𝙈𝙪𝙨𝙞𝙘
Per il contest di _ragazza_qualsiasi_
“𝑶𝒏𝒆 𝒈𝒐𝒐𝒅 𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒂𝒃𝒐𝒖𝒕 𝒎𝒖𝒔𝒊𝒄,
𝒘𝒉𝒆𝒏 𝒊𝒕 𝒉𝒊𝒕𝒔 𝒚𝒐𝒖, 𝒚𝒐𝒖 𝒇𝒆𝒆𝒍 𝒏𝒐 𝒑𝒂𝒊𝒏.„
La musica (dal sostantivo greco μουσική, mousike; "arte delle Muse") è l'arte di ideare e produrre, mediante l'uso di strumenti musicali o della voce, una successione di suoni che risultino piacevoli all'ascolto.
Più tecnicamente, consiste nell'ideazione e realizzazione di un insieme organizzato di armonia, melodia, e ritmo, nel corso del tempo e nello spazio.
È uno degli aspetti culturali universali di tutte le società umane.
Le macro-categorie della musica colta, musica leggera e musica etnica si articolano in molteplici generi e forme musicali.
Nell'antica Grecia, Pitagora, intuì la stretta relazione tra musica e matematica, per la relazione intercorrente tra rapporti frazionari e suono.
Platone affermò che, come la ginnastica serviva ad irrobustire il corpo, la musica doveva arricchire l'animo.
Attribuiva alla musica una funzione educativa, come la matematica.
Nel Cristianesimo ebbe grande diffusione il canto, perché lo stesso "Cristo" veniva descritto come un cantore insieme ai suoi discepoli.
La musica nel cristianesimo si sviluppò molto nel luogo di culto, la chiesa: si trattava della musica che veniva eseguita nella liturgia celebrativa della messa.
Nel Seicento la musica strumentale in occidente divenne autonoma ed assunse una fisionomia delineata in generi come la sonata, la sinfonia, il concerto grosso.
La musica occidentale si sviluppò con straordinaria rapidità attraverso i secoli successivi, anche perfezionando il suo sistema tonale: una pietra miliare è costituita dalle composizioni di Johann Sebastian Bach del Clavicembalo ben temperato.
Nella prima metà del Settecento sorse la committenza indiretta, vale a dire la fruizione dell'arte da parte di un pubblico pagante.
Nel secolo d'oro della musica classica occidentale, gli anni che vanno dal 1750 al 1850, essa si esprime in forme sempre più ricche ed elaborate, sia in campo strumentale che in campo operistico, sfruttando sempre più estesamente le possibilità espressive fornite dal sistema armonico e tonale costruito nei secoli passati.
Durante questo periodo, per la prima volta, si manifestò un sentimento storico dell'esperienza musicale; la musica acquisì una coscienza storica al pari delle altre arti grazie agli studi e le pubblicazioni che riguardarono il passato.
Questo nuovo fenomeno consentì di creare una saldatura tra il presente ed il passato e di dare continuità al percorso evolutivo musicale.
Nel XVIII secolo vi fu la grande presenza di Mozart.
Senza dubbio fu uno, tra i grandi, e sono tanti; e grazie a lui l'evoluzione della musica poggiò su un grande pilastro creato, che si estese in tutti i campi, sinfonia, opera, musica da camera, serenate, e che rappresentò il legame, possiamo dire, tra la musica del Settecento e quella romantica del XIX secolo.
Agli inizi del XIX secolo giganteggiò la figura di Ludwig van Beethoven, che prese le mosse dall'eredità di Mozart e dei compositori classici coevi per arrivare a trasfigurare le forme musicali canoniche, soprattutto la sinfonia e la sonata, creando al contempo il concetto di musica assoluta, cioè svincolata dalle funzioni sociali cui era stata fino ad allora subordinata.
Con Beethoven si assistette alla nascita della figura del compositore/artista, contrapposta a quella, in precedenza prevalente, del musicista/artigiano.
Insieme a lui, artisti come Johannes Brahms, Anton Bruckner e Gustav Mahler ottennero ottimi risultati specialmente in campo sinfonico, per questo si parla di "Stagione del grande sinfonismo tedesco".
In Beethoven si trovano le prime manifestazioni del romanticismo musicale, molti protagonisti del quale furono di area germanica e austriaca, come Weber, Schubert, Mendelssohn, Schumann. In Francia operano invece Berlioz e il polacco Chopin.
Queste innovazioni in campo tonale vennero radicalmente contestati dalla musica del XX secolo, che esplorò le nuove forme dell'atonalità.
Con questa tecnica il singolo compositore definì autonomamente le regole per la realizzazione del brano, dando maggiore importanza all'effetto prodotto dai suoni piuttosto che alla loro appartenenza ad un assegnato sistema tonale: per apprezzare un brano di musica composto secondo questi canoni, però, il solo ascolto non è sufficiente, ma deve essere integrato da un attento studio dello spartito.
In particolare, nel secondo decennio Arnold Schönberg, assieme agli allievi, tra cui ricordiamo Alban Berg e Anton Webern, giunse a delineare un nuovo sistema, la dodecafonia, basato su serie di 12 note.
Alcuni ritennero questo l'inizio della musica contemporanea, spesso identificata con la musica d'avanguardia: altri dissentirono vivamente, cercando altre strade. Il concetto di serie, inizialmente legato ai soli intervalli musicali, si svilupperà nel corso del secondo Novecento sino a coinvolgere tutti i parametri del suono.
Fu questa la fase del serialismo, il cui vertice fu raggiunto negli anni cinquanta con musicisti come Pierre Boulez e John Cage.
Altri musicisti scelsero di cercare nuova ispirazione nelle tradizioni folkloriche e nella musica extraeuropea, mantenendo un legame con il sistema tonale, ma innovandone profondamente l'organizzazione e sperimentando nuove scale, ritmi e timbri.
All'inizio del 1900, negli Stati Uniti d'America, iniziarono a diffondersi tra la popolazione urbana diversi generi musicali derivati dalle tradizioni popolari degli africani portati come schiavi sul continente, e dalle loro contaminazioni con le tradizioni musicali bianche.
Nacquero e acquisirono notorietà in questo modo il ragtime, il blues urbano, e da ultimo, il jazz, che combinava la musica bandistica e da parata, che veniva suonata soprattutto a New Orleans, con forti dosi d'improvvisazione e con particolari caratteristiche ritmiche e stilistiche.
L'invenzione del fonografo e della radio, permise una diffusione senza precedenti di questi nuovi generi musicali, che erano spesso interpretati da musicisti autodidatti molto più legati ad una tradizione musicale orale che non alla letteratura musicale.
Le origini non europee degli interpreti, e il citato ricorso all'improvvisazione, contribuirono a creare musiche di grande freschezza e vitalità.
Al contrario di quello che era successo tante volte nella storia della musica, la tecnologia offriva ora a un genere musicale popolare, fondato più sulla pratica che sulla scrittura, di essere diffuso e tramandato.
La musica jazz continuò a svilupparsi per tutto il XX secolo, diventando prima musica di larghissimo consumo durante gli anni venti/anni trenta (detti gli anni dello swing), intrecciandosi con altri generi per dare vita a forme di espressione musicale ancora diverse ed evolvendosi poi gradatamente in una "musica per musicisti" e per appassionati, espandendosi fuori dall'America e trovando seguaci prima in Europa (dove fu spesso apprezzata più che nel sua terra d'origine) e poi in tutto il mondo, e diventando uno dei contributi musicali più importanti del Nuovo Continente.
La musica Jazz si può considerare come un nuovo varco verso altri mondi musicali: un genere che, partendo da un substrato che comprendeva le forme popolari del blues, degli spiritual, del gospel del dixieland, incorporando via via altre forme di musica nera (come il ragtime degli anni venti) arrivò ad utilizzare una base di standard usati come punto di partenza per modificarne di continuo ogni modulo armonico, melodico, e ritmico.
La musica jazz, con le varie influenze che ne sono derivate, è stata definita colta, anche grazie all'avvicinamento e all'approfondimento della musica classica.
Lo stesso non può dirsi per il blues iniziale.
Il passaggio di qualità è probabilmente attribuibile a George Gershwin, musicista di grande valore, figlio di emigranti russi, morto giovanissimo ma che ebbe dei maestri importanti e fu ispirato da autori come Debussy e Ravel.
La sua produzione è incredibilmente vasta, con notevole esposieione delle opere definite minori (circa 700), utilizzate anche ora come standard inesauribili. Ricordiamo che lo stesso Debussy venne influenzato dal jazz, come si può ben udire in "Golliwogg's Cakewalk", brano posto alla fine del "Children's Corner", una delle sue più celebri suite per pianoforte.
Il jazz "musica colta" si sviluppò a partire dagli anni quaranta, grazie al Cool jazz, al Be bop, all'Hard bop e agli stili più recenti del Free jazz e della Fusion.
All'inizio del XX secolo la musica occidentale cambiò profondamente, e fu scossa fin dalle fondamenta.
Non solo, ma cambiarono anche, grazie alle invenzioni relativamente recenti della radio e del fonografo, i modi e i tempi di ascolto della musica stessa, prima limitati a concerti in locali appositamente adibiti, come teatri, locali, club o case private.
Da una parte iniziò a crearsi un pubblico potenziale più vasto e meno acculturato, che apprezzava strutture melodiche e armoniche più semplici, dall'altra mai come in questo periodo storico fu facile, per chi volesse suonare, procurarsi uno strumento e imparare a usarlo.
A questo si deve aggiungere una seconda rivoluzione, anche questa tecnologica: l'invenzione dell'altoparlante e dell'amplificazione audio, che permise di far suonare assieme strumenti che non potrebbero farlo altrimenti, perché il suono di alcuni di essi prevaricherebbe completamente gli altri.
Queste nuove possibilità tecniche crearono l'occasione per nuovi veicoli espressivi che la musica colta tardò a cogliere e che la nuova musica popolare non ebbe alcun problema ad adottare, creando, tra il 1920 fino al 1980 e in misura minore negli anni successivi, una grande fioritura di nuovi stili e generi (quali jazz, blues, rock, soul, pop, funky, metal e fusion, ognuno dei quali si è suddiviso in ulteriori sottogeneri).
In ambito pop nacquero personaggi che diventano autentici fenomeni mediatici raggiungendo una popolarità senza precedenti. Fra questi si possono citare Frank Sinatra, Elvis Presley, James Brown, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Beatles, Elton John, Bruce Springsteen, U2 per arrivare ai più recenti George Michael, Michael Jackson, Bon Jovi, Oasis, Madonna, Cher, Britney Spears, Adele.
Altro genere popolare sorto nel XX secolo è stato il rock, dizione abbreviata di "rock and roll" o "rock'n'roll" (da quando si affermò questa espressione abbreviata si svilupparono vari sottogeneri che enfatizzavano gli aspetti più aggressivi del rock'n'roll e la parola rock si iniziò a leggere come "roccia", specie riferendosi all'Hard Rock).
Il rock'n'roll nacque negli anni cinquanta come musica da ballare, derivata dal boogie-woogie, ballo afro-americano del dopo guerra (che si potrebbe tradurre con "ondeggia e ruota").
Quando rock e rock'n'roll si differenziarono, la seconda espressione venne intesa come forma originaria di questo genere di musica. Storicamente un gruppo, o una band è formata da una voce, una o più chitarre, il basso e la batteria, in alcuni casi con l'inserimento di altri strumenti.
Negli anni sessanta, soprattutto in Inghilterra, si formarono gruppi come The Who, Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple, King Crimson e Soft Machine pronti a spaziare e a raggiungere nuove strutture musicalmente più complesse rispetto a quelle del rock primitivo, traendo spesso ispirazione dalla musica classica e dal jazz, per iniziare a dare vita a una rivoluzione.
In questa rivoluzione fu coinvolta anche la tecnologia, che con il sintetizzatore, il moog, il mellotron iniziò a dare vita nella metà degli anni sessanta al genere progressive.
Alla fine degli anni settanta nacque un nuovo stile musicale che azzerò completamente il progressive, il punk, che vide il ritorno a sonorità hard e violente spinte a volte verso estremismi anti-musicali e legate a tematiche di contestazione politica.
Negli anni ottanta le due correnti principali del rock erano il punk e le sue propaggini (Post-punk, Hardcore punk, New wave (musica), No Wave, Industrial ecc.) e il Metal (un'evoluzione particolarmente pesante dell'hard rock, più elaborata del punk dal punto di vista musicale).
I primi anni novanta videro l'esplosione del fenomeno Grunge che riportò per qualche tempo il rock all'attenzione delle masse popolari.
Il gruppo più rappresentativo di questo genere furono i Nirvana, che con Il loro secondo album Nevermind portarono il grunge nel mainstream rimanendoci fino alla fine degli anni novanta.
Nella seconda metà degli anni novanta la ripresa di istanze progressive, filtrate dall'esperienza punk, diedero vita a quello che sarà poi definito Post-rock.
All'interno dell'universo post-rock può essere incluso il Math rock (una forma particolarmente fredda, complessa ed anti-melodica di rock) e certe forme di neopsichedelia (si veda Roy Montgomery e la scena Neozelandese).
Altra corrente che si sviluppa nel corso del decennio è lo Stoner rock, mentre il metal si avvia ai suoi sviluppi più estremi e parossistici: Death metal, Black metal, Doom metal, Power metal, Thrash metal e Speed metal si allontanano nettamente dagli schemi della canzone hard rock/heavy metal tendendo anch'essi a rivolgersi a nicchie di pubblico più ristrette, mentre le tematiche diventano sempre più oscure e decadenti (si vedano le suggestioni esoteriche ed anti-moderne di certo Black metal, passato all'attenzione dei media nei primi anni novanta anche per gli atteggiamenti estremamente provocatori e violenti di alcune band). Parallelamente, la musica nera troverà il suo nuovo genere di riferimento nel rap.
In linea generale, ad esclusione del pop-rock e del metal classico, lo sviluppo di questi generi ha finito per caratterizzare il rock degli ultimi decenni come genere "di nicchia", lontano tanto dalla tradizione colta quanto dalle regole della musica leggera di ampio consumo.
Tema: musica
Foto: Pinterest
Editing: Picsart
Filtro: Picsart
Scritte: Phonto
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