Uno, nessuno e centomila




"L'uomo piglia a materia anche se stesso, e si costruisce, sissignori, come una casa. Voi credete di conoscervi se non vi costruite in qualche modo? E ch'io possa conoscervi se non vi costruisco a modo mio? E voi me, se non mi costruite a modo vostro? Possiamo conoscere soltanto quello a cui riusciamo a dar forma. Ma che conoscenza può essere? È forse questa forma la cosa stessa? Sì, tanto per me, quanto per voi; ma non così per me come per voi: tanto vero che io non mi riconosco nella forma che mi date voi, né voi in quella che vi do io; e la stessa cosa non è uguale per tutti e anche per ciascuno di noi può di continuo cangiare, e difatti cangia di continuo. Eppure, non c'è altra realtà fuori di questa, se non cioè nella forma momentanea che riusciamo a dare a noi stessi, agli altri, alle cose. La realtà che ho io per voi è nella forma che voi mi date; ma è realtà per voi e non per me; la realtà che voi avete per me è nella forma che io vi do; ma è realtà per me e non per voi; e per me stesso io non ho altra realtà se non nella forma che riesco a darmi. E come? Ma costruendomi, appunto."

- L. Pirandello
"Uno, nessuno e centomila"

La prima cosa che appare di me è proprio questa: io sono uno, nessuno e centomila. Ho conosciuto Pirandello in tenera età e mi è entrato dentro, come se fosse l'unica persona a potermi capire per davvero; ho divorato i suoi libri, ne ho letti di altri autori e ho scritto.

Ho scritto pensieri, storie originali, fan fiction, frasi motivazionali e poi le ho cancellate tutte quando non mi rappresentavano più, poiché io cambio se il mondo cambia, mi adatto e vado avanti, prendendo nuovi pezzi e lasciando quelli che non mi servono più. Ero uno.

Mi sono persa in anni di vita in Inghilterra; da blogger affermata quale ero agli inizi dei 00's (quando, insomma, se avevi un blog eri uno sfigato e non un influencer) sono diventata nessuno.

Mi sono ritrovata grazie al supporto del mio fidanzato, che mi ha tirata su come un gelato sciolto sul cucchiaino, e sono una fanwriter, una lettrice, una docente di Difesa Contro le Arti Oscure, una lavoratrice, un grafico e una rompiscatole. Sono centomila.

Ogni volta che a me "pende il naso" divento una persona nuova, quindi è difficile per me raccontarmi e farmi conoscere, "costruirmi" e, in un certo qual senso, "farmi costruire".

Mi chiamo Marialuisa, sul web sono conosciuta ora come Nemesis, e sono Grifondoro. Attualmente studio Grafica Pubblicitaria e lavoro in un ridicolo ufficio dove mi chiamano "la suffragetta". Gestisco un'associazione culturale senza scopo di lucro insieme al mio fidanzato e a mia sorella, con la quale cerchiamo di ricreare, attraverso attività ludico-culturali, il mondo di Harry Potter nelle lande babbane e di diffondere l'amore per la lettura.

Adoro molte cose e altrettante ne odio. Forse ne odio qualcuna in più.

Ho una tartaruga di nome Rocco che adora il mio alluce destro, mi accadono sempre cose strane e faccio del sarcasmo su ogni cosa mi capiti a tiro.

Mi piace il sushi, adoro viaggiare e cerco sempre alternative low cost.

Sono una di quelle persone che non si vede o non si sente, fino a quando non scompare; al contempo sono socievole e potrei far parlare anche i muri.

Una persona un tempo mi ha definito "un chiaro esempio di ossimoro". Non ho capito il perché inizialmente ma attualmente definirei quella persona lungimirante.

Cose random su di me:

- Sono disordinata fino all'inverosimile e non riesco proprio a tollerare l'ordine, mi manda in crisi.

- Il bianco mi mette angoscia.

- Fin da piccola volevo stare al buio, ma mia mamma era convinta che io avessi paura e mi forzava a dormire con la luce accesa; aspettavo che lei si addormentasse per spegnerla.

- Non riesco a dormire con la porta della stanza aperta.

- Mi stanco facilmente delle cose in generale.

- Ho una soglia dell'attenzione molto bassa.

- Mi piacciono le avventure.

- A volte mi sorprendo dell'energia che riesco a tirar fuori.

Se trovate questo articolo sconclusionato e senza un filo di logica... è perché descrive esattamente come sono.

Colgo l'occasione per ringraziare il team de "Il club dell'inchiostro" per avermi accolta a braccia aperte e spero di poter essere davvero di supporto, senza farmi necessariamente ripetere le cose ventimila volte (gomen!).

Nemesis_

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