Epilogo✨ ✵ 𝑷𝒆𝒓 𝑺𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆

leggete la descrizione, pls
vi amo

p.s. il mio account traduzioni (ipurple_heartu) verrà eliminato oppure andrà in hiatus. mi dispiace davvero tanto, ma mi sono accorta che con la scuola faccio fatica a trovare persino il tempo per scrivere le mie di storie, quindi figuriamoci quelle di altri autori. mi dispiace davvero tanto, spero di farmi perdonare con questo capitolo.

10/04/2019 – Jimin

«Amore, sbrigati o arriveremo in ritardo!» mi urla Jungkook già sull'uscio della porta d'ingresso.

«Non riesco ad allacciarmi la cravatta!» urlo di rimando con le mani tremanti per l'agitazione del momento. Il moro - sì, Jungkook si è schiarito i capelli ed è semplicemente divino - corre di nuovo dentro casa fino a raggiungermi nella mia stanza e si avvicina a me per fare il nodo alla cravatta.

«Okay, fatto. Adesso dobbiamo proprio andare, dolcezza» mi dice lasciandomi un casto bacio sulle labbra. Mi prende per mano e mi trascina fuori casa, sapendo che siamo abbastanza in ritardo a causa mia. "Causa mia" a detta sua, perché secondo me è colpa di entrambi, ma non voglio mettermi a discuterne proprio adesso.

Quando scendiamo le scale ed entriamo in macchina però: «Jungkook, il regalo?!»

«L'abbiamo già spedito, scemo!» mi ricorda lui. «Non ti preoccupare, abbiamo tutto» aggiunge rassicurandomi sul fatto che non abbiamo dimenticato niente. Sentendo queste parole mi tranquillizzo e cerco davvero di non pensare a niente che mi possa mandare in agitazione. Oggi è uno dei giorni più importanti nella vita dei miei due migliori amici e io devo stare assolutamente rilassato.

***

«Jung Hoseok!» sento Yoongi-Hyung urlare, mentre bagnato fradicio corre nell'enorme giardino per raggiungere suo, da oggi, marito. «Ci siamo appena sposati e già vuoi il divorzio?!» aggiunge poi facendo ridere tutti quanti e facendo fermare Hoseok all'istante, stanco di correre per salvarsi la pelle.

«Ahahaha, dovresti vederti amore mio,» dice il ragazzo dai capelli rosso fuoco, «sembri un gattino che si è preso la pioggia!» risponde spanciandosi dalle risate e finendo quasi per terra, tenendosi lo stomaco con entrambe le braccia.

«Ora te la faccio passare quella voglia di ridere, brutto stronzo!» risponde Yoongi e, nonostante il tono serio della sua voce, si capisce benissimo che sta scherzando. Quei due si amano troppo, alla follia.

«Yoonie! La bambina!» lo rimprovera Hoseok tornando serio. Ebbene sì, alla fine il grande desiderio di Hoseok e Yoongi di diventare una famiglia e di addottare un bambino si è avverato e oggi ci siamo tutti riuniti per assistere al matrimonio di quei due. In questo momento siamo nell'enorme giardino del ristorante che hanno prenotato e Hoseok ha appena fatto un gavettone a Yoongi, mentre quest'ultimo sta inseguendo il più piccolo per obbligarlo a pronunciare le sue ultime parole prima di tirargli il collo.

La meraviglia che hanno appena nominato invece è la loro figlia adottiva di tre anni, alla quale i due neogenitori hanno dato il soprannome di "Sope", che deriverebbe dall'incrocio tra i loro due nomi d'arte; infatti il nome d'arte di Yoongi in quanto autore è Suga mentre Hoseok, in quanto artista ormai affermato, è conosciuto con il nome di j-hope.

Guardo quei due pazzi continuare a correre all'impazzata, uno per scappare e l'altro per inseguire e mi perderei in quella scena se non fosse per una piccola pressione che sento sulla gamba; abbasso quindi lo sguardo e vedo la bimba che mi guarda con i suoi meravigliosi occhi enormi e mi fa capire che vuole essere presa in braccio dal fatto che allunga le braccine verso di me.

«Sope, che cos'hai?» le chiedo a causa dei suoi occhi tristi. «Non sei felice per i tuoi genitori?»

«Zio Jimin, i miei genitori si odiano?» chiede ignorando la mia domanda.

«Noo, assolutamente no, piccolina. I tuoi genitori si amano alla follia, perché pensi che si odino?»

«Perché papà Hope sta scappando, mentre papà Zuccherino lo sta inseguendo ed è arrabbiato...» dice abbassando lo sguardo. Io intanto mi chiedo da dove vengano quei due nomignoli e spero tanto che siano quelli con cui si chiamano in casa, così potrei avere uno scoop e divertirmi.

«Figurati, i tuoi genitori stanno scherzando. Non vedi che papà Hoseok ride? Si amano oggi come si amavano tanto tempo fa e lo faranno per sempre. Perché l'amore, l'amore quello vero, è per sempre» rispondo a Sope spostando il mio sguardo però verso Jungkook che fino a poco fa stava parlando con Taehyung, ma che ora si è voltato a sua volta verso di me e mi sta sorridendo.

Ricambio il sorriso e mi avvicino a lui per baciarlo, poi gli chiedo: «Non è vero, zio Kook?»

«Sì, zio Jimin, l'amore vero è per sempre» mi risponde il mio fidanzato. «Ora vai dal tuo papà Zuccherino e cerca di convincerlo a non uccidere papà Speranza.»

«Va bene, zio Jimin, ci proverò» risponde la bimba e, dopo averla messa nuovamente con i piedi per terra, corre verso quel matto di suo padre, quello con i capelli adesso argento.

Tengo gli occhi su di lei in modo da controllare che non cada correndo, ma quasi subito vengo distratto da un paio di mani che si posano sui miei fianchi, arpionandoli: «Saresti stupendo da papà» dice la voce, che riconosco come quella di Jungkook, il quale mi lascia poi dei baci umidi sul collo. Mi giro verso di lui e sorrido, rispondendo soltanto con un: «È già faticoso prendersi cura di te.»

«Ush, brucia!» si intromette Taehyung e io ridacchio, mentre Jungkook fa il finto offeso. Sa che sto scherzando, è stato lui a prendersi cura di me quando stavo male e l'ha fatto in maniera impeccabile. «Serve un gavettone anche a te, amico?»

«No, grazie, sto bene così» risponde lui ridendo.

«Staresti bene però con i capelli bagnati» dico per aggiungere altra legna sul fuoco. In tutta risposta Jungkook mi bacia, ma quando penso di potermi staccare credendo che volesse darmi un semplice bacio a stampo, sento le sue mani possenti aggrapparsi ai miei fianchi per non farmi allontanare. Avvia quindi un bacio vero, che io approfondisco senza troppi indugi, ma che viene interrotto dall'arrivo del rosso.

«Che schifo, non vorrete scopare al mio matrimonio spero!»

«N-no, ci stavamo solo baciando...» rispondo io diventando un pomodoro a causa dell'imbarazzo.

«E poi l'abbiamo già fatto prima di arrivare in chiesa!» dice Jungkook facendo ridere Taehyung e mettendo me ancora di più in imbarazzo, portandomi a pizzicargli il fianco per farglielo capire. Ma lui mi ignora palesemente. Bastardo!

«Ecco perché siete arrivati in ritardo.»

«Beh, sì, ma è stata colpa di Jimin...»

«Ancora con questa storia?!» dico stavolta io. «Diciamo che è colpa di entrambi.»

«Chi era nudo davanti allo specchio e indossava solo i boxer?»

«Dovevo vestirmi, deficiente! E poi sei stato tu a eccitarti per il minimo e a portare avanti la cosa.»

«Beh, se mi eccito a causa tua devi rimediare.»

«Ma non ti avevo fatto niente!»

«Eri nudo.»

«Con addosso i boxer.»

«Colpa mia se tutto quanto il tuo corpo è peggio del viagra? Per non parlare del tuo culo, poi» conclude palpandolo davanti ai nostri amici.

«Jungkook!» lo rimprovero togliendo, con non poca fatica, la sua mano dal mio fondoschiena.

«Dai, ragazzi, non litigate proprio oggi!» ci interrompe Hoseok.

«Hai ragione, scusa, oggi è il tuo giorno. Il vostro, anzi...» mi correggo facendo un cenno col capo verso l'argenteo, che sta camminando nella nostra direzione con la bambina in braccio.

«Hyung, ti sei asugato?» chiede Hoseok cercando di non scoppiare a ridere.

«Sì. E Sope mi ha convinto a non ucciderti. Per oggi» risponde con un sorriso fintamente falso stampato sul volto. Successivamente passa la figlia al rosso e insieme tornano alla loro festa, per stare anche con gli altri ospiti, lasciando me, Taehyung e Jungkook da soli.

«Ragazzi, vi lascio un attimo da soli, vado in bagno» dice il mio fidanzato.

«Non sarà colpa di Jimin anche questa volta, vero?» domanda Taehyung.

«No, coglione, devo pisciare» risponde in fretta facendoci ridere e andandosene via.

«Allora,» inizia Taehyung, «rispetto a quella cosa di diventare genitori... non lo desideri neanche un po'?» mi domanda.

«Non lo so, non credo. Amo Jungkook più della mia stessa vita e sono fottutamente spaventato dal fatto di avere un bambino con lui.»

«E perché mai?»

«Proprio perché amo lui e lui soltanto. Non credo che riuscirò mai ad amare un'altra persona come amo lui, neanche un nostro possibile figlio. Ecco perché la cosa mi spaventa a morte. Io amo Jungkook, fine.»

«Cazzo...» commenta dopo qualche secondo di silenzio.

«Cosa?»

«Hai detto una cosa così profonda che non so come replicare.»

«Ahaha, mi fa piacere che mi trovi "profondo"» dico e dopo un attimo di pausa aggiungo: «E comunque si vedrà... si può sempre cambiare idea nella vita, no?»

«Oh, sìsì, assolutamente sì.»

«Esatto, quindi più avanti potrei anche iniziare a pensare di volere un bambino, no?»

«Certo.»

«C'è solo una cosa sulla quale non cambierò mai idea, mai e poi mai. Non cambierò mai idea sul fatto che amo Jungkook più di me stesso, non cambierò mai idea sul volerlo solo e soltanto per me, sull'amarlo per tutta la vita, sul volere la sua felicità e sull'essere il motivo dei suoi sorrisi. Jungkook è l'unica cosa su cui non cambierò mai idea.»

EXTRA → 29/11/2018 – Jimin

Piove. Oggi sono felice e piove. Oggi potenzialmente è uno dei giorni più belli della mia vita e piove. Ed è proprio accompagnati dal rumore delle gocce d'acqua che cadono prepotentemente e battono sul vetro del finestrino che io e Jungkook, alla guida della sua auto, ci stiamo dirigendo verso la nostra meta.

Oltre al rumore della pioggia, il silenzio regna sovrano nella vettura fino a quando Jungkook non decide di parlare: «Come ti senti?» mi domanda e io subito alzo la testa dal finestrino per mettermi più composto.

«Beh, sono felice, sicuramente. Ma anche agitato.»

«Ti capisco, lo sono anche io...»

«Come credi che sarà?» mi azzardo a chiedere, nonostante io non creda che lui ne sappia molto di più.

«Fantastico... sarà fantastico» butta lì e io mi ritrovo a pensare ad un'unica e sola frase: "Lo spero".

***

Venti minuti dopo siamo giunti alla nostra meta e nel frattempo la pioggia si è intensificata maggiormente; inoltre sembra che stia per arrivare un uragano da quanto è potente il vento. Insomma, la giornata perfetta per esprimere al massimo la mia felicità.

L'automobile di Jungkook è parcheggiata nel parcheggio privato dell'imponente struttura davanti alla quale ci troviamo. Il mio fidanzato tiene dolcemente una mano sulla mia, stringendomela delicatamente ogni tanto per ricordarmi della sua presenza. Ma in questo momento la mia mente è occupata da altro.

L'orario che sto aspettando da tempo sta per comparire sul display della macchina e ad ogni secondo che passa il mio cuore batte sempre più velocemente. Ora non sento più neanche il rumore della pioggia, sovrastato da quello delle mie palpitazioni.

E quanto più il mio polso sta accelerando al momento, tanto più velocemente si ferma quando lo vedo uscire, sotto la protezione di un ombrellino verde oliva, dal palazzo, lasciandosi quest'ultimo alle spalle.

Senza neanche pensarci lascio la mano di Jungkook e apro la portiera. Sento il mio ragazzo chiamarmi, avvertirmi di aspettarlo, ma il suono della sua magnifica voce arriva flebile alle mie orecchie.

«Jimin, dove vai?! Ti prenderai qualcosa a uscire sotto la piog-», ma io chiudo la portiera, camminando sempre più velocemente, fino ad arrivare a correre incontro alla figura che sta dirigendo i suoi passi nella mia stessa direzione.

Arrivo davanti a lui e mi fermo, guardandolo negli occhi. Inizialmente ha lo sguardo basso, ma poi lo alza puntandolo nel mio e io sento le lacrime fare forza sempre più prepotentemente per sgorgare dalle mie orbite.

Dietro di me arriva anche Jungkook e quando non sento più la pioggia bagnarmi i capelli e tutto il resto del corpo capisco che mi ha coperto con l'ombrello. Ma in questo momento sto pensando solo e soltanto alla persona che ho di fronte agli occhi.

Scoppiando definitivamente a piangere mi butto tra le sue braccia stringendolo più forte che posso perché finalmente l'ho rivisto dopo tanto tempo. Dopo un tempo che mi è parso infinito, che è stato infinito.

«Oh, Jimin...» mormora lui all'inizio rigido, ma dopo qualche attimo di esitazione avvolge le sue braccia attorno al mio collo intensificando ancora di più l'abbraccio. Probabilmente si è lasciato andare dopo aver chiesto il "permesso" a Jungkook. «Mi sei mancato tantissimo. Mi siete mancati tutti e due» continua inserendo anche il mio fidanzato nell'abbraccio.

Cercando con tutte le mie forze di recuperare l'uso della parola, gravemente compromesso dal pianto, rispondo: «Anche tu. Sono felice di rivederti... Tae

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Spazio Autrice:

Ciao a tutti! Come saprete questo capitolo doveva uscire martedì, ma per alcuni motivi personali non sono proprio riuscita a scriverlo. Ero triste e, siccome credo che la scrittura "esprima" anche lo stato d'animo dell'autore, non volevo caricare un capitolo così importante con i miei problemi. In questi due giorni invece sono stata molto bene e quindi sono anche riuscita a scrivere il capitolo.

Spero davvero che vi sia piaciuto, spero che consideriate questa fine come dignitosa, come adatta al loro amore infinito. Spero che tutta la storia vi abbia fatto provare delle emozioni come le ha fatte provare a me, e come me le avete fatte provare voi... vi voglio davvero bene.

Questa storia oggi finisce, per davvero credo, ma il bene che le ho voluto non finirà mai. Grazie per averla seguita dall'inizio fino alla fine, grazie davvero... <3 <3 <3

P.s. sapete... vi ricordate quella specie di parentesi che ho inserito all'inizio del sequel in cui ho parlato della legge dell'equilibrio? beh, ecco... credo che sia vera, che funzioni... questa settimana ne è stata la prova, dato che è partita di merda e si è evoluta in peggio, ma poi è stata quasi fantastica alla fine... con questo non voglio dire che se siete felici all'improvviso sarete tristi, ma voglio dire che la tristezza non durerà per sempre. un nuovo giorno arriverà, un nuovo mattino arriverà, il sole sorgerà di nuovo ~ 아침은 다시 올 거야! {Spring Day...}

Published: 25102020
Edited: 

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