Golden Core

"Perché il nucleo d'oro che in questo momento sta pulsando dentro di voi è il suo."

JC
Sentendo quelle parole, per un momento la sua mente si svuotò completamente. Subito dopo si susseguirono immagini, frammenti di conversazioni e gesti, che se guardati dopo la rivelazione, rendevano chiaro tutto quanto. Tutte le volte in cui aveva sgridato il suo Shixiong credendo fermamente che volesse fargli fare brutta figura, tutte le volte in cui mentalmente lo aveva maledetto, tutte le volte in cui il suo odio era aumentato, arrivando poi ad esplodere con il loro duello... Gli venne la nausea. Non sapeva come buttare fuori tutti i ricordi che gli affollavano la mente. Voleva urlare e lo fece, se la prese con Wen Ning che era il responsabile della morte di Jin ZiXuan e della successiva morte di sua sorella, se la prese con lui che ricominciò a parlare, spiegando cosa era davvero successo su quella montagna, aggiungendo ad ogni frase una pugnalata al cuore di Jiang Cheng. Non riuscendo a eliminare dalla mente le immagini del passato, iniziò a riflettere sul significato di ciò che aveva scoperto. Se davvero Wei WuXian gli aveva ceduto il suo nucleo d'oro, in seguito era stato totalmente indifeso. La sua cattura doveva essere dovuta a quello, il suo successivo utilizzo delle arti oscure anche... Nella sua mente continuava a ripetere "se non fosse stato per questo", "se non lo avesse fatto", "se io non avessi detto"... Nonostante volesse con tutto il cuore tornare indietro nel tempo, o almeno chiedere scusa per essere stato tanto cieco da aggiungere ulteriore peso sulle spalle di Wei Wuxian, tutto ciò che riusciva a fare in quel momento, era urlare tutta la sua incredulità e colpire Wen Ning, come se fosse colpa sua, per sfogare il senso di colpa che lo stava consumando. Pensò che Wei WuXian aveva avuto il coraggio di andare contro tutti per salvare le persone che in passato li avevano salvati, mentre lui, troppo accecato dalla sete di vendetta, non aveva fatto altro che dimenticare i due fratelli, facendo finta di non ricordare cosa avessero fatto per lui. Ora però veniva a scoprire che in realtà i due fratelli, lo avevano reso in grado di continuare a coltivare, di vendicarsi e di ricostruire la sua amata scuola, mentre lo Shixiong a cui aveva addossato la colpa per tutti gli eventi negativi avvenuti dalla distruzione di Approdo del Loto in poi, si era sacrificato in un modo per lui impensabile, donandogli tutto ciò che era, senza dire nulla, senza lamentarsi, senza abbandonare completamente il cammino da cultore su cui era stato condotto... Si era limitato a trovare un nuovo modo per non essere inferiore a nessuno, ignorando tutto l'odio che ne era derivato, o meglio, sopportando tutto l'odio che ne era derivato senza lamentarsi, mantenendo quello stupido sorriso sul viso. Ora sapeva quanto era forte il portatore di quel sorriso, quanta determinazione avesse avuto per mantenerlo... Voleva piangere, e mentre stava per cadere in ginocchio e lasciarsi andare, una rabbia rovente lo travolse, cancellando tutto il senso di colpa che stava provando e le lacrime che stava per versare. Si disse che non era colpa sua, si disse che Wei WuXian aveva comunque fatto troppe cose sbagliate, lo aveva abbandonato, aveva ucciso sua sorella e il marito, lasciando solo Jin Ling, lo aveva sempre messo in ombra e aveva ricevuto tutto l'affetto di suo padre. Dimenticò, o meglio mentí a sé stesso per non sentirsi in colpa, che Wei WuXian aveva perso i genitori ed era vissuto per strada, che aveva sofferto la fame per anni, che aveva poi perso una seconda famiglia, che aveva donato il suo nucleo d'oro, che aveva accettato l'odio di tutti per salvare delle vite, che aveva sempre messo i suoi cari al primo posto... Dimenticò tutto e si lasciò pervadere dal familiare calore della rabbia e dell'odio, ricominciò ad inveire contro Wen Ning urlandogli quanto poco credesse a tutto ciò che aveva detto, come se urlando potesse cancellare tutte le prove che aveva ricevuto a dimostrazione della veridicità di ciò che aveva scoperto. Continuò ad urlare fin quando non rivolse lo sguardo verso Lan Wangji e Wei WuXian. A quel punto, la voce gli morì in gola e i suoi occhi iniziarono a bruciare.
Lan Wagji con sguardo glaciale, lo fissava, facendo intravedere chiaramente la rabbia che provava, mentre Wei WuXian giaceva tra le braccia del primo con gli occhi chiusi e il sangue che ancora bagnava il suo naso e la sua bocca. Jiang Cheng non aveva mai visto Wei WuXian in una condizione così terribile. Per quanto potesse odiarlo in quel momento, ben sapendo che in realtà odiava più sé stesso che il suo Shixiong, non poté fare a meno di iniziare a tremare e distogliere lo sguardo da quello spettacolo che aveva causato lui stesso. Nella sua mente rabbia, tristezza e senso di colpa si rincorrevano senza sosta, si sovrapponevano e lo colmavano. Voleva fuggire, voleva tapparsi le orecchie, cavarsi gli occhi, sparire in quel momento e far finta di non sapere nulla... Mentre stava decidendo come reagire, sentí quello che stava dicendo Wen Ning e subito riuscì a scegliere una reazione. Sentendo che il Generale Fantasma gli diceva che non avrebbe mai potuto eguagliare Wei WuXian, Jiang Cheng si sbloccò, ricominciò ad urlare, colpí Wen Ning con un calcio e corse via con la spada di Wei WuXian, con l'intenzione di dimostrare a sé stesso che in realtà era tutta una bugia e che Suibian non era più sigillata.
Quando dopo aver chiesto a quasi tutte le persone presenti ad Approdo del Loto di sfoderare la spada, e quando finalmente capí che realmente nessuno, a parte lui e il suo proprietario, sarebbero riusciti a sfoderarla, corse nelle sue stanze, gettò la spada sul tavolo e finalmente da solo, poté dare sfogo a tutte le emozioni che lo avevano sommerso durante quella terribile conversazione. Iniziò a piangere silenziosamente, sbiancando e arrossendo, percorrendo un passato solcato da odio e risentimento, a questo punto quasi totalmente ingiustificato, e allo stesso tempo provando una rabbia immensa, sia verso sé stesso per non aver capito, per essere stato tanto stupido da credere che il suo nucleo fosse solo danneggiato e non distrutto, che verso Wei WuXian che si era tenuto dentro una cosa così importante, che lo aveva sempre superato in ogni cosa e che era riuscito persino a superarlo senza un nucleo. Poi pensò a quanto fosse stato intenso il dolore che aveva provato quando Wen ZhuLiu aveva sciolto il suo nucleo e si chiese quanto dolore avesse provato Wei WuXian, sentendo un brivido percorrerlo da capo a piedi al solo ricordo di quel dolore e a quel senso di impotenza e vergogna. Come aveva potuto suo fratello sopportare ciò senza dire nulla? Come aveva potuto andare avanti, sorridere, accettare tutto ciò che lui stesso gli aveva buttato addosso, pur sapendo che tutto ciò che Jiang Chen ora era e lui non sarebbe stato più, era merito suo? Come aveva fatto ad essere tanto altruista, ingenuo, sciocco e fedele allo stesso tempo? Era per la promessa che aveva fatto ai suoi genitori? Se davvero gli aveva donato la sua essenza per eseguire l'ultima volontà dei suoi genitori, allora Jiang Cheng non riusciva neanche più a incolparlo della loro morte. Aveva dato la colpa a suo fratello perché pensava avesse messo la vita di Lan Wangji e della ragazze nella grotta al di sopra delle vite degli abitanti di Approdo del Loto, ma in quel momento realizzò che in realtà Wei WuXian aveva solo capito che in quella situazione era più importante aiutarsi a vicenda per poi pensare ad un contrattacco, piuttosto che starsene in disparte aspettando di essere salvati. Non aveva mai voluto che succedesse qualcosa alla scuola, non aveva mai voluto che succedesse qualcosa di male allo zio che lo aveva salvato e alla Signora che nonostante dicesse di odiarlo, non gli aveva mai fatto del male. Wei WuXian li amava e probabilmente aveva sofferto quasi quanto lui alla loro morte, sopraffatto dal senso di colpa che era stato fomentato da Jiang Cheng stesso.
La sua testa stava per esplodere, non sapeva cosa pensare, non sapeva cosa fare, non sapeva se sarebbe mai riuscito a guardare in faccia Wei WuXian in futuro, non sapeva se sarebbe riuscito ad odiarlo, se sarebbe riuscito a perdonarlo e se ci fosse effettivamente qualcosa da perdonare o meno... Dopo aver parlato con Jin Ling però, la sua rabbia tornò a ruggire cancellando tutto il resto e quando si accorse che suo nipote era sparito e che sicuramente era andato a cercare Wei WuXian, partí immediatamente, dimenticando ogni cortesia, lasciando Approdo del Loto nelle mani dei suoi più fidati, per inseguire l'unica famiglia che gli rimaneva.

"Perché il nucleo d'oro che in questo momento sta pulsando dentro di voi è il suo"

LW
Sentendo quelle parole, il volto di Lan Wangji si congelò, il suo cuore si fermò per un attimo e il respiro gli restò bloccato in gola. Ripeté mentalmente le parole che aveva appena sentito e mentre ascoltava la spiegazione, finalmente trovò gli ultimi pezzi del puzzle che aveva cercato di ricostruire negli ultimi trecidi anni: Wei WuXian aveva smesso all'improvviso di portare Suibian, preferendo portare solo ChenQing. A quel tempo pensava che fosse un capriccio dato dalla sua arroganza, ma andando avanti, sentendo sempre una scusa diversa, sempre meno credibile, sempre troppo forzatamente arrogante, iniziò a sospettare che ci fosse dietro qualcosa, ma non avrebbe mai, assolutamente mai, immaginato che il motivo potesse essere quello. Il suo Wei Ying aveva donato il proprio nucleo d'oro senza pensarci due volte, probabilmente sopraffatto dal senso di colpa per ciò che era successo alla scuola, aveva messo come al solito, come Lan Zhan aveva notato più e più volte, gli altri al primo posto, sacrificandosi senza un lamento, senza pensare fosse ingiusto, senza ripensamenti e senza rimpianti e permettendo invece a Jiang Cheng di continuare a vivere nel modo in cui aveva sempre vissuto, permettendogli di raggiungere tutti gli obiettivi, mentre lui non avrebbe più potuto combattere con la sua Suibian, non avrebbe più avuto un nucleo d'oro e non avrebbe più avuto la possibilità di vivere in quel mondo meraviglioso della coltivazione senza ricorrere ad altri metodi.
Ora che i pezzi del puzzle si erano incastrati e Lan Zhan era riuscito a tenere sotto controllo il dolore che aveva provato sentendo le parole di Wen Ning, sentí una sensazione strana. Si stupí perché non sentiva il bisogno di piangere dal giorno in cui aveva scoperto della morte di Wei Ying. Invece in quel momento dovette per forza chiudere gli occhi, respirare profondamente e trovare dentro di sé la forza per calmarsi, altrimenti avrebbe potuto iniziare a piangere come un bambino, tenendo tra le braccia la persona più importante della sua vita che aveva sofferto in silenzio in un modo inimmaginabile. A quel pensiero, si chiese quanto potesse essere dolorosa l'estrazione del nucleo e si promise di chiederlo in seguito a Wen Ning, sperando di scoprire che Wen Qing era riuscita in qualche modo a non fargli provare dolore. Pensò che in confronto all'estrazione del nucleo, le frustate che aveva sopportato lui erano nulla, pensò che Jiang Cheng in quel momento, invece di urlare in quel modo evitando di guardare il suo Wei Ying, avrebbe dovuto prostrarsi e ringraziare i cieli e la terra per essere stato benedetto con la presenza nella sua vita di uno Shixiong così unico, gentile e premuroso. Invece il gran maestro, continuava a urlare cose senza senso, mentre Wen Ning cercava di spiegare cosa realmente fosse successo sulla montagna. Lan Wangji strinse i pugni mentre teneva stretto Wei WuXian e si costrinse a rimanere immobile e in silenzio, anche se una parte di lui voleva alzarsi, colpire Jiang Cheng fino a ridurlo in fin di vita e urlargli contro, per dirgli che era un ingrato, che aveva fatto soffrire così tanto una persona che meritava solo di avere un po' di pace e tranquillità. Però non poteva farlo, non poteva perdere il contegno e mettersi a colpire quell'uomo ai suoi occhi spregevole... Era pur sempre lo shidi di Wei Ying e sapeva fin troppo bene quanto lui lo amasse. Decise quindi di rimanere in silenzio, ma non poté impedirsi di maledirlo e insultarlo mentalmente, pensando a tutto ciò che aveva fatto passare a quella persona unica che aveva tra le braccia. All'improvviso Lan Wangji pensò a tutto quello che aveva detto a Wei WuXian da quando lo aveva incontrato di nuovo dopo i tre mesi di assenza. Gli aveva detto che quei metodi oscuri lo avrebbero corrotto, gli aveva chiesto più e più volte il perché della sua decisione, gli aveva detto che stava cambiando e che non sarebbe stato in grado di controllarlo a lungo. Si era reso conto che c'era qualcosa che non andava nei suoi poteri spirituali, ma aveva attribuito la causa all'energia del risentimento, non avrebbe mai pensato che in realtà, era totalmente privo di energia spirituale. Pensando a quello che gli aveva detto, a quanto non aveva capito di lui persino dopo anni di conoscenza, si sentí raggelare. Se lo avesse sostenuto di più invece di incontrarlo un paio di volte e fargli la predica, se si fosse messo chiaramente dalla sua parte tredici anni prima per proteggerlo e non lo avesse lasciato da solo a consumarsi nella sofferenza e nella solitudine, se avesse salvato Wen Qing, se lo avesse aiutato di più, se si fosse aperto un po' di più per fargli capire che non lo odiava e che non pensava fosse corrotto... Se, se, se... Nella sua mente era un susseguirsi di idee tutte diverse, per impedire quello che poi era successo, ma ormai non poteva più fare niente per il passato. Poteva solo proteggere il nuovo Wei Ying più fragile, da quel giorno fino al suo ultimo respiro. Non esisteva una persona per lui più importante, non suo zio, non suo fratello, senza Wei Ying non era nulla, non voleva vivere, non voleva combattere, non voleva fare nulla. Al suo fianco invece sentiva di essere vivo, di essere importante, di essere in qualche modo amato in modo diverso. Per quanto Wei Ying lo prendesse sempre in giro, non ricordasse i momenti a lui più cari del passato e sembrasse non amarlo quanto lui lo amava, gli stava comunque sempre accanto, pronto a prenderlo in giro e a trattarlo come un uomo normale, solo un po' troppo serio e perfezionista, ma pur sempre un uomo normale. Nessuno lo aveva trattato così, nessuno lo aveva fatto arrabbiare tanto quanto lo faceva arrabbiare lui, nessuno lo aveva fatto riflettere come aveva fatto lui e nessuno gli aveva fatto venire voglia di ridere come riusciva a fare lui. Avrebbe preferito essere mangiato da un cadavere piuttosto che ammettere che alcune battute o espressioni di Wei Ying gli facevano venire voglia di ridere, eppure la verità era quella e se la sarebbe portata nella tomba. Tornando al presente, posò lo sguardo sul viso di Wei Ying e gli toccò delicatamente una guancia. Era freddo e il sangue era ancora agli angoli delle labbra e sul naso, quindi prese un fazzoletto e lo pulí, fingendo che fosse addormentato e non svenuto per l'accumulo di stanchezza e di rabbia. Lo abbracciò più stretto e guardò verso Jiang Cheng e Wen Ning. Il primo aveva appena dato un calcio al secondo e stava correndo via urlando. Lan Wangji strinse i denti e serrò i pugni, per poi tirare un sospiro di sollievo e alzarsi sistemando Wei Ying sulla sua schiena. Guardò la sala per l'ultima volta e poi uscì spedito dirigendosi verso le barche per lasciare quel posto in cui non avrebbe mai più portato Wei Ying. Non meritava tutto il dolore che aveva provato da quando Jin Ling aveva scoperto chi era, non meritava il dolore che aveva provato sui monti della sepoltura, quando tutti gli erano andati nuovamente contro e quando aveva visto morire per la seconda volta tutte le persone che aveva cercato di salvare, non meritava di essere chiamato in causa da tutti i cultori per sconfiggere il nuovo possessore del sigillo demoniaco della tigre e neanche tutto ciò che aveva provato tornando in quel luogo, incontrando Jiang Cheng e il suo odio, la sua totale mancanza di gratitudine e i suoi insulti pesanti, che mai e poi mai Lan Zhan sarebbe stato in grado di rimuovere dalla sua mente. Riflettendo si accorse che anche Wen Ning era salito sulla barca, stava remando e lo stava ringraziando per ciò che aveva fatto. Lan Wangji fece un respiro profondo e chiese se effettivamente l'estrazione del nucleo fosse o meno dolorosa. Dopo aver sentito la risposta gli ci vollero alcuni secondi per tornare a respirare e a pensare. Aveva stretto in una morsa le spalle di Wei Ying, a tal punto che quest'ultimo si era accigliato. Allentò la presa e gli accarezzò il viso come per chiedergli scusa. Pensando che aveva dovuto soffrire in modo atroce e per un periodo di tempo così lungo, dovette nuovamente chiudere gli occhi per evitare di versare lacrime. Quando riprese il controllo, chiese a Wen Ning quali effettivamente fossero state al tempo le possibilità di riuscita; voleva capire quale rischio avesse corso Wei Ying e quando sentí che la possibilità di riuscita si aggirava intorno al 50%, perse la capacità di parlare. Non solo Wei Ying aveva donato il nucleo a Jiang Cheng senza dire nulla, ma aveva anche seriamente rischiato la sua vita nel farlo, non solo aveva sofferto in modo inimmaginabile, ma era anche stato fino a quel momento, l'unico a portare quel peso che doveva averlo lentamente consumato. Una volta Wei Ying gli aveva chiesto se pensava ci fossero altre possibilità per proteggere le persone che voleva proteggere e Lan Zhan credeva lo avesse chiesto perché provava qualche senso di colpa per quello che stava succedendo. Credeva che ci fosse il metodo classico di coltivazione per proteggere le persone, ma non nel luogo in cui si erano nascosti Wei Ying e i Wen e non con il Generale Fantasma da accudire, ma non credeva che la verità dietro quella domanda si nascondesse nella totale mancanza di possibilità per lui di proteggere le persone a lui care. Senza nucleo d'oro, per quanto gli costasse ammetterlo, un uomo era inutile nel mondo della coltivazione, ma Wei Ying aveva qualcuno da salvare, aveva persone che dovevano contare su di lui, quindi un modo doveva trovarlo per forza. Lan Wangji si sentí nuovamente in colpa per non essergli stato accanto come avrebbe voluto e come lui si sarebbe meritato. A quel tempo però era ancora soggiogato dalle pressioni della scuola ed era riuscito ad agire di testa propria solo quando era troppo tardi e senza riuscire a proteggerlo, aveva solo ritardato di poco la sua morte e aveva ricevuto una punizione. Ora però era tutto diverso; aveva deciso di voltare le spalle alla sua scuola qualora fosse stato necessario. Sarebbe rimasto vicino a Wey Ying, che lui lo volesse o meno. Anche se fosse stato condannato a rimanere suo amico per sempre, senza che i suoi veri sentimenti venissero ricambiati, gli sarebbe rimasto comunque accanto per aiutarlo e proteggerlo, non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male di nuovo come era successo in passato e non avrebbe permesso a nessuno di ferirlo come era successo quella sera all'approdo del Loto. Giurò a sé stesso che se avessero incontrato di nuovo Jiang Cheng, non gli avrebbe permesso di fare del male a Wei Ying, anche a costo di zittirlo per sempre o di umiliarlo tanto da togliergli il coraggio di avvicinarsi a loro.
Erano passati tredici anni, tra dolore, sofferenza, impulsività e ricerche. Ora il suo Wei Ying era tornato, più vero che mai ma più fragile di prima, aveva bisogno di essere tenuto sotto controllo perché non poteva usare la spada, non aveva Chenqing e non aveva la resistenza di un tempo. Lan Wangji però era diventato più forte e non aveva altro obiettivo all'infuori di rendere felice Wei Ying. Voleva vederlo sorridere sempre, perché, anche se certamente non lo avrebbe mai detto a voce alta, il suo sorriso era la cosa più bella che avesse mai visto, avrebbe dato qualunque cosa per poterlo vedere per tutta la vita. Era quello che lo aveva fatto innamorare di lui, senza neanche rendersene conto. Quando lo rimproverava, quando lo puniva, quando gli diceva che era patetico e quando combattevano, Lan Wagji lo guardava sempre molto attentamente, aspettando il sorriso e quella sua risata che certamente sarebbero arrivati, e quando lo vedeva e la sentiva, doveva impegnarsi per non rimanere imbambolato a guardarlo e ad ascoltarlo. Era più forte di lui, ne era rimasto stregato e quasi non riusciva a controllarsi, il che era una novità per lui. Dopo essere rimasto stregato dal suo sorriso, tutto il resto venne talmente veloce che quasi non si rese conto di cosa era successo. Ci erano voluti anni per ammetterlo, ma ora era lì, con Wei Ying tra le sue braccia che riposava sulla sua spalla, e avrebbe voluto restare così per sempre. Mentre pensava a cosa avrebbe potuto dire a Wei Ying per non tradire la promessa fatta a Wen Ning, le ciglia di Wei WuXian tremarono, lentamente aprí gli occhi e chiamò Lan Zhan. Vedendo che era tra le sue braccia e che l'altro non era intenzionato a lasciarlo andare, sorrise leggermente e Lan Zhan non riuscì più a distogliere lo sguardo
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Ho pensato potesse essere interessante analizzare i punti di vista di Jiang Cheng e Lan Wangji durante questa rivelazione straziante. Spero di essere riuscita a trasmettere le emozioni
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Pubblicità: se siete fan di Given, passate sul profilo del mio Lan Wangji Bichenqing che ha pubblicato per la prima volta in assoluto e ha scritto una lettera meravigliosa che Yuki ha scritto per Mafuyu. Si chiama "storia di un inverno"

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