𝙃𝙖𝙢𝙞𝙡𝙩𝙤𝙣

Per il contest di _RebyMay_


“𝑨𝒏𝒅 𝒎𝒆? 𝑰'𝒎 𝒕𝒉𝒆 𝒅𝒂𝒎𝒏 𝒇𝒐𝒐𝒍 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝒔𝒉𝒐𝒕 𝒉𝒊𝒎.„


Hamilton è un musical con musiche, testi e libretto di Lin-Manuel Miranda.
Ispirato alla vita di Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, si basa sulla biografia omonima del 2004 dello storico Ron Chernow.
È uno dei nove musical su 83 ad aver vinto il Premio Pulitzer per la drammaturgia.

Il musical ha debuttato Off-Broadway a febbraio 2015 per poi aprire a Broadway nell'agosto successivo.
Facevano parte del cast originale Lin-Manuel Miranda, Leslie Odom Jr., Phillipa Soo, Renée Elise Goldsberry, Christopher Jackson e Brian d'Arcy James.
Spostandosi a Broadway, l'unico membro del cast a cambiare fu Jonathan Groff, che prese il posto di d'Arcy James.

Atto I

Alexander Hamilton nasce come un figlio bastardo proveniente dai Caraibi, costretto ad affrontare la morte della madre a 12 anni e la distruzione della sua città da parte di un uragano quando aveva 17 anni.
Scrive della devastazione, e la sua straordinaria abilità e intelligenza gli fanno guadagnare un passaggio su una nave diretta verso le colonie americane per continuare la sua educazione.

Nell'estate del 1776 a New York, Hamilton fa conoscenza di Aaron Burr, siccome desidera scoprire come quest'ultimo abbia finito il corso di studi di King's college in due anni e imitarlo.
Burr è impressionato dalla loquacità di Hamilton e gli dà il consiglio di "parlare meno e sorridere di più". Hamilton rifiuta la filosofia di Burr e si unisce invece a tre rivoluzionari appena incontrati: l'abolizionista John Laurens, l'appariscente Marquis de Lafayette e l'apprendista sarto Hercules Mulligan.
Hamilton fa colpo su di loro con le sue capacità oratorie, e tutti insieme sognano di poter sacrificare la propria vita in nome una buona causa.
Intanto, le giovani sorelle Schuyler - Angelica, Eliza e Peggy - vagano per le strade di New York eccitate dallo spirito rivoluzionario che si sente nell'aria.
La più grande, Angelica, è alla ricerca di qualche mente con la quale mettere alla prova la sua.

Un cittadino ancora fedele al Regno Unito, Samuel Seabury, parla a sfavore della rivoluzione per le strade, ed Hamilton ne approfitta per schernirlo davanti a tutti e rifiutare ciò che predica.
Arriva però un messaggio dal re Giorgio III che ricorda ai coloni che lui è pronto a combattere per assoggettarli nuovamente.

La rivoluzione sta ormai prendendo il via ed Hamilton, Burr e i loro amici si uniscono all'Esercito Continentale.
Mentre l'esercito lascia New York, il generale George Washington capisce di avere bisogno di aiuto burocratico per vincere la guerra.
Burr offre i suoi servigi, ma Washington pare essere più interessato a Hamilton.
Nonostante quest'ultimo desideri comandare un'armata e combattere nelle prime file, accetta l'offerta di Washington occupando così la posizione di suo "braccio destro".

Nell'inverno del 1780, gli uomini si presentano ad un ballo invernale organizzato da Philip Schuyler, e Hamilton dimostra il proprio interesse a sposare una delle figlie del ricco padrone di casa.
Eliza si innamora al primo istante e, dopo essere stati entrambi presentati attraverso Angelica, ci vorrà meno di un mese prima che i due si sposino.
Intanto Angelica è ugualmente attratta sia intellettualmente che fisicamente da Hamilton, ma decide di nascondere i suoi sentimenti sia per la posizione sociale del ragazzo, molto più bassa rispetto alla sua, sia per permettere alla sorella di essere felice.
Dopo il matrimonio di Hamilton, quest'ultimo festeggia con i suoi amici.
Arriva anche Burr per congratularsi, e rivela segretamente ad Hamilton di avere una relazione amorosa con la moglie di un ufficiale inglese.
Hamilton lo sprona a prendersi ciò a cui tiene veramente.
Burr, tuttavia, preferisce aspettare senza prendere posizioni precise e vedere cosa la vita ha in serbo per lui.

Mentre la rivoluzione continua, Hamilton continua a pregare Washington di cedergli il comando di un battaglione, ma Washington rifiuta e promuove invece Charles Lee.
Questa decisione porta a disastrosi risultati nella Battaglia di Monmouth, dove gli ordini di Lee vanno chiaramente e volutamente contro quelli di Washington, che toglie a Lee il comando e passa il titolo a Lafayette.
Offeso, Lee inizia a predicare a chiunque lo ascolti vergognose voci su Washington.
Hamilton è oltraggiato e vorrebbe volentieri sfidare Lee a duello, ma il suo comandante Washington gli ordina di ignorare quei commenti poiché la Storia avrebbe dimostrato che Lee era nel torto.
Allora è Laurens a offrirsi per sfidare Lee, cosicché Hamilton non debba direttamente disubbidire agli ordini del superiore.
Laurens vince ferendo con un proiettile Lee, dopo che questi ha esitato dopo la conta dei dieci secondi.
Washington scopre del duello e, furioso, richiama Hamilton per poi sollevarlo dal suo incarico, ordinandogli di tornare a casa da sua moglie.
Quando Hamilton torna a casa, Eliza gli annuncia di aspettare un figlio: Hamilton scopre così il motivo per il quale Washington si è sempre rifiutato di dargli un ruolo rilevante nelle battaglie.
Eliza, infatti, aveva scritto un mese prima al comandante informandolo della sua gravidanza e pregandolo di rimandare Hamilton a casa o, perlomeno, di tenerlo in salvo cosicché l'uomo potesse avere la possibilità di conoscere suo figlio.
La donna cerca di rassicurare un esitante Hamilton dicendogli che, piuttosto che un marito sempre a rischio di vita, preferisce che lui rimanga con lei.

Lafayette acquista un ruolo estremamente importante nella rivoluzione, convincendo la Francia ad unirsi alla causa americana. Washington e Lafayette si rendono conto di poter vincere distruggendo le armate inglesi a Yorktown, ma avranno bisogno di Hamilton per tale ruolo: il generale gli dà finalmente il tanto desiderato incarico.
All'alba della battaglia, Washington ricorda il suo primo e disastroso incarico, dove la sua intera armata venne massacrata, e avverte Hamilton che non potrà mai scegliere lui come essere ricordato dalla Storia.
Dopo numerosi giorni di battaglie, l'Esercito Continentale esce vincitore dalla guerra contro l'ultima principale armata inglese.
Con le sue forze distrutte, Re Giorgio III chiede ai ribelli come potranno governarsi da soli senza essere odiati dalla loro stessa gente.

Poco dopo la rivoluzione, il primo figlio di Hamilton, Philip Hamilton, nasce nello stesso periodo della prima figlia di Burr, Theodosia, avuta dalla tanto amata donna inglese omonima.
I due uomini ragionano su come creare una nazione sicura e giusta per i loro figli.
Il momento di gioia di Hamilton viene presto rovinato quando arriva la notizia della morte di Laurens a causa di una faida con dei soldati inglesi, nonostante la guerra fosse già terminata.
Eliza cerca di tirarlo su di morale, ma Hamilton non presta ascolto e torna immediatamente a lavorare.

Sia Hamilton che Burr tornano a New York per terminare i loro studi e seguire la carriera di avvocati.
Burr è a conoscenza dell'etica lavorativa stacanovista di Hamilton e diventa sempre più irritato dal crescente successo del suo avversario.
Hamilton viene scelto come delegato per la Convenzione di Filadelfia e chiede l'aiuto proprio di Burr per pubblicare una serie di articoli a supporto della nuova Costituzione Americana; ma Burr rifiuta, ancora esitante e preoccupato di fare un passo falso e finire dalla parte dei perdenti.
Hamilton allora arruola James Madison e John Jay per scrivere Il Federalista.
Dei 25 testi che sarebbero dovuti essere inizialmente, i tre finiscono per scriverne 85, dei quali 51 scritti da Hamilton.
Angelica, intanto, sposa un ricco uomo di Londra e si trasferisce oltre mare, mantenendo sempre nel suo cuore un forte affetto per Hamilton.
Eliza continua a cercare di capire perché il marito la stia lentamente allontanando dalla sua vita e, quando l'appena eletto Presidente Washington offre ad Hamilton il ruolo di Segretario al tesoro, la donna protesta: Hamilton non l'ascolterà e accetterà l'offerta di Washington.

Atto II

Nel 1789, Thomas Jefferson torna negli Stati Uniti dalla Francia, dove aveva speso gran parte del periodo rivoluzionario come ambasciatore.
Washington gli chiede di prendere il ruolo di Segretario di Stato, e James Madison chiede l'aiuto di Jefferson per fermare il piano finanziario di Hamilton che dà troppo potere al governo.
Jefferson e Hamilton quindi discutono animatamente durante un incontro al Gabinetto degli Stati Uniti.
Quando il dibattito diventa troppo accesso, Washington chiude la faccenda, prende Hamilton da parte e lo obbliga a trovare un modo per far passare la sua offerta, o verrà sollevato dal suo incarico.

Hamilton inizia a lavorare a casa e, il giorno del nono compleanno di suo figlio Philip, quest'ultimo lo sorprende esibendosi in una breve poesia.
Eliza chiede ad Hamilton di accompagnarli in una vacanza al lago presso la casa estiva di suo padre, ma Hamilton rifiuta l'offerta ormai completamente ossessionato dall'idea di dover far passare il suo piano finanziario per il Congresso.
In Inghilterra, Angelica scrive di continuo ad Hamilton, consigliandolo di convincere prima di tutti Jefferson, cosicché anche il Congresso lo accetti; ella inoltre torna negli Stati Uniti per unirsi alla sorella nel viaggio e rimane rattristata nello scoprire che Hamilton non ne farà parte.

Mentre è da solo, Hamilton riceve la visita di una donna, Maria Reynolds, che afferma che suo marito la sta maltrattando.
Hamilton si offre di aiutarla, ma questa lo seduce, e in poco tempo i due iniziano una relazione segreta.
Il marito di Maria, James Reynolds, inizia a scrivere lettere minatorie ad Hamilton nelle quali lo informa di essere a conoscenza della tresca, ma di essere accondiscendente a patto che Hamilton inizi a passargli denaro in nero.
Hamilton, anche se furioso con Maria, decide di pagare Reynolds e continuare la relazione.

Hamilton dice a Burr di aver finalmente seguito il vecchio consiglio dell'uomo di "parlare meno e sorridere di più" per riuscire a far approvare il suo piano finanziario; poi si congeda per andare a discutere privatamente con Jefferson e Madison durante una cena, che terminerà con il Compromesso del 1790 (passa il piano di Hamilton in cambio dello spostamento della capitale da New York a Virginia).
Burr è geloso del forte potere politico di Hamilton e desidera avere uguale importanza.

Quindi Burr sconfigge il padre di Angelica ed Eliza, Philip Schuyler, per avere un posto in Senato.
Hamilton accusa Burr di essere passato dalla parte del partito di Jefferson, il Democratico-Repubblicano, unicamente per andare contro il suocero di Hamilton.
Burr si giustifica dicendo semplicemente che ha colto una buona occasione, ma Hamilton non gli crede e fra i due nasce un'accesa disputa.

In un altro incontro di Gabinetto, Jefferson e Hamilton discutono se gli Stati Uniti debbano o no aiutare la Francia nella sua rivoluzione.
Washington alla fine appoggia Hamilton nella scelta di restare neutrali poiché il paese non sarebbe pronto ad una nuova guerra.
Dopo l'incontro, Burr, Jefferson e Madison ragionano su quanto sia avvantaggiato Hamilton nell'avere sempre il supporto di Washington e iniziano a pensare ad un modo per rovinare l'immagine di Hamilton.

Washington rivela ad Hamilton che Jefferson ha rinunciato alla sua carica nel governo per poter concorrere come presidente e che, allo stesso tempo, lui stesso ha deciso di ritirarsi.
Hamilton è scioccato, ma Washington lo convince che è la cosa giusta da fare e insieme scrivono un discorso di congedo.
In Inghilterra, Re Giorgio III riceve la notizia del ritiro di Washington e dell'elezione a presidente di John Adams, con Thomas Jefferson come vice-presidente in quanto ''secondo classificato''.
Il re esce soddisfatto, sapendo che sotto il controllo di Adams gli Stati Uniti crolleranno.

Adams solleva Hamilton dal suo incarico, e Hamilton lo insulta pubblicamente distruggendo il Partito Federalista.
Pensando di aver scoperto uno scandalo che potrebbe rovinare Hamilton, Jefferson, Madison e Burr lo accusano di aver preso soldi dallo stato. In realtà hanno trovato gli scambi finanziari di Hamilton con James Reynolds causati dalla tresca con Maria.
Hamilton, capendo che c'è solo un modo per salvarsi, rivela ai tre della sua relazione extraconiugale e degli scambi di denaro leciti, pregandoli di non rivelare niente.
Tuttavia, dubbioso della parola data dai tre, Hamilton ripensa al fatto che scrivere sinceramente sia stata la sua salvezza nel passato, e decide quindi di pubblicare L'opuscolo dei Reynolds, dove spiega chiaramente la sua relazione extraconiugale, sperando che questo salvi la sua eredità politica.
La sua reputazione personale, tuttavia, è rovinata.
Completamente scoraggiata, la moglie Eliza brucia tutta la corrispondenza che si era scambiata con il marito dal momento che si erano incontrati fino al matrimonio, togliendo così la possibilità ai "futuri storici" di salvare moralmente in qualche modo l'immagine del marito, e non permettendo al mondo di conoscere la sua reazione al tradimento.

Passano gli anni ed il figlio di Hamilton ormai diciannovenne, Philip, ha la fortuna di avere la stessa intelligenza, lo stesso carisma e bel viso del padre.
Philip sfida a duello un uomo di nome George Eacker dopo che questi aveva pubblicamente offeso la reputazione di suo padre.
Hamilton ordina a Philip di puntare la sua pistola al cielo invece che verso Eacker, confidando che lo sfidante gentiluomo farà la stessa cosa.
Philip mira al cielo immediatamente all'inizio del duello, così da non lasciare alcun dubbio, ma al conto sette di dieci, Eacker gli spara.
Philip viene portato subito da un dottore ed Hamilton ed Eliza corrono al suo capezzale invano.
Nel periodo successivo alla morte di Philip, la famiglia Hamilton si sposta fuori città e si distacca completamente dalla vita mondana.
I loro concittadini giustificano il loro comportamento sapendo che "stanno passando l'inimmaginabile".
Hamilton, ormai vecchio e stanco, chiede il perdono di Eliza e questa glielo concede.

Nelle elezioni del 1800 John Adams risulta essere sconfitto in partenza e la vera concorrenza diventa quella fra Jefferson e Burr.
I due finiscono per arrivare in parità e quindi il voto decisivo va a un delegato: Hamilton.
Burr visita Hamilton chiedendo cortesemente il suo supporto; tuttavia Hamilton dichiara che, sebbene non sia mai stato d'accordo con le idee di Jefferson, quest'ultimo riceverà il suo voto dal momento che ha vere convinzioni, al contrario di Burr.
Burr infuriato, sfida Hamilton a duello.
Prima dell'alba del giorno del duello, Hamilton fa per lasciare la casa e avviarsi verso il luogo d'incontro ma, dopo averla accidentalmente svegliata, incrocia Eliza che lo invita a tornare a letto.
Però lui deve andare, e le promette che tornerà prima che lei se ne accorga; dà un ultimo sguardo alla moglie e le sussurra le parole "la migliore delle mogli e la migliore delle donne".

Burr e Hamilton viaggiano verso il New Jersey, lo stato più vicino dove il duello è ancora legale.
Burr osserva che Hamilton sta indossando gli occhiali, e arriva alla conclusione che il fine del suo avversario sia quello di prendere una mira precisa e mortale; Burr, nonostante sappia di non essere un gran tiratore, giunge alla certezza di non voler che la figlia Theodosia sia orfana di padre.
Gli uomini alzano le pistole per sparare e Hamilton si concede un momento per pensare alla morte, alle sue relazioni e alla sua eredità.
Decide di puntare la sua pistola al cielo, ma viene colpito alle costole da Burr, morendo di lì a poco.
Burr capisce che, nonostante sia lui quello sopravvissuto, sarà per sempre condannato come il cattivo della Storia e ricordato come l'uomo che ha ucciso Alexander Hamilton.

Nel finale, Washington ricorda di come non si abbia il controllo su come si verrà ricordati in futuro, mentre Jefferson e Madison, diventati rispettivamente il terzo e il quarto presidente degli Stati Uniti, riconoscono come Hamilton abbia cambiato positivamente la storia americana.
Eliza invece spiega come, nei cinquant'anni successivi alla morte del marito, abbia cercato di tramandare i suoi ideali e salvare la sua eredità.
Nonostante questo, pensa di non aver fatto abbastanza.
Mostra a tutti il suo orfanotrofio, il primo privato di New York, la cosa di cui è più fiera; nonostante abbia aiutato tante persone a crescere, chiede a se stessa chi "racconterà la loro storia".
Nei suoi ultimi momenti di vita, Eliza, condotta dal marito davanti al pubblico, emette un ultimo, misterioso e drammatico gemito, prima della chiusura dello spettacolo.

Tema: un musical 
Foto: Pinterest 
Editing: Picsart
Filtro: Picsart
Scritte: Phonto

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