capitolo 10

Appena entriamo in casa regna il silenzio, Tony il padre di Stephanie non è in casa, così lei lo chiama per sapere dove si trova e se può raggiungerci. Dopo dieci minuti arriva e ci sediamo in salotto dove ci chiede di esporgli il nostro problema.

Steve "vorrei sapere se è possibile rintracciare i miei genitori, non conosco nulla di loro, l'unica che ho è una casa dove abitavamo finché non sono stato portato in orfanotrofio, dove mi è stato comunicato della loro morte. Vorrei sapere qualcosa di più sul loro conto e trovare il luogo di sepoltura così da poterli onorare".

Tony "certo ho molte conoscenze dammi l'indirizzo".

Gli scrivo l'indirizzo della casa su un pezzo di carta e come gli e lo porgo cambia espressione in volto mi guarda

Tony "quanti anni avevi quando sono morti??"

Steve "avevo cinque anni compiuti"

Tony "certo il cognome di Isabelle, no non ci credo finalmente ti ho trovato, non sai per quanto tempo ti ho cercato ormai pensavo fossi morto".

Mi abbraccia e io rimango immobile non capisco cosa vuole dire.

Tony "come ho fatto a non riconoscerti prima, sei la fotocopia di tua madre Isabelle".

Steve "conoscevi mia madre?".

Tony "Steve siediti, così ti potrò raccontare tutto, non abbiamo bisogno di contattare le mie amicizie poiché conoscevo benissimo i tuoi genitori". Da una pausa e continua "vedi Steve tuo padre David era mio fratello".

Come sento quelle parole rimango allibito i miei occhi cercano subito quelli di stephanie, sappiamo entrambi ciò che significa, e mi sento malissimo.
Tony mi racconta dei miei genitori e della loro vita, ma sulla loro scomparsa non sa molto. Alla fine mi dice che per qualsiasi cosa lui è disponibile, che è contento di avermi ritrovato.
Lo ringrazio e poi ci saluta e va via, io e Stephanie rimaniamo soli ci guardiamo per un attimo, ma non riesco a sostenere lo sguardo sapendo che dovrò perderla.

Prendo coraggio e le dico "quindi noi siamo cugini...".

Lei mi interrompe dicendo "ti prego non mi va di parlarne ora, abbracciami solamente".

La stringo forte a me, il suo profumo mi inebria la mentre.
Perché non posso averla mia? Perché la vita è sempre così crudele con me? Sono destinato a perdere tutti quelli che amo.

Torno a casa ormai è sera sono distrutto, scoprire che la donna che amo non potrà mai stare con me, mi uccide dentro non oso immaginare di doverla vedere con un'altro non lo sopporterei, come non sopporto il fatto di doverle stare lontano.
Come entro in casa squilla il telefono e rispondo senza vedere chi sia.

Alessandra <<Steve sono Alessandra dobbiamo parlare>>.

Steve <<adesso non è momento>>, sto per riattaccare quando lei dice
<<Steve sono incinta>>.
E in quel momento il mondo finisce di crollarmi addosso.

Storia scritta insieme a mattryandrogo

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