Acqua
Al mezzodì d'estate osservo lontano
Volto con lo sguardo all'orizzonte
Una distesa di acqua infinita
Immensamente azzurra
Chi mai avrebbe potuto immaginare un qualcosa di così grande?
E qualcosa di così puro e bello?
Nessuno.
Eppure eccola lì
Mite e agitata dal vento
Placida e tormentata dalla tempesta
Limpida e oscurata dal riflesso delle nubi bianche
Distesa infinitamente vasta
Su di essa soltanto sole, cielo e nubi
Solo una piccola creatura si erge:
in lontananza un bianco gabbiano
Pacifico e solitario
Vola lontano
Col sole che gli scalda il cuore
Col vento che gli sfiora le piume
Verso un luogo sconosciuto
Per conoscere se stesso
Per scoprire l'ignoto
Per raggiungere casa.
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