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Cliché.

Buon ciao a tutti, inchiostri!

Sono il nuovo acquisto di questo bellissimo gruppo che è il Club dell'Inchiostro di cui sono veramente felice di farne parte!

Mi è stato chiesto di presentarmi e allora eccomi qui a farlo, o almeno a provarci.

Nata sull'altro ramo del lago di Como (non quello di Manzoni, ecco) una sera di primavera di ormai quasi ventisei anni fa (diamine, sento la vecchiaia che avanza), mi è stato dato il nome di Giulia ma anche di Letizia, perché i miei genitori, non riuscendosi a mettere d'accordo, hanno deciso di appiopparmeli entrambi. Non un gran affare, considerando che anche il mio cognome è lungo una vita. Immaginatevi il tempo che ci metto per firmare.

Ma andiamo avanti.

Cosa dire di me?

Siamo su wattpad, quindi menzionerò la mia passione per la fotografia, le serie tv e la musica e passerò direttamente a parlare di ciò che amo, che è scrivere e leggere. 

Secondo cliché da presentazione.

Amo leggere da quando, a 9 anni, ho preso in mano al supermercato Harry Potter e la pietra filosofale. Non credo neanche di aver ben capito di cosa parlasse, in quel primo momento, ma mi ricordo di averlo portato tutta contenta a mio padre e di averlo ficcato nel carrello nonostante il suo scettico: "mah, è un romanzo, sicura che lo leggi?". E io non solo l'ho fatto, ma l'ho anche riletto fino a consumarne le pagine, aspettando ansiosa l'uscita del secondo.

Sono letteralmente cresciuta con Harry che mi ha fatto innamorare dei libri ma soprattutto del fantasy, specialmente urban (ciao Cassandra Clare, sappi che non ti potrò mai perdonare per la fine di Lord of Shadows).

Amo scrivere da quando ne ho memoria. Nei miei anni d'oro della gioventù passavo intere notti a ragionare sui sentimenti e sulla vita, scarabocchiando parole su quadernetti e buttando giù lettere poetiche a persone che non le hanno mai lette (ciao amore dei miei sedici anni senza il quale pensavo non sarei mai potuta sopravvivere).

A 13 anni ho scritto il mio primo romanzetto rosa che pensavo di aver perso per sempre, ma che invece due mesi fa è spuntato fuori nel posto più improbabile. L'ho riletto in una sera, che vergogna. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Laureata a dicembre 2016 in Psicologia, lavoro in un ambito simile ma che non mi porta granché soddisfazione (ok, sta diventando una sessione di analisi, non di presentazione) nell'attesa di sostenere quell'inutilissehmehm... l'esame di stato (mancano tre mesi, Giulia, perché non stai studiando?).

Cosa intendo fare dopo?

Eh...

Ciao a tutti, mi presento, mi chiamo Giulia e sono in crisi sul futuro un giorno sì e l'altro pure.

Forse avrei dovuto iniziare così.

Un giorno voglio raccogliere kiwi in Nuova Zelanda, quello dopo voglio aprire una casa famiglia in Brasile, quello dopo ancora voglio scrivere nel mio appartamento a Brooklyn con vista Manhattan.

Mi considero una nomade, una viaggiatrice che ha bisogno ogni tot di organizzare un viaggio fuori porta per respirare aria pulita. Il mio corpo e la mia mente ne necessitano, davvero. La routine mi manda fuori di matto. Per questo vorrei trovare in futuro qualcosa che mi permetta di coniugare questa passione con quella che ho di aiutare gli altri. Convinzione che si è solidificata durante i tre mesi post laurea passati a girovagare in Asia con solo uno zaino sulle spalle.

Non avete idea di quanto mi manchi.

E se aggiungiamo a questa somma anche il diventare scrittrice, che per me equivale avere il tempo e la possibilità di mettere per iscritto tutte le miriadi di storie che mi frullano nella testa e sapere che c'è qualcuno che si emoziona leggendole, allora beh... posso dire che a quel punto mi sentirei realizzata.

O almeno, questo è quello che credo oggi.

L'ho già detto che cambio idea ogni secondo, vero?

Penso di avervi detto qualcosa. Non tutto, perché quello ancora non me lo sono detta a me stessa.

E se siete arrivati fino alla fine di questo delirio, vi ringrazio per la vostra attenzione ^^

Vi saluto con uno Stiles, perché sì. 

GiuliaDellaCostanza