carbone. O il fatto che l'effetto serra sia un fenomeno già presente sul nostro pianeta e che ha permesso la presenza della vita, dato che senza di esso sarebbe stato impossibile mantenere la Terra alla giusta temperatura. Il problema, come sempre, è che il troppo stroppia.
Un altro aspetto - a mio avviso - vincente in questo libro, è lo stile. Per chi segue Barbascura X, e in particolare la rubrica "Scienza Brutta" di certo non sarà una novità: proprio come nei suoi video, lo stile del nostro pirata preferito è molto ironico, divertente, fatto di una comicità a volte fraintesa perché a tratti grottesca e nonsense. Sorprenderà molto, dunque, chi non conosce lo youtuber o chi pensa che, trattandosi di un saggio sull'ambiente, possa esserci "serietà" e "professionalità": pur trattando la materia con esperienza (nonostante sia un pirata, Barbascura è anche un dottore in chimica verde), il tono è, infatti, molto sarcastico. Amigo, che qui rappresenta l'aspetto scientifico dell'autore, tratteggia il suo Saggio Erotico con una fortissima ironia e grande cinismo, spesso apostrofando noi umani con l'appellativo di Sapiens ma, ovviamente, in modo dispregiativo. Per Amigo, noi siamo la razza strana che gode della propria autodistruzione.
E tutto ciò è assolutamente vero: siamo talmente indifferenti e menefreghisti riguardo alla tematica ambientale da sembrare quasi contenti. Ci importa (come razza umana) così poco del nostro pianeta, da non capire che il fatto che se la temperatura sale, i ghiacciai si sciolgono, le risorse scarseggiano, comporta un male solo per noi. Certo, anche per gli altri organismi viventi, ma principalmente per noi. Siamo noi la razza che deve essere salvata, la razza in via d'estinzione.
Leggendo altre recensioni su questo libro, però, mi sono accorta che non tutti hanno apprezzato questa scelta stilistica, accusando Barbascura di essere da un lato troppo "leggero" nell'affrontare un argomento così delicato, e dall'altro di essere troppo "youtuber", ovvero di avere uno stile di esposizione più adatto al social network che alla letteratura.
Personalmente, però, non mi sento del tutto d'accordo. Ho trovato il modo di esprimersi del Capitano molto soddisfacente, rendendo un tema difficile più comprensibile a chi di scienza ne sa ben poco e, soprattutto, facendo superare quella sorta di timore che si ha di fronte alla parola "saggio", spesso sinonimo di mattone.
I piccoli sketch comici (come la ripresa del racconto "Razza di deficienti" ) rendono la lettura più semplice, fruibile anche ai più giovani che vogliono avvicinarsi a questo argomento, senza però essere tormentati da troppi paroloni scientifici.
Certo, alcuni argomenti possono essere già stati introdotti nei video, o comunque ripresi più volte: c'è, per esempio, una parte in cui si parla dell'antecchino, che è già stata proposta per San Valentino (e se guardate il video capirete perché). Tuttavia non mi sento di dire che sia qualcosa di così disturbante: se non conoscete Barbascura, potrebbe essere un modo per approcciarsi anche ai suoi video; se invece fate parte della ciurma, potrebbe diventare un gioco rintracciare in quale episodio di Scienza Brutta sia stata detta una determinata cosa.
Non posso, però, non ritornare sul personaggio più umano del libro (nonché l'unico), cioè Rino Bretella. Egli, infatti, rappresenta il genere umano non solo perché ne è l'ultimo rappresentante, ma anche perché mostra pienamente tutta la nostra "umanità" fatta di indifferenza, menefreghismo, pigrizia e procrastinazione. Noi siamo Rino Bretella: anche di fronte alle prove scientifiche, facciamo spallucce al motto di "Perché dovrei pensarci io? Ci penserà chi viene dopo!". Ma, ripeto,noi siamo già nel "dopo" e se non prendiamo atto di ciò potrebbero non essercene altri; siamo noi la generazione del "dopo", quella a cui tocca ripulire il disastro che hanno fatto i nostri genitori. In un incredibile rovesciamento della situazione, siamo noi a dover sistemare il loro casino. Qualcuno, molto umanamente, penserà "Ehi ma io non sono così! Non sono così stronzo." e forse avrà ragione. Ma alcuni comportamenti sono ormai talmente radicati nell'indole umana da risultaci, paradossalmente, estranei.
Proseguendo nella lettura, sembra quasi che Rino abbia capito e compreso quali siamo stati gli errori dell'uomo; tuttavia non possiamo pensare che sia effettivamente così: tra capire e fare qualcosa c'è di mezzo un mare di dimensioni megafotoniche. Insomma, dobbiamo darci una mossa per la nostra sopravvivenza e per non far si che il prossimo animale estinto sia proprio l'uomo; dobbiamo svegliarci dal nostro imprigrimento e non pensare che ci sarà qualcun altro che, al nostro posto, risolverà il nostro casino con un colpo di bacchetta magica. Qui non c'è la mamma che ci rimette a posto le mutande, anche perché è stata probabilmente lei a sporcare prima, ma dobbiamo essere noi per primi a prendere in mano la situazione.
L'unico aspetto che mi sento di segnalare è il fatto che ci siano tante spiegazioni, ma non molte soluzioni. O, meglio, soluzioni che posso adottare singolarmente come individuo.
Lo so, forse l'obiettivo era più sensibilizzare e scioccare il lettore piuttosto che dare consigli, ma avrei voluto, da profana e da persona che vuole dare una mano, avere più informazioni su cosa effettivamente fare.
Il libro offre, tuttavia, tantissimi spunti di riflessione, oltre a fornire una profonda conoscenza dell'argomento: magari alcuni aneddoti o aspetti vi possono aiutare anche a rimorchiare. Perché non c'è niente di più sexy del cervello.
Insomma, ho molto apprezzato questo libro, perché mi ha saputo intrattenere e mi ha fatto riflettere, e mi sento di consigliarvelo.
E se volete salvare qualche albero della distruzione, c'è anche in formato E-book.
Inoltre fate un salto a vedere i video di Scienza Brutta di Barbascura X... in particolare se il vostro animale preferito è il koala.
E poi la copertina è gialla. Capito? Gialla, come il catarro...
Il membro della ciurma,
madamepadfoot
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